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Autore: _Lady Cassiopeia_    10/04/2013    1 recensioni
Juliette e Hope erano complementari ma non anime gemelle e ormai l'avevano perfettamente capito ritornando a essere migliori amiche dopo ben due anni d'amore.
Un amore che le aveva segnate nel profondo, che le teneva ancora unite.
Il loro legame non era cambiato poi molto, ma presto entrambe avrebbero avuto l'occasione per essere felici. E l'avrebbero presa entrambe al volo, troppo bisognose di cancellare un passato di ferite e lacrime.
Ma la felicità infondo non poteva durare per sempre neppure se si presentava sotto forma di Louis Tomlinson, Juliette lo sapeva, nonostante Hope le ripetesse che bastava impegnarsi per tenersela stretta.
Un anno, una promessa, il ricordo di mille ti amo urlati al mondo.
E il silenzio, il silenzio di un amore tradito, violato.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo IX- Decollo.

 

A te, E. perché ritrovarti è stato un vero piacere, nonostante non mi abbia fatto poi così male la nostra separazione.

 

 

Erano ormai in volo da quasi tre ore e ancora non era riuscito a staccare lo sguardo da Jule, addormentatasi tra le sue braccia dopo avergli accarezzato con dolcezza un braccio per quasi un'ora.

Hope e Zayn erano intenti a giocare a carte e la bionda sembrava ormai prossima al suicidio, visto che stava perdendo per l'ennesima volta.

Juliette gli aveva confessato giusto qualche minuti prima di addormentarsi che in realtà Hoppy Poppy faceva schifo nel giocare a carte e che presto anche il pachistano avrebbe capito che, la sua, era solo una tattica per poter stare con lui.

Harry aveva finito per spogliarsi coprendosi con una coperta, come ormai era sua abitudine, ma Jule non aveva avuto occhi che per lui, alla faccia di Harold!

Niall stava tranquillamente guardando un film mangiucchiando pop corn e con ogni probabilità sarebbe presto crollato tra le braccia di Morfeo seguendo l'esempio di Danielle e Liam, bellissimi assieme anche mentre dormivano.

-Avanti Zayn, non puoi vincere sempre! Dove diavolo sono finiti i gentiluomini?-

Zayn ridacchiando vittorioso si sporse verso Hope richiedendo l'ennesimo premio della serata.

La bionda comunque finì per sbagliare accoccolandosi così tra le braccia del moro, per nulla contrario al doversi “sacrificare”.

Chiuse gli occhi anche lui spegnendo poi l'Ipod che lui e Jule avevano condiviso.

Erano cambiate molto le cose tra loro, in quel giorno.

Avevano camminato nei giardini di Kensington per tutto il pomeriggio conoscendosi meglio, ridendo e scherzando senza imbarazzo, senza più il peso di cose non dette.

Si erano seduti su una panchina, lui si era tranquillamente disteso poggiando la testa sulle sue ginocchia e osservandola per tutto il tempo mentre lei parlava di sé guardando lontano, in un punto che solo lei vedeva.

Aveva scoperto che il suo colore preferito era il verde bottiglia, che compivano gli anni lo stesso giorno e che era molto matura per l'età che aveva.

Aveva un tatuaggio tra le scapole rappresentante il blasone dei Debuléne con tanto di motto.

Hic ubi vanitas et superbia occursum” ovvero “Qui dove vanità e orgoglio s'incontrano”.

Ne era rimasto stregato, quel blasone rappresentava il potere allo stato più puro, il potere di un'intera famiglia, la gloria del passato, la notorietà che mai avrebbe lasciato quel cognome.

Era lei l'ultima dei Debuléne, l'aveva sentita ammettere che un po' la cosa le pesava, che si sentiva in colpa.

Sperava di poter dare il doppio cognome ai propri figli affinché potessero anche loro essere parte del suo mondo, affinché il suo cognome non si estinguesse completamente.

Odiava i frutti di bosco da quando la sua tata aveva cercato di farglieli mangiare, con la forza, perché facevano bene alla salute, non sopportava il tè e la camomilla e avrebbe tranquillamente rimproverato l'inventore delle tisane, tutte cose che considerava da vecchi.

Portava al medio destro un gigantesco anello a fascia d'oro giallo con lo stemma dei Rodcastle, mentre all'anulare aveva l'anello dei Debuléne, d'oro bianco.

