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Autore: gemellina    31/10/2007    8 recensioni
Il professor Paroceti era un uomo dall’aria piuttosto burbera e non faceva presagire nulla di positivo, tranne l’idea del suicidio visto come l’unica via d’uscita. Draco prese posto vicino al collega e ciò che vide non gli piacque per niente: il testo di Romeo e Giulietta troneggiava sul banchetto, ma fu quello che udì poco dopo che lo portò ad un’istantanea voglia di scagliarsi un’Avada Kedavra. “Giulietta era una puttana!” La storia sembrava ripetersi.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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match

 

 

 

 

-Matchpoint-

                                                                       ***

 

 

 

Draco Malfoy la mattina adorava leggere.

Non stiracchiarsi o fare una sana e calibrata colazione, lui adorava leggere.

“Draco, non riesco a credere che riesca a pavoneggiarti anche dopo aver scoperto di essere presbite!”, la voce divertita di Hermione lo distolse dalla sua lettura, ma si impose comunque di ignorarla.

Hermione aveva centrato in pieno, lui adorava leggere soprattutto per poter indossare gli occhiali e rimirare la sua bellezza da intellettuale sensuale.

“Sai perché sono presbite, mia cara?”

“Perché una grande disgrazia s’è abbattuta sulla tua lungimirante persona?”, rispose lei con tono ironico riponendo lo spazzolino.

“No, per colpa del corso di letteratura babbana, tua e di quei romanzi!”

“Dai sempre la colpa a me… potrei offendermi, sai?”, disse sensuale avvicinandosi gattonando al suo lui.

“E come potrei riuscire a farmi perdonare?”, domandò retoricamente poggiando gli occhiali sul comodino baciandole le spalle lasciatele scoperte dalla maglia troppo grande per il suo esile corpicino.

Hermione gli mordicchiò il lobo dell’orecchio, “Facendo l’amore con me”, sussurrò maliziosa.

Draco ghignò e capovolse le posizioni.

Amava averla sotto il suo corpo, sentirla fremere sotto il suo tocco e i suoi baci. Emanava così tanta innocente sensualità che riusciva a mandarlo in confusione solo con un bacio.

Era una sensazione particolare

“Qual è la capitale dell’Italia?”, domandò mentre le sue mani esploravano il torace e scendevano sempre più giù.

Draco gemette e la guardò intensamente, “Tu sai come fare eccitare un uomo, Granger”

Hermione sorrise mordace e lui la coinvolse in un bacio quasi violento che non le lasciò il tempo di reagire in alcun modo se non aggrappandosi alla sua schiena con forza.

 

                                                        ***

 

Appagati e soddisfatti stavano cercando di riprendersi dall’amplesso appena avvenuto.

Era il loro consueto risveglio. Una sorta di rito sacro.

Un po’ come prendere il caffè, leggere il giornale e cercar di far capire al cane che c’era una bella differenza tra il tronco degli alberi e le proprie gambe.

“E’ tardissimo!”, annunciò Hermione sfrecciando verso l’armadio alla ricerca di qualcosa di decente da mettere per conoscere il nuovo cliente che aveva fatto affidamento su di lei per l’inaugurazione del proprio pub.

“Merda! Il seminario!”, e anche Draco sfrecciò per il bagno per una doccia.

“No, non ci provare! La doccia serve a me!”

“No, Granger! E’ mia! Ne ho assoluto bisogno!”

“Anche io, Malfoy”

Ma il ringhio di Hermione non servì a nulla, poiché Draco s’era barricato nella doccia e non aveva intenzione di lasciarle libero accesso.

Sapeva come sarebbe andata a finire…

 

 

                                                        ***

 

“Siamo tutti d’accordo sul punto uno?”, domandò il professore Paroceti con una specie di frusta in mano.

Un uomo alzò la mano per avere il permesso di parlare che gli venne concessa dopo un’occhiata severa da parte del professore.

“Ehm…”, si allentò il colletto, “…quale sarebbe il punto uno?”

Il professore dette una frustata al tavolo, gesto che fece impallidire i presenti

“Giulietta era una puttana, mi sembra ovvio”

Era la seconda lezione e Draco non riusciva ancora a credere che lui era un genio e che aveva predetto quella terribile verità quasi due anni prima.

“Gli italiani vi diranno che Giulietta era una dolce fanciulla in cerca del vero amore, ma ciò che vi dico io è che era una puttana e che gli italiani sono tutti pizza e spaghetti!”

Molti deglutirono, realmente impauriti da quell’uomo poco più di un metro e sessanta centimetri con folta capigliatura bianca e cipiglio severo.

“Gli italiani amano il vino e la birra… sono tutti degli alcolizzati! Le donne tramano alle spalle degli uomini… e sono loro a condurre il gioco! Agli uomini non è rimasto nulla… NULLA!”

“Professore, mi scusi, ma cos’è il Limoncello?”

“Un liquore al gusto di limone… signor Bustworker, certo che una domanda più idiota non avrebbe potuto farla, complimenti!”

E sconvolto dalla piega che stava prendendo la sua vita, Draco Malfoy decise che a quel seminario la cosa migliore da fare era tacere.

 

                                                        ***

 

 

La giornata lavorativa era finita lasciando in Draco una voglia disperata di uccidere il professore Paroceti, distruggere i suoi plastici sul Duomo di Milano, sulla Mole Antonelliana e il Colosseo e le sue fedeli riproduzioni del Caravaggio e del Masaccio.

