17 anni, ormai avevo 17 anni e quasi non me n'ero accorta. Ero rimasta sempre la solita bambina ed il mondo mi piaceva così come era. Non avevo intenzione di cambiare. Papà quella mattina mi aveva detto di avere una sorpresa per me, ma non ci badai molto dato che l'ultima volta che l'aveva detto era stato quando mi aveva regalato un copri-cuscino dei miei artisti preferiti. Ero molto affezzionata alla musica e mi piacevano un sacco di cantanti. ma ora 1 sola band occupa un post nel mio cuore: i One Direction. Si, quel gruppo formato da 5 ragazzi di origini anglo-irlandesi che mi avevano davvero rapita con le loro canzoni. Quando ero ancora ragazza stravedevo per loro e volevo avere l'onore di andare ad un loro concerto. Incontrarli, parlargli e senterli vicino a me sarebbe stato un sogno. Ed ecco che nel frattempo ero già arrivata a casa in largo anticipo. Aprii la porta e trovai mio papà seduto davanti al caminetto acceso tutto scoppiettante. 
"Ciao papà" gli dissi 
"Hei, ciao Jane. Ben tornata. Ti dispiacerebbe venire qui un secondo?" mi rispose. 
"Certo" e mi avvicinai a lui con un espressione confusa in volto. 
"Ti hanno preso in quella scuola........" -disse mentre le mani gli tremavano- "Quella scuola a Londra. Quella dove hai sempre voluto andare" 
"Oddio, non ci credo!" 
"Sì Jane. é proprio vero tesoro mio. La scuola dove la mamma voleva che andassi. La scuola che ti allontanerà da me" disse metre una lacrima salata gli attraversò il viso. 
"Dai papà, non fare così! Sai che sono sempre il tuo tesoro, ma questa scuola è importantissima per me e non poteva arrivarmi notizia migliore il giorno del mio compleanno. So che ti lascierò da solo qui, ma so che ce la caveremo entrambi" 
"Sì bambina mia, hai ragione. Inizia a prepararti che ti porto in aeroporto"