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Autore: heartprincipess    02/11/2007    2 recensioni
E' sempre stata salvata, c'è sempre stato qualcuno pronto a proteggerla ma ora si trova in una situazione diversa. Ora deve essere lei a salvare la vita di chi le è importante.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un piano di due settimane

Le gocce d’acqua scivolava sulla sua pelle, evidenziando il suo stato disordinato, i capelli completamente bagnati che le adornavano il viso, le davano un aspetto selvaggio, che Goten colse immediatamente, rimanendo stordito davanti a lei.
“Goten, chi è?”, la voce della madre lo scosse dalle sue fantasie, arrossì, si vergognava dei pensieri che gli vennero in mente in quel momento così inappropriato.
Si sbrigò a risponderle, “E’ Bra.”
Chichi raggiunse il figlio, rimanendo sbalordita alla vista della ragazza, “Bra! Come sei zuppa!”, affermò Chichi, invitandola ad entrare.
Bra, ostacolata dai suoi vestiti impregnati d’acqua, seguì goffamente la madre di Goten che la condusse nella sua stanza.
“Prima di tutto, ci vuole qualcosa di asciutto.”, prospettò la donna, aprendo le ante dell’armadio.
Esaminò con attenzione il suo guardaroba, “Hmm..non credo che i miei vestiti ti possano stare bene.”, concluse Chichi, continuando a scrutare tra i suoi abiti.
“Chichi, non preoccuparti. Mi va benissimo qualsiasi cosa.”, rispose Bra, percependo l’affanno della donna.
Le si illuminarono gli occhi alla vista di una veste ripiegata in un angolino dell’armadio, “Questo è di Pan.”, proferì, porgendole un pigiama rosa decorato da orsetti.
In una situazione diversa, avrebbe sicuramente rifiutato quel indumento, troppo infantile per il suo senso estetico, eppure in quel momento avrebbe veramente indossato qualsiasi vestito le fosse capitato sott’occhio, poiché ciò che portava era la veste di un indebito supplizio.
Le aderì perfettamente alle sue affascinanti curve, Goten dovette trattenersi dal commentare, ingoiando la saliva con fatica, cercando una qualche sorta di refrigerio dal caldo che percepiva.
“Ti calza a pennello!”, commentò soddisfatta Chichi.
Bra si guardava nello specchio, volteggiando su sé stessa, sorrise: non era così male come aveva pensato qualche istante prima. Alzò lo sguardo verso la porta, dove era rimasto Goten ad osservarla, il ragazzo era stato rapito dai suoi leggiadri movimenti, ma nel momento in cui fu scoperto non poté che cercar di nascondere il suo comportamento, sillabando una scusa credibile, “Eh..sì, ti sta molto bene. Pan..cioè, è una fortuna che Pan l’abbia lasciato qui.”
Un complimento simile in un’altra circostanza non le sarebbe sfuggito, aveva ascoltato tante volte tali adulazioni da ragazzi passati, ma quando era Goten ad ammirarla era completamente differente la sua reazione, ogni sua parola rivolta specificamente a lei le suscitava un emozione sincera, però ora aveva sulle spalle delle responsabilità che non poteva dimenticare.
Chichi la fece accomodare sul letto, desiderava sapere cosa aveva spinto la figlia della sua migliore amica a raggiungere quel posto isolato nel bel mezzo di un temporale serale, “Cara, allora?”
La ragazza fissava un punto indefinito nella stanza, sapeva cosa dovesse dire, l’alieno le aveva spiegato il piano per filo e per segno, ma le mancava il coraggio di attuarlo.

