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Autore: stellina_sana    09/04/2013    3 recensioni
Hello! Come state? Eccomi con un'altra fanfiction! Spero nn vi annoi! Akito e Sana sono compagni di classe insieme agli altri, ma non si sono mai rivolti una parola, ma un avvenimento e una persona li farà unire... precisamente un prof. un po' strano...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno a casa- Epilogo

Sono circa le 07:00, e sono appena tornata a casa, o più precisamente, mi trovo sul tappeto rosso e verde situato dietro “porta Kurata”. Se suonassi il campanello, immediatamente la signora Shimura mi aprirebbe la porta, e dopo avermi stretto abbastanza, mi porterebbe da Rei e dalla mia mammina…già, la mia mammina, chissà come starà. La verità, è che ho paura, paura di varcare la soglia di casa, e ritrovarmi sola, con un Rei piangente che mi avvisa del fatto che lei non ce l’ha fatta. Ho lo stomaco chiuso in una morsa, ed ora che non ho più con me Hayama, mi sento ancora più impaurita.

<< Kurata che ci fai lì? >> domanda Akito sbucando da non so dove

<< E tu Hayama? >>  chiedo non rispondendo alla sua precedente domanda

<< Sono andato a casa mia…e su un biglietto c’era scritto di venire qui. Perché non suoni? >>

<< Beh, mi stavo…sistemando >>

<< Kurata sei una brava attrice, ma le bugie non sai proprio dirle >> afferma sarcastico

<< Sono una ragazza, cosa c’è di strano? Volevo aggiustarmi un po’ prima di entrare >>

<< Si certo, e gli asini hanno imparato a volare >>

<< Finiscila! >> esclamo colpendolo con il mio adorato martelletto.

Bene, ci siamo, ora o mai più…devo suonare quel campanello. Alzo la mano destra, il più lentamente possibile, e premo il bottone giallo del campanello

“La, la, la, la bentornati la, la, la, la finalmente siete qui” si sente canticchiare prima che la porta si apra. Improvvisamente,  la mia mamma, Rei, la signora Shimura, Natsumi ed il signor Hayama si avvicinano all’ingresso con in mano una scintilla per ciascuno di loro, ed urlano

<< Bentornati ragazzi >>

Sono rimasta di sasso, letteralmente stupita.

<< Hai visto che va tutto bene scema? >> sussurra Hayama  avvicinandosi al mio orecchio destro

E non riesco neanche a rispondere a tono ad Akito

<< Mammina ma tu…? >> riesco solo a mormorare

<< Cosa credevi figlia mia? La tua mamma è forte come un vecchio generale! Credi che ci sia qualcosa che non riesca a superare?! >>  esclama ridendo ed abbracciandomi subito dopo.

<< Beh, andiamo a fare colazione, o i cornetti si fredderanno >> dice Rei

<< Piuttosto, dovete raccontarci tutto quello che è successo durante la gita! >> esclama Natsumi, toccando la spalla di suo fratello

Entrando in casa, sento un fortissimo odore di cioccolata, proveniente dai cornetti caldi, posati su un piatto bianco. Accanto al piatto, ci sono sette tazze fumanti, ricolme di cappuccino, e due di queste, sono coperte da un panno blu -probabilmente per non farle freddare-. Ci sediamo a tavola, ed io comincio a raccontare la nostra quasi avventura, -visto che non me la sento di chiamarla semplicemente gita, risulterebbe troppo riduttivo come termine per descriverla- eliminando alcuni particolari. Hayama resta in silenzio, accennando ad un sì, quando le chiedo conferma di quello che dico. Mi sento finalmente a casa, sono felice, forse come non lo sono mai stata. Mi trovo nel posto in cui voglio essere, con le persone con cui voglio stare, e ne momento adatto. Se non esiste la perfezione, credo proprio di non sapere come definire questo momento.

Dopo il racconto, andiamo a fare un pisolino mattutino, visto la stanchezza mia e di Akito. L’unica cosa che spero,  è che questo non sia un semplice sogno, perché altrimenti, non voglio svegliarmi.

