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Autore: ShinigamiGirl    12/04/2013    3 recensioni
Amelia è una ragazza con la colpa di essere nata con capelli rossi e occhi bianchi come la neve. La sua vita è solitaria, da emarginata, ma ben presto alcuni avvenimenti strani la sconvolgeranno.
Cap. 1: "Lui la mollò, lasciandola cadere a terra stremata, e continuando a ridere si chinò, sussurrandole: -Ci rivediamo presto, Mhirael."
Cap. 4: "Amelia sentì una vibrazione salirle dal braccio destro, col quale teneva il pugnale, e sentendo l’animale, ormai a un passo dietro di loro, si voltò per affrontarlo.
-AMELIA!- sentì urlare Tivresh, ma ormai era troppo tardi.
Il puma che li inseguiva le era già addosso."
Cap. 11: "Amelia, stordita, desiderò con tutta se stessa di poter essere libera. In quel caso, avrebbe staccato tutti gli arti di quel tizio e l’avrebbe torturato finché non fosse morto dissanguato. Stranamente, l’idea non le faceva per niente schifo."
Cap. 22: "Quando abbassò lo sguardo, vide che il libro e le sue mani si erano illuminate.
Fece cadere il volume, cacciando un urlo di spavento, ma la luce non scomparve. Incuriosita, si guardò meglio le mani: non erano proprio illuminate, erano dei segni comparsi sulla pelle a illuminarsi. Sembravano quasi dei tatuaggi"
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Kelly guardò imbronciata la sfera d’acqua che aleggiava sopra la mano di Kento.
-Non ci riesco! Uffa!- si lamentò.
-Andiamo, provaci ancora… Se ti arrendi così, non ti insegnerò altro.
-Ok, ok…
La bambina fece un respiro profondo, poi pronunciò una formula in antico elfico, stendendo la mano sopra la bacinella d’acqua. Il liquido tremolò, mentre la ragazzina lo fissava concentrata, e se ne staccò una sfera deformata. Kelly girò il palmo lentamente verso l’alto, ma a metà percorso la sfera si disfò e cadde sulle sue scarpe, bagnandola tutta.
-Accidenti!- esclamò lei, esasperata.
Kento rise sotto i baffi, lasciando cadere dolcemente la sua sfera nella bacinella, poi la tranquillizzò: -E’ normale all’inizio. Inoltre credo che l’assenza dei simboli sulla tua pelle diminuisca le tue capacità magiche. Ora prenditi una pausa.
La ragazzina si sedette sull’erba, posando le mani sul visino.
Erano ormai un paio di settimane che si esercitava con scarsi risultati. Inoltre, il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Amelia, e la cosa la rendeva meno allegra del solito. Avrebbe voluto essere a festeggiare i sedici anni della sorellona insieme a lei, ma dopo tutto quello che era successo…
Inoltre, continuava a vedere spiritelli ovunque.
Anche quando andava a fare il bagno, c’erano gli spiritelli dell’acqua, che spuntavano da tutte le parti. Le prime volte si era imbarazzata tantissimo, ma poi, loro le avevano rivelato di aver visto moltissime persone andare a fare il bagno o i propri bisogni. Non che la cosa la tranquillizzasse, ma almeno non aveva motivo di avere pudore, se l’avevano già vista.
Non ne aveva ancora parlato con Kento, a proposito di quelle creaturine. Aveva paura che potesse fare loro del male, quando invece la aiutavano continuamente.
Anche a scuola, le suggerivano le cose che non sapeva, e la aiutavano quando giocava a nascondino con i suoi amici.
Per lei, gli spiritelli erano diventati ormai dei compagni di vita abituali e molto importanti.
In quel momento però, si rese conto che doveva scoprire di più, e l’elfo avrebbe potuto aiutarla più di quanto potesse immaginare, se solo avesse avuto coraggio di raccontargli tutto, e soprattutto di chiedergli cosa fosse una Custode.
E secondo te, cosa devo fare? Pensò, rivolta allo spiritello verdognolo che giocherellava dondolandosi appeso a un filo d’erba, di fianco a lei.
Lui si voltò, e rispose: Devi dirglielo, o non saprai mai qual è il tuo vero compito.
La bambina annuì, sorridendogli.
La creaturina sorrise di rimando, e riprese a dondolarsi allegramente.
-Kento?- chiamò quindi la bimba, facendosi coraggio.
