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Autore: Like_a_Butterfly    18/04/2013    1 recensioni
A 21 anni ognuno ha i propri sogni e le proprie paure e ognuno cerca di costruire il proprio futuro come meglio crede. A 21 anni non sei più un ragazzino, ma non sei neanche un adulto, ancora. A 21 anni ti ritrovi a dover affrontare situazioni più grandi di te, che richiedono maturità e responsabilità, ma spesso non sei ancora abbastanza cresciuto da averne nella quantità giusta, e così quelle situazioni diventano insormontabili. Alessandro, Marta, Alice, Luca, Gaia e Tommaso sono amici da sempre. Probabilmente non ricordano neanche più come si siano conosciuti. Ognuno è entrato a far parte della vita degli altri così, in punta di piedi, e dopo quasi 20 anni, durante i quali l' amicizia si è anche tramutata in amore e viceversa, e non sono mancati momenti di sconforto e di dolore, finalmente sono riusciti a raggiungere un sano equilibrio che gli permette di essere ancora uniti. Ma quell’anno qualcosa scombussolerà questo delicato equilibrio, e metterà a dura prova anche i più forti legami. Può l’amicizia essere più forte di tutto? Scelte, sfide, dure verità, che i 6 protagonisti dovranno affrontare, facendo sempre i conti con i sentimenti che legano ognuno di loro agli altri.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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"E’ una bellissima giornata, saranno tutti in spiaggia”, pensa Marta, guardandosi intorno mentre percorre a piedi la strada che separa casa sua da quella di Luca. Non ha nessuna voglia di chiudersi in casa tutto il pomeriggio per studiare con quel disastro ambulante, a maggior ragione il giorno dopo aver dato un esame. Anche lei pensa di meritare una giornata di cazzeggio totale, d’altronde il suo dovere l’ha fatto, ma i patti vanno rispettati e non si è mai tirata indietro ad un impegno preso, inoltre sa benissimo che Luca sarebbe davvero capace di raccontare tutto ad Alessandro e non può permetterglielo. “E’ proprio insopportabile quando fa così! Continuo ancora a chiedermi come abbia fatto Alice a starci insieme tutto quel tempo!”. Marta è totalmente assorta nei suoi pensieri e fino all’ultimo non si accorge di  essere arrivata a destinazione. Luca abita in un condominio in centro, su una strada molto trafficata, piena di negozi e uffici. Marta non potrebbe mai vivere bene lì, lei è abituata a vivere vicino al mare, quasi sulla spiaggia. Il mare è il suo elemento. A volte, quando c’è silenzio totale, dalla finestra di camera sua, riesce a sentire anche il rumore delle onde che si infrangono sulla riva. Adora quel suono. E’ così dolce e rilassante, che ha il potere di tranquillizzarla e la fa estraniare dal mondo, quasi ipnotizzandola con il suo ripetersi regolare e incessante. Le fa strano pensare che a soli dieci minuti di cammino a piedi, quel rumore che tanto ama è sostituito da suoni di clacson, sirene e vociare di persone che camminano sempre di fretta, spesso con il cellulare all’orecchio e gli sguardi pensierosi. Marta suona al citofono, le aprono la porta e sale le scale fino al secondo piano per arrivare all’appartamento di Luca. Ad accoglierla è la madre.
-Oh Marta! Ciao, vieni, entra!- Le dice la donna invitandola ad entrare.
-Permesso? Grazie!- Marta vede Luca uscire dalla sua camera a torso nudo, con una maglietta rossa in mano, che si infila in fretta mentre si dirige verso di lei. Aveva dimenticato che Luca ha l’abitudine di girare per casa in mutande in estate. “Per lo meno ha avuto la decenza di uscire dalla camera con i bermuda già infilati”, pensa tra sé e sé mentre si fa strada nel soggiorno di casa Marra.
- Per fortuna c’è chi come te ricorda a questo testone che ogni tanto dovrebbe anche studiare e lasciar perdere tutti quei grilli che ha per la testa!- La madre di Luca finge di rivolgersi a Marta, ma alzando la voce cerca di farsi sentire anche da Luca, che nel frattempo le ha raggiunte.