Aveva paura dei piccioni e degli insetti in generale tanto che a volte, si ritrovava a ridere di sé stessa quando si spaventava per l'improvvisa apparizione di una farfalla.

Non era scaramantica, tuttavia possedeva un enorme corno rosso che teneva sempre tra le mani durante le interrogazioni.

Le carezzò con dolcezza i capelli.

Odiava il pollo, cosa che un po' l'aveva sconvolto in quanto credeva non esistesse nessuno in grado di detestare il pollo e la carne in generale.

Non si prendeva sul serio, non troppo, nonostante il ruolo che già rivestiva in società.

Amava guardare i film in casa piuttosto che uscire in mezzo alla gente.

Spesso avrebbe barattato la sua intere esistenza per poter avere dei genitori più presenti, più vicini.

Cercava di evitare la maggior parte delle cene d'alta società ma, ahimè, non sempre ci riusciva, soprattutto quando sua madre si metteva in testa di volerla accoppiare ad un nobile rampollo.

Cosa che lei detestava.

Detestava la puzza sotto al naso dei nobili, il loro modo di guardarla quasi fosse una pietanza invitante piuttosto che una persona.

Sosteneva di non sopportare quel tipo di società perché chiunque avrebbe fatto a pugni per potersi accaparrare l'ultima Debuléne ma, allo stesso tempo, tutti coloro di nascita borghese venivano snobbati quasi fossero feccia.

Una cosa incomprensibile, che lei non avrebbe mai appoggiato.

Un dettaglio che aveva amato subito di lei.

Mandare all'aria secoli di nobiltà è probabilmente la cosa che mi riesce meglio e che mio padre più adora di me!”

L'aveva ammirata.

Lui, di modeste origini, l'aveva ammirata.

Coraggiosa, decisa, consapevole di cosa realmente contasse nella vita; Juliette era una persona da invidiare.

Ho sempre desiderato trovare qualcuno di normale, per quanto possa essere reale il concetto di normalità. Qualcuno che mi amasse, indipendentemente dai soldi, dalle cose materiali e comunque, sposerei un barbone piuttosto che un rampollo, poco ma sicuro.”

Inizialmente non aveva compreso, credeva nelle famiglie come quelle da cui proveniva Jule, il potere contasse oltre ogni cosa ma si era dovuto ricredere.

I miei genitori si amano, si sono sempre amati. Il potere non era un problema per nessuno dei due, io ne avrò così tanto tra le mie mani che non ho bisogno di appoggiarmi a nessuno. E' la cosa più bella che potesse accadermi, sai? Potrò davvero amare chiunque io desideri, non come quei cretini dei Quils, ormai bisognosi di un matrimonio combinato per non perdere tutto! Ti rendi conto, un matrimonio combinato ai nostri tempi!”

L'aveva ascoltata raccontare di balli in maschera, di cene di gala e di perversioni impensabili.

Non crederai davvero non ci siano scandali, vero? Siamo più bravi a nascondere quello che facciamo, certo, ma ho visto di quelle orgie immaginabili, fidati. Sesso tra cognati o tra cugini. Che poi non è poi la fine del mondo amare un cugino, non credi?”

Lui era inorridito, lei aveva riso.

I suoi nonni materni erano cugini di primo grado e secondo lei non c'era nulla di così strano.

Tra i Rodcastle i matrimoni tra cugini erano stati una costante nella storia del casato.

C'erano comunque cose peggiori, a detta di Jule.

La sentì muoversi appena poi incrociò le sue iridi verdissime sorridendole.

-Ehi, quanto manca ancora?-

-Non dovrei essere io a chiedertelo?-

Lei sorrise alzandosi e guardandosi attorno. -Si sono addormentati tutti?-

Le annuì guardando poi fuori dal finestrino.

Erano ancora sopra l'oceano, ma non mancava poi molto.

Un'oretta e sarebbero arrivati all'aeroporto, poi ci sarebbe stata una barca ad attenderli.

La luna, ridotta ad un misero spicchio, era più bella che mai.

-Bello, vero?-

-Molto ma non sono riuscito a staccarti gli occhi di dosso.-

Adorava vederla arrossire e poi sorridere.

Quando la moretta si alzò la squadrò da capo ai piedi, stregato.

Indossava un paio di shorts molto short, e una semplice maglia con un profondo scollo a V, bianca.

Era una visione anche dopo aver dormito per un bel paio d'ore.

