-Hey, guardate chi
arriva!! il cinese!!-
-Non è cinese, è giapponese!!-
-E che cambia? sempre stupido è!!?-
-Hey zitti, non
fatevi sentire!-
-Sentire? ma che vuoi che capisca di quello che
diciamo?-
-Basta ragazzi!! Perché dovete prenderlo in
giro solo perché è piccolo e giallo?-
Heric
oltrepassò indifferente il gruppetto di studenti che si spanciava dalle risate
e si andò a sedere in un angolo libero della sala mensa, scrutando in silenzio
il cibo nei piatti, cibo straniero dal gusto sconosciuto.
L'uniforme della scuola gli andava stretta, e
continuava a sudarci dentro, e poi i colori non gli piacevano per nulla, senza
considerare che il nodo regolamentare della cravatta era strettissimo e
soffocante.
Rimestando col cucchiaio in un piatto di zuppa
si allentò il nodo e fece un profondo respiro.
Ma la tranquillità di quel momento durò ben
poco.
-Hey tu!!
giapponese!-
Heric
indifferente continuò a mangiare.
-Dico a te, muso giallo!!-
-Prova a chiamarlo chiwawa,
magari ti risponde!-
-Non me lo fai l'inchino, giapponese?-
Tre ragazzotti piuttosto muscolosi e dall'aria
poco amichevole si erano seduti alle rimanenti 3 sedie del tavolino.
-Non sai che questo posto è nostro, involtino
primavera?-
-Ok.- rispose Heric. Si
alzò, prese il suo vassoio e si andò a sedere ad un altro tavolino vuoto.
Ma nel giro di pochi secondi la scena si ripeté.
-Hey, sushi, anche
questo posto è nostro!!-
Heric
indifferente continuò a mangiare.
-Hey, Tom, magari il
cinesino non capisce!!-
-Già!! proviamo a vedere se capisce così!-
Tom prese il piatto da cui Heric
stava mangiando e ne rovesciò il contenuto per terra. Poi lo rimise al suo
posto sul vassoio.
-Visto? hai già finito!! adesso puoi andare!!-
-Ah, e non scordare di pulire a terra, capito?-
I tre ridendo rumorosamente si allontanarono
soddisfatti per la loro bravata.
"Come primo giorno non c'è male..."
pensò Heric prima di alzarsi per procurarsi uno
straccio con cui pulire a terra.
Il problema non era tanto pulire il brodo sul
pavimento quanto piuttosto farlo tra le risate e gli insulti di tutta la sala
mensa maschile.
-Che succede qui dentro? che ci fate tutti in
piedi? cos'è questo baccano?- gridò il preside Olowacia-
tornate ai vostri posti!!-
La sala mensa in un attimo diventò silenziosa e
composta. Solo Heric continuava a pulire il brodo a
terra.
-Signor Hayama!! si
può sapere cosa sta facendo?-
-Mi è caduto del cibo a terra e sto pulendo.-
-Ah!! suppongo abbia dei problemi ad utilizzare
le posate visto che da buon giapponese non saprà neppure cosa siano, vero?-
commentò ironicamente il preside - Immaginavo comunque che l'origine di questa
confusione fosse lei! Si ricordi che la tengo sotto controllo! Non mi fido di
lei! e pulisca bene, mi raccomando!!-
Olowacia
si girò e uscì dalla sala mensa.
Dopo pochi minuti ne uscì anche Heric, tra gli insulti e le risate di tutti.
-Hey, Signorina Marine!!
vieni a sederti qui!-
-Oh! grazie!- rispose Marine sedendosi tra le
compagne di classe che le sorridevano.
Posò il vassoio sul tavolo cercando di fare un
sorriso di circostanza, ma piuttosto spaventata da quello che poteva esserci
nei piatti.
-Non preoccuparti!- disse una ragazza intuendo
il suo problema - anche se l'aspetto non è dei migliori, è buono!!-
-Certo, sarai abituata a sapori diversi, ma ci
farai l'abitudine!! non è mai morto nessuno per aver mangiato qui alla mensa!!-
Marine titubante iniziò a mangiare... il sapore
non era dei migliori, ma aveva una fame terribile e così in breve spazzolò
tutto quello che aveva nei piatti.
