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Autore: WaitForIt    13/04/2013    2 recensioni
AU in cui i ragazzi vivono in una terrificante città chiamata Gotham City. Zayn disegna strisce a fumetti per il giornale locale, Liam salva persone indossando una tuta aderente, Louis è un aspirante attore, Harry lavora come fotografo e Niall ride.
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Titolo: Something in the words you say
Autore: WaitForIt
Pairing: Liam/Zayn, Harry/Louis
Rating: Arancione
Trama: AU in cui i ragazzi vivono in una terrificante città chiamata Gotham City. Zayn disegna strisce a fumetti per il giornale locale, Liam salva persone indossando una tuta aderente, Louis è un aspirante attore, Harry lavora come fotografo e Niall ride.
Contaparole: 10757 (per ora)
N/A: aggiorno ogni venerdì. Trovate altre note in fondo al capitolo c:


Capitolo 10


L'appuntamento era stato fissato per Giovedì sera. Avevano scelto il caffè in cui si erano incontrati per caso il giorno in cui Zayn era stato male, come aveva proposto Liam. Per l'occasione, Zayn aveva svuotato e riempito tre volte il suo armadio, optando infine per una camicia a quadri rossi e neri con una maglietta bianca semplice sotto, un paio di pantaloni neri così stretti che non riusciva più a sentirsi le gambe (ma ne valeva la pena) e delle scarpe rosse. Aveva speso almeno mezzora davanti allo specchio nel tentativo di fissare i suoi capelli in un impeccabile ciuffo, poi aveva chiuso gli occhi e lasciato perdere, dato che non gli sembrava mai di riuscire ad ottenere un risultato decente. Durante tutta la preparazione, che era durata all'incirca tre ore, Louis aveva fissato Zayn andare avanti e indietro tra le due camere da letto (aveva ispezionato anche l'armadio di Louis, che era in realtà composto da un grande armadio praticamente vuoto e un cumulo di vestiti ammucchiati in un angolo), stando comodamente seduto in mutande sul divano. Louis poteva dirsi contento di come stessero procedendo le cose nella sua vita: aveva ottenuto una parte in uno spettacolo che amava e che stava andando a gonfie vele, il suo migliore amico stava uscendo con un ragazzo per la prima volta in anni e lui aveva incontrato… beh, questo non era rilevante. Lui aveva incontrato Harry, ma non capiva perché quel pensiero aveva seguito gli altri nella lista delle cose che lo rendevano contento. Louis non sapeva davvero cosa significasse Harry per lui, ma era stato felice di averlo visto alla prima del suo spettacolo. E la sera dopo. E la sera dopo ancora. Gli doveva proprio piacere molto il teatro.
–Lou, io vado.
–Era ora,– borbottò Louis, alzando gli occhi al cielo. Zayn uscì chiudendo la porta.
Rientrò e posò la giacca, prima di chiudersi di nuovo la porta alle spalle. Poi rientrò di nuovo e prese la giacca mormorando qualcosa sulla temperatura. Louis sbuffò platealmente.
 