-Va bene…grazie mamma!- Risponde sarcasticamente al commento della madre. -Non dovevi uscire?-
-Sì, tolgo il disturbo, vado a fare la spesa. Ciao ragazzi!-
-Ciao mamma!- Luca accompagna sua madre verso la porta, quasi spingendola da dietro per affrettare le cose.
-Arrivederci signora!- Marta ricambia il saluto e la mamma di Luca se ne va. Rimasti soli, Luca si stravacca sul divano e appoggia i piedi sul tavolinetto di fronte, poi prende il telecomando e accende la tv.
-Che stai facendo scusa?- Chiede Marta, incredula.
-Guardo la tv! Adesso c’è Futurama! Siediti anche tu se vuoi!- Marta, spazientita, ruba il telecomando dalle mani di Luca e spegne la tv.
-Ehi, ma che fai?!- Chiede Luca, innervosito.
-Spengo! Non mi hai chiesto di aiutarti a studiare? Allora studiamo!-
-Ma dura solo mezz’ora! E poi io ho bisogno di iniziare gradualmente…mica posso buttarmi così a capofitto sui libri, dopo pranzo! Ho ancora la pancia piena!-
-Interessante, ma le regole le decido io, ricordi?- Marta sequestra il telecomando e lo poggia sulla mensola più alta della libreria dietro di lei. -Ora iniziamo…e si fa sul serio. Se volevi guardare i cartoni bastava dirlo, così io sarei andata a farmi un giro dato che ieri ho dato un esame e sono due mesi che non metto il naso fuori di casa! Ti sto facendo solo un favore!-
-Giusto, ieri avevi un esame…come è andato?-
-Tutto bene…- Risponde Marta, facendo la vaga, per non sembrare troppo sicura di sé. Non le piace ostentare la sua bravura. Ha sempre odiato chi fa sapere a tutti quando prende un 30 e lode o chi si vanta di avere la media più alta degli altri. Marta studia per sé stessa, non le importa un fico secco di entrare in competizione con gli altri.
-Ovviamente…che domanda è? Non si chiedono queste cose a Marta Cassetti!- Luca ride, prendendo un po’ in giro Marta. D’altronde l’ha sempre considerata una terribile secchiona ed è per questo che le ha chiesto di aiutarlo con l’esame.
-Ce la fai ad essere serio per un momento? Dai, iniziamo!- Marta incita il ragazzo, mentre si siede al tavolo della sala e lo invita a fare altrettanto.
-Agli ordini!- Luca si alza finalmente dal divano e raggiunge Marta. I due cominciano a studiare. Luca legge, mentre Marta cerca di spiegargli i concetti più complicati. Il pomeriggio passa prima di quanto pensino e senza accorgersene si sono fatte già le otto di sera. Marta dà un’occhiata all’orologio appeso sulla parete e dice a Luca di doversene andare.
-Vuoi fermarti a cena?- Chiede il ragazzo. In fondo Marta gli sta facendo un favore e può anche sforzarsi di essere gentile con lei.
-No grazie, devo andare a preparare qualcosa, altrimenti chi li sente gli altri due quando tornano?- Risponde Marta, con un leggero sorriso sulle labbra, riferendosi a suo padre e sua sorella. - Comunque siamo riusciti a fare metà del primo capitolo…certo, poi dipende da quanto ti ricordi, però pensavo peggio!- La ragazza si alza dalla sedia e raccoglie le sue cose per rimetterle in borsa.
-Già, anch’io pensavo peggio…- Luca rimane per un attimo a fissare Marta mentre si sistema i capelli davanti allo specchio dell’ingresso, ma viene bruscamente interrotto dalla sua voce.
-Allora ci vediamo domani!-
-D’accordo, a domani!- Luca saluta Marta e richiude la porta dietro di sé. Il primo giorno di esperimento di studio con “Cassie la dittatrice”, come ama soprannominarla lui, non è andato poi così male. “Può darsi che quest’esame riuscirò a prepararlo davvero bene e magari chissà…io e Marta potremo appianare alcune delle nostre divergenze” pensa Luca. Non è stata poi una cattiva idea.