Si appoggiò sul davanzale della finestra, respirando l’odore della pioggia, “I miei fratelli sono morti qui, sai?”, le rivelò l’extra-terrestre.
Percepì una nota di tristezza in quelle parole, ma si accorse ben presto che la sua mente era oscurata da una sola parola: vendetta.
“Chi sei?”, gli domandò, stanca di dover combattere con dei dubbi impellenti che le colmavano la mente.
“Il mio nome?”, la guardò con uno sguardo gelante, pieno di disprezzo, “Mi chiamo Freezer Junior.”
Quel nome penetrò a fondo i meandri del suo cuore, quel individuo era un discendente di una di quelle stirpi sanguinarie, avevano distrutto pianeti e pianeti, schiavizzando popolazioni intere, per poi uccidere anche loro, servi fedeli.
Lo guardò con disgusto, ripugnata dalla sua sola presenza,“Cosa vuoi? Sei venuto a finire il lavoro dei tuoi fratelli?”
Un ghigno si dipinse sul volto dell’alieno, “Se pensi che mi interessi distruggere la misera razza dei Saiyan, ti sbagli!”
Si stiracchiò, lasciando libera la finestra, avvicinandosi alla figlia di Vegeta, le sollevò con la mano il mento, “Non fare quella faccia. Non ti farò del male se farai quello che ti dico.”
Bra gli sputò senza remore, “Mi fai schifo!”
Quel gesto lo innervosì, Freezer Jr. la scaraventò con violenza sul pavimento, “Non hai capito bene, carina. Qui, comando io. E se vuoi riavere i tuoi genitori sani e salvi dovrai seguire i miei ordini.”
La ragazza si rialzò, massaggiandosi il braccio, “Io non sono una guerriera o cose simili come mio padre o Goku..non avrei speranze di ucciderli.”, gli fece presente Bra.
Ridacchiò, scatenando lo stupore di Bra, ma cosa voleva fare? Quali erano le intenzioni di quel extra-terrestre, che non conosceva cosa volesse dire avere un cuore?
“Pensi che sia così stupido?”, le domandò.
Freezer Junior sfilò dal suo mantello una lunga siringa, la porse alla ragazza, che esitò a riceverla, “Non farmi arrabbiare di nuovo.”, le consigliò l’alieno, consegnandole quel oggetto, “Vi è contenuto un liquido speciale, frutto di ricerche e studi sul vostro DNA. Una sola goccia iniettata nelle vostre vene vi farà capitolare.”

La voce di Chichi la risvegliò dai suoi tormentati ricordi, “Bra, stai bene?”, si preoccupò la donna.
Bra si affrettò a cancellare i timori della madre di Goten, “Sono solo un po’ stanca..è stata una giornata lunga quella di oggi.”
La donna si rilassò, e anche Goten che era rimasto turbato dal comportamento della ragazza tirò un sospiro di sollievo.
Bra prese coraggio, cercando di non tradire le sue menzogne con un tono di voce insicuro, “Chichi, i miei genitori ed anche Trunks sono partiti! Hanno deciso di farsi una bella vacanza.”, scusa poco credibile, ma non aveva saputo inventarsi niente di meglio.
Goten avanzò nella stanza, incuriosito dall’informazione ricevuta, “Strano. Trunks, non mi aveva detto niente.”
“E’ stata una decisione improvvisa! Ma sai che Trunks e la mamma si sono impegnati tanto per l’azienda recentemente..era ora che si godessero un po’ di pace.”, finse nuovamente.
Chichi sorvolò sulla stranezza della decisione che aveva preso parte della famiglia Briefs, sapeva che l’amica amava vivere qualche imprevisto ogni tanto, “Bella idea che ha avuto Bulma! Ma come mai non sei partita anche tu, cara?”
“Beh, ho da poco iniziato il lavoro alla Capsule Corporation..”, spiegò Bra.
Chichi la interruppe entusiasta del comportamento della ragazza, “Hai proprio la testa sulle spalle! Non come qualcuno che conosco che non riesce ancora a trovare una moglie.”
Goten colse l’allusione della madre, “Ancora con questa storia?”, si indispettì il ragazzo, assumendo un colore roseo sulle guance.
Chichi rise di gusto all’espressione del figlio, rivolgendosi poi di nuovo a Bra, “Resta da noi quanto vuoi, cara.”
“Grazie. Resterò giusto due settimane.”, proferì la ragazza, rammentandosi delle parole di Freezer Jr., “Ti dò due settimane di tempo, se non riuscirai nell’obiettivo entro questo termine, dì addio alla tua preziosa famiglia.”



Ringrazio di cuore Pink_Videl e Angela3 che hanno lasciato il loro parere, mi è di grande aiuto e di incoraggiamento. Ancora adesso infatti mi trovo in difficoltà a scrivere questa fanfiction, a causa di impegni universitari, ma la consapevolezza di sapere che c'è qualcuno che vuole leggere la mia storia mi porta a cercar di trovare del tempo libero per scrivere e proseguire.
  
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