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Autore: magic girl    25/09/2007    4 recensioni
Accidenti a lei che si era fatta convincere...se non fosse entrata in quel negozio a quest'ora non sarebbe distrutta.DISTRUTTA. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo. provate a leggerla e ditemi che ne pensate
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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hermione 2

 

Non ricordava nulla...vedeva solo il buio...

Era da sola in un luogo oscuro che non riusciva a ricondurre a nessun posto dove lei fosse già stata...c'era una luce in lontanaza- il suo ultimo appiglio alla salvezza- e lei tentava di raggiungerla,ma più si avvicinava,più quella luce si allontanava, si allontanava sempre più...

Qualcuno dice che fra miliardi di anni probabilmente nello spazio ogni stella si allontanerà dalle altre e rimarrà sola in un posto buio, vuoto, deserto...e così come l'ultima stella si troverà a sopravvivere nello spazio e pian piano si spegnerà , così quella candela  piano piano si spense lasciandola completamente al buio...si sà che nessun pianeta può vivere senza la stella che lo illumini e così lei come un pianeta al buio,cadde nello sconfortante baratro della consapevolezza che presto si sarebbe persa...da sola, in quello spazio vuoto,senza nessuno a confortarla...

Improvvisamente vide una mano che si avvicinava a lei, tentò di prenderla ,sfiorò quelle dita ,ma poì quella mano le sfuggì e lei cominciò ad urlare, invocando quella mano , invocando aiuto...

La paura e' sempre inclinata a veder le cose piu' brutte di quel che sono.
(Livio)

Si svegliò madida di sudore in un letto che si accorse presto non essere il suo...aveva avuto un incubo terribile...era da sola e...non ricordava più.

Cominciò a fare mente locale per capire dove si trovava e come un fiume in piena gli avvenimenti della sera prima le piombarono addosso. Ricordava benissimo le braccia di Malfoy, di come si era accucciolata contro il  suo petto, con la mano sul suo cuore... di come l'avesse rassicurata il percepire, attraverso il tessuto della sua camicia, il battito ritmico del suo cuore;il suo respiro sulla pelle... di come l'avesse tranquillizata la sua voce...-se l'era immaginata quella nota di tenerezza?- gli aveva detto di non portarla in infermieria e lui l'aveva accontentata.

Si guardò intorno, non aveva mai visto quella stanza...ora che ci faceva caso le pareti erano di un giallo tenue,il letto somigliava a quello del suo dormitorio...insomma,era l'idea che lei aveva di una stanza...

Si ricordò del fatto che una volta poggiata sul letto, lui non l'avesse più toccata, e lei si era addormentata sognando di essere ancora tra le sue braccia,ma si era dovuta accontentare solo dell'odore della sua pelle sul cuscino...non ricordava quando si fosse accorta di desiderare che il suo profumo la inebriasse ancora, ma era consapevole che un attimo dopo aveva potuto respirarlo sul cuscino...

Ecco un lampo di consapevolezza guizzarle negli occhi...era nella stanza della necessità...

Si guardò intorno,di lui non c'era traccia.Indescrivibile il senso di vuoto che la colse quando comprese che lui non c'era...eppure si era addormentata fiduciosa, per la prima volta serena dopo tanto tempo perchè sapeva di averlo accanto a sè . Incredibile come una persona che aveva odiato con tutto il cuore fino al giorno prima,ora fosse per lei indispensabile come l'aria che respirava, come il cibo che non prendeva...

Scosse la testa a quel pensiero e si alzò...chissà che ore erano...nell'esatto istante in cui si pose quella domanda apparve una sveglia che segnava le 7:30...doveva muoversi,o sarebbe arrivata in ritardo a lezione...