I capelli raccolti in una coda di cavallo, il collo di cigno lasciato scoperto a tentarlo.

La vide prendersi una bottiglietta d'acqua naturale facendogli un gesto a indicare se anche lui voleva qualcosa, negò con il capo vedendola prendere delle patatine.

-Ho assolutamente bisogno di mettere qualcosa di salato sotto ai denti, spero non sia un problema.-

Non le rispose neppure guardandola spegnere lo schermo a Niall, raccogliere le carte che Zayn e Hope avevano finito per far cadere e sbuffare davanti ad Harry. -Fortuna che me l'aveva promesso che non si sarebbe spogliato!-

Ridacchiò appena. -Avresti dovuto saperlo che era una scommessa persa, questa.-

Lei annuì sedendoglisi accanto nuovamente.

Non fece neppure in tempo a realizzare che il volto della ragazza gli si era avvicinato così tanto, quando sentì le labbra di Jule sfiorare le sue timidamente.

 

 

 

Una volta atterrati, e dopo aver atteso che Harry si rivestisse, lei e Louis erano scesi presi per mano mentre i loro bagagli venivano trasportati verso la barca.

Tre benedetti piani di Yacht.

-Wow, credevo venisse un barchino!-

Ridacchiò accettando volentieri l'abbraccio in cui l'avvolse il bel ragazzo.

-Un barchino? Per chi mi hai presa? Non credo gli One Direction siano mai saliti su un barchino!-

Louis le poggiò un bacio sul collo facendola rabbrividire e dandogli la possibilità di sorridere sfacciatamente.

-Sai, mi fai sentire come Superman.-

Lo guardò appena alzando un sopracciglio piuttosto dubbiosa. -E' la cosa più romantica che mi sia mai stata detta, decisamente.-

Lui rise stringendosela maggiormente contro.

-Avanti Lou, non puoi mica tenertela tutta per te! Anche io ho bisogno di coccole!-

Ed eccolo Hazza, adorabile e sempre pronto a farsi coccolare, manco fosse un cane.

-Tieni giù le tue manacce, Harold!-

Tutti ridacchiarono quando si sentì sollevare da terra.

-Louis, sei pazzo? Mettimi giù!-

Lui rise baciandole appena le labbra e facendola così stare zitta. -Così almeno sono sicuro che nessuno ti toccherà!-

Jule rise appena poggiando poi il capo sulla spalla del ragazzo. -Gran belle braccia, Lulù!-

Lui, tutto felice del complimento visto quanto in realtà fosse vanitoso nonostante non lo mostrasse, le sorrise quasi gli avesse dichiarato eterno amore.

Una volta saliti finalmente Jule poté ritoccare terra anche se quasi le dispiaceva, infondo stare tra le braccia del bel Tomlinson non le era dispiaciuto affatto.

-Avanti, Zayn, non dirai davvero, spero.-

-E perché no? Sarebbe magnifico!-

-Io ho sonno però.-

Zayn ridacchiò. -Perché tu eri veramente convinta di dormire, una volta arrivata li?-

La bionda sorrise appena. -Credi davvero ti avrei assecondato?-

Il pachistano non disse nulla ma il sorrisetto che si stampò sulle labbra parlò da sé.

Troppo incuriosita dalle chiacchiere, si sedette accanto a Danielle sorridendole. -Allora, qual'era questa idea?-

La riccia le sorrise complice. -Bagno notturno!-

Harry rise. -Nudi.-

E si guadagnò pure uno sguardo assassino dal suo migliore amico.

-Beh, credo che arrivati all'isola non avremmo poi tutta questa voglia di dormire, un bagnetto potremmo farcelo senza problemi!-

Hope sospirò annuendo, lei dopo aver fatto l'occhiolino a Danielle andò a sedersi sulle ginocchia di Louis.

-Allora, ci stai anche tu?-

Il ragazzo le sorrise. -Se ci sei tu, ovvio!-

Ridacchiò anche lei alzandosi. -Io vado a fumare, vedete di non distruggermi lo yacht!-

Tutti risero, Louis la seguì.

-E tu Tommo? Da quando fumi?-

Rise voltandosi poi a guardare Louis intento ad alzare il dito medio in direzione dell'Irish Boy.

Gli afferrò una mano trascinandoselo all'esterno e senza neppure dargli il tempo di dire qualcosa si tuffò sulle sue labbra.