Lui stava trafficando con il libro di magia, e si voltò incuriosito.
-Kento, tu sai cosa sono le Custodi?
L’elfo, da tranquillo che era, si irrigidì, avvicinandosi lentamente a Kelly.
-Chi te ne ha parlato?- chiese, a muso duro.
-Ecco, non so se mi crederai, ma io vedo delle creaturine piccolissime che si chiamano spiritelli, ma non ti arrabbiare con loro! Mi hanno detto che i tatuaggi si chiamano Tukné, e che io sono una Custode, e che tu mi avresti spiegato!
La ragazzina stava per mettersi a piangere, impotente, e l’elfo cercò di addolcire la voce.
-Ho capito. Scusami, è che questa informazione è molto… Delicata, e non si dovrebbe dire con tanta leggerezza.
-Ma me lo spiegherai?
-Credo che ora non possa più nascondertelo- sospirò Kento -ecco, ogni certi periodi di tempo una creatura chiamata Prysma nasce in un essere sulla Terra. Prysma è come un’entità malefica, l’opposto di Madre Natura, che veniva chiamata Raismo. Però entrambi hanno all’interno un po’ di buono e un po’ di male.
-Quindi Madre Natura è un po’ cattiva e Prysma è un po’ buono?- domandò Kelly.
-Sì.
-Ma cosa c’entrano con me?
Kento esitò, poi, con un sospiro, ricominciò a raccontare.
-All’inizio di tutto esistevano solo Prysma e Raismo, che vivevano completandosi l’un l’altra. Poi Prysma iniziò a degenerare, e la sua piccola parte buona in lei se ne rese conto. Colei che chiamiamo Madre Natura creò il mondo, e le razze. Prysma si addormentò nelle creature del pianeta per non causare altri danni, e Madre Natura diede parte del suo essere alle Creature Incantate, che misero l’animo di Madre Natura in ballottaggio tra varie razze. Le prescelte, di razze diverse, vennero chiamate Custodi. Le Custodi hanno il compito di reprimere il corpo in cui Prysma rinasce prima che il suo lato malvagio abbia il sopravvento, e si manifestano ogni volta in differenti persone. Solitamente le Custodi sono i prescelti dei pugnali e una in più.
-Io quindi sono… Quella in più?- chiese la ragazzina.
-Sì, credo di sì.
-Io… Devo uccidere una persona? Chi?- esclamò, agitata.
-Non lo so, ma Tivresh e Amelia ci aiuteranno, ne sono certo- mentì Kento.
La bambina si tranquillizzò, ancora scossa dalle rivelazioni ricevute. Evidentemente iniziava a sentire il carico, il peso di questo compito. L’elfo si sentì in colpa per le bugie che le stava dicendo, ma d’altronde, non poteva certo dirle la verità, o avrebbe rifiutato di imparare ad utilizzare i suoi poteri, se non addirittura allontanare completamente il compito che le spettava.
Kelly era, in cuor suo, molto preoccupata, ma in piccola parte emozionata, soprattutto del fatto di avere parte dell’anima di Madre Natura in sé.
Come ogni bambina che si rispetti, fantasticò molto su cosa avrebbe potuto fare… Se solo quei poteri non fossero stati un segreto.
Ricominciò ad esercitarsi con Kento negli incantesimi, sovrappensiero. Non riusciva a togliersi dalla testa l’idea che avrebbe potuto sfruttare i poteri per qualsiasi cosa… D’altronde, lei era una prescelta. Chi le sarebbe andato contro?
Non puoi usare i poteri per qualcosa di personale… Disse una vocina femminile.
Kelly si guardò intorno, e vide uno spiritello fatto di vortici di vento, che svolazzava sopra di lei.
Il tuo compito le disse ancora è molto importante, Custode. Non farci pentire della scelta.
Non lo farò, ma vorrei aiutare le persone povere, non solo fermare questa o questo Prysma!
Ne avrai tanto di tempo, dopo la sua sconfitta. Così dicendo la spiritello se ne andò, leggiadra, sulle ali del vento.
Kelly la osservò allontanarsi, con un lieve sorriso sulle labbra.
No, non avrebbe deluso nessuno, anzi. Avrebbe reso orgogliosi tutti, e si sarebbe impegnata al massimo.
 
 
 
 
 
 
Spazio Autrice
 
Hello!
Non ho molto da dire, spero che vi sia piaciuta la leggenda ^____^
Per commenti, critiche, pareri, suggerimenti, attendo recensioni o anche messaggi privati, mi fanno sempre piacere: )
Ringrazio tutti i lettori<3
Al prossimo capitolo!
 
ShinigamiGirl
   
 
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