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Autore: MaryMatrix    03/11/2007    9 recensioni
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Rinoa81, assistente amministratrice.

Questa è un'Hermione/Draco, tutta raccontata e commentata dall'unico, originale, mitico... Signore Oscuro Eterno e Terribile (ET)!!! Cosa accadrà ai due nemici quando nel mezzo c'è Voldemort??? Mah... leggere per scoprirlo...
"Addio Tom,
Almeno per quanto mi riguarda tu sarai sempre l'Unico Signore Oscuro"
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Pansy Parkinson, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2:
Questione di Coscienza 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Una cosa che mi stupirà sempre è la memoria che ha mia nipote Minerva… mi ero aggrappato alla speranza che lei avesse dimenticato che dovevo finire di raccontare la storia di Draco e di Hermione… ma no, miss memoria lunga la sera successiva era di nuovo sulle ginocchia del suo amato Nonno Voldemort… è incredibile quanto questa bambina assomigli alla madre, a parte per gli occhi, che sono quelli di Draco. Comunque quello che adesso interessava alla bambina e ai suoi cari e adorati fratelli era solamente di sentire la storia d’amore dei loro genitori… Arti Oscure datemi la forza… Decisi che quella poltrona non andava più bene, dovevo trovare un nascondiglio, per nascondermi da quelle tre piccole pesti che avevano il potere di rompermi più di quell’Enrico Pentolaio… ma ancora una volta invocai pazienza e continuai quella storia riprendendola da dove l’avevo lasciata…

 

Draco si risvegliò, perché un sole tremendo batteva sul suo volto bianco. Gli ci volle qualche minuto per ricordarsi quello che era successo la sera prima. Saltò in piedi. – Granger! – chiamò. No! Non poteva sopportare di averla persa… pensavate che si fosse innamorato??? Vero??? Ahahahah ci siete cascati!!! NO!!! Risposta sbagliata… era solo che ancora una volta pensava che due cervelli fossero meglio di uno… ora io rimanevo fermamente convinto che per fare un cervello purosangue ne occorressero due Mezzosangue (la sapete la matematica??? Altrimenti perché si chiamerebbero Mezzosangue???? 2 Mezzicervelli formano 1 Purocervello), però provate a mettervi voi persi sperduti chissà dove (altrimenti non sareste persi sperduti, dico io), con un sole bestia che vi batte sulla faccia e neppure uno straccio di occhiali da sole??? Ah, dimenticavo, la vostra scopa è appena stata disintegrata da un fulmine. Fortunatamente (o almeno in senso lato) la Granger non era distante. Draco alzò gli occhi al cielo… erano sperduti e lei cosa faceva? Dormiva!!! Ora ho capito il non farsi prendere dal panico ma così mi sembra esagerato…

- Granger! – esclamò Malfoy. – Granger svegliati e fa’ lavorare i neuroni! Granger… Granger!!! – le tirò un ceffone.

Lei fece un verso molto simile ad un “ahi” e si svegliò. – Dove siamo? – domandò mentre dopo poco tempo si sedeva sulla sabbia. – Su un’isola deserta? – domandò. Certo, ragazza, hai proprio intuito… voglio dire sei sulla sabbia, con un sole bestia che ti batte negli occhi, davanti hai il mare, dietro la giungla, nessuno è stato tanto beota quanto voi due nel precipitare lì, dove vorresti essere, a New York??? Che gente…

- Vedo che non ci sono danni al cervello. – commentò Draco, sarcastico. Secondo me solo per il fatto che aveva detto “Su un’isola deserta” con tono interrogativo la Mezzosangue doveva essere classificata come mentalmente inferma…

- Su un’isola deserta sola con te? – Hermione fulminò con lo sguardo Draco. Sì, ragazza, direi che il tuo intuito è fantastico.

- Non guardarmi in quel modo! – sbottò lui. – Non è stata colpa mia… pensi che a me faccia piacere stare con una come te? -.

