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Autore: magic girl    30/10/2007    7 recensioni
Accidenti a lei che si era fatta convincere...se non fosse entrata in quel negozio a quest'ora non sarebbe distrutta.DISTRUTTA. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo. provate a leggerla e ditemi che ne pensate
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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hermione 3

Stava scendendo le scale mentre cercava di spiegare a Ron le basi per la trasfigurazione umana,quando a metà dell'ultima rampa una scena le  fece dimenticare tutto e cancellò il sorriso che aveva dalla notte precedente sulla faccia...

La bellissima Daphne Greengrass avvinghiata a Draco Malfoy.

        vorrei tornare bambino, perchè le ginocchia sbucciate fanno meno male di un cuore infranto...

                                                                                      jim morrison

Apatica ,non c'era altra parola per descriverla...eppure che cosa si aspettava?Infondo lui non le aveva promesso nulla...Domani mattina mi rivedrai...avrebbe preferito non averlo rivisto.

Daphne Greengrass:come descriverla in un unica parola?...Beh,perfetta...perfetta per lui...

intelligente,la mente brillante di un serpente nel corpo di una dea...

purosangue,il suo sangue era più puro dell'oro zecchino...

scaltra,otteneva quello che voleva,sempre e in ogni situazione...perchè non avrebbe dovuto ottenere lui?...

viziata,abituata ad avere tutto,non avrebbe accettato un rifiuto...

serpeverde,serpente nell'anima...ninfa nel corpo...

ricca,discendeva da una delle famiglie purosangue più antiche...

opportunista,riusciva sempre ad approfittare delle situazioni...

sexy:la regina della seduzione,la maestra della provocazione...

attraente:non sarebbe riuscito a trovare un ragazzo immune al suo fascino nemmeno se avesse girato tutta la terra...

bella,no non lo era...era semplicemente stupenda...

e lei non possedeva la metà di queste qualità.

Eppure Lui...Dio ...perchè l'aveva illusa?

 

No,non doveva mostrarsi debole...evitando accuratamente di guardare dove c'era lui si recò al tavolo dei Grifoni, pur non soffrendo da più di due mesi  non avrebbe mangiato lo stesso...aveva un peso sul cuore così forte da schiacciarle la gabbia toracica,da impedirle quasi di respirare,figurarsi di mangiare...si sa,quando si è deboli tutto sembra più difficile,ma lei non avrebbe fatto trapelare nulla...lontano dai  suoi amici teneva china la testa sul libro di trasfigurazione,senza in realtà riuscire a leggere...aveva gli occhi troppo offuscati dalle lacrime che non avrebbe mai versato.

Senza dar conto a nulla,senza occuparsi di nessuno si alzò dalla panca,un'espressione imperscutabile sul volto...un piede dietro l'altro...il tremito che la scuoteva dentro non le toccava nè le gambe,nè le braccia.Salì le scale senza guardarsi indietro,senza porgere l'occhio a destra o a sinistra...non guardava dove andava,i suoi piedi sembravano conoscere da soli la strada...la sua testa non era occupata a pensare,era completamente sgombra da ogni sorta di pensiero...anche un bravo legimens non avrebbe trovato altro che il nulla nella sua mente...in futuro non avrebbe mai saputo dire come fosse arrivata nella sua camera,non ricordava neanche di aver detto la parola d'ordine!

Con una scrupolosità e una previdenza che in un momento come quello non erano fuori luogo,e neanche assurde...erano spaventose...controllò che fuori non ci fosse nessuno...

Con calma,come se avesse una linea precisa nella mente,imperturbò la stanza e compostamente si sedette sul letto e prese in mano un libro...leggere la faceva rilassare e le permetteva di pensare...

Non lo odiava...assolutamente no,che ci poteva fare lui se lei era così inutile,così mediocre,così banale...a confronto Daphne Greengrass...no,non c'era un confronto,non c'era termine di paragone...

Lui non l'aveva illusa,aveva provato pietà - Draco Malfoy non conosceva la parolapietà

Si odiava...come non si era mai odiata prima...perchè era così sbagliata,perchè così stupida...

