Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: lovejustin_mileyx    12/04/2013    2 recensioni
Da vari capitoli:
'Nessuna mi conosce per chi realmente sono.' Sbotta incazzato.
'A volte vorrei essere considerato solo come Justin.'
'Sarà pericoloso?'
'Potrebbe.'
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

 

'Weed.'


La sveglia suona puntuale alle sette e trenta del mattino, tendo il braccio verso il comodino e la spengo. Oggi è sabato e non vado all'università, ma al lavoro.
Mi preparo velocemente e passo in camera di Mattew, dorme ancora. Gli lascio un post-it sul frigo in cucina.

'Torno per le 12.30, vedi di prepare qualcosa per il pranzo. Ti voglio bene. xx -Kay'

Esco di fretta, quasi dimenticando il cellulare. Tra meno di quindici minuti devo essere nel bar in cui lavoro, fortunatamente è vicino, così ci vado a piedi.
Entrando vedo Holly, l'altra cameriera, parlare con Artuhr, il nostro capo. Alzo la mano in segno di saluto, lascio il cappotto e metto il grembiulino.
Il piccolo bar, si riempie pian piano e noi iniziamo a lavorare ad un ritmo più accellerato.
Due ore più tardi dell'inizio del mio turno scorgo qualcuno a me famigliare e decido di andargli incontro.

'Jaaaky!' Lo chiamo alzando la voce.
'Kaylieght, hey!' Fa per abbracciarmi, ma lo scanso.
'Puzzi d'erba.' Sussurro facendomi apparire una smorfia in pieno viso.

'Ne ho appena ricevuti due chili.-dice alzando le spalle- Comunque, ero passato per avvisarti che pranzo da voi.'
'A Mattew pesava il culo alzarsi per farmi una telefonata?' Chiedo inarcando un sopraciglio.
'Probabilmente.' Ridacchia.
'Non provare minimamente a coinvolgerlo in queste cose, mi hai capita?' I miei occhi si assottigliano mentre gli punto un dito contro.
'Stai tranquilla. Voglio solo il suo bene, proprio come lo vuoi tu.'

Replica sorridendo lievemente per poi andarsene poco dopo, anche perchè non mi sarei potuta trattenere oltre.
Jake, per me Jaky, è il migliore amico di mio fratello.
E' un ragazzo, anche lui di ventun'anni, abbastanza alto, sul metro e novantacinque. Capelli neri come la pace sempre alzati dal gel e occhi del medesimo colore, ha una ragazza, Claire.
Spaccia droga, ma non ne fa uso. Lui è stato chi per primo ha fatto provare qualcosa a Mattew tre anni fa. Non lo odio per questo, ci sono state delle incomprensioni tra me, lui e mio fratello.
L'importante è che tutto sia passato.

Il mio turno è finito e non appena metto piede fuori dal locale per tornare a casa, il mio Iphone vibra. Su display leggo 'Chaz' Perchè Chaz Somers mi sta chimando? Kjlsaj.

'Pronto?' Dico accetando la chiamata.
'Kaaay! Indovina chi è in città?' Urla euforico.
'Chaz, fai sul serio?!' Chiedo sorpresa.
'Serissimo, miss.-lo sento ridere-Ti va di vederci sta sera?'
'Certo, alle sette e mezza?' Rispondo continuando a sorridere.
'Va benissimo, ti passo a prendere. A dopo bella.'
'Ciao Chaz, a dopo.'

Declino la chiamata, wow. Chi l'avrebbe mai detto? Chaz in città. Rido pensandoci e una signora che mi passa accanto mi guarda male, non ha mai visto nessuno ridere? Pft.
Come conosco Chaz Somers? Semplice, l'anno scorso ho passato tre mesi in Canada per uno scambio e la famiglia che mi ospitava abitava in fianco a Chaz, nonchè amico di Josh, il mio 'fratello' canadese.
Abbiamo legato molto e siamo diventati amici. Una volta, mentre stavamo mangiando una pizza assieme, Justin lo ha chiamato e mi ci ha fatto parlare, non era la prima volta, ma ero felicissima.

Ogni volta che Justin è a New York, per qualsiasi motivo, faccio in modo di raggiungerlo, sempre. Non importa il costo, la fatica o cosa, trovo sempre come raggiungerlo.
L'ho incontrato parecchie volte e sono davvero molto grata per questo.
Aspettate, non mi pensate come una stalker che lo insegue ovunque e che impazisce appena lo vede, no. Questo aspetto non mi appartiene. E' come se Justin fosse un amico per me, anche quando mi capita di incontrarlo, l'ho sempre trattato da amico, mai come dio sceso in terra.
Sono una di quelle belieber che se lui fa uno sbaglio, lo rimprovera, non direttamente perchè non posso, ma ammetto che ha sbagliato.