Sentirsi stringere con maggior forza, sentirlo sorridere sulle sue labbra prima di approfondire il bacio le faceva venire i brividi.

Senza alcuna esitazione schiuse le labbra portando le braccia al collo del ragazzo.

-Finalmente riesco a strapparti un bacio decente!-

Rise allontanandosi appena per accendersi la sigaretta, consapevole di quanto lui detestasse il fumo.

Rimase sorpresa quando lo sentì avvolgerla da dietro poggiando la testa sulla sua spalla.

-Odio il fumo.-

-Lo so, per questo mi sono allontanata.-

-Eppure potrei accettare anche questo, di te.-

Lei sorrise grata, Louis si stava lasciando andare sempre più e ciò le scaldava il cuore come non mai.

-Grazie.-

Lo sentì ridere appena, il suo respiro a solleticarle il collo.

Bella morte, questa.

-Fammi provare.-

Lei si voltò a guardarlo, stranita. -Come scusa?-

-Hai capito bene, fammi provare, dai.-

-No, Louis.-

-E perché no?-

-Perché altrimenti saresti troppo sexy!-

Lui ridacchiò. -Non è una motivazione valida Jule.-

Puntò lo sguardo in quello del ragazzo sospirando. -Non ti permetterei mai di farti del male, non sei tipo da sigaretta e poi la tua voce va salvagurdata. Se non erro, ci lavori con quella. -

Lui sorrise puntando poi lo sguardo lontano, sull'oceano.

-E' tutto così bello, grazie Juliette.-

Incrociò le iridi azzurre del ragazzo sorridendo. -Dovrei essere io a ringraziarti, mi stai facendo tornare a Jule.-

-Da quanto non ci torni?-

Si portò la sigaretta alle labbra aspirando con forza. -Non moltissimo, in realtà. Sei anni.-

-Sei anni ti sembrano pochi?- Ti ricordo che ne hai appena diciasette!-

Lei ridacchiò. -Comunque sono nell'anno dei diciotto, vecchietto!-

-Certo ma ne dimostri appena quindici, Jujù.-

Rise. -Complimenti, Louis, tu si che sai come far sentire desiderata una ragazza!-

Il ragazzo ridacchiò baciandole il collo. -Ma sono adorabile lo stesso, ammettilo!-

-Concesso Tomlinson, ma solo perché sei carino e hai due occhi che incantano, sia chiaro!-

-Ehi, se la metti su questo piano allora perdonerai tutto anche agli altri della band!-

-Non sai che a me piacciono solo i tuoi occhi?-

-E se ti dicessi che resto ogni volta a bocca aperta davanti ai tuoi?-

-Potrei darti il numero di mio padre, gli fai una telefonatina e lo ringrazi di persona per il buon lavoro; che ne dici?-

-Dico che per ora ti bacio, passerai tu i miei ringraziamenti ai tuoi, ci stai?-

Juliette sorridendo fece un mezzo giro su sé stessa trovandosi davanti al ragazzo. -E allora che aspetti? Baciami!-

Spense la sigaretta sul posacenere e poi strinse a sé Louis con desiderio.

Non c'era nulla di più perfetto delle loro labbra a danzare sul ritmo di quel loro bacio appassionato.

 

 

 

-Alla buonora! Vi davamo per dispersi!-

Ridacchiò appena lasciando andare Jule dalle ragazze e sedendosi accanto a Zayn.

-Non so chi dei due abbia la faccia più ebete, in questo momento.-

A quell'uscita di Hazza, Niall rise indicando Liam, completamente in adorazione di Danielle.

La risposta era ovvia, era Liam il più perso.

Zayn era piuttosto introverso; preferiva sciogliersi in privato piuttosto che mostrarsi per lo sdolcinato che era in pubblico, cosa che Hope sembrava apprezzare visto quello che le aveva raccontato Jule quello stesso pomeriggio.

Hope è molto dolce con me da quando ci siamo mollate, prima però tendeva a non amare le manifestazioni d'affetto in pubblico. Fa parte del suo carattere e a volte ammetto di esserci stata male, poi finivo a guardarla negli occhi e vi leggevo tutto quello di cui avevo bisogno.”

Le ragazze se ne stavano tranquillamente in un angolo a parlocchiare e ridere, cosa che un po' stava intimorendo tutti visto che sembravano la versione sexy e arrapante della strega cattiva di Biancaneve.