- Beh, a me no di certo! – Hermione si alzò. Irascibile… secondo me le piaceva già da allora…

Draco sospirò e Hermione fece altrettanto. – Senti – cominciò lei. – se litighiamo in questo momento non ci aiuteremo… dobbiamo prepararci un rifugio e poi dobbiamo pensare anche a mangiare. -.

- Bene. – Draco si mise a gambe incrociate e si distese. – Quando hai finito con le magie avvertimi che ho fame. -.

Eheh… un Malfoy si aspettava sempre di essere servito e riverito… se poi contiamo che la ragazza (MEZZOSANGUE!!!) era anche amica del Pentolaio, e di quella specie di Arlecchino vivente di Weasley allora sì che avrebbe dovuto pretendere un trattamento di servizio… non so perché ma lei non sembrava d’accordo. – No! – esclamò repentinamente. – Adesso mi stai a sentire! Io non sono un elfo domestico e pretendo la tua collaborazione, perché se ti aspetti che io faccia le cose per te, bello mio ti sbagli di grosso! – era molto irascibile la ragazza… Draco poggiò su di lei i suoi occhi grigi e per qualche momento Hermione temette che potesse prendere la bacchetta e farle qualcosa di male, ma poi incredibilmente lui sorrise. – La pensi così Granger? – domandò lui. – Perfetto, adesso ti dico come la penso io: tu sei il cervello più brillante a scuola, sai a memoria milioni di libri, quindi adesso mi fai la cortesia di dimostrarmi che ti meriti che tutti ti considerino una ragazza intelligente. -.

Hermione sorrise. – Già, bravo. – annuì lei. – Ma se speri di ottenere qualcosa adulandomi ti sbagli di grosso… e se non sei disposto a collaborare allora non mi servi a niente. – girò sui tacchi verso la giungla, estraendo la bacchetta.

Draco non pensava che potesse farlo davvero: entrare nella giungla e mollarlo su quella spiaggia. – Ehy Granger… non dirmi che vuoi davvero entrare là dentro da sola? E non vorrai seriamente lasciarmi da solo? – ma Hermione era sorda alle sue domande e prima di cambiare idea sparì tra il fogliame della giungla. Draco la vide sparire. “Oddio l’ha fatto davvero!” pensò lui. E si mise a correrle dietro urlando il suo nome. Hermione lo sentì. La prima cosa che pensò quella ragazza dai capelli crespi fu che era un folle a segnalare così la sua presenza in una giungla. Quindi si sbrigò a raggiungerlo.

- Malfoy. – aveva un sorrisetto divertito. – Allora ci stai a collaborare? – gli allungò la mano.

Draco la guardò sospettoso e lei sorrise ancora di più. – Oh, andiamo, non dirmi che sei venuto qui solamente perché volevi farti una corsa… -.

Draco le lanciò un’occhiata di puro disprezzo. – Attenta a come parli Mezzosangue. -.

- Hai paura Draco? -.

Lui si guardò intorno… i Mangiamorte non devono mai avere paura… eppure in quel momento ne aveva… povero povero angelo, su un’isola deserta con una rospa saputella (credo che il concetto di Mezzosangue ormai sia chiaro a tutti, comunque lo ripeto per eventuali fraintendimenti: … e Mezzosangue)!!! Lui non aveva paura. Sentì uno scricchiolio dietro di lui. – WAAAAAAA! – urlò saltandole in braccio (l’ho già detto che a volte i Mangiamorte sono proprio idioti?), e lei lo lasciò subito andare, morendo dalle risate. – Ahahahahahahahahahahaha! – disse lei rinfoderando la bacchetta che aveva usato per provocare quel rumore.

- Molto divertente Granger. – Draco cercò di darsi un contegno mentre si rialzava e tentava di nascondere il rossore. Quindi la guardò. – E adesso, se hai finito con i tuoi stupidi scherzi, che cosa hai intenzione di fare? -.

