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Autore: Like_a_Butterfly    09/04/2013    4 recensioni
A 21 anni ognuno ha i propri sogni e le proprie paure e ognuno cerca di costruire il proprio futuro come meglio crede. A 21 anni non sei più un ragazzino, ma non sei neanche un adulto, ancora. A 21 anni ti ritrovi a dover affrontare situazioni più grandi di te, che richiedono maturità e responsabilità, ma spesso non sei ancora abbastanza cresciuto da averne nella quantità giusta, e così quelle situazioni diventano insormontabili. Alessandro, Marta, Alice, Luca, Gaia e Tommaso sono amici da sempre. Probabilmente non ricordano neanche più come si siano conosciuti. Ognuno è entrato a far parte della vita degli altri così, in punta di piedi, e dopo quasi 20 anni, durante i quali l' amicizia si è anche tramutata in amore e viceversa, e non sono mancati momenti di sconforto e di dolore, finalmente sono riusciti a raggiungere un sano equilibrio che gli permette di essere ancora uniti. Ma quell’anno qualcosa scombussolerà questo delicato equilibrio, e metterà a dura prova anche i più forti legami. Può l’amicizia essere più forte di tutto? Scelte, sfide, dure verità, che i 6 protagonisti dovranno affrontare, facendo sempre i conti con i sentimenti che legano ognuno di loro agli altri.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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E’ il 9 Giugno. L’estate non è ancora cominciata, ma fa un caldo torrido da ormai 10 giorni. Che sia la premessa per un’estate lunga e intensa? Luca parcheggia la sua auto sportiva nera al lato della strada. Spegne il motore e, prima di aprire lo sportello, controlla il ciuffo nello specchietto retrovisore. Non è mai riuscito a tenere a bada i suoi ricci scuri, ma ultimamente ha deciso di cambiare look, così si è rasato ai lati, lasciando invece lunghi i capelli al centro, che in questo modo scendono morbidi e mossi sulla fronte. Lo sguardo da mascalzone e la barba un po’ incolta fanno il resto. Luca sa di piacere, lo ha sempre saputo, e la cosa non gli dispiace. Scende dalla macchina e si ferma per un po’ sul marciapiede davanti ad un cancello. Quelle villette a schiera, gialline, a due piani, non lontane dal mare, tutte identiche fra loro, che aveva bazzicato per anni, non erano cambiate di una virgola. Luca manca da un anno in quel posto, negli ultimi 12 mesi è tornato solo per le feste di Natale, ma una settimana non basta per ricaricarsi e vincere la nostalgia che si ha di casa quando si sta lontani per mesi e mesi, ma si sa, per realizzare un sogno, qualche sacrificio va fatto, e Luca non ha esitato, era pronto a tutto, è partito e si è lasciato alle spalle amici e famiglia, tutto ciò che di più caro avesse al mondo, perché sapeva che quella era un’occasione da non lasciarsi scappare. Ora però è tornato. Non è passata neanche un’ora da quando il treno su cui viaggiava lo ha riportato nella sua amata Ostia, giusto il tempo di riabbracciare i suoi ed è subito montato in macchina, per andare lì, davanti a quelle villette a schiera che così tanto gli sono mancate. Il cancello è aperto, come sempre. Percorre il vialetto nel giardino, che conduce al portoncino d’ingresso e suona il campanello. Ad aprirgli è proprio lui, Alessandro Giri, la persona che voleva rivedere più di chiunque altro, il suo migliore amico.
-Non ci credo, Marra è tornato!- Alessandro accoglie l’amico con un sorriso, poi lo abbraccia, dandogli una pacca sulla spalla. -Entra! Ma non dovevi tornare stasera?- Chiede Alessandro, mentre richiude la porta di casa.
-Sono riuscito a prendere il treno prima e quindi eccomi qui! Sei solo?-
-Sì, i miei non ci sono-
Alessandro fa sedere Luca, che si guarda attorno, contento di essere di nuovo lì, in quella casa che è  sempre stata anche un po’ sua.
