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Autore: JiJensen    12/04/2013    1 recensioni
Il primo passo verso l'inizio di tutto...
"Il famoso cantante e ballerino Lee Tae Il, stava percorrendo l'aeroporto in fretta.
Il passo risultava un po' goffo, tutto lo infastidiva:
le urla delle fan, quelle del manager e persino quel dannato borsone che gli impediva di camminare come essere umano deve.
Il giaccone lo tirava, aveva caldo e si sentiva soffocare dalle mille sciarpe.
Gli occhiali scuri impedivano alla gente di vedere lo sguardo perso e stanco.
Si assentò prima di prendere l'ennesimo volo, e pensare che all'inizio li piaceva pure.
Appoggiò non troppo dolcemente il borsone a terra, nel ennesimo bagno sporco che trovava.
Fu' li che accadde tutto:
Un momento vedeva tutto tranquillamente, l'altro no."
Ciao ciao! :D non posso svelarvi nient'altro! Rovinerei tutto! ;)
Bacio,
JI
Genere: Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ahn Jaehyo, Lee Taeil , Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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 Al lato c'era una grotta, da dove ai lati della stessa verso l'interno, sgorgava, proprio come in una doccia, dell'acqua. La radura era circondata da fitti alberi. Ormai era scesa la notte, e gli animali del bosco iniziavano a parlare tra di loro. 

Taeil aveva indosso solo le sue fedeli sneackers, un paio di jeans scuri ed un t-shirt smanicata. Quando era uscito da quel orribile posto, faceva caldo. Ma ora il giorno era finito, e con esso anche quel caldo soffocante, lasciando spazio alla gelida notte. 

Con le mani incrociate si strofinava le braccia, seduto a gambe conserte, dondolando per il troppo freddo. 

Da dietro, lo straniero che se ne era accorto, lo copri con una pelliccia. In un momentaneo segno di gentilezza.

Taeil si girò per ringraziarlo, ma ormai lui aveva già distolto lo sguardo. Guardarlo dal basso, faceva imbarazzare Taeil, che vedendolo a torso nudo, coperto solo da quei soli stracci.. lo faceva arrossire. Insomma, gli si vedeva tutto. Distolse subito lo sguardo. 

Di sottecchi, quasi come se stesse facendo qualcosa di male rialzò lo sguardo di poco. Lo guardò camminare verso gli alberi che circondavano la radura, la sua schiena sexy vista muoversi da dietro, lo sforzo dei muscoli.. il fisico tonico in movimento, ben fatto e proporzionato. 

Tutto rosso in volto distolse lo sguardo di nuovo, imbarazzato dei suoi stessi pensieri.

Come poteva pensare, si disse, a quelle cose in un momento come quello?

Taeil senti un rumore, non curante alzò la testa, immerso nei suoi pensieri. 

Strabuzzò gli occhi per vedere meglio cosa stasse facendo lo straniero. 

Quando lo vide meglio, trattene a stento un urlo. 

Lo straniero, come se fosse la cosa più naturale del mondo, stava accarezzando un grosso orso bruno. 

Tutto contento mentre coccolava l'orso come se fosse un micetto, si giro sorridente. Forse si aspettava un sorriso di Taeil per tutta risposta, ma ciò che incontrò fu' solo il suo sguardo terrorizzato mentre stringeva ancora più forte la pelliccia tra le mani.

L'orso sfuggì alle mani carezzevoli dello straniero e si avviò nella direzione di Taeil. 

Un Taeil che già faticava a trattenere un urlo, non avrebbe sopportato di più;

Figuriamoci un orso che gli veniva in contro, che poteva fare? Abbracciarlo?

L'orso faceva piccoli passi stanchi, conciliatori d'amicizia. Ma Taeil non la vedeva di certo così. 

Cacciò un urlo che risuonò per tutta la foresta, si sentirono gli uccelli che per la paura abbandonavano i loro comodi giacigli. 

