Per la prima volta

I giorni trascorsero pacifici nel villaggio dei demoni cane; mi ero abituato allo stile di vita, agli allenamenti pomeridiani, a dovermi alzare alle 4 del mattino ogni giorno per andare a caccia insieme al mio gruppo.
Ma dopo 10 anni continuo a pormi la stessa domani ogni giorno: perchè solo io sono sopravvissuto? Una domanda alla quale non ho risposta e non so se l'avrò mai.
Ma adesso non è il momento di pensare, sono le 4 del mattino ed è ora di fare colazione.
Taka, il cane alpha, sta ululando dando segno a tutto il branco che deve radunarsi e andare col proprio gruppo per cacciare.
Nel branco dei demoni cane la caccia avviene sempre in gruppo, è vietato cacciare da soli e senza il consenzo dell'Alpha; i gruppi vengono scelti in base al colore del manto:
il primo gruppo è quello dei cani bianchi, il secondo dei cani fulvi, il terzo dei cani neri e infine quello dei grigi.
Nonostante il mio manto sia nero come la pece non faccio parte di nessun gruppo ma essendo un lupo faccio l'eccezione, infatti (e questo gioca a mio vantaggio) io caccio insieme al gruppo Alpha di cui fanno parte Taka, capo branco, il figlio Inukai e Jack , amico fidato ormai da 50 anni di Taka. Un lupo nero come me può solo sentirsi un cazzotto in un occhio insieme a questo trio di cani dal manto platino scintillante.
Taka: andiamo gente, i cariboo non aspettano noi, se non ci muoviamo resteremo a bocca asciutta stavolta.
Partimmo alla vista del bosco, ognuno col suo gruppo, tutti zitti e attenti.
Era la nostra mattina fortunata, c'erano cariboo e daini in tutto il bosco, al solo vederli veniva l'acquolina in bocca, peccato però che io stessi guardando tutt'altro che la colazione.
Non mi interessava mangiare, ne dormire o divertirmi con gli altri, il mio unico pensiero e desiderio era lui: Inukai.
Durante la caccia, poichè eravamo nello stesso gruppo, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso; il colore dell'alba dava su di lui una luce che lo faceva risplendere come non mai, era meraviglioso. In tutta la mia vita non avevo mai desiderato a tal punto qualcosa (in questo caso qualcuno) come adesso.
In tutti questi 10 anni trascorsi insieme non avevo fatto altro che osservarlo per conoscerlo meglio e davo il meglio di me per cercare di essere notato da lui ma sembrava solo fiato sprecato.
Non pensavo altro che a lui, lo volevo, doveva essere mio a ogni costo.
Jack: attento Inukai! Dietro di te, voltati!
Quell'urlo mi fece distogliere lo sguardo; uno enorme cinghiale stava correndo contro Inukai mirando al collo, voleva ucciderlo.
"è la mia occasione" fu l'unica cosa che pensai.
Inukai non ebbe tempo di voltarsi che il cinghiale gli era addosso, io che ero distante da lui di pochi metri, presi la rincorsa,saltai in alto come non mai e afferrai il cinghiale alla gola.
In pochi secondi di quel cinghiale rimase solo il corpo intinto in un bagno di sangue, la testa era volata da qualche altra parte che non avevo visto e non mi interessava sapere dov'era.
Le uniche cose che ricordo di quel momento erano gli occhi di Inukai che mi guardavano inermi e stupiti e nei suoi occhi vedevo il mio riflesso, il riflesso di un lupo nero con la bocca e gli artigli gocciolanti di sangue. Era spaventato.
Non volevo che lui avesse paura di me, era assolutamente la cosa che temevo più di ogni altra ma oramai che potevo fare? Un bel niente, il dado era tratto.
Non riuscivo a muovere un muscolo finchè una lacrima uscita dagli occhi di Inukai mi fece smuovere.
Sentii un rumore, mi voltai e vidi un gruppo di piccoli cinghiali riuniti intorno al corpo di quello più grande, era la loro madre.
Jack: Toboe che cosa hai fatto!? Sai benissimo che non possiamo uccidere qualsiasi animale che abbia dei cuccioli! Che cosa avevi in testa deficente!?
Taka: Oh no, Toboe...
Gli occhi erano puntati su di me, e dentro di essi vedevo la mia immagine, l'immagine di un assassino.
Non mi importava cosa pensassero gli altri di me ma solo cosa pensasse Inukai ma era proprio il suo sguardo quello che mi colpì più degli altri e non riuscivo a sopportarlo.
