Libri > Altro
Segui la storia  |       
Autore: Kooskia    12/04/2013    1 recensioni
[I Guardiani di Ga\'hoole]
Fanfiction dedicata ai Guardiani di Ga'hoole, con personaggi originali e solo una modestissima partecipazione di alcuni personaggi della saga dei libri. La vicenda seguirà la storia di un barbagianni figlio di archeologi e dovrà cerchare di proteggere il destino dei gufi da un antico pericolo proveniente dal misterioso passato degli Altri.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5 - Guardiani

La vastità della distesa d’acqua che si trovava dinanzi a lui lasciò Kharas spaesato e meravigliato allo stesso tempo: nessuno lo aveva preparato ad un tale spettacolo perché dopotutto egli aveva volato senza fermarsi ad avere contatti e parlare con altri gufi.
Il Regno dei Tyto, benché abitato dai suoi simili, era per lui un posto completamente ignoto ed egli non aveva dimenticato le lusinghe di Elah, la femmina di barbagianni al quale aveva inutilmente fatto la corte prima di quella fatidica notte.
Non si era capacitato della fredda rapidità con la quale quella femmina si era dimostrata pronta ad abbandonarlo in un momento di pericolo. Kharas era sicuro che non vi era paura negli occhi di lei, mentre fuggiva: aveva infranto in pochi istanti la maschera di falso interesse che aveva mostrato al giovane maschio.
Elah aveva parlato di altri loro simili noti come i “Puri” e se tutti i membri di tale gruppo agivano così come si era comportata quella femmina, Kharas si convinse della necessità di tenersene alla larga.
In quel viaggio aveva fatto ben attenzione ad evitare di incrociare la vista di altri barbagianni e si era mantenuto sul limitare del confine del Regno, sorvolando la riva occidentale del fiume Hoole.
L’ostacolo che si frapponeva adesso dinanzi a lui sembrava però insormontabile a confronto con le ambiguità degli altri barbagianni come lui, che non aveva mai avuto modo di conoscere approfonditamente all’infuori dei pochi membri della sua famiglia.
Le onde montavano imponenti, prima di infrangersi contro la scogliera e l’aria intorno a lui era carica di umidità.
-Non ho intenzione di infilarmi in quella che potrebbe trasformarsi in una tempesta!-
Disse Kharas, che da qualche tempo aveva cominciato ad esprimere ad alta voce i propri pensieri per contrastare la solitudine.
-I Guardiani vivranno pure in un isola in mezzo a questo mare ma prima o poi dovranno andare a pattugliare queste coste: che sia in cerca di nemici, cibo o informazioni.-
Si guardò intorno, poco propenso a restare a lungo in quel luogo, sentendosi vulnerabile ed osservato.
La costa su cui era arrivato era terra di nessuno, parte delle Lande, e racconti di presta-grinfie o gufi poco raccomandabili solitamente erano ambientati in posti del genere.
Strinse con maggior forza l’asta dell’alabarda di suo padre: aveva avvolto l’arma e l’elmo con dei vecchi stracci che aveva recuperato nel suo albero cavo. Allo stesso modo aveva protetto in un pacco i preziosi documenti dei suoi genitori; tutto quel materiale era pesante e Kharas aveva dovuto fermarsi più volte lungo il viaggio per riprendere fiato anche se dopotutto era sempre meglio fare un po’ di fatica piuttosto che attirare l’attenzione di tutti, indossando quell’elmo d’acciaio scintillante.
Spiccò il volo dirigendosi a nord: sapeva che in quella direzione si trovava il Regno di Velargento e sperava che se avesse atteso di incontrare qualche Guardiano sulle rive di quel Regno, le probabilità di incrociare gufi ostili sarebbero state minori.
-A Velargento vivono gufi di foresta e diverse altre razze, se solo ricordassi di più di quello che mi aveva detto mio padre! Dovrebbe essere un Regno ma non ricordo se abbia fatto menzione del nome di un re in particolare... – disse, poco prima di individuare un bell’albero cavo che faceva al caso suo.
Non era troppo distante dal mare e da lì poteva osservare con attenzione eventuali pattuglie di gufi provenienti dal mitico Regno di Ga’hoole che voleva raggiungere.
Nelle ultime ore prima dell’alba, Kharas si dedicò a procacciarsi la cena tra le radici degli alberi che crescevano lì attorno: scovò e uccise un topolino, mangiandolo rapidamente sul ramo di un albero.
Quando dopo alcuni minuti fece ritorno alla sua temporanea dimora, col ventriglio piacevolmente al lavoro, estrasse con delicatezza le carte di suo padre dal tessuto in cui le aveva avvolte.

