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Autore: RoseFantasma    13/04/2013    0 recensioni
Parto dal sesto anno dopo la morte di Sirius Harry torna ad Hogwarts con i suoi vecchi compagni ed nuovi compagni stranieri provenienti da una scuola di magia italiana, ci saranno dolci incontri e dolci sorprese per lui ma dovrà cercare il misterioso custode segreto per farsi aiutare nella sua lotta contro il signore oscuro.... BUONA LETTURA E DITEMI COSA NE PENSATE!!!!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Il mese di agosto passò in fretta e con se portò anche l’ avvicinarsi della scuola, un giorno si mise a preparare il baule quando si accorse di una cosa, non aveva dato il regalo a Gherta , quella voce che lo assillava tutte le notti era sempre più forte ed al sol pensiero Harry aveva i brividi. Così mentre Gherta metteva dentro la gabbia il suo falcone…<> disse harry con voce imbarazzata e un po’ tremula allo stesso tempo. La ragazza si girò e prese il regalo dicendo un grazie un po’ strozzato. Si sedette sul letto e cominciò a scartare la carta blu notte quando disse<> . Harry era rimasto senza parole<> <> e poi senza rendersene conto diede un bacio sulla guancia ad Harry . Era come se qualcuno avesse scagliato un incantesimo Pastoglie Total- body a tutte e due, senza dire una parola si rimisero a fare i bauli mentre Gherta apriva la scatola e guardava la fata ballare con tenerezza accompagnata dalla musica. La mattina seguente furono svegliati da un urlo disumano<< ANCORA SIETE A LETTO DOVETE ANDARE A PRENDERE IL TRENO ALLE 11 ED ANCORA DORMITE FUORI DEI LETTIIIIII!>> . la signora Weasley accompagnata dalla vecchia Blak che grida va i peggiori insulti esistenti sulla faccia della terra. I due scesero dal letto immediatamente come se avessero preso una scarica elettrica si vestirono a tutta velocità e scesero trascinando i bauli il più veloce possibile . Dopo una colazione molto veloce ,in cui non ci fu il tempo di parlare con qualcuno, scesero le scale del palazzo e si diressero alla stazione di King Cross a tutta velocità , quando Harry si ricordò che un anno prima aveva fatto la stessa strada accompagnato da Sirius trasformato in Felpato , uno dei suoi pochi momenti di libertà prima della morte … Harry si incupì e pensò per tutto il viaggio al suo padrino una delle poche persone al mondo di cui si fidava, mentre Fiter continuava a toccare la mano di Harry con il suo testone per convincerlo a farsi accarezzare. Poi il cervello del ragazzo tornò a funzionare, dopo una leccata sulle dita del lupo, notò che Gherta stava stranamente zitta ed era un po’ più pallida del solito. Sicuramente era agitata perché sapeva di andare in contro alla più grande scuola di magia d’ Europa e di dover affrontare i confronti con gli altri essendo di un’ altra scuola. Così Harry le andò vicino le prese la mano, a quel tocco la ragazza sussultò e lo guardò,e lui le sussurrò <>, lei di tutta risposta fece sì nervosamente con la testa ma senza staccare gli occhi da terra. Arrivarono in stazione alle dieci e trequarti ed attraversarono la barriera. La locomotiva rossa fiammante si presentava davanti a loro mentre sbuffava vapore.<> di nuovo quella voce di donna era entrata nella testa del ragazzo procurandogli una fitta alla cicatrice ma non ci fece caso ormai capitava sempre più spesso. Forse doveva dirlo a Silente ma non gli sembrava il caso di disturbarlo per una cosa del genere.. Dopo molti saluti e raccomandazioni finalmente salirono sul treno che portava alla scuola. <>disse ad un tratto Hermione un po’ imbarazzata,<>gli rispose Harry con un po’ di tristezza. Gherta che aveva capito quel che pensava lo guardò per un po’ poi esclamò<> Il ragazzo fece sì con la testa molto energicamente e si avviò con Gherta per il corridoio