-Così quest’anno sei di nuovo dei nostri!- Esordisce Alessandro.
-Sì, sono tornato a tutti gli effetti! Non vedevo l’ora, gli ultimi tempi mi pesava troppo restare lì, senza di voi- Risponde Luca.
-Che culo! Ti rendi conto? Sei in Serie A! Era il nostro sogno ed ora eccoti qui!-
Già. Era il loro sogno. Luca e Alessandro si sono conosciuti che avevano appena 3 o 4 anni. Il calcio li ha uniti ed è tutta la loro vita. Hanno iniziato entrambi a giocare a quell’età, con le giovanili della Roma e sono cresciuti in quell’ambiente, insieme. Sono anche andati a scuola insieme, elementari, medie e poi liceo, sempre nella stessa classe. Sono l’uno la spalla dell’altro, sono come fratelli. La famiglia dell’uno è anche la famiglia dell’altro e gli amici dell’uno sono anche gli amici dell’altro. Sempre pronti a coprirsi, sostenersi e spronarsi a vicenda, ma anche ad essere duri con l’altro se ce n’è bisogno. Neanche a dirlo, sono tra i più popolari della loro città. I ragazzi li ammirano, le ragazze impazziscono per loro. Luca ed Alessandro hanno fatto tutta la trafila nelle giovanili della squadra della loro città, la Roma, sempre insieme, fino a quel fatidico giorno. Avevano 15 anni. Il campionato stava per concludersi, era l’ultima giornata, e quella era la partita più importante dell’anno. Erano secondi a soli 2 punti dalla prima in classifica che, a sorpresa, quella domenica aveva perso. Dovevano assolutamente vincere quella partita, per aggiudicarsi il campionato. A 5 minuti dalla fine il risultato era ancora sullo 0 a 0, ma, ad un tratto, Alessandro, un velocissimo terzino sinistro, riesce a rubare palla all’avversario, si fa tutta la fascia sinistra, riuscendo a dribblare tre o quattro giocatori.  Arrivato vicino all’area di rigore, un difensore dell’altra squadra gli si piazza davanti. E’ enorme, è il doppio di lui. Alessandro cerca di superarlo, riesce a passare la palla a Luca, che si trova in area di rigore, stoppa la palla e con un tiro potentissimo riesce a far goal. Luca viene festeggiato da tutta la squadra. La partita è stata vinta, e così il campionato, ma ad un caro prezzo. Il difensore avversario che voleva impedire ad Alessandro di avanzare, gli ha mollato un calcio sul ginocchio, con una gran forza. Ale cade a terra, ma riesce comunque a passare la palla a Luca. Diagnosi: legamento crociato rotto. Alessandro si era appena ripreso da un infortunio simile sullo stesso ginocchio e i medici furono abbastanza chiari. Doveva smettere di giocare a livelli agonistici. La carriera di Alessandro era stata stroncata e questo ha lasciato una profonda ferita dentro di lui, che difficilmente si rimarginerà. Ora Alessandro è al secondo anno di Giurisprudenza ed ha ripreso a giocare, ma lo fa presso una squadra di calcio amatoriale e solo per mantenersi in forma. E’ davvero una batosta per chi voleva fare di quello sport il suo mestiere, la sua vita. Luca invece ha continuato la sua carriera alla Roma, ha giocato nella Primavera, poi, l’anno scorso, la dirigenza lo ha prestato alla società dell’Empoli, militante in Serie B, per fargli fare le ossa, e, dato l’ottimo campionato disputato lì, la Roma lo ha richiamato. Quest’anno debutterà in prima squadra. Luca ce l’ha fatta. Ricorda ancora quando, insieme ad Ale, guardava con invidia i suoi idoli allenarsi e giocare. Ora è uno di loro. Mentre Alessandro gli parla, Luca percepisce nei suoi occhi un velo di malinconia, ma nel contempo sa che è fiero di lui, è fiero del