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Autore: madelifje    13/04/2013    5 recensioni
Bea è una diciassettenne della Lombardia.
Non crede nell'amore (anche se potrebbe fare un'eccezione per i membri dei Green Day o Johnny Depp), ed ha un pessimo carattere.
Ha un segreto: da circa un anno chatta tutte le sere con un ragazzo inglese, un certo Liam, che non ha mai visto.
Insomma, è una ragazza perfettamente normale.
O almeno, lo era prima di ritrovarsi catapultata nel corpo di una sconosciuta fidanzata con Zayn Malik.
***
Aprii lentamente gli occhi.
Mi sentivo come se fossi stata investita da un tram.
Era un mia impressione o la luce era diventata più forte?
Ma soprattutto, cosa diavolo mi era successo?
Mi appoggiai al letto e mi rialzai faticosamente. Dopo qualche secondo riuscii a mettere a fuoco il piumone viola.
Mi sedetti per precauzione e appoggiai le mani sulle cosce.
Un attimo… jeans?
Io indossavo dei leggins!
Una consapevolezza atroce si fece strada nella mia mente.
Il mio piumone non era mai stato viola.
Con in cuore che batteva all’impazzata sollevai lo sguardo alla ricerca di uno specchio e ne trovai uno appeso alla parete di fronte a me.
Urlai.
Il volto che mi fissava non era il mio.
Genere: Comico, Demenziale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Luck is against me.  



-Vorrei un frullato alla fragola. E ci metta anche del cocco, signora.
-Ho diciassette anni, merda!
Ahi! Non l’avrei passata liscia, non con Adolf appostato dietro al bancone. Me l’avrebbe fatta pagare, poco ma sicuro. Anche se l’undicenne seduta davanti a me non sembrava troppo provata.
-Frullato alla fragola e cocco. Ricevuto, piccola! –trillai.
-Ho undici anni! –protestò.
-Esatto. –sibilai.  Annotai sul piccolo block notes il mio quinto ordine della giornata  e feci dietrofront verso il bancone.
Ci siamo. Adolf ti ucciderà, soprattutto quando scapperai via.
Feci il frullato in due secondi, consapevole dei suoi occhi sulla schiena.
Lo portai alla ragazzina, con un sorriso fintissimo sulle labbra.
-Ti sei salvata in extremis. Ma non del tutto. mi ricorderò della parolaccia, Foster.
Eccolo. Accucciato dietro al bancone, osservava i “suoi dipendenti” credendosi un mix tra James Bond e un camaleonte. Aveva però avuto l’infelice idea di farsi una cresta, cosa che lo rendeva visibilissimo.
-Eccheccazzo, Josh! Era solo un’innocua “merda”!
-E questa?!
-Un… innocuo eccheccazzo?
Josh aveva preso il suo incarico di gestore maledettamente sul serio, non c’erano dubbi.
-Haley!
-Ragazzone del mio cuore, colgo l’occasione per chiederti un favore –apprezza la rima. Potrei staccare mezz’ora prima, oggi?
Gli lanciai la mia migliore occhiata da cucciolo di foca. Con lui funzionava sempre…
-Mi hai appena chiamato “ragazzone” e speri di ottenere un permesso?
Fanculo alla mia linguaccia.
-Assolutamente no! Anzi, rimarrai qui fino alle cinque, così imparerai a non imprecare contro i clienti!
Fanculo anche a lui.
Nonna Enigmina mi avrebbe ucciso dato che avevo promesso che sarei passata a trovarla.
-Ma ca…lendario Josh! Non puoi farmi una cosa del genere!
Adolf si diresse a grandi passi verso la porta, sotto lo sguardo stupefatto dell’undicenne che non lo aveva ancora visto.
 
A coronare una delle domeniche pomeriggio peggiori della mia nuova vita, il locale rimase deserto per tutto il pomeriggio. Così deserto che intorno alle tre decisi di dedicarmi alla contabilità.
O almeno, ci provai.
-‘Ngiorno, Haley. -Per poco non caddi dallo sgabello.
-Ammettilo: Josh ti ha pagato per tormentarmi!
-No, Josh mi paga per cantare in ‘sto posto ogni venerdì, sabato e domenica sera. E se non ti dispiace, ho intenzione di provare. –dichiarò Liam Payne lanciando lo zaino su un tavolo.
-Invece mi dispiace.
-Fattene una ragione.
Avrei voluto ucciderlo.
Decisa ad ignorarlo, chiusi la cassa ed iniziai a fare i conti. Purtroppo per me, l’occupazione principale di Liam Payne era rompere i cosiddetti alla gente.

Today is gonna be the day 
That they're gonna throw it back to you 
By now you should've somehow 
Realized what you gotta do 
I don't believe that anybody 
Feels the way I do about you now 


-Qualcosa di più recente no? –commentai.
-Cos’hai contro questa canzone?
-What’s the story Morning Glory è uscito nel 1995. Ha la mia età. E voi siete in un locale del XXI secolo.
Liam mi guardò come se mi fosse spuntato un secondo naso nel bel mezzo della fronte.
-Ascolto gli Oasis. Contento?