Una qualunque altra ragazza dopo una delusione del genere avrebbe pianto con le amiche,si sarebbe lasciata consolare da braccia che in quel momento le sarebbero sembrate sicure e da giudizi pieni di esperienza...lo avrebbe chiamato bastardo e ,senza conoscerla, avrebbe definito lei una poco di buono...avrebbe tirato fuori dalle cucine cioccolata a volontà dando a lui la colpa dei brufoletti e dei chili di troppo...sarebbe uscita,avrebbe conosciuto nuovi ragazzi per dimenticarlo...

I dolori leggeri concedono di parlare; i grandi dolori rendono muti.
(Seneca)

una qualunque altra ragazza,non lei...

I dolori leggeri concedono di parlare; i grandi dolori rendono muti.
(Seneca)

La sua proverbiale obiettività l'avrebbe,in un altro momento,portata a considerare tutti i fattori,arrivando alla conclusione di non potersi aspettare niente da lui...non si erano scambiati nessuna promessa...

Ma da due mesi a quella parte,l'unica cosa che sembrava riuscire a fare benissimo era commiserarsi ,compatirsi ed odiarsi...odiava il suo essere così mediocre,insignificante,inutile se non per far copiare i compiti...Così debole e priva di spina dorsale...

Le sue parole...Perchè in qualunque posto confluissero i suoi pensieri c'era sempre lui?Lui che era riuscito a darle quella  grinta per affrontare uno di quei momenti in cui tutto  sembra terribbilmente inutile e doloroso...un momento di guerra in cui la speranza è l'unico appiglio alla salvezza,quando tutti ti dicono di non arrenderti,di combattere perchè fin quando ci sarà solo uno che spera e combatte il male non può vincere...eppure lei si era scocciata di combattere da sola...

Le sue parole...

"E se io non volessi farlo"aggiunse lui con voce incolore.

"Cosa?"chiese lei sull'orlo dell'esasperazione e delle lacrime

"Uscire dalla tua vita."Lui non voleva lasciarla sola...

L'aveva detto così senza pensarci!...Draco Malfoy non faceva mai nulla senza pensare...

Dio!...Quant'era stupida!Perchè continuava a farsi ancora del male?...Perchè quella maledetta vocina ingenua nella sua testa le diceva che infondo era la Greengrass avvinghiata a lui e non il contrario?...non si era forse già illusa abbastanza?

Chiuse il libro di scatto.

Lei,Hermione Granger,non si sarebbe mai fatta abbattere da una sciocchezza simile...

Doveva calmarsi o tutti si sarebbero accorti che qualcosa non andava!

Riaprì piano il libro,doveva rilassarsi di nuovo e ragionare razionalmente.

Lui non meritava quel suo star male...l'aveva solo illusa!E lei stupida che ci era cascata!

Una mano si chiuse sul margine di una pagina...E tirò forte!

Una lacrima

Perchè diavolo non era scappata via?

Un'altra lacrima...e un'altra pagina

Perchè l'aveva fermato?

Altre lacrime...e altre pagine

Perchè si era fatta abbracciare?

Ancora lacrime...il libro buttato in aria

Perchè LUI l'aveva abbracciata?

Un gemito di dolore e altri libri,boccette per inchiostro,piume,profumi,piume del cuscino ovunque...

Se qualcuno fosse entrato,avrebbe creduto che fosse scoppiato l'inferno...

La sempre razionale e riflessiva Hermione Granger che gettava alla rinfusa ogni sorta di oggetto che le capitava tra le mani...

Doveva smetterla,o non sarebbe arrivata in orario a lezione...

Si può essere prudenti  in un momento di tale crisi personale?Evidentemente, sì.

Ma quelle lacrime non volevano saperne di fermarsi

Si morse le labbra finchè non sentì il gusto ferroso del sangue...voleva che il dolore fisico schiacciasse quello psicologico...

si sarebbero accorti della ferita sul labbro!

Sbattè ripetutamente il polso destro contro il legno che reggeva le tende del baldacchino finchè non le si formò un ematoma sulla pelle coperta dal polsino della cameretta...il dolore fu tale che lei non pensava neanche più di riuscire a provarlo a quella densità...Dubitò per qualche istante anche dell'integrita dell'osso,ma non le importava...

Le lacrime erano finite!Con qualche incantesimo ricreò l'ordine iniziale che c'era nella stanza e con il fondotinta copri quel disastro che il pianto aveva causato.