 

Entrò nella sua sala comune dove ognuno era troppo preso da se stesso e dai sui problemi per accorgersi che lei non vedeva quella stanza da prima della cena del giorno precedente.Salì a prendere i compiti svolti alla perfezione,i libri e la borsa e raggiunse Ginny, Harry, Ron e Lavanda nella sala comune,senza neanche preoccuparsi di simulare un sorriso.Tanto neanche se ne sarebbero accorti,si disse.Come volevasi dimostrare Lavanda era aggrappata alle braccia di Ron come se fosse l'unico modo per rimanere in vita-come hai fatto tu ieri sera,aggrappandoti alle braccia di Draco, perchè un abbraccio,una carezza in quei tempi valeva più di tutto,perche poteva essere l'ultima, anche per loro che vivevano nel castello di Hogwarts, che attutiva tutto, anche il grido che segue un' Avada Kevadra...- si stavano mangiando la faccia(come diceva Ginny) anche se lei ed Harry,non erano da meno solo che erano più discreti... c'era più dolcezza nei baci di Harry,più rispetto, e per l'ennesima volta in pochi mesi Hermione si trovò ad invidiare Ginny ,perchè lei quella dolcezza non l'aveva mai avuta.

Non le mancava nulla,l'affetto dei sui amici, dei suoi genitori,ma solo Dio probabilmente sapeva come si fosse sentita sola a volte, anche se era circondata da decine di persone. Non era facile essere Hermione Granger, non era facile perchè lei che si era costruita una certa reputazione,un nome...il nome della ragazza d'acciaio, dell'amica fedele, della studentessa modello, della giovane donna invincibile che si sarebbe messa davanti a Harry Potter ,in un ipotetica e quanto mai probabile battaglia finale,per salvarlo...lei aveva fatto credere di non aver bisogno di nessuno, di essere forte , di saper affrontare tutto da sola.

Aveva capito da un po' che metteva in difficoltà le persone per il semplice motivo che la consideravano superiore, troppo in alto e  come si sa la mela che sta più in alto non si prende, ci si accontenta di quella a cui ci si arriva senza doversi arrampicare...

Le ragazze sono come le mele sugli alberi
Le migliori sono sulla cime dell’albero.
Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perché
Hanno paura di cadere e ferirsi.
In cambio, prendono le mele marce che sono cadute
A terra, e che, pur non essendo così buone,
sono facili da raggiungere.
Perciò le mele che stanno sulla cime dell’albero, pensano
Che qualcosa non vada in loro

non che fosse particolarmente bella ,anzi il contrario semmai...era grassa, i fianchi troppo larghi ,le gambe troppo grandi ,la bocca mediocre , gli occhi di nessun azzurro o verde abbagliante ,i capelli né biondi,né neri,né rossi... di un normale castano,che passava facilmente inosservato...il trucco poi...non era brava e i brufoletti che aveva sul viso erano un problema perenne, anche se Ginny spergiurava di non riuscire a vederli.

Non era però l'aspetto fisico il suo più grande problema, quello che la faceva sentire sola...era che tutti i suoi amici la consideravano troppo forte, troppo indipendente, capace di cavarsela da sola...perchè altrimenti Harry nelle storiche litigate del terzo e quarto anno, non si era schierato dalla sua parte ,invece che da quella di Ron,anche se era chiaro che lei aveva ragione e Ron torto...perchè pensava che lei se la sarebbe cavata senza di lui, invece Ron no,lui non avrebbe resistito senza il suo appoggio e il suo affetto. In ultima analisi, lei poteva restare da sola, era forte a sufficienza e ogni giorno si malediva perchè aveva mostrato una sola parte di sè...lei non era così forte ,aveva bisogno degli altri, detestava la solitudine, sentire di doversi proteggere da sola...

Era questo che in  quel momento stava invidiando a Ginny, il fatto che lei fosse protetta dalle braccia di Harry-come era stata lei protetta da quelle di Draco meno di dodici ore prima,peccato che quel bel sogno si fosse infranto come uno specchio con i conseguenti sette anni di disgrazie...lei ora non avrebbe più saputo vivere senza quelle braccia-che Harry le accarezzasse i capelli con quel amore e quella devozione che lei avrebbe pagato pur di sentire che fosse rivolta a lei.

La sua gelosia nei confronti di Ginny l'aveva portata a credere di essere innamorata di Harry e dopo due giorni a pensare aveva capito che lei non era gelosa di Ginny,era invidiosa,la invidiava così tanto perchè aveva così gratuitamente quello che lei non aveva mai avuto. Perfino i suoi genitori erano arrivati a pensare che lei fosse autosufficiente e,sentendosi di troppo,l'avevano lasciata alla sua vita,a cui ,avevano capito, essere estranei. La accettavano,vero , ma non comprendevano...arrivavano a capire parole come Eccezionale, Prefetto,Caposcuola...ma non sapevano, non credevano a Voldemort, ai mangiamorte, avevano troppa paura per credere e fingevano che non esistessero.