suo amico che ha lottato per arrivare fin lì. Gli altri ragazzi il sabato sera andavano a ballare, Luca se ne stava a casa, perché non poteva permettersi di far tardi. L’indomani doveva giocare e doveva svegliarsi presto. Gli altri ragazzi dovevano solo andare a scuola. Lui oltre ad essere impegnato tutti i pomeriggi della settimana con gli allenamenti, la mattina andava a scuola e la sera studiava. Sì, perché Luca non ha mai voluto frequentare scuole private o corsi con tutor. Voleva mantenere il più possibile la normalità, così ha continuato ad andare nella scuola pubblica, con i suoi amici. Certo, aveva più difficoltà degli altri, ogni tanto qualche debito, ma non ha mai perso l’anno. Si è diplomato con i suoi amici ed ora anche lui frequenta l’università. E’ iscritto al secondo anno di Economia, sperando che un giorno, quando smetterà di giocare, quella laurea possa fornirgli la possibilità di entrare a far parte della dirigenza, o, comunque, di poter continuare a lavorare, anche al di fuori del mondo del calcio. Lo ha fatto anche un po’ per i suoi genitori. Entrambi lo hanno sempre seguito e sostenuto durante tutti questi anni. E’ stato proprio suo padre a trasmettergli la passione per il calcio, ma gli ha insegnato anche l’importanza di avere un’istruzione ed una cultura. D’altronde è un medico e, pur essendo contento che suo figlio avesse talento nello sport, ha sempre voluto che non abbandonasse gli studi, e così è stato. A Luca non è mai interessato possedere auto costose o comprarsi un appartamento lussuoso per conto suo, infatti è sempre rimasto a vivere con i suoi e così, con i soldi che guadagna, Luca cerca di aiutare la famiglia a pagare mutuo e bollette e ogni tanto manda qualcosa anche a sua sorella maggiore, Miriam, a cui è molto legato e che da qualche anno se ne è andata a Milano per specializzarsi in oncologia, dopo essersi laureata in Medicina, come suo padre. All’apparenza Luca può sembrare uno sbruffone, uno scansafatiche, in fondo ama giocare su questo suo modo di apparire, ma chi lo conosce bene sa che non è così. Lui non è uno sprovveduto.
I due ragazzi, contenti di rivedersi, continuano ad informarsi ed aggiornarsi a vicenda.
-Fino ad Agosto tutta vita?- Chiede Alessandro, sapendo che la preparazione atletica non inizia fino ai primi di Agosto.
-Ma che vita! Devo cercare di dare almeno un esame, questo è l’unico momento dell’anno in cui posso studiare, ma non so dove mettermi le mani…ma tornando a cose serie, dimmi un po’…come va con Bianca?-
Luca è incuriosito dalla nuova relazione che il suo amico ha intrapreso da ormai un mese con Bianca, una ragazza del loro paese, molto diversa da quelle che di solito piacevano ad Alessandro. Forse è stata proprio la voglia di cambiare, di voltare pagina, che ha portato Ale ad avvicinarsi ad una ragazza come lei. Molto sveglia, carina, un po’ esibizionista, provocante, a volte sfacciata e a tratti snob. Non è certo un oceano di simpatia. Le ragazze del loro gruppo la detestano da sempre, ora più che mai. Luca sa che dietro a quella relazione in realtà non c’è un vero sentimento, ma sa anche che, se Alessandro ha scelto di frequentare quel tipo di ragazza, significa che è ciò di cui ha bisogno in quel momento, perciò, appena l’amico gliene aveva parlato al telefono, non gli ha fatto alcun tipo di ramanzina, al contrario, si è congratulato con lui ed Ale ne è stato più che felice, perché fra tutti, era stato l’unico in grado di comprenderlo.
