Nuovo giorno... se, si fa per dire.

Come al solito sono arrivata prima degli altri.

Perchè? Perchè voglio stare da sola col mio piano.

Forse, credo che sia l'unica cosa che mi tiene ancora alla Heast High.

No, proprio ne sono sicura.

Ti prego... se mi stai ascoltando... dimmi che quella non è Sharpay Evans che sta coordinando un'operazione... ti prego, dimmi che non mi stanno portando via l'unica cosa che mi rende veramente felice...

<< Oh, piccola Beethoven, come mai già qui? >> adesso... BASTA!!!!

In un secondo sono davanti a lei. Mi siedo sul piano, bloccando gli uomini che lo stanno portando via.

<< Nielsen?? Togliti immediatamente da lì! >> Col cavolo! Mi stai distruggendo la vita, befana!

<< TU NON LO SAI COSA SIGNIFICA QUESTO PIANO! IO FACCIO TUTTO PER VOI, TUTTO, SONO SEMPRE A DISPOSIZIONE, SEMPRE, OVUNQUE E COMUNQUE. E VOI? MAI UN GRAZIE, MAI UNA PAROLA GENTILE, MAI NULLA! COME CREDI CHE CI SI SENTA? ESSERE CRITICATI ANCHE DOPO AVER DEDICATO IL PROPRIO TEMPO AGLI ALTRI... PROBABILMENTE E' LA COSA PIU' ORRENDA CHE CI SIA, EPPURE IO SOPPORTO. HO SOPPORTATO, UN ANNO, HO SOPPORTATO I TUOI URLI ISTERICI, LE CATTIVERIE DELLA DARBUS, TUTTO QUELLO CHE TUO FRATELLO MI URLAVA DIETRO PER SFOGARSI!!!! - una lacrima scende. Stronza, così non mi aiuti! - TU SEI PERFETTA, SEI QUELLA BELLA ED IRRAGGIUNGIBILE... IO SONO SOLO KELSI, KELSI NIELSEN E SE VA BENE ANCHE PICCOLA BEETHOVEN... io... io non ce la faccio più... se mi togliete il piano... io me ne vado. >> e scappo, come una bambina, come una mocciosa.

Ma alla fine è questo che sono... una mocciosa.

Una piccola compositrice che cerca attenzioni.

Ma se mi tolgono il piano... io sono fottuta....

E' come se mi toglieste l'aria per respirare.

Ed io non posso vivere senza respirare.

Ma questo, evidentemente non lo capiscono gli altri.

Oh, fantastico.

Sharpay Evans che mi fissa incredula appoggiata allo stipite della porta di uno... stramaledettissimo cesso delle ragazze!

Devo fare veramente pena... sorrido amara.

Perchè io lo so cosa sta per succedere.

Non sono mai scoppiata davanti a Sharpay, o davanti a qualcun altro.

Mi sono sempre tenuta i miei scoppi interiori e le lacrime per quando sono sola... ma adesso...

Me lo sento, una bella ramanzina come sempre.

Perchè lo so. Non faccio mai nulla di buono, cosa pretendo?

Anche un premio? Ecco, perfetto.

Quanto sono stronze ste lacrime? Hanno ricominciato a scendere, e bruciano sulle guance.

Fanno male. Troppo male.

Sento un calore accanto a me, mi giro.

La scena ha dell'incredibile.

Sharpay Evans mi sta passando un fazzoletto. Ed io la sto guardando come una scema.

<< Sai... Kelsi, so come ti senti. Quando mi proibiscono il teatro piango come una scema... eh già, la Regina di Ghiaccio piange perchè non può andare a vedere delle persone che cantano. >>

<< Che soprannome stupido. >> ed è vero, lo penso veramente che sia uno dei soprannomi più stupidi al mondo.

Sarà anche un ghiacciolo formato gigante, ma non credo comunque che si debba farlo pesare.

Anche se lo ammetto, a volte glielo dicevo alle spalle.

<< Già, ma non mi rappresenta appieno? La fredda ed impassibile regina dei ghiacci, perfida e senza sentimenti. >>

Ha ancora in mano il fazzoletto. Lo prendo e sorrido.

Domani è un altro giorno... beh...

adesso... non posso che darti ragione...
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Okay, non avevo detto che sarebbe stata di due capitoli, vero? Perchè mi dispiaceva lasciare Kelsi così... da sola... allora ho pensato di farla scoppiare. Quello che io non potrò mai fare. Cioè, mettiamo in chiaro. Non vorrò mai fare, perchè non riesco. Va contro la mia natura, mi sento molto come Kelsi. Per questo ho voluto farle un finale un po' più felice.
Almeno lei...