La ragazza assunse un’aria pensierosa giocherellando con la coda. – Suppongo che dovremmo trovare un posto dove dormire. – propose lei.

A quello ci ho già pensato. – la informò Malfoy. La prese per un braccio. – Vieni con me. -.

Aveva fatto un po’ di strada Draco prima che Hermione lo trovasse, e quindi su un albero grande e grosso aveva trovato già costruita una casetta, che sembrava disabitata… era malmessa, ma pensava che con la magia avrebbero potuto rimediare, e comunque non dovevano stare lì per molto tempo. Draco era convinto che sia Io sia l’ordine del Tacchino (ho già detto che è uguale, tacchino o fenice per me non cambia nulla!!!) in quel momento li stessimo cercando. Il che era vero, perché Lucius era diventato un vulcano attivo quando al ritorno della battaglia era venuto a sapere che suo figlio Draco aveva avuto un incidente di percorso…

Poi però un pensiero si fece spazio nella mente di Malfoy jr: perché la notte prima non aveva tirato a diritto, ma era voluto andare a salvarla? “L’hai fatto solamente perché pensavi potesse essere utile” continuava a ripetere. Poi sulla sua spalla comparve un piccolo Draco in miniatura vestito da angelo, con tanto di aureola:

- Sì, certo, continua a ripetertelo… - Draco sembrò fermarsi per qualche istante al suono di quella voce e alla vista di quella figura.

- Non vedi che lo confondi così? – sulla spalla sinistra comparve un piccolo Draco con un tridente, vestito da diavolo. – Non farci caso Draco. – si rivolse a Draco. - È affetto dal morbo di Beautiful. -.

Draco era a dir poco sorpreso da questa manifestazione dei due componenti della sua coscienza… non sapeva neppure di averne una fino a quel momento.

Insomma. – continuò il diavoletto. – Non vorrai mica insinuare che lui, un Mangiamorte, abbia rischiato tutto per una come lei? -.

- E se anche fosse? – replicò l’angelo. - È stato comunque un gesto da ammirare. -.

- Me ne ricorderò quando morirà di fame. -.

“Smettetela” pensò Draco. “Che siete venuti a fare?”.

- Cuore puro, qui, è convinto che a te piaccia quella. – spiegò il diavoletto.

- Beh, non sarei mica venuto se non ci fosse stato il dubbio nella mente di Draco. -.

- Nella tua mente invece c’è qualcos’altro che non funziona… -.

“Smettetela! DD (Draco Diavoletto) smetti di offendere AD (Angelo Draco) siete la mia coscienza! Lavorate insieme!”

- E tu e la Granger non lavorate forse insieme adesso? – domandò AD.

Arrivarono a destinazione. “Sparite adesso!” ordinò Draco sempre mentalmente, sapendo che AD aveva fatto centro… adesso sentiva che i suoi pensieri erano spiati. Nel frattempo Hermione era rimasta ad osservare la casa che aveva trovato Draco. – Malfoy! – esclamò.

- Sì! – lui si riprese dai suoi pensieri.

- È meglio di quello che potessi sperare. – era entusiasta. Non seppe perché, ma si compiacque nel vederla in quel modo. Hermione si accorse di aver il suo sguardo gelido puntato addosso.

 – Stai bene? -.

Non era così sicuro, però annuì lo stesso.