And all the roads we have to walk along are winding 
And all the lights that lead us there are blinding 
There are many things that I would 
Like to say to you 
I don't know how
 

-Dimostramelo. Perchè non è possibile che Haley Foster ascolti della musica decente.
Voleva una sfida, quindi. I miei occhi si assottigliarono e mi unii a lui nel cantare il ritornello.

Because maybe 
You're gonna be the one who saves me? 
And after all 
You're my wonderwall 


Ebbene sì, l’avevo smerdato.
-È la Serata Alternative Rock. –spiegò Liam con un banale tentativo di cambiare discorso.
-Tutti i gruppi che suonano l’Alternative Rock? Purtroppo me la devo perdere. –commetai.
-Perché? –Quello era il colmo. Non era una domanda di cortesia, Liam Payne sembrava davvero interessato! O era semplicemente un ottimo attore.
-Zayn. –dissi semplicemente. Non volevo rivelargli tutto il mio piano. Eppure Liam intuì qualcosa.
-Ok, allora ascolterai tutto il mio repertorio adesso.
Cantammo Charlie Brown, Viva la vida e Yellow dei Coldplay, This is War dei 30 seconds to Mars, American Idiot, Know your enemy e Oh love dei Green Day. Quando gettai una rapida occhiata all’orologio rimasi stupita nel vedere la scritta 17:02. Ero libera. Potevo andare da Nonna Enigmina senza che a Josh venisse in mente di trucidarmi.
 
Quando appoggiai le All Star sull’asfalto mi accorsi di essere confusa. E tanto anche. Perché quel pomeriggio mi ero divertita, e la cosa non mi piaceva per niente. Soprattutto perché anche Liam sembrava essersi divertito. Insomma, avevo promesso alla vecchia malefica che sarei stata gentile con lui. E l’avevo fatto. Anzi, ero andata decisamente oltre all’essere gentile. E stavo per andare a parlarle di Zayn.
Zayn Malik era un bravissimo ragazzo. Baciava da dio. Con me era sempre gentile e premuroso. Era uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto. Mi piaceva, e tanto anche.
Ma non lo amavo.
L’amore era una cosa tremendamente diversa.
In seconda avevo dato il mio primo vero bacio (traduzione: avevo limonato) con Marco Grandi, e all’epoca pensavo di essere veramente innamorata di lui. Poi Marco mi aveva confessato di essere gay, e di frequentarmi solo per non far preoccupare il padre. Sì, era stata una mazzata. E sì, in qualche modo ero riuscita a superarla. Un anno dopo, un certo _Liam retwittò una citazione degli Script. Due giorni dopo, sempre _Liam iniziò a seguirmi su Tumblr. Il giorno seguente chattammo per la prima volta.
L’amore non mi interessava.
Non volevo un altro Marco.
L’amore era una stronzata per poveri ingenui.
 
-Giustifica il tuo ritardo prima che arrivi al cinque. Uno.
-Mi è successo di tutto! deve credermi!
-Due.
Nonna Enigmina era bassa. Molto bassa. Avrei potuto stenderla semplicemente soffiando, pur essendo alta un metro e sessantacinque.
-Io ho avuto molto da fare e…
-Quattro.
-Ma non vale! Hodovutolavorareok?
-Mmm.
Due secondi dopo buttò giù il gatto da una poltroncina. Il povero animale emise un verso (un’imprecazione nella lingua dei gatti, ne sono sicura) e scappò via.
-Rufus, piantala di fare l’asociale.
Rufus era anche il nome della talpa senza pelo di Ron, l’amico di Kim Possible, ma non lo dissi. Non ne ebbi nemmeno il tempo, perché tre secondi dopo mi spinse sulla summenzionata poltroncina.
-Allora? Novità? Cosa fai stasera?
-Vado a cena con Zayn. Parte dopodomani per l’Australia, e voglio fargli una “festicciola intima d’addio”.
-Farete sesso dopocena?
-Ma… che domande sono?!
Oddio. Avrei fatto sesso con Zayn dopocena? Non ero assolutamente pronta ad una cosa del genere!
La vera Haley l’avrebbe fatto, quindi Zayn ci sarebbe rimasto male se avessi rifiutato… potevo sempre narcotizzarlo, così avrebbe dormito fino alle undici del giorno dopo e non avrebbe potuto fare altro. Ma sarebbe stato troppo meschino da parte mia.
Quindi… No. Assolutamente no.
-Cara, non volevo mandarti in crisi con quella domanda. Sappi che dovrai anche dirgli “ti amo”.–fece Nonna Enigmina interrompendo i miei deliri mentali.
-Be’, c’è riuscita. Aspetti… CHE COSA?! –grugnii.
-Comunque la cena mi sembra un’ottima idea! Cerca solo di non andare oltre!
Non c’erano più le vecchie di una volta.
 