[…] 15 anni dopo

<< Ricordo ancora il giorno in cui papà mi chiese di diventare la sua ragazza. Era primavera, e il tempo era splendido. Sapete bambini, lui non è mai stato bravo con le parole, preferiva agire, piuttosto che parlare. Quel giorno, quando mi chiese di uscire, arrivai al settimo cielo in pochi secondi, ma mai avrei immaginato la felicità che avrei raggiunto quel pomeriggio. Eravamo entrambi seduti su una panchina, nel centro del parco di Tokyo, e lui cominciò a fissarmi, prima di diventare tutto rosso e…>>

<< E di spupazzarti! >> esclama una bambina sui 5 anni e mezzo con i capelli rossi, e gli occhi color ambra

<< Già, e poi dopo… >> continuo ridendo di gusto

<< Dopo gli hai chiesto perché ti aveva baciato, e quando lui ha risposto che non gli dispiacevi, avete cominciato a spupazzarvi per tutto il pomeriggio e da quel momento tu sei diventata la sua fidanzata, anche se non te l’ha chiesto formalmente >> afferma in modo spiccato e tranquillo un bambino di 6 anni con gli occhi castano chiari, -simili al color ambra, ma leggermente più scuri- e i capelli biondo cenere, concludendo al mio posto.

<< Hikaru, Kaito, quante volte ancora la mamma dovrà ripetervi questa storia? >> domanda Hayama uscendo dalla cucina

<< Tu e mamma vi siete spupazzati, tu e mamma vi siete spupazzati >> continuano a ripetere i due bambini tornando nelle loro stanze, al piano di sopra.

<< Sempre i soliti >> dice ancora Akito rivolgendosi a me

<< Già, questa storia gli piace, e l’avranno sentita almeno venti volte! Chissà cosa gli affasc… >> cerco di ribattere, prima che mio marito mi baci all’improvviso.

Sento una leggera scossa dentro di me, come tutte le altre volte. Ringrazio ancora Kitagawa per quella meravigliosa gita, perché se non fosse stato per lui, non credo che sarei così felice oggi giorno. Tsuyoshi, Aya, Fuka e Takaishi, si sono sposati, proprio come me…il nostro è stato un matrimonio in tre, visto che ci siamo sposati tutti lo stesso giorno. Abbiamo invitato anche il nostro caro prof, che ha accettato senza farsi pregare troppo. Rei convive a Tokyo con la sua ragazza, la signorina Asako, e la mia mamma, ha deciso di scrivere “Mia figlia ed io 3”, che concluderà definitivamente la biografia. Ci sono, e ci saranno difficoltà, ma so che riuscirò a superarle, e non ho paura della vita, anzi, cerco di viverla al massimo. E’ questo che cerco di insegnare ai miei figli, che non saranno mai soli e che qualsiasi cosa accadrà, avranno sempre qualcuno che li sosterrà e li proteggerà.   

Angolo autrice: E siamo arrivati alla fine di questa storia! Sono felice di essere riuscita a concluderla, e spero che sia migliorata nel tempo…spero anche che il finale vi sia piaciuto…non volevo concludere con la dichiarazione di Akito…quindi…sono andata un po’ avanti.

Se qualcuno di voi ha qualche consiglio da darmi per migliorare, può farlo, perché come ho detto fin dall’inizio, le recensioni critiche, ma costruttive, le ho sempre apprezzate, a patto che abbiano l’intento di aiutarmi, correggendo i miei errori, e non dicendo soltanto che la ff non le piace.

Se qualcuno quindi vuole aiutarmi a migliorare, può inviarmi la richiesta di amicizia su facebook (potete trovarlo sul mio profilo di EFP) o contattarmi all’e-mail stellina­_sana@hotmail.it .

Ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito, recensendo o no :)

Ringrazio i 52 lettori che hanno aggiunto la storia tra le seguite

Ringrazio i 26 lettori che hanno aggiunto la storia tra le preferite

Ringrazio i 14 lettori che hanno aggiunto la storia tra le ricordate

Ringrazio i 3 lettori che hanno recensito la storia

Ringrazio tutti i lettori silenziosi, che comunque “perdono” un po’ del loro tempo per leggere la mia fan fiction.  Grazie infinite a tutti .

Antonella

   
 
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