Again
Me
Vi siete mai svegliati una mattina
chiedendovi cosa ci facevate in quel posto?
Perché la vita che era toccata a
qualcun altro?
E perché non poter andartene a
spasso senza problemi?
Sono le 11:00 del mattino, sono
già tre ore che giro per Magdeburg e il centro della città risplende di una luce
tutta particolare, mi mancava la mia città, mi mancava la mia gente, ogni tanto
agli incroci avevo la sensazione di incontrare dei vecchi compagni di scuola, ma
appunto era solo una sensazione...
Ricordo ogni angolo di Magdeburg,
nonostante fossero cinque anni che non ci mettevo piede, ricordo la pizzeria
“Knotzel Pizza”, quante volte ci sono andato con la mia
classe.
Ricordo il “CD Store” e Adolf, il
proprietario, in quel negozio ci passavo i pomeriggi, era la mia seconda
casa...
Ricordo il Bar davanti alla mia
scuola, il “Devilish”, nome che poi abbiamo usato poi per il nostro
gruppo...
Ricordo tante cose, ma la più
importante, ricordo Isabel...
Quando conobbi Isabel, ero poco pi
che un undicenne, la conobbi da Adolf, era un pomeriggio ricordo, era uno di
quei rari pomeriggi in cui Adolf mi faceva suonare la sua batteria in negozio,
succedeva soprattutto nei pomeriggi in cui nel negozio non veniva quasi nessuno,
lo faceva per attirare i clienti, mi chiamava il “Genio della
Batteria”...
Ricordo che quel pomeriggio
pioveva, e non c’era gente in giro, lei si era fermata ad ascoltarmi e io ero
rimasto rapito da tanta bellezza, mora occhi verdi, il contrario di tutte le
ragazze che fino ad allora mi erano gironzolate in torno!!
Non era vestita come le altre,
portava una gonna lunga fino in fondo ai piedi, un trucco talmente pesante e una
pelle talmente chiara che ricordava un fantasma...
Con lei feci amicizia quasi
subito, non se la tirava come le altre, era una grande!!
Io e Isabel passammo insieme circa
tutti i pomeriggi dell’ultimo periodo che passai a Magdeburg, appena partii per
la nostra prima tournee, non la vidi più!
Ero innamorato pazzo di lei, ma
dovetti dimenticarla in fretta, anche se dentro di me rimane l’unico amore della
mia vita!!
Un giro in centro, una pizza da
“Knotzel Pizza” e un po’ di shopping fecero passare il mio tempo in fretta,
ormai era tempo di tornare in stazione!!
E arrivarono le 18:00 il treno per
tornare a Berlino lo avevo alle 18:45 e anche se non volevo lasciare Magdeburg,
era arrivato il momento di tornare alla mia vita normale, rassicurare i miei
genitori e i miei compagni d’avventura, che andava tutto bene, che ero salvo e
che avevo bisogno di un giorno di pace...
E finalmente ci ero
riuscito!!
Il treno si allontanava lentamente
da Magdeburg, quasi a voler accentuare la mia agonia, ma da una parte mi sentivo
sollevato, ora volevo solo tornare alla mia vita di
batterista!!
Arrivato alla stazione di Berlino,
mi sentivo solo!
Solo, esclusivamente
solo!
Il taxi mi portò davanti
all’albergo, era deserta la hall, presi la scheda di camera mia salii su, e
appena aprii la porta una cuscinata mi arrivò dritta i
faccia!!
Bill furioso iniziò ad urlarmi
dietro, avevo spento il cellulare.
Tom, con le braccia incrociate, la
sigaretta i bocca, la faccia scura, mi guardava come se fossi un pezzo di carne
da macello.
Georg, girato di spalle, era
agitato, stava martellando il piede sul pavimento, probabilmente per cercare di
calmarsi!!
Entrarono la redazione, e
ricevetti un bella lavata di capo.
Quando fù finito il momento di
rabbia da parte di tutti, mi sedetti sul divanetto...
Bill si sedette accanto a
me...
E le uniche parole che mi disse
furono:
“Io non ho mai avuto il tuo
coraggio!!”
Un sorriso! Bill riuscii a
strapparmi un sorriso!
Era stata una giornata perfetta, e
ora so, che un giorno, quando si ripeterà, non sarò più solo a cercare un giorno
di anonimato, ma porterò con me Bill, che forse, è l’unico tra di noi che ne ha
bisogno veramente...