Quella sera Alice ha organizzato una serata tra donne. C’è la partita dell’Italia agli Europei in tv, quindi i ragazzi resteranno a casa per guardarsela in pace. Hanno i loro riti e le loro tradizioni e devono assolutamente rispettarli ogni volta che gioca la nazionale. Sono estremamente scaramantici quando si tratta di calcio ed è meglio lasciarli stare in queste occasioni, potrebbero diventare davvero irritanti. Marta, Alice e Gaia si incontrano quindi nel loro pub di fiducia. C’è un sacco di gente, anche lì hanno montato un maxischermo e la gente si è riunita per vedere la partita. Alice riesce a trovare un posto proprio davanti al bancone e invita le amiche a sedersi.
-Posizione strategica, Ali?- Chiede Marta con fare malizioso.
-Perché?- Alice fa finta di non sapere a cosa si riferisca l’amica.
-Leonardo Veralli a ore 12!- Marta indica un ragazzo seduto al tavolo accanto, con alcuni amici, che sorseggia una birra mentre guarda attento la partita. Alice lo guarda per un attimo - Ah si? Non me ne ero nemmeno accorta…-
-Ma sentila! Bugiarda!- Gaia prende in giro Alice, mentre prende posto al tavolo scelto.
Marta guarda le sue due amiche ridere. Che belle che sono! Le serate passate insieme a loro sono come una medicina per lei, sono una boccata di aria fresca. Gaia e Alice hanno il potere di farle tornare il sorriso qualsiasi cosa succeda e hanno sempre la parola più giusta per ogni situazione. A volte si chiede come avrebbe fatto senza di loro. Senza quello scricciolo rompiballe di Alice, che c’è sempre stata, che il primo giorno delle elementari le ha offerto un pezzo della sua merenda pur non avendola mai vista e che da quel giorno è diventata la sua migliore amica, la sua inseparabile compagna di avventure e di sventure. E senza Gaia, la persona più matura che conosca, la più brava a dare consigli, quella che a volte le ha fatto da mamma senza neanche accorgersene. Marta e Alice hanno conosciuto Gaia più tardi, alle medie, quando ormai loro due erano  già amiche per la pelle, eppure non ha fatto fatica a guadagnare la loro fiducia e a diventare una di loro. Fa strano pensare che una come Gaia stia da cinque anni con Tommaso. Sono come il giorno e la notte, nel loro caso è proprio vero che gli opposti si attraggono e loro due si completano a vicenda. Tommaso è l’anima allegra del loro gruppo, è divertente, scherzoso, basta guardarlo in faccia per scoppiare a ridere. Raramente riesce ad essere serio, tanto che spesso viene da chiedersi se ci è o ci fa, eppure, dopo esserle stato dietro per anni, è riuscito a conquistare Gaia, a dispetto di tutti quelli che gli dicevano di lasciar perdere, che una come lei non lo avrebbe mai preso in considerazione. E dopo cinque anni sono ancora insieme.
-Uffa ragazze! Ho bisogno d’affetto! Non ce la faccio più a stare da sola!- Afferma sconsolata Alice, poggiando di peso il viso sul palmo della mano sinistra.
-Secondo me invece a volte è molto meglio essere sole! E’ tutto meno complicato!- Constata Marta.
