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Autore: Little Writer    12/04/2013    8 recensioni
Larry, mi era mancato scrivere su loro...
Dal primo capitolo...
"Oops…
Hi!
Istintiva risposta a un qualcosa che aveva già cambiato tutto in me, senza che me ne rendessi conto.
Quel mio saluto non era stato casuale. Avevo salutato la mia nuova vita con un semplice ‘Hi!’. "
ensite se avete un po' di cuore per una ragazza che scrivendo si sente a casa... :)
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavo spedito, ma nonostante questo restavo l’ultimo del gruppo. Zayn ci guidava per i corridoi immacolati dal neon del backstage. Niall e Liam un po’ dietro di lui, e poi io. Ma non eravamo soli. Carl, l’uomo della sicurezza che mi aveva strappato Harry., camminava affianco a me, e mi marcava a vista. Non mi aveva lasciato respirare, come se avesse voluto provare ad entrare nella mia testa e capire se stavo tramando qualcosa. Credetemi, la voglia di picchiarlo era tanta, ma la tensione e la volontà che avevo dentro erano in maggioranza. Infilai le mani sempre più giù nelle tasche del mio cappotto grigio. Mi stavo torturando mentalmente, e mi chiedevo dov’era. Feci una piccola risatina, pensando a tutte le volte che me l’ero chiesto in quel periodo. Troppe dolorose volte, e da solo mi ero fidato del tempo che passava. Mi ero fidato di ogni secondo, andando avanti da solo, nella speranza incerta di poterlo ritrovare.