Ma un pensiero lo fece desistere dalla sua opera di vandalismo, aveva appuntamento in quello che era stato il suo appartamento, ormai fissa dimora di Blaise, con la speciale partecipazione di Adrian e Theodore.

Una serata come ai bei vecchi tempi andati…

 

                                                        ***

 

I bei tempi erano probabilmente andati, ma l’idiozia di determinati adolescenti era rimasta intatta, e per quel che se ne poteva dire dell’uomo amato da Hermione Granger, beh… anche in lui l’idiozia aveva edificato basi resistenti a tutto.

Blaise Zabini aveva fatto in modo di ricostruire la loro stanza nel dormitorio, e c’era riuscito veramente bene, visto che ciò che l’aveva sempre resa speciale erano i fiumi di alcool che sgorgavano da ogni dove, e la scorta personale di Theodore Nott che amava dividere con i suoi amici.

Era trascorsa solo un’ora ed erano già nel pieno del delirio.

“Peccato che manchi David…”, disse Draco ammirato dal fumo che usciva dalla sua bocca con infinita arte.

“Ormai il Capitano è andato… Cassidy ce l’ha portato via per sempre…”, convenne Blaise sorseggiando del vino elfico di cui ormai il suo organismo sembrava essere saturo.

“Se vi manca così tanto, la prossima volta vi porto sua cugina!”

“E perchè?”, domandò Theodore prendendo ciò che gli passava Draco.

Adrian si posizionò meglio sul divano, “Perché vi giuro che se non l’avessi vista nuda, avrei giurato che fosse stato David”

Scoppiarono in una fragorosa risata continuando a divertirsi alle spalle della cugina di David e di tutto ciò che era stato Hogwarts per loro, ricordando con particolare nostalgia i loro festini clandestini.

 

                                                        ***

 

 

La rimpatriata di Draco aveva fatto venire voglia ad Hermione di una rimpatriata con i suoi amici a casa sua con l’unica differenza che loro avrebbero visto un film in tutta tranquillità sorseggiando di tanto in tanto una Burrobirra, niente di drastico.

Lei, Harry, Ron, Ginny e Neville erano sul divano a guardare Matchpoint di Woody Allen sgranocchiando patatine e biscotti con una certa voracità.

 

“Perché sei così fredda con me?”

“Non sono fredda!”

“Sì invece!”

“Da quando siamo tornati dalla campagna sei distante…sfuggente…”

“Non voglio incoraggiare niente…”

 

Il film procedeva a meraviglia, ma l’unica realmente presa sembrava essere Hermione, forse perché presa anche da mille ricordi con Draco protagonista. Lei adorava quel film perché era stato il primo ad essere visto da Draco e il commento che ne aveva dato li aveva fatti batti beccare come alle lezioni della Romance.

 

“Sono tutti così coinvolgenti questi film?”, le aveva domandato lui alzandosi dal divano e stiracchiandosi con eleganza, lasciando a lei l’ingrato compito di togliere di mezzo tutte le cartacce delle patatine che si erano fatti fuori.

“I film sono tutti diversi, e non tutti riescono a coinvolgerti!”, spiegò lei.

“Devo ammettere che questo Woody è un genio del crimine…”

“Genio del crimine?”, ripetè lei dubbiosa.

“Sì, devi ammettere che per un finale del genere ci vuole una mente criminale! Insomma, è un finale che ti toglie il fiato… e poi devo ammettere anche che ha dipinto il tipo come una specie di animale perennemente eccitato”, disse sorridendo.

“Sono certa che Woody Allen non voleva dipingerlo come un animale perennemente eccitato, mette in risalto la passione, l’erotismo…”

“Era semplicemente arrapato”, asserì lui non dando particolare importanza all’arringa made in Granger.

“Tu sai sempre come distruggere un capolavoro”, disse scuotendo la testa e continuando a pulire.

“Dai su, come lo chiami uno che ti afferra per il sedere a quel modo?”

“Uomo eccitato?”, rispose lei facendo la finta pensierosa.

Draco inarcò il sopracciglio, “Uomo arrapato perverso”

“Ehm, in poche parole il tuo ritratto, no?”

“No”, e fu lì che l’aveva attirata a sè caricandosela sulle spalle, sotto le proteste violente di Hermione, e portatola a letto avevano fatto l’amore senza strane perversioni.

 

Sorrise al ricordo di quella serata mentre Ron sbadigliava sonoramente, Harry e Ginny si dedicavano a qualcosa di più fisico e Neville cercava di non arrossire alle varie scene un po’ più scottanti.

Sorrise inevitabilmente al pensiero di come fosse diverso Draco da tutto ciò che l’aveva sempre circondata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                  ####

 

 

Credo proprio mi sia venuta l’influenza e quindi prima di andare a sprofondare nel lettuccio vi lascio ad un nuovo capitolo!

 

Vorrei dilungarmi, ma il mal di testa lancinante non mi aiuta nell’intento.

 

Un ringraziamento particolare a coloro che hanno recensito il 1° capitolo e dandomi il bentornato con questo sequel.

 

Grazie infinite ragazze, sperando che anche questo capitolo vi sia almeno piaciucchiato^^

 

Fatemi sapere!

 

P.S. Il titolo del capitolo così come il pezzo di film è proprio Matchpoint del grande Woody Allen.

 

 

Kisses

 

  
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