Di solito a questo punto i miei nipotini mi chiedono di fare un intermezzo informativo sulla coscienza di Draco…come potete immaginare è sempre diverso, perché cosa volete che ne sappia io della coscienza di Draco??? Quindi non costringetemi a raccontarvi i “tre porcellini” versione coscienza di Draco, dove lui è il lupo cattivo, perché preferisco diventare Babbano… ok, no, non esageriamo, però insomma, non ve la racconterò!!! Però un mio giudizio perfonale… scusate, questa stupida dentiera… crik crik… rimessa a posto ecco… dicevo, un mio personale giudizio volevo darlo: insomma, alla fine la decisione di Draco di far sopravvivere la Granger per avere un cervello (ok, mezzo…) in più si era rivelata buona… il suo se l’era completamente bevuto!!! Cioè, voglio dire, aveva anche bisogno di due esseri per decidere se era cotto della Saputella oppure no… vergogna…

Salirono dunque in quella casa, ed Hermione decretò che in fondo non era messa così male come credeva. Pensava che in poco tempo avrebbe potuto rimettere tutto a posto grazie alla magia, però voleva che Draco si togliesse dai piedi, quindi lo mandò a prendere della legna per il fuoco. Draco non disobbedì nemmeno quella volta, dal momento che era d’accordo. Hermione si mise a ripassare mentalmente gli incantesimi che conosceva, cercando quelli che le sembravano più consoni alla situazione. Si affacciò ad una finestrella di legno, e vide che Draco era intento a trattare con uno scoiattolo con delle ghiande purché gli lasciasse tagliare quell’albero. Alla fine lo vide stancarsi, pietrificare lo scoiattolo, toglierlo di lì e tagliare finalmente il suo albero. Hermione non poté fare a meno di farsi sfuggire un sorriso a quella vista… le sembrava incredibile, non si erano ancora scannati.

- Ti piace eh? – fece una voce sulla sua spalla sinistra. L’Hermione diavoletto. Secondo me il sole dell’isola faceva male, e neppure poco…

“No!” esclamò Hermione velocemente tra sé e sé, distogliendo lo sguardo dalla finestra.

- E allora perché prima stavi sorridendo in quel modo? – non c’è che dire, le femmine sono davvero molto più maliziose di noi maschi…

“Sorridevo perché era buffo il suo modo di comportarsi con lo scoiattolo”.

- Continua a ripetertelo… -.

- Oh, andiamo, è un Mangiamorte! – comparve anche l’angioletto, sulla spalla destra. – La nostra brava Hermione non potrebbe mai innamorarsi di una persona così spregevole. -.

- 50 galeoni che invece si innamoreranno! -.

“Volete smetterla di fare scommesse?” Hermione si arrabbiò. Non le piaceva quella situazione. “Lasciatemi in pace”. Le due figure sparirono senza dire più nulla.

Hermione si riaffacciò alla finestra, ma Draco era sparito. Sentì che qualcosa le picchiettava sulla spalla. Si voltò e si trovò Draco davanti. – Cos’è, vuoi controllare che stia svolgendo bene il mio lavoro? – disse mettendo la legna in una specie di camino che la magia di Hermione aveva improvvisato.

Lei arrossì. – Io… - non rispose, Draco si stava guardando intorno ammirato. – Niente male Granger… meglio della catapecchia dei Weasley suppongo. -.

- Non offenderli! – sbottò lei.

- Come vuoi. – rispose lui. – Tieni. – le porse delle erbe.

- Cosa sono? – domandò lei.

- Verdure commestibili. – rispose lui. – Mi stupisce che tu non abbia seguito le lezioni di Erbologia. -.

- A me stupisce di più che tu le abbia seguite, invece. -.

Draco sorrise soddisfatto… sentiva di starsi riprendendo della brutta figura che aveva fatto prima saltandole in braccio. Quindi si sedettero davanti al camino e così cominciarono a mangiare.

Domani dovremo andare a caccia. – osservò Draco, che già progettava di riscattarsi per aver fatto la figura del codardo.

- Ottima idea. – concordò Hermione.

Lui sentì qualcosa che premeva sul braccio sinistro, una strana sensazione, come di bruciore. Si guardò il Marchio… beh che avete da guardarmi in quel modo??? Scusate in un modo o nell’altro dovevo far in modo che tutti sentissero che il loro Signore li stava richiamando… bruciava un po’, ma scusate cosa avrei dovuto fare??? Una suoneria con quella canzone italiana, di Bennato: “Draco! Questo silenzio cos’è? Sveglia! Tutti a rapporto da me!”… ma non siate ridicoli…

- Fa male? – domandò Hermione.

