Ritorno
a casa- Epilogo
Sono
circa le 07:00, e sono appena tornata a casa, o
più precisamente, mi trovo sul tappeto rosso e verde situato
dietro “porta
Kurata”. Se suonassi il campanello, immediatamente la signora
Shimura mi
aprirebbe la porta, e dopo avermi stretto abbastanza, mi porterebbe da
Rei e
dalla mia mammina…già, la mia mammina,
chissà come starà. La verità,
è che ho
paura, paura di varcare la soglia di casa, e ritrovarmi sola, con un
Rei
piangente che mi avvisa del fatto che lei
non ce l’ha fatta. Ho lo stomaco chiuso in una
morsa, ed ora che non ho più
con me Hayama, mi sento ancora più impaurita.
<<
Kurata che ci fai lì? >> domanda
Akito sbucando da non so dove
<<
E tu Hayama? >> chiedo
non rispondendo alla sua precedente
domanda
<<
Sono andato a casa mia…e su un biglietto
c’era scritto di venire qui. Perché non suoni?
>>
<<
Beh, mi stavo…sistemando >>
<<
Kurata sei una brava attrice, ma le bugie
non sai proprio dirle >> afferma sarcastico
<<
Sono una ragazza, cosa c’è di strano?
Volevo aggiustarmi un po’ prima di entrare >>
<<
Si certo, e gli asini hanno imparato a
volare >>
<<
Finiscila! >> esclamo colpendolo con
il mio adorato martelletto.
Bene,
ci siamo, ora o mai più…devo suonare quel
campanello. Alzo la mano destra, il più lentamente
possibile, e premo il
bottone giallo del campanello
“La,
la, la, la bentornati la, la, la, la finalmente siete qui” si
sente canticchiare prima che la porta si apra. Improvvisamente, la mia mamma, Rei, la
signora Shimura,
Natsumi ed il signor Hayama si avvicinano all’ingresso con in
mano una
scintilla per ciascuno di loro, ed urlano
<<
Bentornati ragazzi >>
Sono
rimasta di sasso, letteralmente stupita.
<<
Hai visto che va tutto bene scema? >>
sussurra Hayama avvicinandosi
al mio
orecchio destro
E
non riesco neanche a rispondere a tono ad Akito
<<
Mammina ma tu…? >> riesco solo a
mormorare
<<
Cosa credevi figlia mia? La tua mamma è
forte come un vecchio generale! Credi che ci sia qualcosa che non
riesca a
superare?! >> esclama
ridendo ed
abbracciandomi subito dopo.
<<
Beh, andiamo a fare colazione, o i cornetti
si fredderanno >> dice Rei
<<
Piuttosto, dovete raccontarci tutto quello
che è successo durante la gita! >> esclama
Natsumi, toccando la spalla di
suo fratello
Entrando
in casa, sento un fortissimo odore di
cioccolata, proveniente dai cornetti caldi, posati su un piatto bianco.
Accanto
al piatto, ci sono sette tazze fumanti, ricolme di cappuccino, e due di
queste,
sono coperte da un panno blu -probabilmente per non farle freddare-. Ci
sediamo
a tavola, ed io comincio a raccontare la nostra quasi avventura, -visto
che non
me la sento di chiamarla semplicemente gita, risulterebbe troppo
riduttivo come
termine per descriverla- eliminando alcuni particolari. Hayama resta in
silenzio, accennando ad un sì, quando le chiedo conferma di
quello che dico. Mi
sento finalmente a casa, sono felice, forse come non lo sono mai stata.
Mi
trovo nel posto in cui voglio essere, con le persone con cui voglio
stare, e ne
momento adatto. Se non esiste la perfezione, credo proprio di non
sapere come
definire questo momento.
Dopo
il racconto, andiamo a fare un pisolino
mattutino, visto la stanchezza mia e di Akito. L’unica cosa
che spero, è
che questo non sia un semplice sogno,
perché altrimenti, non voglio svegliarmi.
[…]
15 anni dopo
<<
Ricordo ancora il giorno in cui papà mi
chiese di diventare la sua ragazza. Era primavera, e il tempo era
splendido.