Ginny’s POV
-Zayn ti posso parlare?
Visto che Lena mi evitava da due settimane, avevo deciso di passare al piano B. Zayn Malik si stava allacciando frettolosamente la camicia (lasciando intravedere i pettorali), eppure non sembrava troppo sorpreso di vedermi.
-Haley non può più venire?
-Eh?
Sbatté le palpebre più volte. –Ginny, cosa ci fai qui?
-So tutto.
-Qual è la radice quadrata di 352984?
-Puoi sempre chiederlo a Lena, tra un bacio e l’altro.
Impallidì ad una velocità impressionante.
-Tu non sai niente, Ginny.
-Allora spiega. Oppure andrò a dire tutto alla tua ragazza.
 

Bea's POV
Domenica sera è una delle poche in cui ci permettono di uscire da scuola (salvo casi eccezionali, tipo il lavoro). Quasi la totalità degli studenti della Shoreline va in discoteca. Io stavo aspettando Zayn sotto al porticato.
E mi tormentavo.
Poi lo vidi.
-Scusa piccola! Mi ha… uhm… telefonato mia madre, e sai com’è…
C’era qualcosa di tremendamente strano nel modo in cui lo disse, ma feci finta di niente.
Ci baciammo. Cavolo, era il ragazzo ideale.
Durante tutto il viaggio in macchina mi raccontò dei preparativi per la partenza. Della sua incapacità nel fare le valige, dell’ansia di essere il meno bravo in tutto lo stage, di soffrire di nostalgia… Eppure c’era qualcosa che non andava.
La sensazione non mi abbandonò neanche quando entrammo nel ristorante ed un cameriere ingessato ci fece sedere al nostro tavolo.
-Cosa prendi? –mi chiese Zayn.
Bel problema. Conosceva la metà dei piatti sul menù –tipicamente inglesi- ed avevo una voglia assurda di cotoletta –tipicamente milanese. Decisi di affidarmi al solito metodo infallibile.
Ambarabacciccìcoccò tre civette sul comò, che facevano l’amore con la figlia del dottore, il dottore si ammalò, ambarabacciccìco-cò!
Quella stupida conta mi fece tornare in mente l’argomento Amore. Merda.
-Il filetto! –buttai lì, cercando disperatamente di distrarmi. –Tu?
-Non lo so ancora.
Rimasi in silenzio fino a quando il cameriere non se ne fu andato con le nostre ordinazioni.
Poi ebbi L’Idea.
Iniziai a parlare del più e del meno, come se davanti a me ci fosse stato Josh e non il mio ragazzo.
-Haley, ti devo dire una cosa. Ma non so come la prenderai.–disse Zayn troncando un appassionante discorso sui luna park.
Oh merda oh merda oh merdosa merda!
-Tranquillo. Ho scoperto da poco che la madre di Honey Boo Boo ha paura della maionese. Ormai non mi stupisco più di niente. –dichiarai. Ma perché me ne uscivo sempre con queste cavolate?
-Ma come si fa ad avere paura della ma… Comunque, ti volevo dire che…
Mi guardò per un lunghissimo istante.
-Ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessun altra. Ho paura che la lontananza rovini il nostro rapporto, perché non credo che riuscirei a sopportarlo. Mi ripeto che sarà solo per un mese, perché poi tu mi raggiungerai, ma… io ho paura, Haley.
Oddio. Cosa dovevo dirgli? Ti amo? Avrei potuto dirlo in italiano, così lui non avrebbe capito nulla ed io avrei fatto la figura della poliglotta.
No, era un’idea assolutamente idiota.
Non potevo nemmeno scappare in bagno (anche se avrei tanto voluto farlo).
Così scelsi la via più indolore.
Mi sporsi in avanti e lo baciai sulle labbra.
-Anche tu mi mancherai. E quando sarai in Australia il nostro rapporto non cambierà. Hai capito? Ci sentiremo tutti i giorni. Non te ne accorgerai nemmeno. Possiamo farcela, Zayn.
 
Due giorni dopo Zayn Malik salì sull’aereo diretto a Sydney.
Era iniziato il mio conto alla rovescia prima dell’Australia.



HOLA!
Scusate. Scusate. Scusate. Scusate. Scusatemi tantissimo.
Giuro che cercherò di essere più puntuale çç
Ho avuto da fare con la scuola, proprio non ce l'ho fatta... uccidetemi.
Il capitolo è anche orribile, e lo sto postando alle 22:51. Cavolo. Non posso aggiornare domani, perchè vado a vedere Bianca come il latte rossa come il sangue LOL
Non vi annoio oltre, meraviglie ♥
tantissimissimi baci,
Gaia
ʘ‿ʘ


 
  
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