Finito di pranzare con mio fratello e Jake, giochiamo un pò all wii e spariamo cazzate a gogo.
Sono le quattro, ho voglia di uscire, così vado di sopra a cambiarmi.
Indosso dei jeans bianchi e un maglioncino grigio, metto le vans dello stesso colore del maglioncino e mi trucco leggermente, pronta.
Mentre scendo sento Jake parlare al telefono, probabilmente con un cliente, deve andare, subito. Lui e mio fratello escono salutandomi, pensando che non abbia sentito nulla, questa cosa mi puzza così decido di seguirli.
Lo so, non dovrei, ma quando si parla di droga e ci sta in mezzo mio fratello, non ci vedo più niente. Non è che non abbia fiducia in lui, ma non si sa mai.

Prendo l'auto e li seguo, ad un certo punto accostano e scendono dall'auto. Camminano per un pò e poi girano a destra, attenta a non farmi vedere svolto l'angolo poco dopo loro. Ai lati della via ci sono alcuni ragazzi sparsi qua è la, probabilmente con le stesse intenzioni di Jake. Alcuni mi guardano per poi abbassare il capo, continuo a guardare avanti senza badarci troppo.
Svoltano di nuovo l'angolo, c'è un piccolo spiazzo, si fermano e rimango nascosta a guardare.
Un attimo, io conosco questo posto. Ci sono già stata.

#Flashback

'Towne, non hai pagato tu? Beh, pagherà lei per te.' Disse il moro stringendo la presa sul mio collo.
'Lasciala, lei non centra. Metti giù quella pistola Todd.' Ringhiò mio fratello.
'Ah, si? Se no che mi fai, mh?' Replicò beffardo.
'Mattew, ti prego..' Sussurrai.
'Stai zitta puttana!' Sbraitò continuando a tenermi stretta.
'Non chiamare mia sorella puttana, coglione!' Urlò visibilmente incazzato.
'Altrimenti?' Chiese sapendo già la risposta. Nulla, o sarei morta.
'Muori.' Rispose fermo Jake, che gli comparve dietro con una pistola. 'Lasciala.' Continuò.

Uno sparò, poi solo sangue.

#FineFlashback

Quello fu il giorno nella quale vidi il migliore amico di mio fratello commettere un omicidio. L'omicidio di chi mi rapì per la droga non pagata di mio fratello.
Il rumore di una macchina mi fa riprendere coscienza del posto in cui siamo.
Un auto nera, con i vetri oscurati. Le portiere anteriori si aprono e ne scendono due ragazzi incappuciati.
Mi soffermo su uno pantaloni rossi a vita bassa, molto bassa, occhiali da sole neri, felpa del medesimo colore e delle supra. Lo guardo scendere dall'auto e parlare un attimo con Jake e mio fratello.
Il ragazzo si toglie gli occhiali, non ci posso credere. Quel ragazzo è Justin.

Li vedo parlare per un pò, poi Jake allunga il braccio per dare la busta contenente la droga.
Un 'no!' esce dalla mia bocca, così senza rendermene conto.
Brava Kayleight, sei nella merda.

Justin’s Point of View:

All'udire della voce Jake ritira la busta e io i miei soldi. Il ragazzo al suo fianco si irrigidisce, che gli prende? Sbuffo scocciato. Che succede adesso?

'Chi c'è?'

Urla visibilmente irritato Jake. L'altro ragazzo lo guarda e Jake annuisce, il ragazzo a me sconosciuto sfila il cellulare della tasca e compone un numero. Pochi secondi e...

Well let me tell you a story
About a girl and a boy
He fell in love for his best friend
When she’s around, he feels nothing but joy..”

Ma questa è la mia voce. I due si lanciano uno sguardo d'intesa e una ragazza spunta fuori da dietro l'angolo.
Bionda, abbastanza alta, vestita molto bene con una borsa firmata Louis Vitton, è figa.
Do uno sguardo a Lil ammiccando nella direzione della ragazza e ci capiamo subito.

'Che cazzo ci fai qua?' Chiede il ragazzo che aveva appena effetuato la telefonata.
'Potrei chiederti la stessa cosa. E tu-dice indicando Jake- ti avevo detto di tenerlo fuori.' Risponde la bionda.

'Non sta facendo nulla, lasciami vendere questa e ce ne andiamo.' Replica Jake.
'Ti rendi conto a chi la stai venendendo?' Chiede sorpresa. Lui annuisce.'Sei pazzo, forse?'
'Ho due interviste tra un'ora. Non ho tempo. Fammi pagare e me ne vado.' Sbotto scocciato.
'Hai sbattuto la testa contro un albero, per caso? Sei pazzo?!' Dice rivolgendosi a me alzando la voce.
'No, affatto. Voglio solo la mia erba, poi ce ne andiamo.' Rispondo calmo.
'Ma ci hai pensato? Hai pensato a noi beliebers? Come avremmo potuto reagire?'

Sbotta secca. Sbianco di colpo, è una belieber? Oh, cazzo.