I bambini hanno bisogno di raccontare delle favole quando qualcosa risulta troppo difficile da accettare.
(Francoise Dolto)

 E così lei doveva proteggere anche loro, perchè il suo essere una mezzosangue e migliore amica di Harry Potter implicava anche questo...mettere i suoi genitori a rischio. E lei l'aveva accettato, aveva accettato molti compromessi che il coraggio di Harry e l'impulsività di Ron non avevano mai neanche valutato, perchè non possedevano ancora la maturita,l'occhio lucido,e la capacità di soffermasi e razionalizzare ogni scelta e ogni avvenimento, che lei possedeva a causa della sua vena da Corvonero,era invece la sua vena Grifondoro che la spingeva a buttarsi in ogni impresa e affrontate ogni rischio...

La voce di Harry che diceva a tutti di andare interruppe il flusso dei suoi pensieri e si diressero a lezione.

Saltò il pranzo con scusa ufficiale il fatto che doveva studiare e scusa per Ginny la non sopportazione per Ron e Lavanda che si imboccavano a vicenda e si dileguò in sala comune. Tra una materia e l'altra la sua mente vagava a lui...se l'era ritrovato più di una volta con gli occhi puntati addosso a lei, sfacciatamente, e lei ormai non sapeva più reggere il suo sguardo. Per fortuna non avevano lezioni insieme il pomeriggio e fino a sera nessuna cosa rilevante, se si escludeva Neville che da un po' di tempo cercava di corteggiare Hermione a modo suo,versandole il succo di zucca addosso, inciampadole sul piede, balbettanto quando parlava con lei...usava addirittura la scusa dei compiti:a pozioni era diventato il suo compagno di banco e ogni argomento che affrontavano ,Neville lo voleva studiare con lei per "approfondire".Quello con te vorrebbe approfondire qualcos'altro Herm, te lo dico io...era il parere di Ron... Ginny la esortava a dargli una possibbilità anche se neanche lei ,quando lo diceva ,sembrava convinta della cosa.

Dopo le lezioni arrivò la tanto temuta ora di cena...si era quasi dimenticata di Draco Malfoy anche perchè lui si comportava come se lei non esistesse,era peggio del solito insomma,non era neanche degna di un suo insulto,della sua considerazione...

Finì di ingozzarsi e con una scusa,che Ginny coprì naturalmentè, si defilò dalla sala da pranzo...nella fretta di correre e di simulare che fosse tutto apposto,non si accorse di una persona che si era alzata dal tavolo dei serpeverde e la stava seguendo...

Si fiondò nel bagno e stava per cominciare la solita operazione quando una voce arrogante la fermò...

"Allora sei stupida Granger,e pensare che c'è gente che ti considera la studentessa più brillante della scuola!"sbottò il biondo serpeverde.

"Fatti gli affaracci tuoi Malfoy,cos'è,niente di meglio da fare che tormentare me ?La Parkinson si è finalmente stancata di te?"

Maledicendosi per non essersi accorta della sua presenza, Hermione rispose risoluta, dimenticandosi che a lui e solo a lui si era mostrata fragile e che quindi quella sicurezza l'avrebbe fatto solo ridere...                                                                                Potrete ingannare tutti per un po'. Potrete ingannare qualcuno per sempre.
Ma non potrete ingannare tutti per sempre.

Abramo Lincoln

"Granger togliti quella maschera,dopo ieri sera tutta questa arroganza ha perso di credibilità,non credi?" rispose sarcastico come leggendole nel pensiero...era chiaro che la sua domanda retorica non attendeva risposta.

Hermione abbassò gli occhi,ferita,umiliata...lui-che per pochi minuti credeva le avrebbe restituito la felicità-le aveva tolto l'unica cosa che le era rimasta ancora intatta :l'orgoglio. Gli occhi cominciarono a pizzicarle,ma non avrebbe pianto di nuovo davanti a lui...

"Cosa vuoi da me?Mi sembra che ieri sera hai avuto un altro ricordo felice da affiancare a quello che hai per il tuo Patronus,no?"gli domandò stizzita,amara,sarcastica...non aveva mai sperato tanto di sbagliarsi...