Danielle le aveva subito prese in simpatia, era evidente, eppure continuava a non capire come lui potesse stare con Jule senza sentire la mancanza di Eleanor.

Prese un bel respiro.

Eleanor, mamma quanto gli mancava.

La sua pelle sempre profumata alla vaniglia, i suoi sorrisi dolcissimi e le sue strambe idee.

Farci l'amore; non c'era nulla che gli mancasse così tanto come vedere le sue iridi castane brillare dopo aver fatto l'amore.

Non era corretto, si rimproverò.

Pensare a lei, ora che invece aveva la possibilità di poter stare con Jule, non era corretto.

Prese il cellulare, aprì la cartella dei messaggi e non poté far a meno di leggere quell'ultimo ti amo che lei gli aveva scritto giusto la sera prima del tradimento.

C'erano mille dubbi a riempirgli la testa, mille sospetti di non esser mai stato preso seriamente da lei.

Eleanor l'amava davvero quando gli aveva scritto quel messaggio?

Sospirò.

I miss you.

Lo inviò senza pensarci troppo ma pentendosene quasi subito.

Lui era li con Jule, perché farle del male in quel modo?

Era un verme, ecco la verità.

Sospirando spense l'Iphone con l'intenzione di non riaccenderlo almeno per le prossime settimane, già consapevole che si sarebbe ritrovato a pregare per avere anche un solo cenno di vita da parte della sua ragazza.

Ex ragazza, ad essere precisi.

Era Jule, la nuova fiamma.

Lei a sconvolgerlo, a farlo tremare di desiderio.

Lei a inceppargli il cervello, a fargli perdere l'orientamento.

Jule e nessun'altra.

Sospirò incrociando le iridi di Harry. -A chi hai scritto?-

-A nessuno.-

-Stai mentendo.-

-E tu ti stai facendo gli affari miei.-

Il riccio di risposta indurì la mascella ed uscì a prendere una boccata d'aria, infastidito.

Forse incazzato addirittura.

Ma che cazzo voleva, quel ragazzo?

Possibile non fosse solo attratto da Jule ma che provasse anche lui qualcosa per lei?

Si passò una mano tra i capelli, doveva smetterla di fare l'idiota geloso, Harry gli voleva bene, avrebbe fatto l'impossibile per vederlo felice.

E vederlo mentre buttava via un'occasione come Jule non doveva essere il massimo.

-Hey, tutto bene Louis?-

Annuì con troppa enfasi in direzione di Liam che lo guardò piuttosto dubbioso.

-Chi gioca a poker?-

A Zayn brillarono gli occhi, Liam passò e Danielle fece lo stesso andando a sedersi sulle ginocchia del fidanzato.

Harry rientrò improvvisamente sorridendo e alzando la mano. -Io ci sto.-

Niall rise pretendendo però dei salatini da mettere sul tavolo, Hope invece annuì sorridendo.

Erano brave Jule e Hope, da quello che la ragazza gli aveva detto.

Hope faceva schifo con le carte, ma quando si parlava di soldi o fiches, specie nel poker, diventava la migliore.

Erano state abituate fin da piccole al gioco d'azzardo, una cosa quasi prevedibile se non fossero state due ragazze.

-Lulù giochi?-

Guardò la moretta annuendo ma senza prestarle troppa attenzione, si sentiva un verme e non riusciva più a guardarla negli occhi, cosa che invece Harry faceva un po' troppo.

Si sedette al tavolino sospirando mentre Hazza, tranquillamente seduto accanto a Jule, non faceva che tenergli lo sguardo incazzato addosso facendolo sentire ancora peggio.

-Liam, fai il croupier, dai!-

Finirono così per sedersi al tavolo anche i due fidanzatini.

Prima mano, non certo le carte migliori.

Sospirò facendo scivolare tre carte sul tavolo e chiedendo la sostituzione.

Hazza ridacchiò, probabilmente convintissimo di avere già la prima vittoria.

Le puntate si stavano alzando, Hope non faceva che rialzare il piatto tanto che persino Jule aveva mollato al primo rialzo.

Cosa sospetta, forse, ma tanto non erano soldi veri quelli in palio, avrebbe tranquillamente potuto giocarsi il tutto per tutto.

Le carte non erano affatto male, anzi, quindi la continua sfida tra i due galletti avrebbe portato i suoi frutti proprio a lui.

Ci aveva visto giusto, stranamente.

