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Autore: LoryFoxie    12/04/2013    0 recensioni
[GDR Trama inventata.]
[GDR Trama inventata.]Ci sono pochi modi di far diventare una persona, di natura buona, completamente l'opposto: uno può essere farle perdere la pazienza, un altro puo' essere portarle via tutto quello che ama, distruggere il suo mondo, lasciarla senza speranza, ed immagino ci siano altri modi, piu' o meno crudeli, che mi sfuggono.
Prendiamo dunque in esame il secondo caso, ed applichiamolo alla signorina Nael.
Per chi non la conoscesse, la ragazza era una sirena finita per caso su Supiria, un'isola che fluttuava su un Mondo di Sotto (o Etheria), dove le Capitali spadroneggiavano.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Crystal, la sirenetta soldato.'
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Il viaggio di ritorno fu estremamente silenzioso, e mentre i tre amici di Crystal si chiedevano cosa le fosse accaduto e perchè la ragazza non dava segni di preoccupazione, all'idea di aver perso la memoria, quest'ultima semplicemente guardava fuori dal finestrino della jeep, osservando ogni strada come fosse la prima volta che la vedesse.
Arrivati all'Hangar, dove l'ufficiale che aveva loro assegnato la missione li attendeva, i quattro vennero scortati in una stanza a parte, dove finalmente Marcus poté liberarsi del cadavere del dio.
Fatto ciò, vennero raggiunti da suddetto ufficiale, che guardò i quattro con l'aria di chi sta per licenziare qualcuno ed e' fuori di sé dalla rabbia.
« Si può sapere perche' l'avete ucciso? Potevamo chiedergli molte altre cose, e visto che era stato indebolito, catturarlo non sarebbe stato un problema! »
Si lamentò l'uomo, puntando l'indice contro il corpo della divinità, muovendo l'altro braccio come volesse colpire qualcuno, invce.
Sylvia e Kyle, dunque, si guardarono negli occhi e poi abbassarono lo sguardo, evidentemente mortificati da quello che era accaduto. Marcus si limitò a sospirare, mentre Crystal puntò lo sguardo dritto negli occhi dell'ufficiale e prese parola.
« Ci era stato detto di non ucciderlo? »
Chiese, senza ironia, visto che effettivamente lei non poteva ricordare quel dettaglio a causa della recente perdita di memoria: era pero' convinta che, se così fosse stato, i compagni l'avrebbero fermata ad ogni costo.
L'ufficiale, dunque, si sentì colpire nell'orgoglio dalla domanda della ragazza, ed il suo volto divenne ancor piu' paonazzo.
« Non pensavo vi fosse motivo di dirvelo, perchè credevo che aveste abbastanza cervello da capirlo da soli! Che insolenza, poi, come ti permetti? Qual'e' il tuo nome e grado?! »
Chiese dunque l'altro, ancora infuriato, mentre Crystal rimaneva ancora impassibile e semplicemente si voltava verso Marcus - che, a dirla tutta, era l'unico che non le avesse fatto venire il voltastomaco con la sua preoccupazione per la sua salute.
« Uhm, Crystal come? »
Gli chiese, quindi, senza particolari cadenze nella propria voce; l'angelo sospirò, prima di rispondere al posto suo, guardando l'ufficiale.
« Il suo nome e' Crystal Nael, ed e' un sergente. Ha perso la memoria dopo che l'angelo ha cercato di ucciderla. Pensiamo sia dovuto allo shock.. »
Spiegò all'uomo, che da paonazzo divenne palesemente confuso, mentre spostava lo sguardo su tutti i presenti, come a cercare di capire cosa stesse accadendo.
La sirena, intanto, riprese parola approfittando del silenzio che si era creato, e tornò a guardare l'ufficiale, avvicinandoglisi giusto di un passo.
« E' così, apparentemente. Dunque, mi chiamo Crystal Nael, e, se mi permette signore, le sue dimenticanze non sono affar nostro. »
Cominciò, del tutto conscia che quelle frasi probabilmente avrebbero fatto andare su tutte le furie l'uomo: ma non stava sorridendo - per quanto avrebbe voluto farlo - né era ironica: gli stava sbattendo i fatti in faccia, costringendolo a prendersi le sue responsabilità.
« Ha cercato di ucciderci e ci siamo difesi, nulla di piu', nulla di meno. Se ci tenevate così tanto, alla sua vita, allora perchè non ci avete chiaramente detto di riportarlo vivo? O, ancora meglio, perchè non avete preso parte alla spedizione voi stesso? »
Prese fiato, concedendosi un mezzo sorriso indirizzato all'uomo, guardandolo dal basso all'alto come se in realtà le posizioni fossero invertite.
« Io rispetto il suo lavoro, signore, e sono ben consapevole che tutti possono sbagliare, lei compreso. Ci e' stato chiesto di salvare Claire, e l'abbiamo fatto: nient'altro, e quindi e' solo colpa sua se non abbiamo eseguito altri, eventuali, ordini dall'alto. »
Concluse la sirena, voltandosi e lasciando l'uomo alla sua confusione e rabbia, avviandosi verso la porta. Nella propria mente, la ragazza si stava divertendo; non ricordava chi fosse, ma quella situazione creatasi le stava dimostrando come, a non essere buoni, le cose potevano volgersi a suo favore.
O meglio: non aveva insultato l'uomo direttamente, ma al tempo stesso non aveva accettato il rimprovero come la vecchia sé avrebbe fatto, pur di non mettersi a discutere.
Ora, invece, poteva uscire di lì con la consapevolezza di aver messo in chiaro che non aveva nulla a che vedere con l'errore di qualcun'altro, e quindi non doveva rischiare di beccarsi qualche punizione.
Mancanza di rispetto ad un superiore, forse? No, perchè non gli aveva detto apertamente "lei e' un idiota", per quanto fosse stata tentata di farlo.
Raggiunta la porta, Crystal si voltò giusto un attimo a guardare i presenti, prima di accennare ad un sorriso divertito.
« Per vostra informazione, io sto bene. Non cercate di cambiarmi, perchè non mi interessa. Da come vi comportate ho capito che prima ero una persona del tutto diversa, ma sto bene così, grazie. Arrivederci. »
Concluse, facendo l'occhiolino ai presenti ed uscendo dalla stanza, per dirigersi... in giro.
Prima o poi avrebbero mandato qualcuno a spiegarle cos'era lì e dove si trovava casa sua, ma per il momento la ragazza voleva solo curiosare in giro, magari trovare qualche bel ragazzo da importunare e da cui farsi offrire un drink. Una cosa che non aveva dimenticato, da quando si era svegliata, era la sua natura: sentiva il suo essere sirena ed ora lo accettava più di prima, decidendo di abbracciare ogni aspetto della sua vera natura.
Era una sirena senza piu' limite alcuno, con una visione del tutto diversa della sua vita ed un modo di fare che sembrava essere l'esatto contrario del precedente.
A coronare il tutto, lei stava benissimo così e non aveva la minima intenzione di tornare indietro, quindi... Poteva morire in una qualsiasi missione, e quindi voleva godersi la vita giorno per giorno, senza preoccuparsi piu' per nessuno ma solo per se stessa.
   
 
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