"Cosa c'è di felice Granger,nel vedere una ragazza che pian piano si sta uccidendo? é incredibilmente patetico-soprattutto se si pensa che lo stai facendo per Weasley-oltremodo disgustoso,ma felice no...felice sarebbe rinfacciarti questa debolezza quando ne sarai uscita ed umiliarti davanti a chi ti crede forte ed equilibrata,questo si,sarebbe felice."                                                                              "Solo chi non conosce il dolore può ridere di chi soffre"

Anonimo

lei non sapeva che il ragazzo quelle parole se le stava preparando da più o meno ventiquatto ore, e forse se l'avesse saputo ne sarebbe stata contenta, ma lui ,purtroppo,aveva l'orgoglio di un grifondoro,solo quello...il resto era da serpente.

Era la prima volta che vedeva la faccenda da quel punto di vista...lei si stava uccidendo...e lui glielo aveva detto così:senza un minimo di tatto,di tenerezza, col tono di uno che ti sta informando di quali sono i suoi programmi-poco interressanti per giunta- per l'indomani scolastico.Lui però era sicuro che ne sarebbe uscita, perchè voleva rinfacciarglielo,l'aveva detto chiaramente -felice sarebbe rinfacciarti questa debolezza quando ne sarai uscita-ne era convinto, quando neanche lei sapeva se sarebbe stato così...lui che finalmente, primo tra tutti, aveva capito che lei non era così forte come voleva far credere...voleva dirgli tante cose,voleva rispondere ma la prima cosa che gli disse fu impensabile...

"Non lo faccio per Ron"non sapeva perchè lo aveva detto,ma il pensiero che lui potesse credere che lei si distruggeva-si perchè era questo che faceva -per Ron ,la turbava...voleva fargli capire che lei non era innamorata del suo compagno di casa, e questa volta l'orgoglio non centrava niente.

"E allora perchè lo fai?"chiese lui, non riuscendo a nascondere quella traccia di rimprovero nella voce che per lei fu medicina

"Io non lo so..."si trovò a rispondere...

"Come fai ad essere convinto che ne uscirò?"felice sarebbe rinfacciarti questa debolezza quando ne sarai uscita

"Perchè tu non sei convinta di riuscire ad uscirne"domandò a sua volta ,sottolineando la parola "riuscire" per il semplice fatto che lei riusciva in tutto, e per Salazar ,doveva riuscire anche in questo...

"Io-io non so se voglio..."rispose Hermione ormai con le lacrime agli occhi...

"Non lo so se ce la faccio..."rispose cercando di controllare il tremito che la stava scuotendo alla consapevolezza improvvisa di non avere più il controllo della situazione, del suo corpo ,della sua mente.

Vivere senza tentare significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.

Jim Morrison

A lui bastò guardarla una volta negli occhi per capire,senza l'uso della legimalzia stavolta, che era veramente disperata.

Aprì leggermente le braccia e con voce bassa le disse:"Vieni qui..."

Un passo,poi un altro era questione di secondi, ma lui non aspettò oltre...con un solo passo le fu di fronte,le prese la testa fra le mani e se la poggiò sul petto...una mano,la sinistra ,rimase lì fra i suoi capelli, a spingerle la testa contro il suo torace ,mentre l'altra scese a cingerle la vita. Abbassò di poco la testa e portò le labbra a baciarle la chioma ribelle...Dio...quella ragazza profumava di buono...albicocca forse? se lo sarebbe domandato per tutta la vita.

Lei non piangeva...solo qualche lacrima ribelle scendeva ogni tanto dai suoi occhi...non se lo sarebbe mai perdonato se avesse rovinato quel momento piangendo. Dopo quelli che parvero secoli,ma forse erano stati solo pochi minuti, lui si allontanò quel tanto che bastava a prenderla per la vita, alzarla da terra e spostarsi poco più in là,poggiandola sul marmo del lavandino per poterla guardare negli occhi.

Prima o poi ci sarebbe annegato dentro quegli occhi, profondi, dolci ,risoluti eppure così fragili .

E' iniziata catturando il mio sguardo, ma ora hai catturato il mio cuore.