Alice e Marta sono state entrambe deluse dall’amore ed ora trovano difficile tornare a crederci. La delusione di Alice ha un nome, si chiama Silvia. Silvia è la fine di un amore, è tradimento e sofferenza, per lei ormai è diventata una vera e propria entità, ma in realtà Silvia è il nome di una ragazza, di quella ragazza che le ha portato via Luca.  L’anno trascorso ad Empoli gli ha dato alla testa, il residence era sempre pieno di ragazze che speravano di incontrare uno dei tanti calciatori che ci vivevano, che cercavano di ottenere una foto, un autografo o anche solo un sorriso. Le più sfacciate di loro arrivavano proprio a provarci senza farsi tanti scrupoli, ed una di queste era proprio Silvia. Luca non ha saputo resistere alle tentazioni, è stato debole e così ha tradito Alice, mentre lei se ne stava a casa, nell’estenuante attesa di rivederlo. La storia con Silvia è finita ancor prima di cominciare, direttamente il giorno successivo, ma il senso di colpa non si poteva cancellare, così Luca ha deciso di confessare tutto ad Alice, perché non riusciva a tenersi dentro un peso simile, ma si odiava talmente tanto che non è neanche riuscito a chiederle scusa, perché gli sembrava solamente una presa in giro. Alice si è sentita come se il mondo le stesse cadendo addosso, aveva investito tutto nella loro storia. Per lei c’è stato sempre e solo Luca. E’ stato il suo primo ed unico ragazzo, il primo ed unico che abbia mai amato, il primo ed unico con cui abbia mai provato certe sensazioni. Con lui ha perso la verginità, per lui ha fatto le più grandi cazzate della sua vita, per lui ha lottato contro gli altri ma soprattutto contro sé stessa e questa storia l’ha cambiata, l’ha fatta crescere, e vedere che tutti i suoi sforzi sono stati vani le ha fatto perdere ogni fiducia nel sentimento amore. Poco dopo anche Alessandro ha lasciato Marta. “Voglio vivermi i miei 20 anni” le aveva detto.  “Finora abbiamo vissuto solo tu ed io praticamente ed io ho bisogno di fare le mie esperienze, quelle che non ho potuto fare fino a questo momento”, ma Marta ha sempre avuto il sospetto che si sia fatto influenzare dalla vita più mondana che faceva Luca e da tutte le esperienze che il suo amico faceva e lui no.
-Datemi retta, a volte, anche se l’amore non ti manca, ti viene da chiederti se non sia meglio stare da sola!- Interviene Gaia.
Alice rimprovera affettuosamente l’amica: -Mi dispiace Ghega, ma ti proibisco di dirlo! Tu e Tommy siete il mio prototipo di coppietta perfetta, state insieme da una vita e vivrete per sempre felici e contenti! Vorrei averla io una storia così…-
-Pensala come ti pare, ma oggi stavo per tirargli una scarpa, ti giuro! Gli avevo chiesto di aiutarmi con un problema di meccanica che conosce sicuramente meglio di me. Sa che sono esaurita ed estremamente irritabile i giorni che precedono un esame e lui che fa? Mi chiama e mi dice “ritardo un pochino perché io e Ale stiamo facendo una sfida a Pes”! Già lì un po’ mi sono innervosita…passa un’ora, passano due ore e di lui nemmeno l’ombra. Alle 8 di sera mi chiama e mi dice “sto arrivando, scusa ma una partita tira l’altra, poi abbiamo giocato con la Wii e non ci siamo resi conto di che ora fosse”! Allora gli ho detto “no guarda, non ti disturbare più, ormai ho risolto da sola”! Peggio dei bambini! Dovevano giocare con i videogiochi! Mah!-
Le ragazze scoppiano a ridere ascoltando il racconto di Gaia e in quel momento arriva il cameriere per prendere le ordinazioni.
-Io prendo un mojito, tanto guida Marta!- Asserisce Alice sorridendo a Marta.
-Noi due invece prendiamo una coppa di affogato al caffè.-
Il cameriere scrive velocemente l’ordinazione su un blocchetto, poi ringrazia le ragazze, riprende i menù e se ne va. Marta si guarda attorno e il suo sguardo cade proprio sul tavolo accanto a loro e si accorge che Leonardo Veralli sta guardando insistentemente nella loro direzione.
-Cos’ha tanto da guardare Veralli?- Bisbiglia alle amiche, che si girano per guardare il ragazzo, entrambe incuriosite.
-Lascialo guardare, lascialo guardare…-Replica Alice, che trova il ragazzo molto carino. Nel frattempo arriva il cameriere con le loro ordinazioni e all’improvviso si sente un boato e tutti i presenti si alzano in piedi di scatto urlando e cantando; Alice, Marta e Gaia capiscono cosa è successo e cominciano ad esultare anche loro. L’Italia ha appena segnato. Tutte e tre fanno il proprio commento sul goal, pur capendo poco e niente di calcio, poi Marta si accorge che Veralli si è alzato dalla sedia con la birra in mano e si sta dirigendo verso di loro.
