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Autore: MedusaNoir    13/04/2013    7 recensioni
Nel primo foglio il dodicenne Severus scrisse alla bambina dai capelli rossi che non ne poteva più di vivere tra quelle quattro pareti, con il padre che gridava e la madre che piangeva in un angolo. Accartocciò la lettera dopo averla firmata e, invece di affidarla al vecchio gufo di famiglia, la lanciò al lato della scrivania.
Questa storia partecipata al "Writing day!"
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Accartocciò i fogli, li mise da parte



La scrivania di Severus Piton, nell’angusta casa di Spinner’s End, era stata ricavata da un vecchio tavolino tarlato. C’erano dei fogli bianchi, meticolosamente impilati uno sopra l’altro; c’erano sempre dei fogli bianchi.

Nel primo foglio il dodicenne Severus scrisse alla bambina dai capelli rossi che non ne poteva più di vivere tra quelle quattro pareti, con il padre che gridava e la madre che piangeva in un angolo. Accartocciò la lettera dopo averla firmata e, invece di affidarla al vecchio gufo di famiglia, la lanciò al lato della scrivania.

Nel secondo le chiese se i signori Evans fossero disposti ad adottarlo; era piccolo, non prendeva molto spazio, era diligente e prometteva di essere gentile con Petunia. Accartocciò anche quello e lo gettò dove l’anno precedente aveva buttato la prima lettera.

Nel terzo scrisse alla ragazza dai capelli rossi di non fidarsi di quel presuntuoso di James Potter, di continuare a rifiutare i suoi inviti per Hogsmeade; un giorno, magari, lei avrebbe potuto accettare di andarci con Severus, ma con la speranza di divenire più che amici. Accartocciò il terzo foglio, che atterrò inerme sul pavimento polveroso.

Nel quarto le raccontò dei suoi compagni di Casa, di quelli con cui lei non aveva ancora voluto legare. Le disse che le loro idee non erano poi tanto male. Accartocciò la breve lettera prima ancora di averla finita, mentre nella piccola casa risuonava lo schiaffo di Tobias Piton sul volto di Eileen Prince.

Nel quinto le implorò perdono, come nel sesto, nel settimo e anche nell’ottavo, e ancora. Le giurò che non le avrebbe mai più rivolto quelle parole, che non l’avrebbe mai più chiamata in quel modo, ma ogni volta, a metà foglio, nella testa di Severus echeggiava la voce della ragazza dai capelli rossi: “Perché io dovrei essere diversa?” Quando il quindicesimo foglio fu lanciato via, gli altri fogli accartocciati ammorbidirono la sua caduta.

La sera del 31 ottobre 1981, Severus Piton afferrò uno di quei fogli stropicciati. Lesse il nome di Lily, riconobbe i segni delle lacrime che aveva versato; lacrime inconsapevoli, lacrime fin troppo felici. A quei tempi poteva sperare ancora di scrivere una lettera alla ragazza dai capelli rossi, ora non avrebbe più potuto farlo.



Buonasera (o sarebbe meglio dire "buonanotte"?)!
Sto partecipando al Writing day! indetto da emme e geilie: un prompt all'ora fino alle 23 di oggi.
Ho voluto iniziare con questa breve flash su Severus/Lily, che prevedeva come prompt "foglio stropicciato"; ho scelto di chiamare Lily "la bambina dai capelli rossi" perché sono in vena angst e volevo "contaminare di angst" anche il fandom dei Peanuts. Odiatemi, ma partecipate alla challenge!

Medusa
   
 
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