Erano quasi passati due mesi. I più difficili della mia vita, quelli e che mi avevano fatto crescere molto e in fretta. Avevo scoperto milioni di carte della mia personalità che erano restate sul tavolo, a prendere polvere per troppo, troppo tempo.
-Tu qua, voi due da quella parte e tu là…-
Rudi parole mi arrivarono alle orecchie, risvegliandomi dalla mia fissa domanda.
-Perché divisi? Ci avete sempre messo tutti assieme?- chiese Zayn.
-Ordini del capo, e vedi di seguirli… ragazzino!-
Zayn gli rivolse uno sguardo di sfida, che lo tenne occupato fino a quando Carl non scomparve dicendo, tra una risata:
-Ahahah… avete due ore per fare quello che vi pare prima del concerto… -
Caddi dalle nuvole pensando che ‘i due giorni’ erano diventati ‘due ore’. Fui scosso da un fremito, tremavo. Misi le cuffie e mi concentrai sulla playlist che tenevo solo per le situazioni disperate, e quella era decisamente disperata/ tesa.
Respirai profondamente. Ogni volta che espiravo, sentivo il mio corpo tremare. Chiudevo gli occhi e cercavo di non pensare a nulla, se non che alle canzoni che in quel momento passavano nella mia testa.
Sistemai le mie cose, guardai i vestiti che avrei dovuto mettere quella sera, accesi le luci dello specchio e mi guardai. Feci le boccacce, come quando da piccolo ero nervoso.
Poi notai un foglietto giallo appiccicato poco sopra di me. Lessi.
“Sono tanto teso, e ti ho preso dei biscotti. Sono nel cassetto… a dopo. H.”
Pensai tanto alla mamma. Mi ricordai di quel pomeriggio passato a parlare e decidere quante zollette mettere nello zucchero. Stupide piccole cose che però, mi mancavano… una volta finita questa storia, sarei andato a Doncaster a testa alta. E lui sarebbe venuto con me.
-Louis sei dentro?-
-Amanda? Si, cero entra… muoviti, prima che ti veda qualcuno!-
-Non potevo partire senza che tu… ecco, volevo assolutamente vederti prima che… insomma, come stai?-
Sorrisi, mentre lei si infilava una mano tra i capelli per sciogliere la sua preoccupazione.
-Come tre anni fa… esattamente lo stesso stato d’animo…-
-Ansia?-
-Si un po’… ma c’è qualcos’altro ora, come se mi sentissi felice di tutto quello che sto facendo, perché l'ho sempre voluto e lo so che dovrebbe fare paura ma… sono felice!-
-Sono contenta per te. Goditi la tua libertà… durerà poco, dolo una notte. Dopo verrà il resto ma tu pensa solo a questa notte. Quello che verrà dopo… viene dopo giusto?-.
-Amanda, io… - mi tremò la voce.
-Oh non piangere vieni qua!-
La abbraccia. Mi stava già mancando, mi sarebbe mancato il suo modo strano di vestirsi, i suoi schizzi, i suoi fogli lasciati in giro. Tutto…
-Amanda, prima che t vada via ho una cosa da darti… l’ho trovata a Doncaster, a casa e avrei sempre voluto dartela, ma non ho mai trovato il tempo… - le porsi un pacchetto fatto di corsa.
Lo aprì, e fu sul punto di piangere.
-E’ la mia copertina, quella rossa che tu mi avevi riportato. Te la lascio per dirti grazie e per ricordarti e che non mi dimenticherò mai di te… e di quanto tu abbia fatto per me durante tutto questo tempo… proteggila, è parte di me dopotutt…-
Mi abbracciò stretto. Senza dire nulla, ma lasciando al tocco delle sue mani, il disegno della parla che non riusciva a pronunciare per l’emozione.
Se ne andò, strappandomi la promessa che l’avrei chiamata tutti i giorni e che non ci saremo mai più divisi. Mi disse di salutar Niall. “E’ un ragazzo d’oro… trattalo bene, fallo per me…” furono le parole che gli dedicò prima di uscire. Avrei mantenuto tutto. Tutto.
Non passò neppure mezz’ora che Zayn venne a bussare.
-Allora a quanto pare… un’oretta scarsa e ci siamo…- la buttò lì, per alleggerire la tensione.
-Già… biscotto?- chiesi.
-No, grazie… seriamente Louis, come stai? Sei pronto vero?-
-Prontissimo. Un po’ di ansia, solo poca, d’accordo molta… tanta va bene.-
Rise.
-Zayn…-
-Si?-
-IO, non so da dove cominciare ma quello che volevo dirti è… Grazie! Io, veramente, non so come sdebitarmi per tutto quello che hai fatto per me. Davvero, probabilmente mi sarei fatto ammazzare direttamente la sera del compleanno di Ed se non mi avessi portato a casa… Non so cosa dire…-
-Bhe... potresti cominciare dal non svegliarmi in piena notte, dal non vomitarmi addosso ubriaco oppure dal farmi passare una notte al freddo in macchina con… Liam.- raddolcì la bocca, pronunciando il suo nome.
-Vi auguro di poter fare quello che stiamo per fare io e Harry presto… e di essere felici, lo meritate. Grazie Zayn, grazie di tutto amico…-
Mi diede una pacca sulla spalla e mi sorrise. Se ne andò anche lui, mentre io restavo a contare i minuti. Sentivo i boati delle prime fan ch entravano, i microfoni che cadevano…. Le mie dita che tremavano. Tutto stava prendendo una forma, un colore. Una via.
Mi addormentai, sotto le note di ‘Turning Tables’ di Adele. Sotto la pressione della mia libertà.
 
 
 
