Sospiro. Sono affacciata da una delle finestre della biblioteca e guardo fuori, quasi incantata. I grandi giardini di Hogwarts che costeggiano il lago, la capanna di Hagrid accanto l'orto delle zucche e l'inviolabile territorio della Foresta Proibita.

Mi sembra strano pensare che questa è una delle ultime volte che vedrò queste cose che ho avuto accanto per i sette anni più lunghi della mia vita. Eggià, l'anno è ormai giunto alla fine. Siamo alla fine di Giugno ed abbiamo appena terminato i M.A.G.O, proprio oggi. Credo che i miei siano andati piuttosto bene...spero.
Due settimane fa Lumacorno ha reso pubblici i voti delle relazioni sull'Amortentia. Quella mia e di Severus ci ha fatto guadagnare un 'Eccezionale'. James e Tiffany un 'Oltre Ogni Previsione', grazie a dei libri lasciati scasualmente da qualcuno sul loro tavolo della Biblioteca, già sottolineati. Sirius e Malfoy un 'Accettabile'. E' già tanto che sono arrivati alla fine del corso senza uccidersi a vicenda. Remus e la Black "Oltre Ogni Previsione". Immagino che avrà fatto tutto lui. E Peter e Taylor 'Accettabile', anche loro.

Mi stiracchio, continuando a guardare giù. Domani mattina riprenderò lo stesso treno che 7 anni fa mi ha permesso di conoscere questo mondo a parte da quello che si è abituati a vedere. Senza accorgermene, sospiro con aria malinconica.

"Ehi". Mi volto e un grande sorriso mi si dipinge in viso. Alice mi viene vicino, sorridendo.

"Ehi!". Le sorrido, indicandole la sedia accanto a me. Lei si siede e mi guarda, passandosi una mano a lisciarsi i capelli. "Cosa fai qui tutta sola?".

Alzo le spalle. "Niente. Pensavo". Alice sospira. "Già...Domani si va via".

Sospiro a mia volta. "Già".

"Ahia! Ma sei uscito scemo??"

"Io?? Ma è Pete che ha messo male il piede..."
"Se camminavate più vicini questo non sarebbe successo!"
"Cosa pretendevi, che ci abbracciavamo e camminavamo tipo ballerine di Flamenco???"
"Sarebbe stato utile, grandissimo idiota!"

"INSOMMA! Siamo in biblioteca!"
"Si, ma la Pince non c'è Lunastorta, calmati..."

Alice e io ci guardiamo, nascondendo a stento una risatina isterica. D'altra parte, non è così difficile comprendere la situazione, quando senti 4 tizi urlarsi contro e vedi girovagare autonomamente piedi e mani (e un naso).

"Ciao ragazzi".

Il mantello dell'invisibilità cade a terra con uno svolazzo, mentre i 4 Malandrini si siedono accanto a noi, imbronciati come bambini. Evito di incrociare lo sguardo di Alice.

"Ehm...potrei sapere, di grazia, che necessità c'era di usare il mantello se Hogwarts è semi-deserta e abbiamo il permesso di andare dovunque?" chiede Alice, con lo stesso tono che usa la McGranitt durante le interrogazioni.

James la guarda come fosse matta. "Ultimo giro della scuola tutti insieme sotto il mantello".

Altro sospirone collettivo.

Restiamo per un pò in silenzio, fissando ognuno un punto diverso della stanza. Ad un tratto Remus alza lo sguardo.

"Allora...è tutto finito?".

Alice annuisce, stringendosi le ginocchia al petto. "Sembra di si".

Sono bastate queste due semplici frasi ad illuminare gli sguardi di James e Sirius. Gli lancio un'occhiata confusa. "Perchè avete quell'espressione?".

Cambiano contemporaneamente posizione sulla poltrona.

"Semplice" inizia Sirius.

"Perchè siamo noi a decidere quando finire" continua James, alzandosi in piedi. "Andiamo, fedeli compari animalosi?".

Peter e Remus si scambiano un'occhiata, mentre si affrettano a seguire James e Sirius. Escono dalla Biblioteca e James ci urla: "Scendete al lago tra 10 minuti!"

Io ed Alice ci guardiamo sbigottite. "Hanno in mente qualcosa..." inizia Alice.

"Sicuro" dico io, pensierosa. I seguenti dieci minuti trascorrono così, in silenzio. Finchè non mi alzo in piedi.

"Nah, sono troppo curiosa! Scendiamo!". Acchiappo Alice per un braccio e la trascino per le scale, ignorando le sue proteste e il fatto che mi ha appena minacciata di procurarmi ustioni di 5° grado se provo a farla ruzzolare giù per le scale. Dettagli.

Arriviamo al lago e ci guardiamo intorno. Una folla di studenti si è riunita sotto un grosso faggio. I loro sguardi perplessi mi provocano un sorrisetto. Evidentemente i Malandrini hanno diffuso la voce rapidamente, evitando di spiegare il perchè di questo raduno.

Ad un tratto il vocio sommesso che si era diffuso tra i ragazzi viene interrotto da un piccolo botto. Il piccolo botto è subito seguito da uno più forte, poi da un altro ancora più forte. Poi una specie di pernacchia, seguita a ruota da una serie di imprecazioni.

Infine, una scia di luce sbuca fuori da un albero, slitta fino ad arrivare all'altezza della torre di astronomia e esplode, scemando in una serie di lucine ininterrote. Subito ne parte un'altra, poi altre 3, finchè nel cielo sovrastante il lago non si ha un fantastico spettacolo di fuochi d'artificio.

Alice ridacchia. "Tipico. Dovevano farsi riconoscere".

"Già" rispondo, guardando come incantata i fuochi che si susseguono. Ma non è finita qui. Ad un tratto parte una luce più grossa, che fila via velocissima sovrastando gli altri fuochi. Arriva in alto e esplode, formando la frase 'Arrivederci Hogwarts!'.

Un sorriso mi si dipinge sul viso, mentre guardo la scritta illuminarsi a ripetizione. Hanno ragione. Non è un addio, è solo un arrivederci. Mentre nella mia testa divagano liberamente questi pensieri, due mani mi afferrano per i fianchi, trascinandomi lontano dagli studenti che guardano ammirati l'opera dei mitici malfattori.

Mi volto a guardare il mio 'rapitore' e non resto affatto sorpresa nel vedere che è James.

Dopotutto, o era lui o un affettuoso pervertito allupato. Gli sorrido. "Bello spettacolo"

Lui inarca un sopracciglio. "Tutto qui? Entusiasmo ragazza!". Gli indico un gruppo di ragazze che saltellano adoranti intorno Sirius.

"Preferisci che faccia così?". James guarda le ragazze allibito. "No grazie".

Poi mi osserva ancora un pò. Abbozzo un sorriso. "Che c'è?"

Lui alza le spalle, avvicinandomi a se. "Niente. Pensavo...che sarebbe bello restare così per sempre". Ridacchio. "Intendi dire che vorresti essere per sempre un diciassettenne coi capelli sconvolti e le manie di protagonismo?".

James mi guarda male. "Non ho le manie di protagonismo!". Poi mi prende il viso tra le mani, sollevandolo e mi fa un sorriso dolce.

"Voglio restare con te per sempre, qualsiasi cosa accada".

Man mano le nostre labbra si sfiorano, finchè non si uniscono in un bacio nuovo, che sa tanto di promesse.

Chissà. Forse staremo insieme per sempre. Forse le cose andranno in un modo totalmente diverso da quello che immaginiamo. Dopotutto, si sa. La vita è strana. E, per ora, è meglio che sia così.