 

La giornata,le lezioni...estenuanti un po' per tutti,in particolar modo per lei.La sua mente quella mattina non voleva saperne di ragionare.Il drastico calo di peso,tutti gli avvenimenti di quella mattina, la paura di non essere più padrona della propria volontà...

A sera era seduta nella sala comune ai piedi di una poltrona un po' nell'ombra...la fiamma del camino sembrava riscaldare il suo corpo che era diventato così freddo nell'ultimo periodo.

Freddo,così com'era diventata lei:apatica con tutti,si era rinchiusa nella sua confortante solitudine,sola non accettava più l'invito degli altri ad unirsi mentalmente ai loro discorsi,cattiva con se stessa,con il suo corpo, con la sua mente e la sua intelligenza,estranea a tutte le persone e a tutti gli eventi,lei sempre così socievole,sempre così aperta e sensibile...

"Caposcuola Granger"

quel giorno non aveva neanche studiato,certo era venerdì ma per una come lei...,la mancanza di ferro e zucchero cominciava a farsi sentire...non riusciva ad arrivare più a fine giornata,la sua capacità di attenzione era drasticamente calata così come la sua attitudine di concentrarsi ad orari assurdi ed a capire concetti difficilissimi a tempo record.I professori non se ne erano ancora accorti,ma lei sì e questo la spaventava oltre ogni altra cosa...non avere più volontà,essere vittima del proprio corpo e schiava delle sue insicurezze.

"CAPOSCUOLA GRANGER?"chi era quel bambino ora?

"Scusa Morgan,ero distratta.Dimmi!"quel bambino la guardava accigliato e lei si rese conto di non averlo proprio visto arrivare o quanto meno sentito e l'espressione interrogativa di lui le suggeriva che la stesse chiamando la tempo!

"Si infatti Herm,è tutta la giornata che sei distratta!"le fece notare Ron.Lei non vi badò,non aveva voglia di sentire la sua voce...infondo era anche colpa sua se era in quello stato.Se non si fosse messo con Lavanda ,forse,si sarebbe accorto che qualcosa in lei non andava.

"Il caposcuola Malfoy mi manda a dirti che ti cerca la McGranitt perchè Pix ne ha combinata una delle sue e,ti aspetta nell'ala ovest del terzo piano e mi ha raccomandato di dirti di essere veloce perchè non ha tempo da perdere e di non portare Lenticchia,perchè non sopporta la sua asfissiante e diabetica presenza,scusa Re ma ha detto testuali parole!"concluse il bambino,ma dal tono della sua voce si capiva che avesse riso fino a un attimo prima...

"Diabetica?"Chiese con aria falsamente innocente Ginny per infastidire il fratello

"Beh,non so esattamente cosa volesse dire,ma ha borbottato qualcosa su Lavanda-sanghiusuga-Brown e Ron-Ron-amorucciomio-Lenticchia-Weasley ."Quest'ultima uscita scatenò l'ilarità di tutti,tranne di Ron e Lavanda naturalmente e di Hermione che si era fermata alle prime parole del bambino...

E se in realtà non fosse una scusa...?

E se la McGranitt la volesse veramente...?

Come avrebbe fatto a superare quest'altra terribile delusione?Da dove avrebbe trovato la forza?

"Vengo anch'io,così vediamo se quel pallone gonfiato osa dire queste cose davanti al sottoscritto!"Affermò Ron con le orecchie rosse per l'idignazione suscitando un'altra risata collettiva e l'annuire di Lavanda.

"No Ron,ho intenzione di dormire stanotte e se cominciate a litigare posso dimenticare il letto fino alle due del mattino!"mi ha raccomandato di dirti di essere veloce perchè non ha tempo da perdere e di non portare Lenticchia

Ne valeva la pena andare da lui?E se fosse rimasta delusa?Come avrebbe fatto a non precipitare irreversibilmente nel più profondo e quanto mai allettante baratro dell'apatia e delle depressione che mai quanto quel pomeriggio le era sembrato invitante?

Sì,ne valeva la pena...

                                                                           Meglio vivere una vita di rimorsi che di rimpianti

"Non mi aspettate,forse si farà tardi..."a metà della frase era scappata via...

Percorse le scale che la separavano da lui con una velocità che più di una volta l'aveva portata ad inciampare e a rischiare di cadere...

Correva per impedire alla sua mente di pensare quanto fosse saggio andare da lui,con una così alta probabilità di rimanere delusa...