-Tutto bene- Risponde Alessandro. -Per adesso non ci sono problemi. Non ci sono impegni ufficiali fra noi, siamo abbastanza liberi entrambi, e così è perfetto per me.- E’ proprio di questo che ha bisogno, libertà e spensieratezza, dopo essere appena uscito da una relazione durata tre anni, che spesso lui stesso ha definito opprimente.
D’un tratto Luca cambia argomento: -E…Marta?-
Alessandro si fa più scuro in volto. Marta è la ragazza della “relazione opprimente”, quella con cui è stato per tre lunghi anni e che, quando viene tirata in ballo in una conversazione, gli fa sempre un certo effetto.
- Con Marta non riesco più a parlarci come prima…siamo distanti, ci siamo allontanati, ma in fondo me la sono cercata. Spero che prima o poi riusciremo a recuperare il rapporto. Tu invece Alice l’hai sentita?-
Anche Luca si fa più scuro in volto, ma risponde con la sua solita ironia all’amico, per cercare di sdrammatizzare.
-Io Alice?! Non ci provo neanche a chiamarla…mi odierà con tutta sé stessa e credo che faccia pure bene! Sono stato uno stronzo con lei…-
-Beh sì, un po’ stronzo lo sei stato!- Dice Alessandro sorridendo all’amico.
Luca riconosce i suoi errori, ma ironicamente si scaglia anche contro l’ amico, che non è poi così diverso da lui: - Ehi, guarda che anche tu con Marta non sei stato da meno!-
- Ok, ok, siamo due stronzi allora!- Ammette Alessandro sorridendo.
In realtà Marta e Alice sono un argomento scottante per entrambi, che nessuno dei due avrebbe mai tirato fuori in presenza di altre persone, ma quando sono solo loro due, sanno di poterne parlare liberamente e anche di scherzarci su, cosa che non avrebbero mai fatto di fronte ad altri, perché a quelle due ragazze sono legati momenti importanti della loro vita. Esatto, Marta e Alice, le loro due ex ragazze, le loro migliori amiche, le loro sorelle, il loro alter ego femminile, forse le uniche persone che li capiscano con un solo sguardo, senza bisogno di parlare. Tutto questo è Marta per Ale e tutto questo è Alice per Luca. Rapporti di questo tipo sono più unici che rari e Luca e Alessandro li avevano trovati, ma se li sono lasciati scappare.  Alice è una brunetta piccolina, con gli occhi verdi da cerbiatto coperti da una folta frangetta. Ha la passione per la fotografia, è ingenua, a volte può sembrare un po’ infantile, ma ha un cuore grande e Luca ha sempre amato questo suo lato da bambina. Le loro mamme si sono conosciute quando erano incinte. Luca e Alice sono nati a pochi mesi di distanza e sono cresciuti insieme. Alice è sempre stata il grillo parlante di Luca, il suo angelo custode. Sin da quando erano piccoli lo cacciava fuori dai guai, gli dava consigli e non si faceva problemi a fargli cazziatoni e ramanzine quando si comportava da stupido. Luca la considerava una sorella minore, ma per Alice non era la stessa cosa, Alice è sempre stata segretamente innamorata di lui, poi quel giorno, ha preso coraggio e si è dichiarata. Era l’ultimo giorno del quarto. Tutta la scuola era in cortile, a festeggiare e farsi i gavettoni. Solo loro due erano rimasti sulle scalette antincendio, fuori dalla loro classe, ad osservare tutti