Draco scosse la testa. – Brucia solo un po’… sta radunando i suoi seguaci… chissà perché… - lasciò la frase in sospeso.

- Pensi che ci stiano cercando? -.

Lui annuì, ed Hermione abbassò lo sguardo. Se ne accorse. – Che c’è adesso Granger? – le domandò… non riusciva a capire che avesse lei da essere triste.

Hermione scosse la testa. – Nulla. – i capelli crespi le andarono di qua e di là. Draco decise che non era il caso di insistere, altrimenti avrebbe dato l’idea che forse qualcosa… un po’… appena appena… un pelino di lei gli importava… e questo non era abbastanza da Malfoy per lui. Quindi finirono la loro misera cena ed Hermione decise di andare a dormire subito. C’era un lettino da una parte. – Vuoi metterti tu? – domandò Hermione.

- No. – rispose secco Draco. – Ho bisogno di un letto di particolari materiali… sono allergico. – si inventò come scusa. Hermione non sembrò berla, ma non volle procurargli altro imbarazzo dopo lo scherzo nella foresta.

Aspettò che lei si fosse addormentata e poi uscì fuori, mantenendo l’equilibrio e si mise a pensare che forse forse AD non aveva poi tutti i torti.

 

…Questa fu la prima giornata che i vostri cari genitori passarono sull’isola - finii di raccontare ai miei nipoti. – Se volete il seguito dovrete aspettare perlomeno fino a domani sera. –.

I bambini annuirono. E Minerva mi pose una domanda. – Ma la mamma era come una principessa? – domandò. Fu presa da qualcuno alle sue spalle e sollevata per aria. – Proprio così. – rispose un Draco adulto mentre faceva fare una giravolta per aria alla figlia. – E domani sera il nonno vi racconterà la storia del principe e della principessa, vero, nonnino? -.

Nonnino??? Nonnino a me??? Draco stava per oltrepassare il limite… io raccontare la storia di un principe e di una principessa!!! Ma vi rendete conto??? Invece di istruire i miei nipotini come dovrebbe un Mago Oscuro mi ritrovo a parlare di principi e principesse… affondai furioso nella mia poltrona… va beh… e la sera dopo sarebbe toccato al principe Draco salvare la principessa Hermione…

 

Ecco allora spero che vi sia piaciuto questo secondo capitolo!!! Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno commentato il primo capitolo:

·        hikaru_angelic: grazie!!! Sono contenta che ti faccia schiantare!!!J

·        CissYMalfoY: Grazie mille!!! Spero che continuerà a piacerti!

·        Valem: sì beh, sai… la doccia ispira…ehm… beh, via, povero ET, avrà diritto anche lui ad invecchiare no? ;) Spero che la storia continui a piacerti!!!

·        8marta8: in realtà tutti vorrebbero avere un nonno come Voldemort… ;)… grazie!!! Continua a leggere la storia e dimmi che ne pensi!!!

·        Bittersugar: beh, mi dispiace che non ti sia piaciuta… comunque non sei obbligata a leggerla e se vuoi commentare puoi fare una critica costruttiva, senza criticare così apertamente i gusti degli altri, e magari esprimendo perché non ti piace dal tuo punto di vista, può essere  un incentivo a migliorarmi…

·        DamaArwen88: Grazie infinite anche a te… la continuerò ma a una condizione: che tu lasci  sempre un commento dicendo quello che ne pensi, nel bene e nel male!!!

Ovviamente nonno Voldy, alias ET ringrazia tutti quelli che leggono e che lasciano un commento, e un grazie particolare a coloro che hanno già commentato!

PS: la canzone citata nel testo è “Il Rock di Capitan Uncino” di Edoardo Bennato

  
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