-Eccoli!-
Disse esclamò eccitato Kharas, col cuore palpitante dalla trepidazione.
-Ma si tratta davvero dei famosi Guardiani? Sicuramente non indossano gli elmi che ho visto sugli assassini dei miei genitori e tra loro c’è anche un uccello troppo piccolo, per poter essere un barbagianni del Regno dei Tyto, un allocco di Ambala o uno dei gufi di Velargento – pensò il giovane barbagianni, ricordando le spiegazioni di suo padre sulla distribuzione delle varie razze di gufi.
-Sembrerebbe una civetta nana: quelli sono abitanti del deserto come le civette delle tane. Il fatto che si trovi tanto a nord in compagnia di altri gufi potrebbe indicare la loro appartenenza ai Guardiani di Ga’hoole! Mio padre mi aveva raccontato come essi accolgano tante razze di gufi tra i loro ranghi.-
Spiccò il volo e si diresse cautamente verso i gufi sconosciuti annunciando con uno stridio il suo arrivo.
Fece attenzione a non dimostrarsi aggressivo né a rendere troppo rapida la propria apparizione: il trio di gufi in pieno assetto da guerra lo individuò immediatamente e un grosso gufo cornuto gli intimò di fermarsi a mezz’aria.
Lo sforzo affaticò Kharas, che si guardò intorno sperando di potersi posare su un qualche albero.
-Chi sei? Identificati!- disse imperiosamente lo stesso gufo di prima, evidentemente il leader del gruppetto.
I suoi compagni erano un gufo comune e piccola civetta: quest’ultima era la meno intimidatoria del gruppo ma il cui sguardo recava lo stesso scintillio di energia degli altri due, pari solo al riflesso della luce lunare sulle sue piccole ma affilate grinfie da battaglia.
-Io… io mi chiamo Kharas. Abitavo a sud del Regno dei Tyto, in un una montagna non troppo distante dal Kuneer. Io ecco… mi è stato detto di trovare i Guardiani, i miei genitori sono stati assassinati e ho con me dei documenti che i vostri regnanti potrebbero… -
-Sarà una spia dei Puri?- chiese il gufo comune al compagno più grande.
Kharas colse al volo la parola e cercò di dare prova della propria sincerità con un tono deciso e convincente.
-Non sono una spia! Ho sentito parlare di questi Puri ma vivono più a Nord di dove abitavo con la mia famiglia, i miei erano archeologi e hanno fatto una scoperta importante e … -
-Che sia una spia o meno non possiamo lasciarlo qui, ed ucciderlo sarebbe sgarbato soprattutto nei confronti dei gufi di Velargento. Portiamolo con noi e che sia Re Boron a decidere cosa fare di lui!-
La piccola civetta aveva parlato con una voce acuta ma che non nascondeva un carattere estremamente affilato come una lama. Kharas avrebbe voluto rispondere a tono ma le parole gli morirono in gola di fronte al lampo di consapevolezza improvvisa: quel nome gli era familiare ed era stato il vecchio Murìn a parlargliene
-Beh … tutto sommato credo sia la cosa migliore da farsi. Accompagnalo a prendere la sua roba, sempre che sia vero, e quanto a te… se si tratta di una trappola e il mio compagno verrà ucciso, ti caverò personalmente gli occhi!-
Mentre il gufo comune si avvicinò a Kharas, quest’ultimo si volse e volò lentamente verso l’albero cavo.
-Certo che sei un po’ troppo nervosetto per essere una spia! Non preoccuparti ragazzo: Gronok è tipo sempre burbero e “diretto”, Seryan invece deve essere sempre lì a mostrare di essere forte e decisa per compensare la sua beh… altezza.- si volse per assicurarsi che la piccola civetta nana non lo sentisse.
-Ti sento da qui, Madaàr! Dopo faremo i conti!- giunse la risposta dell’orgogliosa civetta.
-Ecco… sono fregato. Dai su, sbrighiamoci a prendere le tue cose, a proposito… hai mai volato in una tempesta?- disse il Guardiano con un sorriso eccitato, mentre un brivido di timore corse lungo la spina dorsale del barbagianni.
-Non fare quella faccia! Non è poi così difficile! Beh… in effetti un po’ lo è se non sei del Regno di Ga’hoole, comunque basta che resti nel mezzo e ti fai aiutare dalla scia di uno di noi. I fenomeni atmosferici sul Mare di Hoolemere possono essere belli forti!-
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Kooskia