2. Come trovare un arma peggio di
quella batteriologica.
Ma
lo guarda mai un orologio cavolo?
Anzi,
sa che cosa è?
E come si legge?
Su
Josh è quello tondo con tanti numerini.
Sono solo 12 non è cosi
difficile da leggere.
Stranamente Josh è in ritardo,
stranamente.
Saranno
quasi le cinque ormai e io mi sto incavolando
seriamente. È da mezzora che sono qui seduta a questo tavolo con almeno meta
della letteratura inglese accanto (raccolta in libri veramente leggeri) che lo
aspetto. E di lui nemmeno l’ombra.
Se
non quella del suo personalissimo Fan Club. Sono come un
ombra, inizio vagamente a sospettare che prima o poi entreranno nei
bagni dei ragazzi, solo per vedere la marca di carta igienica che usa.
Preoccupante.
Io prima di entrare nel bagno dei maschi come minimo tento il
suicidio.
Tutto
tranne quello.
Le toilette dei maschi sono il primo vero
esempio di una pulizia e igiene che capeggia allegra sulla porta sottoforma di
pericolo.
Cio che dovrebbero scrivere sulla porta è “Vade
retro. Lasciate ogni speranza voi che entrate” Trasudano
di un puzza assurda.
E
non voglio nemmeno sapere cosa, o chi sia morto li
dentro. Dal fetore che ci proviene come minimo un cadavere è rimasto li a
marcire per mesi, minuti secoli e anni. Continuo a roteare la penna
indispettita ed è stato proprio li. In quel momento che è iniziata la vera e
propria storia. Mi sono alzata e girando fra gli scaffali ho visto QUELLO.
Immaginatevi
una scena.
Lunghi e lunghi scaffali grigi, con libri
tutti uguali, finchè per un innato miracolo non confermato, un fascio di luce
proveniente dal neon delle lampade si proietta su quel libro.
Lassù
nel più alto scaffale, della più altra libreria. Una copertina rosa brilla come
la stella polare.
Luccicante
nella sua copertina mi ha chiamato come un santo Graal dei poveri E dentro di
me ho sentito una vocetta sussurrare “è lui” e ho
capito in quel momento che Josh Madison avrebbe avuto
una fine alquanto cruenta, brutale e pressappoco plateale.
Mi
sono sentita come Indiana Jones quando dopo anni arriva all’arca perduta, mi
sono sentita come Jenny quando prende B in matematica, mi sono sentita al
settimo cielo.
E
tutto questo per un libro.
Alquanto
inquietante devo dire.
Me
lo rigiro tra le mani con gli occhi sbriluccicanti.
L’agghiacciante
pensiero che devo assomigliare parecchio a un cartone
giapponese con gli occhi palla mi sfiora
per poco.
10 Mosse per distruggere il
tuo peggior nemico.
Me
lo rigiro tra le mani sorridendo, se ce una osa di cui
devo ringraziare Josh è questa. Mi ha dato in mano
l’arma per distruggerlo. Lo faccio scivolare nella borsa e ritorno al mio posto
sperando che quel cretino alla fine prima o poi arrivi.
A
volte Jenny mi chiede perché io nutra per lui quell'odio spropositato che
solitamente una ragazza non prova nei suoi confronti. F
orse perché un tempio e lui eravamo Amici.
Ora
nemmeno mi riconosce.
Nella
mia mente si crea un flashback stupido. Ho 7 anni.
Sembro
una palla da spiaggia con delle trecce nere.
Inorridisco
a quella visione.
E’
una foto stropicciata, di quelle che le trovi con i
brodi semidistrutti.
In
quella foto non sono sola, c’è quel bimbo dell’aria allegra con due occhi
immensi che guardano l’obbiettivo.
Nemmeno
a dirlo quel bimbo è perfetto. P.e.r.f.e.t.t.o.
e lo sembra ancora di piu accanto a me, che sembro
un…em…un essere amorfo vagamente assomigliante ad heidi.
12
Maggio, è il mio compleanno. Anche il suo.
Siamo
assieme davanti alla torta. Eh già, non avrei creduto che un trasferimento e
anni di lontananza, e soprattutto un radicale cambiamento di fisico dovuto a anni di palestra creassero ciò che è accaduto.
Strano ma si è dimenticato addirittura che Charlie è la bimba grassa (ora magra) con cui passava
assieme alle vacanze.
A
volte mi domando se se ne è dimenticato per caso,
oppure se ne ricorda ma non mi caga comunque.
Bah
meglio cosi, renderà la vendetta molto più cruenta.
-
Buongiorno
Birgam, che fai di bello?
L’immagine
del bimbo mi si frantuma in testa lasciando al suo posto la copia sudata di ben
10 anni più grande.
Visione
terrificante.
Josh ha la vaga capacita di comparire con
la faccia a 5 centimetri da me, sudato con dei capelli…che …che…che oddio! Anche se sudati sembrano quelli della pubblicità della Pantene.
Solo
il nervoso? Qualcosa di più…
-
Indovina idiota…
Occhiata
al tavolo strapieno di letteratura e altra occhiataccia all’orologio. Josh fai 2 + 2 su.
-
Già
vero quella roba inutile.
-
Le
ripetizioni…
-
Appunto
quella.
-
Si
puo sapere per quale santo
motivo non arrivi mai a un orario esatto?
-
Perché a che ore dovevo venire?
Ghigna
ridendo.
-
Esattamente
mezzora fa se non di più.
-
O scusamiiiiiii.
Ghigno
compiaciuto.
Poi lo sento sussurrare piano accanto a me
-
Birgam ti avevo avvisato, ma a quanto vedo non molli
troppo in fretta.
-
Non
mollo mai.
Gli sibilo di rimando.
Raccolgo
i libri e faccio per alzarmi, se a lui non importa della sua media a me che
dovrebbe fregare?
-
Dove vai?
-
Secondo
te? A casa idiota ho di meglio da fare.
-
Birgam!
Mi
giro scocciata per vedere la sua faccia, sembra em…dispiaciuto.
-
Cosa vuoi ancora? Ringhio arrabbiata.
-
Scusami.
Sono incredula, aspetta Charlie…è solo
una stupida tattica.
-
Non
intendo farlo…
Mi
rivolto per andarmene
-
Ah
e Madison… domani sii puntuale grazie.
Uscita
di scena porta della biblioteca.
Sorrido.
0-0
per Charlie vs Josh.
Domani
le ribalto io le regole della partita.