Si rannicchio' ancora di più contro la parete rocciosa della grotta, mentre l'orso spaventato per l'urlo emesso da Taeil, si alzava sulle zampe. Lo straniero, che per accarezzare l'orso, poco prima, si era inginocchiato si alzò di soprassalto per tranquillizzare l'animale. 

Una volta fatto, rivolse uno sguardo truce a Taeil. 

<< Perché tu gridare così tanto! Hai spaventato lei.. >> 

Taeil strisciò più lontano, per sfuggire a quello sguardo, all'orsa, e al fatto che stava trattenendo un altro urlo. Con la voce soffocata provò a spiegarsi

<< Ma è stato l'orso! Non è colpa mia se mi voleva mangiare! >> 

Lo straniero si girò per rivolgergli uno sguardo tutto corrugato. 

<< Lei buona. Animali sono più buoni delle persone. >> Taeil non aveva niente da ridire. 

Si guardò le mani che gli bruciavano, erano sporche di terra, questo gli fece girare la testa. 

<< Devo lavarmi le mani! Le mani! >> in un modo convulsivo si contorceva le mani tra di loro. 

Lo straniero che ormai Taeil considerava un selvaggio della giungla, lo guardava con la bocca semi-aperta e la testa un poco inclinata. 

Il buon selvaggio, seduto vicino all'orsa, si alzò un ennesima volta, prese per il polso un Taeil piagnucolante, e  gli fece strada attraverso il fogliame, fino ad un piccolo fiume che passava li vicino. 

Gli lasciò il polso. 

Taeil si inginocchio sulla riva del fiumiciattolo. Altezzoso come era, non avrebbe mai messo a mollo le mani in quel acqua.

<< Quest'acqua non mi piace. E' addirittura più sporca delle mie mani. Non le lavo di certo qui. >>     

Il selvaggio non capiva cosa avesse quel acqua di sbagliato. 

<< Allora non lavare. >> disse il selvaggio, alle spalle di Taeil. 

Solo allora Taeil si rese conto che era tutto sporco, che i suoi capelli erano incrostati di fango, che i suoi vestiti erano sporchi, è che puzzava come non sapeva cosa. 

La cosa lo faceva impazzire. 

<< Devo lavarmi! Qui non c'è un bagno! Non c'è niente! C'è solo terra, fango, foglie!! >> 

Mentre il selvaggio tornava indietro, prima di raggiungere la sua caverna, si soffermò per dirgli

<< Lava vestiti in fiume, potrai lavare te, dentro la caverna >> poi scomparve, prima che Taeil potesse protestare.

"Oh si certo, Taeil, sporca i vestiti ancora di più dentro questo fiume! Come pretende che mi lavi con l'acqua fredda, poi!" pensava Taeil, mentre si lavava accuratamente i panni e le mani.

Stese sui rami degli alberi gli abiti bagnati, rimanendo indosso con il solo intimo dei boxer. 

Man mano che tornava alla grotta, sentiva la mancanza delle sue adorate all stars visto che ogni volta che faceva un passo i suoi piedi affondavano nella terra umidiccia. 

<< Che schifo.. >> borbotto facendo ritorno nella radura. 

Il selvaggio alzò la testa, non curante delle sue continue lamentele. 

Era circondato da un branco di lupi. 

Taeil infreddolito, spazientito e chi più ne ha più ne metta, cacciò un altro urlo indicando i lupi "famelici".

I lupi lo guardarono infastiditi. Sta volta il selvaggio si alzò, intimandoli di stare zitto.

<< Tu spaventi loro! Loro sono mia famiglia.. >> Taeil cacciò un altro urlo. 

Non potendolo sopportare il selvaggio si fiondò su di lui. Bloccandoli la bocca con una mano. 

<< Non urlare! Tu dare fastidio a miei amici! >> Taeil trovò la forza di dargli retta. Voleva scappare da li. Ma anche se fosse, dove andava? Poi se solo li c'erano tutti quei animali selvaggi, figuriamoci se c'erano una volta addentrati nella foresta. 

In fin dei conti si sentiva al sicuro con il buon selvaggio al suo fianco. 