Correva per non ascoltare la sua mente che le suggeriva di tornare indietro e di mandare Ron dalla McGranitt,ma il suo cuore le urlava di correre tra le sue braccia dove finalmente si era sentita protetta e in pace con se stessa come non si sentiva da tempo...

"Ti prego Dio,fa che sia una scusa per vedermi"

Arrivò nell'ala ovest del terzo piano e prese a camminare lentamente...era tutto buio,di lui non c'era traccia.Neanche della McGranitt per fortuna! Niente da fare...lui non c'era!

Si appiattì contro la parete e si strinse tra le braccia per il freddo...

"E meno male che ti avevo detto di fare presto!"Hermione sobbalzò,non l'aveva visto spuntare dall'ombra e sovrapensiero com'era non si era accorta neanche della sua presenza e trovarselo a pochi passi di distanza...

"Non era mia intenzione spaventarti!"Perchè quella maledette ragazza aveva preso ad allontanarsi appena l'aveva visto?

"Non mi hai spaventata!"La sua voce tremava,ma non era certo per il motivo che lui sembrava intendere...

"Sapevo che l'avresti detto,quanto sei prevedibile sciocca mezzosangue..."si avvicinò ancora ma lei fece qualche altro passo indietro...

"non avrai paura di me,spero!"se continuava così l'avrebbe fatta allontanare e non era sua intenzione.

"Certo che no?"perchè quella voce continuava a tremare?

"Stamattina hai fatto finta che non esistessi,posso sapere il motivo?"Non ne aveva bisogno,gli era bastato guardarla un attimo negli occhi per capire,ma voleva che lei glielo facesse almeno intendere,anche se girandoci intorno...

"Ti sbagli,non ti ho evitato stam..."si morse le labbra accorgendosi dell'errore provocandosi dolore alla pelle già martoriata quella mattina.

"Ma io non ho parlato di ..." che cos'era quel gemito di dolore?

"Che hai fatto alle labbra,mezzosangue?"perchè diamine adesso non lo guardava più negli occhi?

"Niente!"non sfuggiva mai nulla a quel maledetto...

"Fa vedere..."

Si avvicinò a lei e tentò di prenderle il viso tra le mani,ma Hermione si scostò bruscamente...                                                     

"Lascia stare...,non è necessario!E' stato un errore venire qua,è meglio che vada!!"fece per andarsene...

"Tu non vai da nessuna parte!"la prese per il polso per fermarla..."Ahi!"un gemito di dolore;quello era il polso che quel pomeriggio aveva sbattuto contro il legno e lui l'aveva stretto troppo forte...

"Che hai al polso,Granger?"la voce di lui cominciava ad assumere una lieve sfumatura di panico.

"Lasciami andare..."Voleva andare via...quello che aveva fatto quel pomeriggio non era stato ancora elaborato dalla sua mente e lasciare accesso a lui nel suo inferno personale era un qualcosa di troppo grande,irrevocabile, che lei non si sentiva pronta a condividere...

"Hermione fammi vedere,maledizione!"Era la prima volta che la chiamava per nome e alzava la voce con lei...non l'aveva mai sentito alterarsi:lui era sempre così calmo e padrone di sè...non aveva mai usato con lei quel tono autoritario e arrabbiato insieme che mal nascondeva una punta di preoccupazione...

Quelle considerazioni sembrarono convincerla a restare...lui le esaminò il polso velocemente,tastando con le dita la carne delicata...

Lei aveva gli occhi bassi e non potè guardare la sua espressione quando le disse:"Non è rotto,ma dovresti farlo vedere a Madame Chips o ti farà male ancora per molto...vorrei che mi guardassi in faccia mentre ti parlo!"

Alzò lo sguardo verso di lui...i suoi occhi sembrarono leggerle dentro e all'improvviso un lampo li attraversò...

"Come diavolo ti è venuto in mente di sbattere il polso vicino al legno,ma dico io sei completamente imbecille?Con quella forza poi... rischiavi di farti male sul serio!!!"era arrabbiato,era chiaro...

ma con quale diritto si permetteva di dirle quelle cose...e poi come faceva a...