**
 

Il caffè era esattamente come lo ricordava: con delle piccole poltroncine grigiastre e i tavolini bassi e un odore di caffè che trasmetteva una forte energia. Dietro al bancone colmo di delizie stavano tre impiegati annoiati nelle loro divise grigie e nere. Seduto a uno dei tavolini all'angolo che dava sulla strada stava Liam, in un semplice maglioncino bianco a collo alto e dei vecchi jeans. Era leggermente pallido, o era un effetto del maglione?, e fissava un punto tra la vetrata e la sedia di fronte a lui.
–Ciao,– disse allora Zayn, attirando l'attenzione su di se. Ora gli occhi di Liam lo scrutavano. Zayn voleva baciarlo così tanto.
Dopo che si fu seduto di fronte a lui, arrivò una cameriera a prendere le ordinazioni e quando questa fu andata, calò un silenzio che tra loro non vi era mai stato. Dopo imbarazzati sguardi in giro per il caffè e tentativi di sfogliare il menu con interesse, Liam parlò.
–Mi dispiace,– e il piccolo elefante rosa che era rimasto immobile al margine dei loro campi visivi andò via ondeggiando il suo poderoso deretano. –Non devi scusarti,– si affrettò a dire Zayn. –Stavi male e di certo non dovevi renderne conto a me.
–Ma io voglio renderne conto a te,– qui Liam si fermò, come se sapesse di aver detto troppo; poi riprese come se non avesse detto nulla. –Avrei potuto chiamarti subito.
Ma stavo affrontando Joker e la vita di molte persone era in pericolo e mi hanno sparato.
Zayn allungò la mano sul tavolino e la pose sopra quella di Liam. –Non fa nulla.
Adesso gli sguardi erano diversi: non erano più imbarazzati o sfuggenti, ma caldi e desiderosi. Zayn non riusciva a staccare gli occhi dalle labbra di Liam.
–Questo posto mi ricorda il Central Perk,– disse Liam, come se ci stesse riflettendo da un po'. Zayn impiegò diversi secondi a capire la domanda, preso com'era da altre faccende.
–Sei fan di Friends?
–Da sempre. I miei amici mi prendevano in giro dicendo che somiglio a Ross.
–Louis dice che sono Rachel, anche se non ho mai capito perché.
E solo dopo una manciata di secondi entrambi compresero le implicazioni delle loro parole e sorrisero. In seguito la cameriera arrivò, portando le loro ordinazioni.
–Hai un maggiordomo?– chiese dopo poco Zayn, ricordatosi del biondo che gli aveva aperto la porta quando era andato a cercare Liam.
–Niall?– chiese Liam, come se al solo pronunciare quel nome gli si scaldasse il cuore. –È la più brava persona che esista,– affermò. –Quando non bestemmia,– si corresse poi ridacchiando. –Suo padre si è preso cura di me dopo l'omicidio dei miei; quando è andato in pensione, ho offerto a Niall il suo lavoro. È come un fratello per me, non so come farei senza di lui.
–Da come ne parli sembra una persona che valga la pena di conoscere,– commentò Zayn. –Dovresti portarlo alla festa la settimana prossima.
–Quale festa?
–Louis compirà 27 anni il prossimo weekend, il che vuol dire che mi costringerà nei folli preparativi a breve: pianifica questa festa tutto l'anno, ma si ricorda di organizzare solo tre giorni prima. Tu e Niall siete i benvenuti.
Liam lo ringraziò e i due continuarono a parlare di come la sorella minore di Zayn amasse irrazionalmente i dolci, di come Niall avesse nascosto per due settimane un criceto nell'armadio, di come Louis avesse tentato di comprare un enorme specchio per il bagno, di come Liam avesse bussato alle porte di sconosciuti chiedendo generi alimentari per beneficenza, di come Zayn avesse perso una scommessa che lo aveva costretto a tingersi il ciuffo di biondo. Liam disse che gli piaceva molto il ciuffo di Zayn, ma non disse che avrebbe voluto i suoi capelli al naturale al mattino presto oppure a tarda sera. Zayn disse che gli piacevano i capelli di Liam, ma non disse che immaginava come sarebbero stati più lunghi e ricci per poterli sentire tra le dita.
Erano ormai le undici quando Liam e Zayn lasciarono il locale dopo essere stati avvertiti che era ormai orario di chiusura. Continuavano a farsi domande sui più svariati argomenti. –Che ci facevi a teatro il giorno dei provini?
–Vedi, Niall si annoia a farmi da maggiordomo tutto il tempo, così mi ha chiesto alcuni giorni liberi in cui lavorare come tecnico del suono a teatro. Gli piace moltissimo ed è anche molto bravo. Ero andato a trovarlo e mi sono semplicemente fermato a guardare. Louis ha molto talento.
–Non faccio altro che ricordarglielo.
Camminando erano giunti sotto il palazzo di Zayn ed era ormai tempo di salutarsi, ma nessuno dei due sembrava intenzionato a scollarsi di lì, così finirono per baciarsi, perché era effettivamente quello che avevano aspettato tutta la sera. Un bacio dolce e casto divenne presto più passionale e Zayn cominciò a trascinare febbrilmente Liam al portone e poi su per le scale finché non furono nell'appartamento vuoto. Arrivarono al letto per intercessione divina e Liam era sopra Zayn e poi Zayn era sopra Liam e Liam tolse la camicia e la maglia di Zayn e Zayn alzò il maglione di Liam e Liam lo fermò. –Cosa c'é?– chiese Zayn, allarmato. 
–Non voglio rovinare tutto,– disse, non incrociando il suo sguardo. –Voglio aspettare.
Zayn lo baciò, assicurandogli che a lui andava bene, anche se non sapeva che non sarebbe stato il sesso a rovinare tutto, ma una ferita d'arma da fuoco che avrebbe sollevato delle domande a cui Liam non voleva rispondere.


N/A: Sono tornata! Volevo scusarmi per non aver pubblicato la scorsa settimana (ero andata a Londra e non avevo avuto tempo per scrivere un piffero) e per essere arrivata a pubblicare a quest'ora, ma purtroppo riesco sempre a distrarmi. Beh, vi è piaciuto il capitolo? Sinceramente credo che avrei potuto fare di meglio.
Grazie a love is equal, BlackLittleMole e a ziamslove per aver recensito lo scorso capitolo e a tutti quelli che hanno letto, preferito, seguito, ricordato o chiuso in gran fretta questa storia.
Alla prossima settimana.


P.S.: Scusate eventuali errori, mi si chiudono gli occhi dal sonno.

  
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