Anonimo

 Era impreparato ma anni e anni di autocontrollo gli davano la sicurezza che mai e poi mai Draco Malfoy sarebbe potuto apparire spaesato per qualche secondo in più di quanto fosse permesso a chi lo osservava, per affermare che l'insicurezza che gli aveva visto negli occhi, non era stata solo frutto della propria fervida fantasia...e fu per questo allenamento che quando Hermione alzò gli occhi nei suoi vi trovò sfontatezza e determinazione...

"Stammi a sentire bene Granger, io non so perchè fai tutto questo ,e non offendere la mia intelligenza dicendo che lo fai solo perchè vuoi dimagrire..., e sinceramente non mi può importare di meno.Smetti,perchè quella che fai è una cosa stupida ,terribilmente patetica e non ti si addice...toglierti la vita lentamente,vomitare quello che mangi è ridicolo...tu sei ridicola.La studentessa con tutti eccezionale in pagella,che va a vomitare in un gabinetto per essere alla pari delle tante oche che tanto commisera. Non le giudichi, mai , dici di commiserarle e secondo me sei un'ipocrita perchè vorresti essere come loro. La Weasley è una di loro,veste divise oscene eppure è la tua migliore amica.Tu la invidi,perchè non puoi essere come lei...le invidi tutte perchè hanno la possibilità di sbagliare, cosa che tu non puoi permetterti perchè nuocerebbe alla tua reputazione...beh ti dico una cosa...mi fai pena(e detto da me è tutto dire),sei una codarda ipocrita senza spina dorsale, che pur di avere qualcuno vicino si getta tra le braccia del suo nemico di sempre, perchè ha bisogno di qualcuno che la abbracci.Un consiglio :abbassa la cresta e mostrati per quello che sei.Non la perfetta grifondoro,ma una persona fragile,così fragile e debole da non saper resistere e superare i problemi della vita.E allora che fa,si getta nella depressione, perchè non sa affrontare la realtà,ne ha paura.Tu non solo non meriti di essere in questa scuola perchè sei una Mezzosangue,tu non meriti nemmeno di esistere perchè le persone come te non sopravvivono."aveva detto tutto con un enfasi che non lo caratterizzava,senza darle la possibilità si fermarlo, voleva intaccare il suo orgoglio,smuoverla...costringerla a dargli la sua parola che avrebbe smesso...

Costruire le proprie reazioni in base alle reazioni che queste susciteranno sugli altri.
(nc-1985)

e Dio com'era prevedibile la sua mezzosangue...

"TU"disse con rabbia che ormai pensava di non poter più provare"TU"cercava di divincolarsi ma era come affrontare un muro...
"TU NON SAI NIENTE DI ME,DI COME MI SENTO,DI COSA STO PASSANDO...mi vieni a dire che sono un ibrido,una senza spina dorsale,un'ipocrita.Perchè? è così inumano cercare protezione e affetto,volersi sentire protetta sempre e in ogni cosa incondizionatamente?Perchè tutti hanno il diritto di provare come ci si sente stretti in un abbraccio caldo e rassicurante e io no?...è un periodo di guerra per tutti,perchè tutti avete il diritto di avere paura,di essere consolati e capiti e io no?...perchè tutti potete sentire che vale la pena sopravvivere per il domani e io no?,perchè tutti avete la consapevolezza che ci sarà qualcuno con cui potete confidarvi, raccontare un brutto sogno e farsi consolare al primo accenno di pianto e io no?,non è giusto.Scusami se ho accettato le tue braccia, ma per una volta volevo sentire cosa si provava a non consolare ma ad essere consolata,volevo sentirmi protetta,ma hai ragione tu.Non è il mio destino,non è la strada che mi sono tacciata...ora che sei soddisfatto lasciami andare e vai a divertirti con i tuoi amici ed esci dalla mia vita."Tutto d'un fiato cercando di non piangere,aveva pianto già troppo davanti a lui.E lei,stupida, che aveva pensato che lui volesse aiutarla...

"E se io non volessi farlo"aggiunse lui con voce incolore.

"Cosa?"chiese lei sull'orlo dell'esasperazione e delle lacrime

"Uscire dalla tua vita."

Lei sgranò gli occhi.Quanti modi c'erano per interpretare quella frase?