Sapete bambini, lui non
è mai stato
bravo con le parole, preferiva agire, piuttosto che parlare. Quel
giorno, quando
mi chiese di uscire, arrivai al settimo cielo in pochi secondi, ma mai
avrei
immaginato la felicità che avrei raggiunto quel pomeriggio.
Eravamo entrambi
seduti su una panchina, nel centro del parco di Tokyo, e lui
cominciò a
fissarmi, prima di diventare tutto rosso e…>>
<<
E di spupazzarti! >> esclama una
bambina sui 5 anni e mezzo con i capelli rossi, e gli occhi color ambra
<<
Già, e poi dopo… >> continuo
ridendo
di gusto
<<
Dopo gli hai chiesto perché ti aveva
baciato, e quando lui ha risposto che non gli dispiacevi, avete
cominciato a
spupazzarvi per tutto il pomeriggio e da quel momento tu sei diventata
la sua
fidanzata, anche se non te l’ha chiesto formalmente
>> afferma in modo
spiccato e tranquillo un bambino di 6 anni con gli occhi castano
chiari,
-simili al color ambra, ma leggermente più scuri- e i
capelli biondo cenere,
concludendo al mio posto.
<<
Hikaru, Kaito, quante volte ancora la mamma
dovrà ripetervi questa storia? >> domanda
Hayama uscendo dalla cucina
<<
Tu e mamma vi siete spupazzati, tu e mamma
vi siete spupazzati >> continuano a ripetere i due
bambini tornando nelle
loro stanze, al piano di sopra.
<<
Sempre i soliti >> dice ancora Akito
rivolgendosi a me
<<
Già, questa storia gli piace, e l’avranno
sentita almeno venti volte! Chissà cosa gli
affasc… >> cerco di
ribattere, prima che mio marito mi baci all’improvviso.
Sento
una leggera scossa dentro di me, come tutte le
altre volte. Ringrazio ancora Kitagawa per quella meravigliosa gita,
perché se
non fosse stato per lui, non credo che sarei così felice
oggi giorno. Tsuyoshi,
Aya, Fuka e Takaishi, si sono sposati, proprio come me…il
nostro è stato un
matrimonio in tre, visto che ci siamo sposati tutti lo stesso giorno.
Abbiamo
invitato anche il nostro caro prof, che ha accettato senza farsi
pregare
troppo. Rei convive a Tokyo con la sua ragazza, la signorina Asako, e
la mia
mamma, ha deciso di scrivere “Mia figlia ed io 3”,
che concluderà
definitivamente la biografia. Ci sono, e ci saranno
difficoltà, ma so che
riuscirò a superarle, e non ho paura della vita, anzi, cerco
di viverla al
massimo. E’ questo che cerco di insegnare ai miei figli, che
non saranno mai
soli e che qualsiasi cosa accadrà, avranno sempre qualcuno
che li sosterrà e li
proteggerà.
Angolo
autrice: E siamo arrivati alla
fine di questa storia! Sono felice di essere riuscita a concluderla, e
spero
che sia migliorata nel tempo…spero anche che il finale vi
sia piaciuto…non
volevo concludere con la dichiarazione di
Akito…quindi…sono andata un po’
avanti.
Se
qualcuno di voi ha qualche
consiglio da darmi per migliorare, può farlo,
perché come ho detto fin dall’inizio,
le recensioni critiche, ma costruttive, le ho sempre apprezzate, a
patto che
abbiano l’intento di aiutarmi, correggendo i miei errori, e
non dicendo
soltanto che la ff non le piace.
Se
qualcuno quindi vuole aiutarmi a migliorare, può inviarmi la
richiesta di
amicizia su facebook (potete trovarlo sul mio profilo di EFP) o
contattarmi all’e-mail
stellina_sana@hotmail.it
.
Ringrazio
tutte le persone che mi hanno seguito, recensendo o no :)
Ringrazio
i 52 lettori che hanno aggiunto la storia
tra le seguite
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i 26 lettori che hanno aggiunto la storia
tra le preferite
Ringrazio
i 14 lettori che hanno
aggiunto la storia tra le ricordate
Ringrazio
i 3 lettori che hanno
recensito la storia
Ringrazio tutti i lettori silenziosi, che comunque “perdono” un po’ del loro tempo per leggere la mia fan fiction. Grazie infinite a tutti .
Antonella