Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: mitikamary56    02/11/2007    8 recensioni
Sono due anni che Mikeru è sparito. Mikaru è di nuovo una ragazza, Rihito è ormai straricco e Seira è diventata grande. Lucia non è ancora tornata nel suo castello, così come non l'hanno fatto Hanon e Rina, per amor di Shirai e Masahiro. Karen e Noelle sono tormentate da sogni riguardanti Sara e Gaito, in particolar modo riguardante Sara. Sogni, strane sensazioni e strani avvenimenti nell'Oceano Artico costringono Karen a lasciare il suo regno, per correre in aiuto della sorella. Specie quando vede la sua conchiglia illuminarsi regolarmente. Ciò nonostante, non arriva in tempo per evitare che a lei possa succedere qualcosa. Sara cerca di aiutare in ogni modo le principesse entrando alcune volte nella loro mente e nei loro corpi, ma apparentemente non riesce nelle sue intenzioni. Nuovi nemici e vecchi nemici compariranno in questa storia: innanzitutto, ci saranno Lady Bat e le Black Beauty Sisters. Poi, delle sirene provenienti dal mondo dell'ombra. Insieme, queste persone cercheranno in ogni modo di ostacolare le principesse, di metterle in difficoltà e di spezzare i loro legami di amicizia, agendo in modo diretto e indiretto. Solo grazie a Karen, Noelle e Seira la storia prenderà una buona piega. Intrighi, segreti, misteri. A voi scoprirli.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Coco, Karen, Noelle, Sara, Seira
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Devo partire. Sono diretta all'Oceano Artico»

Dall'altro lato del globo. Così disse Karen alla sua ancella più fedele, che incaricò di comunicare a tutte le sirene viola della sua partenza. Nonostante le insistenze dell'altra sirena, Karen si mostrò ferma e ostinata, com'era sempre stata. Ormai, era una sirena adulta a tutti gli effetti. Aveva combattuto due volte per proteggere i mari assieme a sua sorella Noelle e alle altre sirene e due volte aveva conosciuto la distruzione e la sofferenza. L'esperienza del dolore per il rapimento di Noelle, tre anni prima, l'aveva poi resa più forte e una tra le più mature delle sirene, forse anche più di Rina. In quel momento, guardò con attenzione il corridoio che portava all'uscita del palazzo. Presto, sarebbe stata lontana. Non poteva tardare, ormai. Doveva far visita alla sua fragile sorellina, di tanto in tanto!

«ma...» l'ancella si portò una mano sotto il mento e abbassò lo sguardo amareggiato. Karen capì che le stava nascondendo qualcosa.

«"ma" cosa?» domandò guardandola di sottecchi, seduta sul suo trono. «c'è... qualcosa che dovresti dirmi?»

«non sapete... eppure la principessa Noelle... dovrebbe aver avvisato» l'ancella si mostrò attonita e confusa. Karen s'incuriosì ulteriormente «c'è qualcosa che non va nell'Oceano Artico?»

«alcune sirene mandate a esplorare le rovine di un antico palazzo sono scomparse nel nulla e, da molto, non si vedono più molti pesci. C'è qualcosa che non va, da quelle parti»

Karen gemette e sgranò gli occhi. Le labbra si contorsero in una smorfia di dolore «ugh...» respirò affaticata, come se qualcosa la soffocasse. Poi, vide una luce arancione e sentì nuovamente quel canto.

Mare che, m'incanti come il cielo blu, le tue principesse lottano, tu non le abbandonare mai! Il canto s'interruppe, lasciando posto a due gelide risate. Scosse il capo e tornò alla realtà «non... importa... ti affido lo scettro» indicò uno scettro.

Karen si alzò e nuotò via, muovendo lentamente le pinne e la coda di pesce violacea che aveva al posto delle gambe, sicura che la sua ancella e consigliera, avrebbe custodito bene il regno per fortuna mai attaccato.

«ma bene...» una volta che Karen fu lontana, la consigliera sogghignò e prese tra le mani lo scettro viola, un lungo scettro intarsiato che le conferiva momentaneamente il potere, per quanto ne fosse solo una custode. Sulla sua fronte, s'illuminò un simbolo raffigurante due triangoli capovolti e i suoi occhi divennero rossi. Davanti a lei, comparvero due figure. La prima, era longilinea e indossava lunghi stivale in pelle neri e un body che le raggiungeva le gambe. Una figura meno alta ma comunque snella, con indosso stivali, gonna e corpetto l'affiancò. La più alta, aveva capelli lunghi e rossi e occhi azzurri. La seconda, occhi rossi e capelli azzurro chiaro. Risero malignamente e si fecero consegnare lo scettro «ho fatto ciò che il sommo padrone ci aveva ordinato... Black Beauty Sisters!»

Le loro risate gelide riecheggiarono nel locale in pietra bianca. Risate demoniache, risate sguaiate. Quelle due streghe malefiche, erano tornate.

******


Noelle nuotava nelle acque dell'oceano artico con grande velocità. Il suo cuore le martellava nel petto e la paura e il terrore solamente si potevano leggere nei suoi occhi indaco. Le pinne, la coda, le braccia... tutto del suo corpo si muoveva il più velocemente possibile, per permetterle d'allontanarsi. Piccole lacrime solcarono il viso pallido della principessa dalla perla indaco. Volle tanto avere qualcuno che l'aiutasse. Volle tanto avere qualcuno al suo fianco. Scacciò quei pensieri scuotendo il capo: non ne era il momento. Doveva sbocciare, smettere di dipendere dagli altri, nel momento in cui la sua incolumità era in pericolo. Che razza di principessa era, se si rifiutava di combattere? Il volto di sua sorella Karen le comparve tra i tanti pensieri che affollavano la sua mente in fibrillazione. Di colpo, smise di nuotare. Rimase sospesa a quella profondità, lontana dal palazzo, e si voltò. Intorno a lei, gallerie e caverne di ogni sorta. Doveva essere incappata in una barriera corallina. Si guardò attorno: in quelle pseudo barriere coralline, vivevano vermi tubicoli giganteschi, granchi e molluschi (conchiglie). Dalla conchiglia indaco, cominciò a sprigionarsi una forte luce.