Decise per una volta di dare l'interpretazione che più le piaceva...e gli buttò le braccia al collo stingendosi a lui e cominciando a piangere a dirotto ,disperata,mentre lui la cullava nel suo abbraccio,dove finalmente si sentiva al sicuro,protetta.

le lacrime veramente amare sono quelle che cadono non viste e che nessuno raccoglie

JIM MORRISON

 

Non sapeva per quanto tempo fossero rimasti abbracciati,in silenzio...ricordava che dopo un po' da quando aveva smesso di piangere lui le aveva detto che era tardi e l'avrebbe riaccompagnata in  dormitorio. Così aveva fatto, tenendola per mano l'aveva condotta per i corridoi ,percorrendoli con velocità e sicurezza, costringendola più di una volta a velocizzare il passo per raggiungerlo...si era accorta  di essere arrivata davanti al buco del ritratto della signora grassa solo quando lui l'aveva avvicinata a sè e le aveva depositato un bacio sulla fronte...cerca di dormire,stanotte...hai l'aria sfinita le aveva detto a voce bassa...si stava già allontanando quando lei gli aveva afferrato il polso e timidamente l'aveva ringraziato...non voleva che andasse via...lui aveva riso piano,abbassando la testa come se volesse nascondere l' ilarità ad una sua gaffe, e quando pochi secondi dopo l'aveva rialzata, i suoi occhi erano ironici come il suo sorriso-non sarcastico,ironico-e avvicinandosi le aveva detto ...tranquilla,domani mattina mi rivedrai...e con un sorriso si era dileguato...

Serena per la seconda notte di seguito per merito suo,si era addormentata,immaginando di essere stretta fra le sue braccia...

Al mattino, per la prima volta dopo tanto tempo,non dovette simulare un sorriso...le era venuto spontaneo...

"Wow Herm,sembri particolarmente contenta stamattina..."le fece notare Ginny

"Si è così"

"Allora te lo sei dimenticato Ron?"chiese l'amica abbassando la voce

"Sai credo proprio di si..."rispose lei fingendo di pensarci sopra...per la prima volta non invidiò Ginny per quel sorriso radioso che le illuminava il volto.Perchè?semplice,era lo stesso sorriso che illuminava anche lei.

La sera prima non aveva vomitato,e quindi non aveva l'aria troppo sciupata quella mattina e felice come una Pasqua si diresse con i suoi amici a colazione ,complimentandosi addirittura, con Lavanda per la nuova acconciatura.Per una buona mezz'ora  aveva esibito un sorriso radioso che tutti avevano apprezzato.Stava scendendo le scale mentre cercava di spiegare a Ron le basi per la trasfigurazione umana,quando a metà dell'ultima rampa una scena le  fece dimenticare tutto e cancellò il sorriso che aveva dalla notte precedente sulla faccia...

La bellissima Daphne Greengrass avvinghiata a Draco Malfoy.

                                                                        vorrei tornare bambino, perchè le ginocchia sbucciate fanno meno male di un cuore infranto...

                                                                                      jim morrison

 

 

 

Volevo ringraziare di cuore tutti quelli che hanno letto e soprattutto quelli che hanno recensito...14 recensioni 1 solo capitolo, sono commossa GRAZIE GRAZIE GRAZIE...penso di postare un altro capitolo,massimo due e poi mettere la parola FINE. scusate se aggiorno ogni morte di papa,o meglio,ogni giorno di rotazione a scuola...ma credetemi con una prof di greco come la mia,non posso fare altrimenti. Comunque:

 SiLvIeTT4:grazie sono felice che ti piaccia,non è facile stare vicino a chi ha questo determinato problema quindi penso tu sia una gran bella persona.E' un argomento forte e un po' difficile da scrivere,però spero di dare quel tocco di dolcezza e di tenerezza che possano in qualche modo renderlo meno drammatico e crudo...

marygenoana:si lo ammetto,la punteggiatura è la mia croce...sarà perchè quando la prof l'ha ripetuta sommariamente al primo liceo ero un tantino distratta e comunque mi riesce meglio scrivere a mano,con la velocità è più facile rimediare agli errori di punteggiatura,grazie anche alla pratica...c'è da dire che uso da poco l'html e quindi quando voi mi dite:vai a capo,io non capisco in che senso intendete...si lo so sono un po ritardata,ma che ci posso fare? cmq sono contenta che ti piaccia la fic

SakiJune:io vado pazza per le draco-herm,anche se è una coppia molto improbabile,ma io ci ho sperato fino all'uscita del settimo libro e in cuor mio non mi sono ancora rassegnata,vabbè...cmq ti ringrazio e sono contenta che ti sia piaciuta.