-Fame, eh?-
-Beh... col cambio di fuso non è che abbia
mangiato granchè negli ultimi due giorni...-
-Ti hanno già assegnato la stanza?-
-Sì... è la 243.-
-Oh!! ma allora sarai la mia compagna!! Mi
chiamo Alice Stephans, piacere!!-
-E io sono Juliette Brooks!-
-Io invece mi chiamo Virginia Woolf.-
-Oh.. che nome impegnativo!- esclamò Marine
-Ecco.. lo sapevo...- disse Virginia.
-Oh! mi spiace!! non volevo essere scortese!!-
disse con estrema gentilezza Marine.
-Non preocucparti...
ogni tanto qualcuno me lo dice, tanto per ricordarmi la bella trovata dei miei
genitori di chiamarmi così!-
-Beh... trovo che sia una grande scrittrice!-
commentò sorridendo Marine
-Cioè, hai letto qualcosa di Virginia Woolf?
davvero?- chiese incuriosita Alice.
-Beh.."Le
onde" e "Gli anni"- rispose Marine- e li ho trovati davvero
stupendi-
-Saresti la gioia dei miei genitori!- disse
Virginia - pensa che quando ero piccola la sera invece di Biancaneve o
Cappuccetto Rosso mi leggevano dei brani dei suoi romanzi!!-
-Infatti i risultati si sono visti!!- disse
Juliette prendendola in giro.
Le tre ragazze londinesi si misero a ridere e
Marine sorrise pensando che forse si era già fatta qualche amica.
Le lezioni del pomeriggio volarono appesantite
da termini sconosciuti e libri mancanti.
Dopo una cena che fu l'esatta fotocopia del
pranzo. Heric e Marine si recarono nelle stanze che
erano state loro assegnate.
Ma se una piacevole serata di chiacchiere
insieme alla sua compagna di stanza attendeva Marine, una sgradita sorpresa
attendeva invece Heric: il suo compagno di stanza,
Tom.
Heric
nonostante lo stupore di avere quel compagno di stanza entro'
lo
stesso.vide
dove si era sistemato Tom ed inizio' ad occupare
l'altro
letto..apri' l'armadio e comincio'
a disfare le valigie.
-Hey cinesino, non stare troppo a disfare le valigie
tanto non rimarrai tanto in
questa stanza, io non ce li voglio quelli come te qui' dentro, chiaro?!!-
Heric si fermo' un attimo
per poi continuare a fare quello che stava facendo..
-Sentimi bene, biondino del cavolo, è inutile che ti atteggi tanto a SUPEFIGO
tanto qui' dentro comando io e quando dico che tu te ne andrai te ne andrai
chiaro?!-
Heric non rispose a quelle domande si limitò ad
alzare lo sguardo ed a fissare
negli occhi Tom, il famoso sguardo Hayama.
Tom non disse più nulla per tutta la serata ed Heric potè in tutta tranquillità
finire di mettere a posto i bagagli.
Nel frattempo Marine in stanza con Alice stavano chiacchierando del più e del
meno mentre la ragazzina inglese aiutava Marine a mettere via i vestiti..ad un
certo punto Alice chiese a Marine:
-Dimmi una cosa, ma devi essere sincera.Heric, quel
ragazzo che è arrivato con
te, è il tuo fidanzato?!-
-EH?! NO, assolutamente no, anzi io e lui non è che andiamo molto d'accordo,
però abbiamo frequentato le stessa scuole fino all'anno scorso ed a quanto pare
anche quest'anno!-
-Uhm, quindi è libero, in Giappone non ha nessuno!-
-Ma, avrebbe una persona ma credo che si siano lasciati-
-Ottimo. Sai lo ritengo molto carino, anche se mi sembra un tipo ombroso. Tu
che
ne dici?!-
-Beh, ad essere sinceri carino è carino ma ha un pessimo carattere, è viol...-
Marine stava per dire tutto quello che pensava su Heric
ma si trattenne dal
farlo, non sapeva bene il motivo ma decise di non dire nulla ad Alice di quello
che pensava di Hayama.al punto che promesse che il pranzo dopo lo avrebbe
passato con Heric e gli avrebbe parlato di Alice.