 

 

 

Avevano sistemato le valigie velocemente all'ingresso, avevano rovistato alla ricerca dei costumi ed erano corsi a cambiarsi per poi andare in spiaggia.

Jule era bellissima, soprattutto con la luna alta nel cielo.

Era presto, in Brasile.

Erano appena le dieci, nonostante in Inghilterra fosse ormai l'una passata.

Fradici ma sorridenti si erano goduti il loro primo bagno in mare tutti assieme.

La questione che più stava tormentando Juliette mentre tornava alla villa era sicuramente la divisione delle camere.

Aveva sentito Hope dire che le sarebbe molto piaciuto stare con Zayn, approfittando della compagnia del bel ragazzo.

Danielle aveva Liam.

E Louis? Probabilmente avrebbe avuto Harry come compagno di stanza.

Sicuramente.

Lo vedeva titubante, in quelle ultime orette di viaggio, nonostante i passi in avanti che avevano fatto.

La stava disorientando.

Era stato adorabile in aereo, dolce durante l'uscita sigaretta sulla barca.

Ma.. c'era sempre un ma quando si parlava di lui, una cosa che ormai non riusciva più a reggere.

Aveva visto Harry alterarsi, eliminare Lou dal tavolo di Poker con una determinazione impressionante.

L'aveva visto godere del nervosismo che aveva assalito il Coniglio dopo l'eliminazione.

Cosa era successo?

Cosa si era persa di importante?

Sospirò attirando l'attenzione di Harry su di sé, gli sorrise ma lui ricambiò in modo strano, non con il solito adorabile sorriso.

Sembrava pensieroso Hazza.

Non disse nulla ma non smise di pensarci.

Cosa diavolo stava succedendo?

-Ehi, tutto ok?-

Sorrise quando Louis finalmente le passò una mano attorno alla vita. -Certo.-

Avrebbe voluto fargli la stessa domanda, ammise, ma preferì evitare per non farsi più male del dovuto.

-Allora gnomo, quante camere hai in questa reggia?-

-Bionda vuoi dormire fuori? Comunque credo otto.-

-Che cavolo te ne fai di otto camere da letto?-

-Ci ospito la gente, Nialler!-

Risero.

-E chi dorme con chi?-

Eccolo il nocciolo della questione.

-Io mi prendo Jule, voi fate quello che volete!-

A quelle parole tutti strabuzzarono gli occhi, increduli; lei probabilmente fu quella maggiormente sorpresa nonostante Louis sorridesse come un ebete.

Hope ridacchiò divertita, Hazza gli fece l'occhiolino.

E lei credette davvero di svenire, specie quando lui le chiese se era d'accordo.

E chi non lo sarebbe stato?

-Certo, Lulù!-

Sorrise con tranquillità nonostante non riuscisse a smettere di darsi mentalmente della stupida, le sarebbe venuto un colpo presto a furia di ritrovarselo accanto tutte le mattine!

Inoltre lo stupro non era contemplato quindi, avrebbe dovuto passare la maggior parte del tempo a fare docce fredde.

Comunque ne valeva la pena.

Assolutamente.

Alla fine Zayn si fece avanti con Hope, Harry con Niall.

Una volta entrati in casa Niall si tuffò sul frigo, lei augurò la buona notte a tutti sorridendo all'occhiolino di Danielle.

Entrata nella sua camera sorrise.

Aveva sempre dormito li, in quella che era a tutti gli effetti la camera padronale.

L'isola è tua tesoro quindi, la camera più bella va alla padrona di casa, non credi?”

Le veniva ancora da sorridere a quella frase di suo padre.

Aveva così tanti bei ricordi di quel posto che non farli riaffiorare era veramente un'impresa.

Aprì la valigia prendendo il necessario per fare una bella doccia.

Cosa avrebbe dovuto indossare per dormire?

Prese una canotta e un paio di shorts dirigendosi a passo spedito verso il bagno.

Era una cosa infantile, molto infantile, ma non voleva incontrare Louis per il momento.

Era strano, pensò.

Non aveva mai condiviso il letto con nessuno se non con Hope, dividerlo con un ragazzo e soprattutto con Louis, con il quale era ancora all'inizio, la metteva in soggezione.

Non era abituata, non era neppure preparata.

E se avesse parlato nel sonno dichiarandogli amore eterno o dicendo qualcosa di terribilmente imbarazzante?