'E' la mia vita decido io cosa farne.' Replico freddo.
'Te lo dico per il tuo bene, ma sai cosa? Fai quel cazzo che vuoi. Non mi importa. Per quanto mi riguarda, non sei il Justin che conosco.' Continua con un tono di voce deluso e arrabiato.

Kayleight's Point of View:

'Nessuna di voi mi conosce per chi realmente sono.' Sbotta incazzato.

Una pugnalata al cuore, poi un'altra e un'altra ancora.
Gli rivolgo un ultimo sguardo, è così impassibile, come se non gliene fregasse niente. Abbasso lo sguardo e scuoto la testa. Passo accanto a mio fratello e gli sussurro un 'ci vediamo a casa.' per poi andarmene.

Hai mai provato una strana sensazione di delusione mista a tristezza e rabbia verso il tuo idolo? Certo che no, non dovresti. Eppure, in questo momento mi sento così.
Delusa dall'unica persona che ho sempre amato incondizionalmente e sopra ogni cosa. Non mi importa più di tanto che si droghi, cioè mi importa eccome, ma alla fine è la sua vita e anche se vorrei solo il suo bene, non posso imporgli qualcosa. Quello che mi ha fatto male è stata quella frase, quella bastardissima frase senza sentimento che è stata capace di abbattermi.

'Nessuna di voi mi conosce per chi realmente sono.'

La ripeto a voce alta e una lacrima riga il mio volto. Con una mano la tolgo velocemente, per poi riportarla sul volante. Piangere non ha senso, non risolve i problemi.
Però, ripensandoci è vero. Noi beliebers lo conosciamo per come lo vediamo, non per come si comporta quando non è sotto i riflettori. Bisogna accettarlo, stop. E' questa la fottuta verità. Noi non lo conosciamo.

Arrivata a casa tolgo le scarpe, appoggio la borsa sul divano e salgo un camera.
Metto la sveglia per le sei e mezza, così dormo un pò. Conoscendo Chaz, non si mai a che ora si potrebbe tornare a casa.

''We are young
so let's set the world on fire
we can burn brighter
than the sun''

Alzo il busto e mi stroppiccio gli occhi con le mani. Cazzo, il trucco. Bene, ora sembro un panda.
Mi spoglio velocemente ed entro in doccia, penso a quello che è successo oggi.

E' stato strano, deludente, stronzo, diverso.
Esco dal doccia, avvolgo una sciugamano intorno al mio corpo e inzio ad asciugarmi i capelli. Indosso l'intimo e poi guardo all'interno dell'armadio. Uuh, questo è perfetto. Lo prendo e lo indosso. Blu, lungo fino a metà coscia, maniche lunghe e una scollatura media. Mi trucco con la matita nera e un po' di mascara. Metto scarpe con il tacco nero e un cappotto del medisimo colore. Prendo la borsa e scendo.
Seduti sul divano ci sono Mattew e Jake, mi rivolgono uno sguardo e poi Jake prende parola.

'Mi dispiace. Non volevo che lo sapessi, so quanto ci tieni e..'
'No, va bene è tutto ok.' Lo interrompo arrivando subito al punto.

'Esci?' Chide mio fratello.
'Si, un mio amico è arrivato dal Canada e mi ha invitata a cena.' Mi abbraccia da dietro.
'Sei bellissima piccola.' Gli sorrido e gli bacio una guancia.
'Devo andare, mi ha appena mandato un messaggio. Ciao tesoro.'

Mattew mi bacia la guancia e mi raccomanda di stare attenta, non sono più una bambina. Non ho più dodici anni, so badare a me stessa.
Chaz mi aspetta giù, non vorrei prendere l'ascensore ne ho il terrore, ma sono venti piani di scale e credo che Chaz abbia prenotato.
Arrivata di sotto lo vedo appoggiato alla macchina.

'Hey!'
'Kay!' Mi viene incontro e mi abbraccia.

Durante il traggitto parliamo del più e del meno, di dove alloggia e per quanto romarrà qui.
Quando arriviamo, parcheggia e viene ad aprirmi la portiera. Entriamo e ci accompagnano al nostro tavolo.

'Volevo farti una sorpresa, ma te lo dico ,non siamo soli.'
'Ah, no?' Rispondo sorpresa.

'Penso che ne sarei estremamente felice.' Replica entusiasto.
'Signori, ecco il vostro tavolo.' Annuncia la cameriera, la guardo andare via.
'Kayleight questo è Justin, Justin lei è la mia amica Kayleight.'

Bieber sbianca di colpo, merda.
 

Spazio autrice:

Ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia.
Grazie per le 196 visualizzazioni, ma vi vorrei chiedere di recensire di più, 
per sapere cosa ne pensate e come pensate andrà avanti, mi farebbe molto piacere.
Per sapere quando aggiorno. Twitter/Ask.


Baci, Letizia.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: lovejustin_mileyx