dall’alto. Luca lo ricorda come fosse ieri. “E’ da quando sono nata che sogno di fare questo”, gli aveva detto Alice, poi lo aveva baciato, così, all’improvviso, senza pensarci due volte, cogliendo Luca di sorpresa. Chi avrebbe mai immaginato che quella ragazzina, così piccola e indifesa, avrebbe trovato tanto coraggio? Eppure ce l’aveva fatta. Luca era rimasto davvero colpito da quel gesto, tanto che da quel momento ha cominciato a guardare Alice con occhi diversi e poco tempo dopo si sono messi insieme. Nei due anni successivi lei lo seguiva ovunque andasse, in casa, in trasferta, non si perdeva una partita, poi la notizia che Luca doveva trasferirsi ad Empoli. Alice all’inizio non l’aveva presa bene, ma in seguito se ne era fatta una ragione, così gli ha promesso di aspettarlo, di aspettare il giorno in cui sarebbe tornato a casa e ogni tanto andava a trovarlo, da sola o con gli altri della compagnia. A volte Luca pensava di non meritare tutta questa devozione da parte di Alice, che non era come le ragazze che aveva avuto in precedenza, con lei tutto era diverso, solo con lei era riuscito a sentirsi davvero importante e amato, ma quando si trasferì ad Empoli qualcosa nel suo cuore era cambiato, e questo cambiamento lo portò a fare qualcosa che mai avrebbe pensato di poter fare, qualcosa che, a distanza di quasi un anno, ancora gli fa odiare sé stesso. L’ha fatta soffrire e non riesce ancora a perdonarselo.  
Mentre i due amici sono ancora in camera di Ale a parlare, dal portoncino della villetta adiacente esce una ragazza. E’ Marta, l’ex ragazza di Alessandro. Porta in mano due sacchi della spazzatura e, mentre si dirige verso i cassonetti posizionati davanti casa sua, vede Bianca uscire dalla sua Mercedes. Guardandola, Marta pensa che quella sia la macchina perfetta per lei. Spocchiosa, snob e sempre perfetta, proprio come la sua Mercedes grigia metallizzata. In realtà è sempre stata una fissa di Marta. Se vuoi conoscere il carattere di una persona, guarda l’automobile che guida e scoprirai tutto. Gliel’aveva insegnato suo padre quando era piccola, a lei e a sua sorella, che da quel giorno hanno cominciato a far caso a tutte le auto che vedono passare per la strada. Bianca si accorge della presenza di Marta e la saluta, quasi con sufficienza e Marta risponde al saluto a mezza bocca, per educazione, di certo non perché le faccia piacere salutarla. Bianca non sembra accorgersi dell’ostilità che Marta prova nei suoi confronti, pur sapendo cosa lei abbia rappresentato per il suo attuale ragazzo, così fila dritta verso la porta d’ingresso di casa Giri e suona il campanello. Marta continua a guardarla con la coda dell’occhio, la rabbia prende il sopravvento e le fa scaraventare a terra i sacchi che doveva buttare. Si odia, si odia con tutta sé stessa quando ha queste reazioni. Marta cerca sempre di essere pacata e misurata, non si lascia quasi mai andare alle emozioni. La vita le ha insegnato ad essere forte, ma a volte è impossibile trattenere le lacrime, quando ci sono così tanti sentimenti in gioco. Cercando di non farsi vedere da nessuno si accascia sul marciapiede e comincia piangere.