Il getto dell'acqua la calmò appena, la doccia sfortunatamente non ebbe il risultato sperato.

Si vestì, sistemò il disordine che aveva creato ed uscì ficcandosi sotto le lenzuola e imponendosi di dormire.

Non seppe quanto tempo passò, non avrebbe davvero saputo dire se si trattava di ore o minuti ma, lo sentì entrare e farsi strada probabilmente usando il cellulare come torcia. Continuò a fingere di dormire recintando anche piuttosto bene.

-Dormi?-

-Quasi.-

S'irrigidì sentendo il suo fiato sul collo.

Sentirlo ridacchiare a voce bassa era una delizia.

Quando poi lo sentì muoversi e stringersi a lei, credette davvero di poter perdere il controllo della situazione.

Non si sarebbe neppure impegnata a stargli lontana.

Assolutamente.

-Che ore sono?-

-L'una.-

Wow, com'era volato il tempo.

Lo sentì poggiarle una scia di baci sul collo e subito la stanchezza accumulata dal viaggio e dal fuso orario sembrò sparire.

Si voltò incontrando le sue labbra nuovamente.

Sorrise.

Lo sentì portare una mano al suo fianco e scendere fino alla coscia.

Due istanti più tardi lui le era letteralmente sopra.

Amarlo non sarebbe stato difficile quella notte.

Ma era davvero pronta?

Buttarsi così, senza neppure pensarci?

E se Louis avesse fatto nuovamente un passo indietro dopo la notte?

Sentiva il corpo di Louis reagire perfettamente all'eccitazione del momento ma non era davvero il caso.

Non quella notte.

Era davvero troppo presto.

-Louis.. io.. si, insomma..-

E da quando diavolo balbettava?

Il suo cuore batteva all'impazzata, persino il suo fiato si era fatto più corto.

Sarebbe bastato un altro bacio e avrebbe davvero mandato al diavolo tutte le sue buone intenzioni.

Era quasi un dolore fisico fermarsi, staccarsi da lui, non continuare ad assaporare le sue labbra.

Lo sentì prendere un bel respiro e poggiare il capo al cuscino per nulla intenzionato a lasciarla libera dal peso del suo corpo.

E ben venga!

-Dovrei chiederti scusa?-

Lei ridacchiò. -Se solo ci provi ti butto fuori di casa!-

-Anche volendo non riuscirei a scusarmi Carotina, davvero non ci riesco.-

-Hai intenzione di parlare a vanvera ancora per molto?-

Lui le baciò delicatamente le labbra. -Conosco un modo migliore per passare il tempo, sai?-

-Potresti quasi essere inquietante!-

-Io intendevo dormire!-

-Certo e hai intenzione di dormirmi sopra?-

-Oh, sei così comoda!-

Improvvisamente lui si lasciò andare cominciando davvero a pesarle addosso.

-Louis per quanto ti adori, non respiro più!-

il ragazzo si scansò ridendo.

L'abbracciò forte a sé e le diede un bacio tra i capelli. -Buona notte Carotina.-

-Buona notte a te, Coniglietto!-

 

 

Louis sospirò appena, che idiota.

Che idiota!

Juliette già dormiva, tranquilla e beata, un tenero sorriso sulle labbra carnose.

Lui invece non ci riusciva, si sentiva uno schifo.

Aveva scritto ad Eleanor qualche ora prima e già, senza troppi pensieri, aveva cercato di portarsi a letto Jule.

Che ragazza di ragazzo stava diventando?

 

 

 

Angolino tutto mio!!

 

Sono mesi e mesi- chiedo perdono umilmente- che non aggiorno e non mi sono mai sentita più in colpa, davvero.

Capitolo interessante, la situazione inizia a sbloccarsi tra Jule e Louis nonostante il ragazzo non sia ancora pronto a lasciarsi completamente alle spalle Eleanor.

Per quanto riguarda poi la parte finale, ammetto di averci pensato parecchio ma, mi è sembrato giusto che Jule si tirasse indietro visto che Lou ancora sembra titubante.

Ringrazio chi ha recensito i capitoli precedenti e anche la mia OS “Tuo” su Harry, spero che anche questo capitolo vi possa piacere e se c'è qualche errore- spero non molti- perdonatemi.

Spero il prossimo capitolo arrivi prima, non voglio darmi scadenze perché potrei seriamente non essere capace di rispettarle.

 

_L. Cassiopeia_

  
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