-Non vi girate, Veralli sta venendo verso di noi con un amico!- I due ragazzi si avvicinano sempre più al loro tavolo, lanciando sorrisetti e sguardi maliziosi. Marta, Alice e Gaia fanno finta di niente e continuano a parlare fra loro, finchè il ragazzo non le raggiunge.
-Ciao ragazze! Gaia, posso sedermi vicino a te?-
-Se proprio devi…- Risponde Gaia un po’ contrariata, mentre si sposta più in là per fargli posto. Anche Marta e Alice si stringono per far sedere l’amico di Veralli.
-Allora…oggi vi mancano tre pezzi. Dove sono gli uomini?- Chiede incuriosito il ragazzo, che, vedendo sempre il loro gruppo al completo, era sorpreso di vedere che Luca, Alessandro e Tommaso non ci fossero.
-Uomini? Non ci sono uomini per me…io sono completamente libera, completamente!- Esclama Alice con un sorriso a trentadue denti, facendo gli occhi dolci. Marta capisce al volo le intenzioni dell’amica, alza gli occhi al cielo e scuote la testa, con un leggero sorriso sulle labbra.
-Gaia, Tommaso non c’è stasera?- Domanda Veralli ignorando completamente i goffi tentativi di Alice.
-No, si è organizzato con gli altri per vedere la partita.- Risponde Gaia, distaccata.
-Ah, allora possiamo anche andare a fare quattro chiacchiere io e te…tanto lontano dagli occhi lontano dal cuore, no?- Il ragazzo insiste facendo l’occhiolino all’amico, che risponde con un sorrisetto.
-Guarda, non ti disturbare, se vuoi te lo saluto Tommaso e se vuoi gli dico anche quanto il suo viscido amico ci abbia provato con la sua ragazza!- Gaia controbatte sarcasticamente, guardando fisso Veralli con quel suo tipico sguardo di quando ti vuole azzerare, un sorrisetto finto stampato sulle labbra ed il sopracciglio sinistro alzato. Le sue amiche riconoscono quello sguardo e scoppiano a ridere. Leonardo Veralli, ferito nell’orgoglio per essere stato rifiutato, richiama l’amico e si alza per andarsene.
-Va bene, va bene, ho capito! E per la cronaca, io non ci stavo affatto provando!- Dopo queste parole, lui e l’amico si voltano e tornano al loro tavolo. Gaia smette di fare la seria e comincia a ridere con le altre.
-No no, non ci stava provando affatto!- Sottolinea Marta.
-Ecco, lo vedete però? A Veralli piace Gaia…ci rinuncio! L’amore non fa per me!- Afferma rassegnata Alice.
In quel momento il pub è invaso da un’altra ondata di urla ed esultanze. Le ragazze si guardano attorno e vedono i clienti del locale abbracciarsi e fare trenini insieme ai camerieri, altri uscire per strada e cominciare ad urlare di gioia. E’ arrivato anche il secondo goal della nazionale e le tre ragazze esultano con un brindisi.
-Grandi, 2 a 0! Ah, ragazze, ho visto un vestitino troppo carino in centro. Domani mattina mi accompagnate a prenderlo?- Chiede Alice alle amiche mentre si porta il bicchiere di mojito alla bocca.
-Ali, mi dispiace, ma domattina per me è fondamentale. L’esame è dopodomani e non posso assolutamente perdere neanche un minuto. Dopo l’esame sono a tua completa disposizione, ma fino a quel giorno non posso proprio.- Risponde Gaia.
-Neanch’io posso…devo aiutare Luca a preparare un esame. Devo studiare con lui domani mattina.-
-Luca? Che c’entra Luca adesso? Non dirmi che sei passata dalla parte del nemico ora…!- Si informa Alice, preoccupata.