"Come fai a...?"un lampo di comprensione le balenò nello sguardo"Tu...come ti sei anche solo lontanamente permesso di...Io non ci posso credere,mi fidavo di te...Tu...tu sei...PENSAVO FOSSI DIVERSO,MA SEI UN LURIDO SERPEVERDE...ti odio...TI ODIO"l'aveva urlato con quanto fiato aveva in gola...

I suoi pensieri...l'unica cosa di cui sembrava ancora esserne padrona...lui...come si era permesso?

Era entrato nella sua mente come un ladro...lo odiava...quei pensieri che lei custodiva tanto bene,che la facevano sentire protetta da se stessa e dagli altri...

Perchè non aveva capito che lei non si sentiva pronta a renderlo partecipe del suo mondo così contorto,lui non avrebbe potuto capire...avrebbe giudicato senza sapere...

Nessuno avrebbe compreso i suoi pensieri,avrebbe perso quei pochi amici che aveva se lui li avesse raccontati in giro,avrebbe perso la sua credibilità,la sua-già scarsa-autostima,avrebbe perso tutto...perchè lui non avrebbe potuto capire...

Era rimasta impalata,gli aveva urlato contro il suo disprezzo,lo aveva insultato in tutti i modi che conosceva e lui...

Lui non aveva detto una sola parola...l'aveva lasciata sfogare,inveire contro sè stesso...il suo volto non aveva mai cambiato espressione...

Di fronte a quella freddezza,si era sentita tradita...ancora più di quanto era successo quella mattina o alla consapevolezza che lui leggesse nella sua testa...l'aveva ghiacciata...non gliene importava niente di lei...

Si era accasciata al suolo e appiattita vicino al muro...Dio aveva perso ogni dignità e orgoglio...Lei sempre così fiera,sicura,arrogante...

"Vattene via..."non voleva piangere...voleva andare via,ma le gambe non le davano la forza...

"Mi sembra di averti già detto una volta che non ho nessuna intenzione di farlo,Granger!L'hai dimenticato?"

Come avrebbe potuto mai dimenticarlo...?

"Sei una stupida,lo sai?"il suo tono si era abbassato...

"Uscire con solo la divisa scolastica alle dieci la sera...assurdo!"non si riferiva a quello e lei gliene fu grata...

"Vieni con me,ti porto in un posto."le porse una mano ma lei sembrava riluttante a prenderla,a fidarsi,a seguirlo...

Lui sembrò comprendere ciò che le passava per la testa,senza stavolta violarla.

"Non ti sto chiedendo di fidarti di me...lo ammetto,neanch'io lo farei,ma lo sai perchè solo uno stupido vorrebbe essere immortale o guardare nel futuro?"

perche' oggi non e' piu' ieri e non e' ancora domani: e' un giorno unico che non abbiamo mai vissuto e non vivremo piu'.
(Myriam)

Lei scosse la testa lentamente...non capiva dove volesse arrivare con il suo discorso...

"Perchè così si priverebbe della parte più bella...vivere!Si toglierebbe quel poco che quel deficiente circondato da tanti idioti come mio padre gli ha lasciato...la scelta!Niente,e te lo dice uno di cui la vita è sempre stata pianificata,è più bello che vivere ogni momento intensamente come se fosse l'ultimo,senza ragionare su cosa è giusto o cosa è sbagliato...pensa a cosa ti potrebbe rendere felice...

Vivere a lungo e' desiderio quasi di tutti, ma vivere bene e' l'ambizione di pochi.
(J. Hughes)

 

Poteva andare meglio,beh può darsi,capita...ma intanto tu,non la tua coscienza,non avrai lasciato niente intentato!"

Lei gli prese la mano"Non so se ne sono capace...mi insegni?"

Lui sorrise"OH,Io sono un maestro!"

 

 

 

Si lo so...ci ho messo una vita...ma non è colpa mia se quella di greco mi fa stare 5 ore al giorno sopra i libri e dico 5.Assurdo    vero Allora prima di tutto devo dire una cosa:Sono una deficiente:non so usare il computer,non so usare l'Html...questo capitolo l'ho riscritto la bellezza di tre volte perchè non  lo salvavo bene e ogni volta dovevo ripartire sempre da capo...in più tentando di   correggere i capitoli precedenti invece di modificarli io li cancellavo e quindi ho perso tutte le recensioni:chiedo quindi umilmente  scusa  e vi prego di lasciare qualche commentino pure ino ino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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