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Autore: tatarella20    01/11/2007    6 recensioni
Gustav è malinconico...gli manca la sua vita normale...e così...
Non voglio anticiparvi nulla!!Ma se volete saperne di più, leggete!!e vi scongiuro recensite...
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Again Me

 

Vi siete mai svegliati una mattina chiedendovi cosa ci facevate in quel posto?

 

Perché la vita che era toccata a qualcun altro?

 

E perché non poter andartene a spasso senza problemi?

 

Sono le 11:00 del mattino, sono già tre ore che giro per Magdeburg e il centro della città risplende di una luce tutta particolare, mi mancava la mia città, mi mancava la mia gente, ogni tanto agli incroci avevo la sensazione di incontrare dei vecchi compagni di scuola, ma appunto era solo una sensazione...

 

Ricordo ogni angolo di Magdeburg, nonostante fossero cinque anni che non ci mettevo piede, ricordo la pizzeria “Knotzel Pizza”, quante volte ci sono andato con la mia classe.

 

Ricordo il “CD Store” e Adolf, il proprietario, in quel negozio ci passavo i pomeriggi, era la mia seconda casa...

 

Ricordo il Bar davanti alla mia scuola, il “Devilish”, nome che poi abbiamo usato poi per il nostro gruppo...

 

Ricordo tante cose, ma la più importante, ricordo Isabel...

 

Quando conobbi Isabel, ero poco pi che un undicenne, la conobbi da Adolf, era un pomeriggio ricordo, era uno di quei rari pomeriggi in cui Adolf mi faceva suonare la sua batteria in negozio, succedeva soprattutto nei pomeriggi in cui nel negozio non veniva quasi nessuno, lo faceva per attirare i clienti, mi chiamava il “Genio della Batteria”...

 

Ricordo che quel pomeriggio pioveva, e non c’era gente in giro, lei si era fermata ad ascoltarmi e io ero rimasto rapito da tanta bellezza, mora occhi verdi, il contrario di tutte le ragazze che fino ad allora mi erano gironzolate in torno!!

 

Non era vestita come le altre, portava una gonna lunga fino in fondo ai piedi, un trucco talmente pesante e una pelle talmente chiara che ricordava un fantasma...

 

Con lei feci amicizia quasi subito, non se la tirava come le altre, era una grande!!

 

Io e Isabel passammo insieme circa tutti i pomeriggi dell’ultimo periodo che passai a Magdeburg, appena partii per la nostra prima tournee, non la vidi più!

 

Ero innamorato pazzo di lei, ma dovetti dimenticarla in fretta, anche se dentro di me rimane l’unico amore della mia vita!!

 

Un giro in centro, una pizza da “Knotzel Pizza” e un po’ di shopping fecero passare il mio tempo in fretta, ormai era tempo di tornare in stazione!!

 

E arrivarono le 18:00 il treno per tornare a Berlino lo avevo alle 18:45 e anche se non volevo lasciare Magdeburg, era arrivato il momento di tornare alla mia vita normale, rassicurare i miei genitori e i miei compagni d’avventura, che andava tutto bene, che ero salvo e che avevo bisogno di un giorno di pace...

 

E finalmente ci ero riuscito!!

 

Il treno si allontanava lentamente da Magdeburg, quasi a voler accentuare la mia agonia, ma da una parte mi sentivo sollevato, ora volevo solo tornare alla mia vita di batterista!!

 

Arrivato alla stazione di Berlino, mi sentivo solo!

 

Solo, esclusivamente solo!

 

Il taxi mi portò davanti all’albergo, era deserta la hall, presi la scheda di camera mia salii su, e appena aprii la porta una cuscinata mi arrivò dritta i faccia!!

 

Bill furioso iniziò ad urlarmi dietro, avevo spento il cellulare.

 

Tom, con le braccia incrociate, la sigaretta i bocca, la faccia scura, mi guardava come se fossi un pezzo di carne da macello.

 

Georg, girato di spalle, era agitato, stava martellando il piede sul pavimento, probabilmente per cercare di calmarsi!!

 

Entrarono la redazione, e ricevetti un bella lavata di capo.

 

Quando fù finito il momento di rabbia da parte di tutti, mi sedetti sul divanetto...

 

Bill si sedette accanto a me...

 

E le uniche parole che mi disse furono:

“Io non ho mai avuto il tuo coraggio!!”

 

Un sorriso! Bill riuscii a strapparmi un sorriso!

 

Era stata una giornata perfetta, e ora so, che un giorno, quando si ripeterà, non sarò più solo a cercare un giorno di anonimato, ma porterò con me Bill, che forse, è l’unico tra di noi che ne ha bisogno veramente...

  
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