E per quanto non volesse ammetterlo, gli piaceva avere le sue attenzioni. Ma non gli piaceva quando la gente lo toccava. 

Il selvaggio levò la mano. 

<< Certo.. Loro sono la tua famiglia.. è l'orsa chi sarebbe? Tua zia? >> disse Taeil più disperato che ironico. Il selvaggio gli fece un cenno con la mano verso l'interno della grotta, da cui sgorgava l'acqua.

Andò vicino all'acqua che scendeva con un suono piacevole. Era cristallina, a rispetto di quella del fiume.. Chissà perché il selvaggio non gliela aveva indicata prima. 

"Deve essere gelida.." pensò Taeil prima di tendere la mano verso l'acqua che scendeva. 

Si dovette ricredere, l'acqua era piacevolmente calda. 

Salì sulla rocce da dove l'acqua cadeva, e scompariva in seguito. Lasciando la grotta all'asciutto e al caldo.

Andò sotto al getto d'acqua, provando piacere mentre essa gli sgorgava sul corpo. Una volta bagnato si accorse di vergognarsi di togliere i boxer. 

Sapeva che lui era lì e lo stava osservando.

Anche se pieno di vergogna, si sfilò pure i boxer, resistendo alla voglia di cercare il selvaggio; 

Voleva confermare la sua teoria, sul fatto che il selvaggio lo stesse guardando o meno.  

Una volta finito di lavarsi e pulirsi, non sapeva come asciugarsi. Un problema dopo l'altro. 

Si girò con la testa rivolta verso il basso; 

Non voleva correre il rischio di incontrare lo sguardo del selvaggio. 

Si vergognava di stare nudo davanti a qualcun altro, non poteva sopportarlo. 

Guardando in basso, vide i piedi del selvaggio che si era avvicinato. Alzò lo sguardo verso il selvaggio, che gli stava porgendo una sorta di coperta per potersi coprire. 

Ennesimo suo gesto che lo fece avvampare. Le guance porpora, parlavano per lui;

Ma visto che aveva a che fare con un selvaggio, non pretendeva di sicuro che capisse. 

Piano piano il selvaggio gli avvolse la coperta tutto intorno, per coprirlo. 

E con la lentezza di poco prima lo fece appoggiare al suo forte petto. 

Circondandolo con le braccia. 

Taeil si lasciò andare contro il suo petto, e si rilassò chiudendo gli occhi. 

Rimasero così per un istante. 

Finché intimorito da quel attimo di intimità, Taeil non lo spinse via. Prese la coperta, e a passi traballanti si diresse fuori dalla caverna. Si appoggiò contro uno dei muri della grotta. 

Uno dei lupi, gli si avvicinò. 

Dopotutto era tale e quale ad un cane docile. 

Taeil gli diede una carezza sul muso.

Il lupo rispose con dei gorgogli di piacere, e gli si rannicchio' vicino. 

Dopo tutta la stanchezza del giorno, Taeil si addormentò.

Il selvaggio lo vide, e prendendolo delicatamente in braccio, lo sollevò. 

Delicatamente lo trasporto' al interno caldo della grotta.

Il selvaggio, prima di sdraiarglisi vicino, sorrise malignosamente.





                                                                            
Ciaoooo ^_^ intanto ringrazio chi ha recensito, messo tra preferite ecc.. *-*
 (continuate così... kihihihi)
Poi, ringrazio i miei amati "the GazettE" che hanno dato il titolo a questa FF :D 
Eppoi... Dunque dunque... mmm... Si x°D non ho resistito xD
dovevo mettere questa foto di Tarzan xD il quale mi ricorda il nostro "Selvaggio"!!! 
Per quanto riguarda alla parlata da selvaggio del Selvaggio, mi scuso xD
ma deve rendere l'idea di 'selvaggio'
(si sarà capito?), ma non lo farò parlare tanto,
quindi lo storpio della lingua Italiana non durerà ancora a lungo!!
Mi dileguo *swwwm*
Un bacioo,

JI 
 
 
 
  
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