Non riuscii a dire nulla e fuggii. Non rividi nessuno fino al mattino seguente.
Mi ero nascosto in una grotta in mezzo al bosco, era il mio nascondiglio segreto fin da quando ero un cucciolo e soltanto Inukai ne era a conoscienza.
Fu proprio lui il primo che vidi la mattina seguente.
Inukai: ho spiegato tutto a mio padre, so che lo hai fatto per salvarmi la vita, non verrai punito quindi non c'è bisogno che fuggi.
Non cela facevo più a stare in silenzio, non cela facevo più a trattenermi, non questa volta, era ora di mettere le carte in tavola.
Toboe: no, ti sbagli, non l'ho fatto per salvarti la vita, era solo puro e semplice egoismo.
Inukai: egoismo? Ma che stai dicendo!?
Toboe: volevo solo farmi notare, tutto qui.
Inukai: vuoi dire che l'hai fatto solo per vantarti con gli altri? Ma come os-
Non lo feci finire di parlare e lo baciai.
Sentivo la sua lingua umida sulla mia e le sue labbra calde attaccate alle mie labbra. Fu una sensazione bellissima.
Toboe: non l'ho fatto per gli altri, l'ho fatto solo per te. Io...ti desidero.
Ci fissammo per qualche minuto, Inukai non disse nulla, continuava a fissarmi anche lui.
Toboe: hai paura di me?
Inukai: no.
Pian piano socchiuse gli occhi e ci baciammo nuovamente. Stavolta il bacio fu molto più appassionato di quello di prima, le nostre lingue si intrecciavano come le nostre braccia, sentivo il calore del suo corpo sul mio, delicatamente lo presi da dietro e.. ci unimmo appassionatamente.
Quella sera fu la nostra prima volta; il solo fatto che lui mi avesse accettato anche dentro di se e non mi avesse respinto mi faceva toccare il cielo con un dito.
Lo amavo, lo avevo sempre amato e ora che anche lui provava la stessa cosa per me mi riempiva di gioia.
Ci risvegliammo in tarda mattinata uno accanto all'altro.
Toboe: ti amo Inukai.
Inukai: Mi dispiace, ma questa cosa non potrà mai funzionare.
Toboe: cosa?
Inukai: la tradizione dei demoni cane dice chiaramente di unirsi e stare insieme per sempre solo con la compagna che si ama; tu mi piaci ma penso che sia solo una piacere fisico, io non sono innamorato di te.
Improvvisamente quel cielo che fino a qualche minuto fa pensavo di toccare con un dito mi crollò addosso. Ma non volevo arrendermi, no non mi saremi mai e poi mai arreso.
Toboe: allora ti farò innamorare di me.
Detto ciò mi alzai e lo baciai gentilmente. Inukai rimase di stucco.
Inukai: ma, pensaci bene, tutto questo non ha alcun senzo, siamo due maschi!
Toboe: non mi interessa, io ti amo e ti do la mia parola che ti avrò a qualunque costo.
Inukai fece una risatina ironica come per dire "ma tu guarda questo" poi si avvicinò a me e mi abbracciò la schiena.
Non potevo resistergli, mi sono voltato e ci siamo baciati ancora una volta e dopo quel bacio ci siamo uniti nuovamente.
Ora ero sicuro più che mai che l'avrei fatto mio anima e corpo, non lo avrei lasciato a nessuno per niente al mondo.
L'avrei fatto innamorare di me a qualunque costo.
- Continua -

E dopo taaaanto tempo finalmente mi si è illuminata di nuovo la lampadina dell'ispirazione ed ho potuto continuare la storia ;) Però, devo dire che ha preso una piega particolare è? Finalmente un po di scene hot, oh yeah ! Anche stavolta il capitolo s'è praticamente scritto da solo, le idee mi venivano in mente man mano che scrivevo e voit là! Il secondo capitolo :3
Spero che non vi abbia fatto annoiare troppo con le descrizioni (alcuni mi hanno fatto notare che nel primo capitolo non avevo descritto quasi per nulla quindi stavolta mi sono sforzata un po di più) ma spero di non essere stata petulante ._.
Anyway la storia non è ancora finita! :D Appena l'ispirazione torna di nuovo scriverò gli altri capitoli ^^
Fatevi sentire!!! Anche per fare critiche, è lo stesso xD
Al prossimo capitolo!