«VOCE DI PERLA INDACO!» urlò con rinnovata determinazione. Questo, era ciò che Karen avrebbe fatto. Doveva avere fiducia in sé stessa, e in lei. Lei le avrebbe prestato soccorso, com'era avvenuto quando era stata catturata da Gaito, davanti agli occhi di Rina. Una luce indaco illuminò il suo corpo. Sulle mani, comparvero un paio di guanti indaco. Ai piedi, degli stivaletti privi di tacco. Indosso, aveva un vestito lungo fino a metà gamba, privo di spalline, che le fasciava il petto, il ventre e una parte delle gambe. Sul lato sinistro del vestito, vi era una lunga striscia verticale, fatta da pizzi e merletti. Impugnò il suo microfono saldamente e lasciò che il suo palco si formasse.

«bene... vedo che la nostra principessa ha smesso di fare la codarda» una creatura marina, dall'aspetto una sirena nera, puntò un dito contro di lei. Da esso, scaturì una potente luce che abbagliò Noelle per qualche secondo.

«se mi vuoi, allora sappi che non intendo cedere! Quindi, te lo chiedo per l'ennesima volta: chi sei?» Noelle non ricevette risposta. Solo un altro attacco, stavolta una sfera di ghiaccio, che tuttavia la mancò.

Pioggia di smeraldo grido al vento un desiderio, stella a cui appartengo fatti vedere! Destino che mi guida, col tuo aiuto so, che non mi arrenderò... più fortuna avrò! Come volevasi dimostrare, la sua canzone non aveva effetto alcuno su quella sirena nera. Chi era? Cosa voleva? In quel momento, si sentì un canto che lei, Noelle, conosceva fin troppo bene. Il canto di Sara.

L'assoluto di un amore può, rendere caldo un vento freddo! Vincendo le difficoltà, che nella vita incontrerà. Riaccende ogni cuore che, da troppo tempo ormai, si era spento!

Stranamente, quel canto ebbe l'effetto voluto: la sirena si contorse per il dolore. La guardò urlare e portarsi le mani sulla testa, alla ricerca di pace per le sue povere orecchie. Accanto a Noelle, comparve un alone arancione, che prese la forma di Sara. In luce e spirito, compariva di nuovo nella sua esistenza. Con le mani congiunte, cantava la sua struggente canzone. Quella che un tempo aveva messo in ginocchio lei e le altre principesse sirene. «Canterò con te. Segui le note della nostra canzone e trasformati» le disse telepaticamente.

«non posso se sono da sola!»

«non sei da sola, Noelle»

Noelle guardò il suo microfono, titubante. Allora, Sara smise di cantare. Il suo spirito s'affiancò sempre di più al suo corpo, finché loro non furono una cosa sola. Fu allora, che il suo microfono s'illuminò, fino a trasformarsi in un nuovo microfono, quello che aveva permesso loro di sconfiggere Gaito. Un disco di luce abbagliante avvolse il suo corpo e il suo vestito mutò. La striscia sul suo fianco sinistro si riempì di pizzi e merletti e un'altro guanto sovrastò il primo. Idem per le scarpe, cui s'aggiunsero dei tacchi. «e ora, la magia della voce, Pichi Pichi!»

Anche se il mare in tempesta mi spinge violento verso la sconfitta! Guardo negli occhi l'amore che mi fa lottare con la forza che dà... per ogni volta che cado io posso rialzarmi e così mantenere... Quella promessa che ho fatto con voce sincera credendo all'amore!

Quella dolce e triste melodia arrivò dritta dritta alle orecchie della nemica, che si contorse ancora di più. Le sue grida echeggiavano nei fondali, attirando l'attenzione dei loro abitanti. Intanto, dietro uno scoglio, si materializzava l'ombra di quella stessa sirena nera.

è una luce incandescente che riscalda più del sole così chiara che rivela la realtà! Voci unite per cantare per sconfiggere il silenzio, sarà forte sarà chiara la verità! Guarda in uno specchio il tuo riflesso è limpido.. e tutto questo ci sarà! Noelle saltò, evitando per pura fortuna l'attacco alle spalle della sirena dietro di lei.

Sarà quel battito forte d'amore che, ci darà forza e speranza per affrontare! Questa tempesta che porta con sè, il vento forte che ci sorprende dal mare

«ATTENTA!» la voce di Sara riecheggiò nella sua mente. Il canto s'interruppe di colpo e Noelle si voltò, vedendo così la seconda sirena. Sgranò gli occhi, incredula «m..ma sono due!»

La sirena davanti a lei sogghignò «pensavi davvero fosse così facile battermi?»

«chi sei?»

«non ti servirà per il viaggetto che ti farai ora»

«perché, dove andiamo?» Non fece in tempo a dire altro, che tutto si fece buio. La nemica dietro di lei l'aveva colpita e si apprestava a portarla via. La perla di Noelle uscì dalla conchiglia e cadde nel fondo. Tornò nella sua forma da sirena...

****



ANCORA UNDER COSTRUCTION!!!!
  
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