del Treno. Al loro passaggio molti indicavano Harry in maniera molto visibile, dopotutto quello che la Gazzetta aveva detto su di lui e sulla profezia andata in frantumi se lo aspettava visto che continuava a chiamarlo Prescelto o roba del genere, ma anche Gherta attirava l’ attenzione con il suo Faiter che trotterellava allegro fra i due, e Callisto sulla spalla. Mentre passavano molti membri dell’E.S. lo salutarono e gli chiesero se quest’ anno facevano il gruppo come l’ anno scorso. Harry non ci aveva pensato e rispose a tutti che se era possibile certamente. Mentre cercavano un vagone vuoto molte persone che Harry non aveva mai visto salutarono con entusiasmo Gherta che rispose a tutti con un ciao caloroso, dovevano essere tutti ragazzi dell’ Italia come Gherta , e Harry dedusse anche che la sua amica doveva essere molto popolare e stimata nella sua vecchia scuola. Quando entrarono in un vagone quasi in fondo al treno, Gherta gli chiese che cosa era l’ E.S. ed Harry cominciò a spiegare le vicende dell’ anno scorso. Quando ebbe finito di raccontare della Umbrige e di tutto il resto entrò qualcuno a Harry non molto gradito: Draco Malfoy. Era cresciuto molto durante l’ estate e i suo capelli gli ricadevano sulla testa in maniera perfetta tirati all’ indietro. Malfoy era tutto il contrario di Harry, biondo occhi azzurri molto presuntuoso ed arrogante, un tipo che si diverte a prendere in giro la gente facendola sentire inferiore a lui. <> disse lui con la sua voce strascinata che però non si era accorto di Gherta che era seduta fra il finestrino ed Harry e nemmeno dell’enorme lupo argenteo o del falcone che proteggevano la ragazza come due guardie del corpo. <> chiese bruscamente Harry che era seduto a pochi centimetri dalla porta e quindi vicino a Malfoy. <>. A quel punto prima che Harry potesse dire qualcosa ci fu un grido, un ululato ed uno stridio molto acuto che rompeva i timpani e dopo un botto e Malfoy si ritrovò per terra con due grandi e giallastri occhi neri e con puntata una bacchetta sulla gola tenuta da Gherta che lo sovrastava imperiosa con un espressione di rabbia sul volto che , da quando la conosceva , non le aveva mai visto prima, un Fiter che aveva il pelo ritto sulla schiena e ringhiava contro il ragazzo steso a terra e Callisto che si era messo sulla spalla di Ghreta e faceva schioccare il becco infastidita. In quel momento entrarono Ron ed Hermione che a quella scena rimasero a bocca aperta. Sulla faccia di Malfoy c’ era puro terrore, anche se non riusciva a vedere nulla per via del recente gonfiore agli occhi, poi Gherta esclamò con rabbia <>. E non pensandoci due volte scagliò un incantesimo contro Malfoy<> esclamò Gherta e delle bende apparvero dal nulla e si strinsero forte sul corpo di Malfoy come se fosse una mummia e mentre l’ ultima benda si sistemava Gherta con un movimento molto brusco della bacchetta lo buttò fuori dallo scompartimento facendolo andare a sbattere contro il vetro e buttando a terra anche Tiger e Goyle, come sempre alle sue calcagna. Molti ragazzi sentita la confusione, si affacciarono dalle porte di vetro ed alla vista di quel fantoccio imbalsamato risero di gusto. Gherta fece un altro brusco gesto con la bacchetta e la porta si chiuse così forte che il vetro andò in frantumi. La ragazza non ci badò ed andò a sedersi dove era prima con braccia e gambe incrociate ancora furente per la litigata con quello scemo di Malfoy . Grattastinchi per consolarla le saltò in grembo e fece le fusa invece Fiter appoggiò il suo testone vicino a lei, guardando torvo verso la porta in frantumi, che cominciò ad accarezzarlo mentre Callisto tubava ancora in maniera irosa. Tutti dentro il vagone erano immobilizzati e fissavano Gherta a bocca aperta. <> esclamò Ron giungendo le mani e fissando la ragazza. <> balbettò Hermione , ma fu Gherta a concludere mentre aggiustava la porta con in solo impercettibile ma un po’spazientito colpo di bacchetta, <<…un incantesimo immobili mortis eternia, lo usavano gli antichi Maghi Egizi per mummificare i morti sì, quelle bende non si toglieranno facilmente!