Alessandro sente suonare il campanello. Immagina sia Bianca, perché avevano un appuntamento, così Luca decide di togliere il disturbo. Alessandro lo accompagna alla porta e, aprendola, i due si trovano davanti Bianca. Luca non la trova affatto gradevole come persona, invece stranamente lei sembra provare molta simpatia per lui, infatti, appena lo vede, lo saluta calorosamente, dicendogli bentornato e complimentandosi con lui per il traguardo raggiunto, poi bacia Alessandro che la fa entrare in casa. Luca saluta i due ragazzi ed esce di casa. Mentre attraversa il giardino di Alessandro, sente qualcuno singhiozzare e intravede di sfuggita, dall’altro lato della rete, una sagoma nel giardino della casa accanto, seduta sul marciapiede. Gambe chilometriche, capelli lunghi e biondi raccolti in una coda di cavallo. Capisce che è Marta, così, uscito dal cancello di casa Giri, decide di entrare in quello che si trova immediatamente alla sua sinistra, cercando di non farsi notare. Marta Cassetti, detta Cassie, a causa del suo cognome, la ragazza con cui ha dovuto condividere il suo migliore amico per tutta la vita, è lì, con le ginocchia al petto e i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Nasconde il viso tra le braccia. Luca sa che sta piangendo, e crede di conoscere anche il motivo per cui lo sta facendo. Luca c’era quando Marta e Alessandro si sono conosciuti. Dovevano andare in prima elementare quell’anno. Luca e Alessandro erano emozionati e cercavano di godersi gli ultimi giorni di vacanza giocando in giardino a casa di Ale, quando una bambina della loro stessa età, con i genitori e la sorellina appena nata, si trasferiva nella casa accanto. Marta ed Ale hanno fatto subito amicizia e da quel giorno in poi, quando Luca andava a giocare dal suo amico, ci trovava sempre anche quella bambina, che pretendeva di giocare con loro. Alessandro non aveva mai nulla in contrario, così Luca ha cominciato ad essere geloso. Alessandro era il suo migliore amico, e non aveva intenzione di dividerlo con nessuno, tantomeno con una femmina che non sapeva neanche dare due calci ad un pallone! Sono passati anni e sono cresciuti e Luca ha imparato ad apprezzare alcuni lati del carattere di Marta e lei ha fatto lo stesso con alcuni lati del carattere di Luca, anche se forse sono stati costretti a farlo più per il quieto vivere e per volere di Ale che per altro. Marta e Luca si punzecchiano da sempre. Frecciatine, battutine al vetriolo. Luca pensa che Marta sia una secchiona abbastanza noiosa, mentre Marta pensa che Luca sia uno scansafatiche, inaffidabile e irresponsabile, in più il comportamento che ha avuto con Alice, sua migliore amica, ha peggiorato la concezione che lei ha di lui ed ora lo tollera ancora di meno. Luca c’era quando, intorno ai 16 anni, Marta ha scoperto di provare qualcosa che andasse oltre l’amicizia per Alessandro. In realtà è stato il primo a capirlo e non faceva altro che prendere in giro la povera ragazza. Sapeva che anche per Ale era la stessa cosa, ma si è divertito osservando il comportamento dei due dall’esterno, senza mai intervenire, senza aiutarli a concludere. Il risultato è stato che Marta ed Ale hanno impiegato più di un anno per capire i sentimenti che provavano l’uno per l’altra e per mettersi insieme. Il loro è stato un amore da film, a detta di tutti erano fatti per stare insieme, ma Luca c’era anche quando Alessandro ha preso la strana decisione di lasciare Marta, che, evidentemente ancora oggi non si è ripresa del tutto. Marta è quasi l’opposto di Luca e anche di Alice, è estremamente riflessiva e realista, molto critica verso sé stessa, pragmatica e sempre seria, a volte può sembrare un po’ fredda, ma i suoi amici la conoscono bene e sanno che non è così. Anche Luca ha imparato a conoscerla e, benchè si trovino in disaccordo quasi su tutto, in fondo la stima molto. E’ dovuta crescere prima di tutti loro Marta, la vita l’ha caricata di responsabilità prima del tempo e forse è proprio per questo che a volte fa la dura o che non si lascia andare a sentimentalismi. In realtà è solo una corazza che nasconde una ragazza fragile e sensibile, e il pianto a dirotto che si sta facendo in solitudine, ne è la dimostrazione. Luca le si avvicina furtivamente.
-Beccata!- Urla rivolgendosi a Marta, con la sua solita faccia da schiaffi. Marta si spaventa e spalanca gli occhi già pieni di lacrime. Nessuno avrebbe dovuto vederla in quello stato.
- Che diavolo vuoi tu?- Lo aggredisce cercando di asciugarsi le lacrime con le mani.