 
-Prontiii… ragazzi tre minuti e si va in scenaaa!- urlò Paul.
Mi girai verso di lui, prima che se ne potesse andare.
Lo tirai a me, e gli sussurrai:
-Grazie di tutto, anche da parte di Harry… e mi dispiace se dovrai perdere il lavoro… ci dispiace davvero…-
-Ora pensa a cantare e a essere te stesso… non pensare a me. - sorrise e scomparve dietro le quinte. Scrollai le spalle e feci un lungo respiro. Niall mi mise una mano sulla spalla, mi incoraggiò.
Dall’altra parte del palco c’erano Liam, Zayn e Harry. Avevamo deciso di stare divisi fino all’ultimo in modo da non destare sospetto.
Partì il countdown, e io perdevo battiti al cuore.
Chiusi gli occhi. Era arrivato il momento.
Mi feci spazio tra i pensieracci della mia testa in modo da localizzare solo il bianco. Niall infilò la chitarra, e mi disse in andare. Non appena vidi lui dall’altra parte guardarmi, avanzai. E lo fece anche lui.
Due “occhi di bue” illuminarono il palco, zittendo il pubblico. Due cuori, due bocche e due voci che non riuscivano ad uscire si fecero largo. Solo noi due sul palco.
Allungai una mano verso di lui, e lui la prese. Iniziammo a cantare “They don’t know about us…”. A cantare il nostro amore, in un unico riassunto di suoni che sintetizzava il più grande passo della mia vita.
Oltre a noi, al di là d quel palco, nessuno capiva più nulla. Li avevamo spiazzati tutti. Solo noi con il nostro potere avevamo compiuto il destino scritto e riscritto in tanti foglietti. Lo guardai con le lacrime agli occhi, e prima che la voce di entrambi iniziasse a tremare… lo baciai.
Sentii le sue lacrime bagnare le mie.
A far scattare la scintilla, che inscenava quell’attimo perfetto, furono le note di ‘Silenced by the night’ che uscivano dalle corde della chitarra di Niall. Le urla dei fans, fecero il resto. Fatto, era fatto.
-Mi sembra di capire che non c’è più nulla da aggiungere…- disse Zayn sorridendo.
Guardò Liam per un attimo, e quello sguardo sembrava dire per entrambi “Un giorno là, al posto loro, ci saremo noi…”.
Presi il microfono e urlai ‘Harry ti amo!’ più forte che potei.
Lui fece lo stesso.
Ogni parte di me voleva lui, e non voleva altro che essere lì su quel palco.
Ci guardammo come per dire ‘Amore è fatta!’
Si era fatta. Scollati da me tutti i mesi di sofferenza. Da lui le bugie. Da noi la paura di dover stare insieme. Non avevamo più blocchi, solo attimi per accorgerci che quello era amore. La capacità di seguire l’altro ovunque e dopo qualsiasi cosa.
Quello era amore.
Il mio amore, che ora stropicciava la sua mano sudata nella mia. Un suono cartaceo lo accompagnò, e poi mi chiuse la mano lasciandomi qualcosa.
Mi guardò, e mi bacio sulle labbra.
Dopo aprii la mano.
Un foglietto
Un post-it.
Sorrisi e lo lessi.
“Ti giuro che questo è l’ultimo… TI AMO! Harry…”.

 

Cari lettori/recensori/ persone che almeno una volta siete passati di qua. Sono io, la vostra Little Writer, o se preferite il mio nome è Martina.
Mi scuso per il ritardo, ma non avevo il coraggio di postarlo. Ce l’avevo pronto da tre giorni, ma ogni santa volta che provavo a mettere insieme due righe di discorso finale mi veniva da piangere. Mi sono affezionata troppo a questa storia; è cresciuta in due mesi, e per due mesi è stata la vittima dei miei sfoghi e delle mie piccole gioie.
MA se sono arrivata a crederci così tanto, da non lasciarla a metà come a volte avevo la tentazione di fare, è merito vostro. Di voi, ragazzi che avete letto, recensito e che mi siete stati di enorme appoggio e incoraggiamento. Non dimenticherò mai nessuno di voi. A voi ho dedicato la mia nuova storia. E’ un racconto originale, non è una FF su band o cose simili. Questo è il link se vi va di andarla a leggere e recensire.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1761728&i=1
Grazie davvero di tutto a tutti.
E’ stata una gran bella avventura.
Buona Notte a tutti…

La vostra affezionata Little Writer xx

  
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