>> disse compiaciuta con un sorrisetto beffardo sulle labbra. <>disse Hermione ma dovette interrompersi visto che l’ altra agitava la bacchetta in modo minaccioso davanti a lei, <> esclamò Gherta con la bacchetta in mano dalla cui punta uscirono delle scintille color blu cielo ed oro,quindi senza commentare tutti nel vagone decisero di non parlare più dell’ accaduto anche se Harry e non solo lui si chiedeva se perché per Gherta l’ argomento sulle ninfe dei boschi era tanto delicato. Il viaggio continuò allegro e tranquillo : Ron, come al solito, batté tutti e tre clamorosamente a scacchi magici, mentre Hermione le raccontava entusiasta il suo progetto del C.R.E.P.A., sperando di aver trovato una forte alleata nella sua campagna ed ad un tratto,con sorpresa di Harry, Fred in persona si materializzo nel loro scompartimento dicendo che aveva deciso di riprendere la scuola e che però avrebbe fatto un anno in più, facendo quindi lo stesso anno di tutti gli altri. Poi mentre Fred si sedeva accanto a Gherta con un gran sorriso, qualcuno entrò. Era una ragazza alta con lunghi capelli mori e molto carina: Cho Chang era appena entrata salutando Harry con voce un po’ strascinata. Harry e Cho erano usciti insieme l’ anno scorso ma non era andata molto bene e poi durante l’ anno non avevano fatto altro che litigare per via di vari fattori contraddittori. <>disse lei con voce che non era la sua. << Solo un po’ , comunque ormai è passato. Ah ti presento Gherta Finner, lei è una delle allieve italiane della scuola che ha chiuso venuta ad Hogwarts >>. La ragazza che stava leggendo un libro intitolato “il segreto nel bosco di Hern” lo abbassò rivelando il suo volto luminoso ed il suo sorriso che lo era ancora di più. <> disse Cho tutto d’ un fiato e si voltò a guardare Harry per vedere la sua reazione ma fu sorpresa nel constare che sul volto del ragazzo non c’era nemmeno l’ ombra di gelosia, anzi il ragazzo guardava l’ altra molto interessato sull’ argomento “Davide”. La ragazza un po’ delusa, si voltò verso la porta e fece per uscire quando… <> disse un ragazzo alto e slanciato con capelli castano chiaro ed occhi grigio-verdi. <>rispose Gherta con poco entusiasmo. Il ragazzo andò da Gherta e la abbracciò con molto entusiasmo come se fosse più di un’ amica, dandole un bacio sulla fronte, e poi la guardò profondamente. << Bè ora devo andare dobbiamo metterci la divisa, però ci incontreremo dopo vero?>>disse il ragazzo con uno sguardo speranzoso. <> disse Gherta che aveva ripreso a leggere il suo libro con le guance un po’ più colorite del solito. Così David con un sorriso di vittoria sul viso uscì con Cho che lo precedeva. <>esclamò Hermione trascinando Ron fuori, e quando passò vicino a Gherta le sussurrò con un sorriso malizioso << Davvero carino me lo devi presentare se non è già occupato ovvio>> la ragazza non la considerò. Harry che era rimasto un po’ teso per quel abbraccio fece sì con la testa .anche Fred se ne andò con una strana smorfia sul viso,lasciando i due soli nello scompartimento . <> domandò Harry un po’ a disagio per quel abbraccio anche se non sapeva il motivo. <>disse Gherta per far disciogliere l’ attenzione su quel ragazzo e ci riuscì molto bene. Il discorso sul quiddich li accompagno , Harry capì che Gherta amava il Quiddictc quanto lui, per il resto del viaggio finche il treno non si fermò e una banchina apparve davanti a loro. Hogswarts si ergeva con la sua maestosità.
  
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