Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: himartine    11/04/2013    0 recensioni
"niente era migliore di lei, non riuscivo a capire come una sola persona riuscisse a dare un senso a tutto quanto."
"era diverso, probabilmente sarei dovuto scappare a gambe levate da quella panchina mal ridotta. probabilmente avrei dovuto, o forse no. non lo sapevo, sapevo solo che non riuscivo a smettere di guardarla."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
justin's point of view.
le porsi la mia mano per aiutarla a scendere dall'auto e notai la sua spalla destra ormai diventata quasi il doppio della sinistra.
gemendo e stringendo i denti scese e per la prima volta riuscii a guardala veramente bene per intero.
solo in quel momento notai che aveva dei bellissimi occhi, erano così profondi e quasi neri.
la sua voce mi riportò alla realtà distogliendomi dal fissarla.
"puoi lasciarmi qui, grazie per avermi accompagnato"
"come? no, ti accompagno anche dentro"
mi guardava con occhi interrogativi, effettivamente ero un perfetto sconosciuto per lei.
"veramente, non avrai problemi vai pure.." 
pensava mi preoccupassi di una denuncia o qualcosa di simile? non potevo lasciarla lì da sola.
"non mi interessa dei problemi, ormai ti porto fino a dentro, andiamo"
inarcò un sopracciglio e poi cedette.
l'accompagnai nella sala d'attesa e ci sedemmo su due panchine aspettando l'infermiera.
tirai fuori il cellulare dalla tasta e iniziai a picchiettare le dita sul ginocchio.
notai che mi stava guardando
"cosa c'è?"
credendo di infastidirla mi bloccai.
"niente, sei bravo" disse facendo un cenno con la testa verso le mie dita.
sorrisi e lei ricambiò.
feci caso al suo sorriso e non riuscii a non fissarla quasi imbambolato ma sembrò non accorgersene, meglio così.
c'era un silenzio imbarazzante e decisi di romperlo ma mi precedette.
"perchè hai insistito per entrare con me?" voltò la testa per guardarmi.
ci pensai un momento prima di rispondere.
"non lo so, non potevo lasciarti entrare da sola"
aprì la bocca per rispondermi quando si avvicinò l'infermiera.
"cosa succede qui?" ci sorrise dolcemente spostando lo sguardo da me a sole.
mi schiarii la voce ma rispose prima di me.
"mi sono fatta male alla spalla, credo di essermela rotta"
si girò a guardarmi accennando un sorriso.
sentii un formicolio alla bocca dello stomaco.
"bene, intanto che il medico ti visita il tuo fidanzato può rispondere a un paio di domande sull'accaduto, d'accordo?"
la vidi arrossire.
"owh, noi non.."
"andiamo cara, tu aspettami qui"
la bloccò prima che potesse dire che non stavamo insieme e la aiutò ad entrare in una porta a pochi passi da dove eravamo seduti e io attesi.
pochi minuti dopo tornò l'anziana infermiera e mi iniziò a domandare cosa era successo.
"si chiama sole, è caduta malamente da un gradino e l'ho incontrata per terra"
non ero bravo a mentire ma lei sembrava non accorgersene
"quindi non sei il suo fidanzato?"
chiese più per parlare che per qualcosa di ufficiale.
"no." risposi guardandomi le mani
"owh, è davvero una bella ragazza, dovresti tenere gli occhi aperti" mi fece l'occhiolino prima di allontanarsi
l'avevo già notato, grazie comunque.
disse una voce nella mia testa.
quando mezz'ora dopo uscì dalla sala medica si era ripulita e risistemata e era ancora più bella, sorrideva.
ringraziò l'infermiera e si avvicinò a dove ero seduto.
non riscivo a smettere di guardarla e non mi interessava se se ne fosse accorta o meno.
"grazie, ora è meglio che vado"
tornai sul pianeta terra.
"ormai che ci sono, ti accompagno a casa.."
mi guardò divertita per qualche secondo prima di annuire e accennare un sorriso.
mi alzai e ci incamminammo.
"allora? cosa ti hanno detto?"
cercai di rompere il ghiaccio.
"che me l'hai rotta" disse guardandomi e sorridendo allegra.
"mi dispiace da morire, ma se non fossi sbucata dal nulla io.."
cercai di difendermi
"naturale ora è colpa mia!"
ci fermammo arrivati davanti alla macchina, le aprii la portiera e poi andai a sedermi al posto del guidatore
"non ho detto questo" dissi serio
"owh si invece" sembrava quasi divertita da quella discussione.
sospirai e la sentii sprofondare nel sedile in pelle.
mi disse il suo indirizzo sempre con lo stesso tono divertito e guidai senza dire una parola.
ogni tanto, mentre la sentivo canticchiare, mi voltavo a guardarla per qualche secondo senza che se ne accorgesse.
non riuscivo a capire cosa aveva di così particolare da farmi quell'effetto.
"ti capita spesso?"
disse tutto di botto continuando a guardare fuori dal finestrino.
"cosa?" risposi non capendo a cosa si riferisse e inarcando un sopracciglio.
"investire la gente" si voltò a guardarmi negli occhi accennando un sorriso.
stetti al gioco "si, minimo due volte al giorno"
"immagino quante ragazze conoscerai con questa tattica" disse divertita sistemandosi i capelli all'indietro.
"si ma io investo solo quelle carine" le feci l'occhiolino e tornai a guardare la strada
la sentii sbuffare divertita.
indicò qualcosa fuori dal finestrino "è quella casa mia, accosta."
"come vuoi" accostai l'auto e spensi il motore.
"grazie di tutto.. anche se sei tu ad avermi investito." disse guardandosi le mani.
"di nulla,e scusa ancora." cercavo il suo sguardo.
"nah, fa niente." aprì la portiera a scese.
"ci vediamo in giro justin." mi fece un cenno con la mano e entrò in un portone bianco di fronte a noi.
"lo spero" dissi tra me e me continuando a fissare il punto esatto nel quale era scomparsa.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: himartine