-No, è solo che purtroppo ho ceduto al suo ricatto. Se non lo avessi fatto mi avrebbe sputtanata con Ale.-
-Ora anche le amiche mi porta via…va bene, vorrà dire che ci andrò da sola…-
-A proposito di Luca- Interviene Gaia intromettendosi nel discorso. -Mamma mia…è in Serie A! Io ancora non ho realizzato! E’ capace che tra poco ce lo ritroviamo in mezzo a loro!- Indicando il maxischermo su cui stanno trasmettendo la partita. -Sono proprio contenta per lui! E’ sempre stato il suo sogno, ha tenuto duro e alla fine ce l’ha fatta.-
-Secondo me gli servirà solo per diventare ancora più montato di quello che è. Con tutti i soldi che prenderà, presto comincerà a fare il divo.- Dice Alice fingendo di essere indifferente, come stesse parlando di un calciatore qualsiasi, quando sa benissimo che Luca non è come tutti gli altri.
-No, non credo. Luca comunque è rimasto sempre con i piedi per terra bene o male…io credo che rimarrà lo stesso di sempre. Non ci dobbiamo preoccupare di questo.- Afferma Marta spezzando una lancia a favore di Luca.
-Chi l’avrebbe mai detto che quel nanetto che a 11 anni mi sono ritrovata come compagno di banco, sarebbe finito in Serie A…!- Gaia sorride, alzando le sopracciglia, pervasa da un sentimento di orgoglio misto a nostalgia che traspaiono dalle sue parole. Le tre amiche si concentrano poi sulla fine della partita e quando arriva il fischio dell’arbitro, il locale si trasforma in una balera. La felicità è alle stelle. Il cameriere che le aveva servite, si mette a ballare fra i tavoli, poi va da loro e urla: -L’Italia è ai quarti!- Prende per mano Alice, la fa alzare dal tavolo e le fa fare una giravolta, poi la fa risedere e se ne va. Le ragazze si guardano perplesse e scoppiano a ridere.
-E dopo questa direi che posso anche andarmene…- Dichiara Gaia.
-Si, andiamo anche noi.- Marta, Alice e Gaia si alzano quindi dal tavolo e vanno a pagare. Alice lancia un ultimo sguardo a Leonardo Veralli, che le sta osservando e che, appena se ne accorge, distoglie subito gli occhi da loro. Le ragazze escono e si salutano, Marta riaccompagna Alice e poi si dirige verso casa. Arrivata, scendendo dalla macchina si accorge della presenza di due persone, sul muretto davanti casa. All’improvviso sente un peso sullo stomaco. Sono Alessandro e Bianca. Lui seduto sul muretto, con le mani sui fianchi di Bianca, lei in piedi, fra le gambe di lui, che gli accarezza i capelli. Marta la vede baciare quelle labbra che fino a poco tempo fa appartenevano a lei e guardare quegli occhi azzurri come il mare, in cui, fino a poco tempo fa, si rifletteva la sua immagine. Li ha visti tante volte baciarsi ormai, ma non ci si abitua mai e questi sono i momenti in cui maledice il fatto di abitare così vicina a lui. Marta velocizza il passo, vuole cercare di rientrare in casa senza farsi notare, senza incrociare lo sguardo di Alessandro. Non potrebbe reggerlo. A testa bassa finge di non vederlo, poi quella voce.
-Ciao Cassie! –
Quella voce, così calda. Alessandro l’ha vista ed ha allontanato le sue labbra da quelle di Bianca per salutarla. L’ha chiamata Cassie, dopo tanto tempo che non la chiamava così, e aver risentito quel soprannome uscire dalla sua bocca l’ha riportata indietro ai momenti passati con lui. Marta si ferma e timidamente risponde al saluto, abbozzando un sorriso di circostanza.
-Ciao…-
Marta e Alessandro per un attimo si guardano negli occhi, un attimo che sembra durare ore. Bianca non riesce a percepire la profondità di quello sguardo, del legame che per tanto tempo ha unito le vite di quelle due persone e sembra non dargli peso. Marta torna alla realtà, si volta e si incammina verso il portoncino di casa sua. Alessandro continua ad osservarla, finchè Bianca gli stampa un bacio sulla guancia, riportando l’attenzione del ragazzo su di lei. Marta apre di corsa la porta ed entra in casa, poi resta immobile nell’ingresso, con le chiavi ancora in mano e le luci spente. “Non devi reagire così, non puoi reagire così!” Continua a ripetersi. “Ti odio…tu…tu non mi passerai mai!”
  
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