Aleptos:ti ringrazio molto per la critica,e poi una fan fic mica deve per forza piacere a tutti?scusa ma ero indecisa se mettere OOC anche perchè ho cercato di rendere il più possibile la fanfic più vicina al libro, forse più nel secondo che nel primo capitolo...cmq per l'accapo,non sono molto pratica dell'html quindi nel secondo capitolo ci ho provato ma è il massimo che sono riuscita a fare...se lascerai un commento e magari hai un po di tempo puoi darmi qualche consiglio,te ne sarei molto grata.

Nimpha93:Grazie grazie e ancora grazie...anche io penso che sia un problema su cui bisogna scrivere milioni di parole e fare milioni di campagne,perchè non c'è peggiore malattia secondo me,è un suicidio lento e inconsapevole e non lo auguro veramente a nessuno...Io adoro le Draco-Herm e le ho lette più o meno tutte e spero presto di diventare esperta come qualche autrice di cui ho letto le fic(Che ho imparato a memoria tra l'altro) e di scrivere ancora meglio.Spero che ti piaccia anche il seguito.

tindina: è l'augurio più bello che potessi farmi,ti ringrazio...spero di trovare il tempo(maledetta scuola) di scrivere fic...è un argomento che ho in testa da un po' e non ho scelto Draco ed Herm per un qualche criterio,ma semplicemente perchè sono i miei autori preferiti.Spero continuerai a leggerla

vinny:ti ringrazio moltissimo.Io sono una sentimentale ,romantica ,sognatrice,non di quelle smielate però,realista a modo mio e vorrei che le cose non fossero mai quelle scontate, perciò preferisco Draco a Ron.Ho cercato di metterci tenerezza e sentimento,perchè ad affrontare un argomento così duro senza un po' di dolcezza sarebbe troppo triste per una come me...sono davvero felice che ti sia piaciuto e spero che gradirai anche il seguito.

Dora83:grazie mille per i consigli,mi hanno aiutato tantissimo...anch'io adoro le citazioni,trovo che diano più senso alle cose...spero di aver fatto capire cosa ha spinto Hermione a cadere in questo tunnel terribile e di aver dato alcune spiegazioni...ti prego di consigliarmi su cosa aggiungere,cosa modificare(sempre se hai tempo)e sono veramente felice che ti piaccia la mia fanfic...grazie grazie e ancora grazie

piperina:sono veramente contenta che ti piaccia...Draco è un personaggio un po' complicato,mai banale e mai semplice nelle cose che dice e che fa...anche a me piace leggere temi delicati, perchè  anche le fanfic sono un modo per comunicare,un modo giovanile in un mondo di giovani,che difficilmente riescono ad esprimere il loro parere su questioni importanti e delicate.anche io adoro le citazioni e passo le ore a leggerle,anche perchè la mia prof di letteratura è fissata coi poeti,quindi meglio per me se le leggo,spero ti piaccia anche il seguito.

ImAya:grazie per il consiglio,te ne sono grata.Ho cercato di dare voce alle sensazioni di Hermione e ho tentato di renderle realistiche...come molti hanno detto non è una persona fragile,ma neache altri che hanno vissuto questa esperienza si mostravano fragili a chi gli stava intorno,eppure dentro volevano sentirsi protetti e amati.Spero di essere riuscita a far capire cosa a spinto Hermione a quel punto e ti prego di darmi tutti i consigli che ritieni opportuni,mi farebbe piacere.grazie ancora

dark angel 93:sono contena che ti sia piaciuta e grazie per aver recensito,spero apprezzerai anche il seguito...

DamaArwen88:sono contenta che ti sia piaciuta e grazie per il complimento,spero di riuscire a scrivere sempre meglio,perchè è la mia passione...ho scritto di questo argomento perchè è un  problema che sta diventando sempre più frequente a causa dei mass media e spero che presto non ci sarà più bisogno di scriverne...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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