-Ho sentito qualcuno piangere e sono venuto qui a controllare, poi ho visto te, fra le lacrime. Di' la verità, ti rode da morire per Ale e Bianca, eh?- Luca sa che in questo modo infastidisce terribilmente Marta, ma è più forte di lui. E’ passato troppo tempo dall’ultima frecciatina che ha scambiato con lei e, rivedendola, è come se non potesse farne a meno.
-Ma perché sei tornato? Non potevi restartene ad Empoli un altro po’?-
-Mi dispiace mia cara, ma almeno per quest’anno, sarai costretta a sopportarmi!-
-Non aspettavo altro, guarda!- I due continuano il loro battibecco - Fra tutte le persone proprio tu dovevi vedermi così…non ti scappasse detto con Ale che mi sono ridotta in questo stato per lui! Non deve assolutamente sapere che ancora ci sto male, non può averla vinta!-Sentendo quelle parole, a Luca viene in mente un’idea: - D’accordo, non gli dirò niente, ma ad una condizione…tu mi aiuterai a preparare l’esame di Diritto Pubblico…ho poco tempo e devo darlo per forza quest’estate.-
-Cosa?! Sei fuori? Non puoi chiederlo ad Ale o Alice? Due che studiano Giurisprudenza ci capiranno molto più di una che studia Medicina, in Diritto…delle aziende o..quello che è…- Risponde indispettita alla richiesta quasi folle del ragazzo.
-Eh no, perché loro due non mi devono nessun favore…e poi secondo te Alice mi aiuterebbe? Dai su…Affare fatto?- Insiste Luca, sfoderando uno dei suoi sorrisi più convincenti. Marta lo guarda storto.
-Sei uno stronzo lo sai?- Gli dice, mentre ci pensa un po’ su. –E va bene! Ma i ritmi di studio li decido io…il 15 ho un esame, il giorno dopo cominciamo a studiare.- Marta dà la sua risposta definitiva, mentre si alza stizzita in piedi.
-Grande! Ci vediamo il 16 a casa mia…comunque è Diritto Pubblico, non Diritto delle Aziende!- Luca puntualizza, mentre continua a sorridere soddisfatto. Dopo aver ottenuto quello che voleva, fa per andarsene, poi ci ripensa un attimo e si volta di nuovo verso Marta. - Ah, se vuoi un consiglio, lascia perdere Ale, non è il momento. Secondo me è meglio se state separati per un po’ voi due, vi farebbe bene, quindi cerca di non pensarci più.- Le dice.
-Oh, ti ringrazio per il tuo prezioso consiglio!- Risponde Marta.
-Non c’è di che!-
-Ti odio!- Luca è già di spalle perché se ne sta andando, e lei deve alzare un po’ la voce per farsi sentire.
-Anche tu mi sei mancata Marta!- Afferma ironicamente Luca, senza voltarsi, sorridendo fra sé e sé, facendo solo un cenno di saluto verso Marta, che si sistema e rientra in casa. Luca torna in macchina e con il sorriso sulle labbra mette in moto. Prossima tappa: Casa Brighelli. Deve assolutamente andare a salutare anche Tommaso e Gaia. Quest’estate deve recuperare tutto il tempo perso, tutti i momenti che non ha potuto passare insieme ai suoi amici di sempre. Quanto gli sono mancati!  Quest’estate sarà fantastica, se lo sente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
AngoloAutrice: Ciao ragazzi! Questo è il primo capitolo della mia prima storia. L'ispirazione mi è venuta quest'estate e comunque ci sto lavorando da alcuni mesi...sono a buon punto, ma ancora non so come concluderla. Spero che qualcuno di voi la seguirà e magari, nel corso della storia, mi darà anche lo spunto per scrivere il finale, quindi recensioni e consigli sono ben accetti! Alla prossima!

Angelica Sofia
  
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