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Autore: hi_hazza    15/04/2013    1 recensioni
Questa è la storia di una ragazza, Evelyn, 17 anni, che si sveglia in un letto d'ospedale, non ricorda niente. Ricorda solo di essere scivolata, poi il buio.
Ma quando nella sua camera d'ospedale entra un ragazzo riccio, di cui lei non ricorda nemmeno il nome, la sua vita ricomincia e scopre di appartenere ad un mondo del quale non ricordava l'esistenza. Il mondo della danza, della musica e di molti intrighi.
Con un assaggio di Larry i lettori assaporeranno la durezza e la crudeltà dell'amore non corrisposto, ma chi lo sa, la felicità a volte sta proprio dietro l'angolo.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
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Finalmente era arrivata la primavera, Londra è stupenda in questo periodo.
Venticello fresco, profumo di fiori e alberi verdi ovunque.
Per non parlare degli stupendi scoiattoli che più volte si incontrano nei parchi della città.
L'unico problema è che io sono allergica al polline e ogni volta che la primavera arriva il mio naso diventa rosso e screpolato, continuo a starnutire e gli occhi si gonfiano.
"Maledetta allergia!!" Starnutii rumorosamente e Zayn scoppiò a ridere.
Io lo guardai piuttosto male:"Che c'è? Tu non starnutisci mai?"
"Oh beh certo! Ma non sembro un porcellino quando mi succede"
Scoppiò a ridere di nuovo, devo ammettere che la cosa mi divertiva ma per non darlo a vedere mi allontanai a testa alta e con aria di sufficienza.
Zayn mi corse dietro e mi abbracciò e mentre mi stringeva a se mi disse:"Non fare così, scherzavo... Però ammettilo, starnutisci come un porcellino"
Ricominciò a ridere tenendosi la pancia, io lo guardavo e mostravo la mia disapprovazione ma vedendolo così allegro non potei evitare di sorridere. La primavera nonostante tutto mi metteva allegria.
Poi io e Zayn ci sedemmo all'ombra di un albero su una panchina, io sorseggiavo il caffè di Starbucks e lui stava seduto a pensare, guardava il cielo, poi una coccinella gli si posò delicatamente sul naso, lui fece per toglierla con una mano ma io bruscamente gli urlai:"FERMATI!! Non toccare quella tenera creatura!"
Presi la coccinella con un dito e dissi a Zayn:"Porta fortuna sai? Come è carina!"
Mentre osservavo la coccinella lui mi sorrideva poi mi prese il viso tra le mani e mi bacio:"Non potrei essere più fortunato, sono qui con te, senza pensieri nè preoccupazioni, ti amo."
"Anche io"
 
Dopo aver fatto una lunghissima passeggiata io e Zayn tornammo finalmente a casa mia.
I ragazzi erano già arrivati, era una serata speciale quella, avrebbero cantato a me, a Sarah e a mia zia la nuova canzone che avevano composto con la collaborazione di Ed Sheeran.
Adoravo Ed Sheeran, scriveva canzoni stupende tremendamente dolci.
Arrivati a casa Zayn andò in camera di Niall per provare un’ultima volta la canzone tutti insieme mentre io, mia zia e Sarah parlavamo in cucina bevendo il tè.
Mia zia poi mi disse:”Ah, Evy tesoro, mi sono dimenticata di dirti che Harry ha lasciato una cosa per te in camera, mi ha detto di fartelo sapere, ci teneva che l’avessi.
Io guardai Sarah con aria interrogativa e lei ricambiò il mio sguardo alzando le spalle.
Così le dissi di venire con me in camera mia.
Quando entrammo nella mia stanza Sarah restò a bocca aperta. Sul mio letto c’era un mazzo enorme di rose, erano stupende e c’era anche un biglietto.
Quando mi avvicinai al bouquet iniziai a starnutire, Sarah allora prese i fiori e li portò lontani da me e mi porse il biglietto.
Era una bustina piccolissima, bianca e liscia, profumava. La aprii e lessi:
”Alla rosa più bella, amo ogni piccola cosa di te.
Sempre tuo (se lo vuoi).
Harry”
Per un attimo credevo che mia zia si fosse sbagliata, invece no, me le aveva mandate proprio Harry.
Lanciai il biglietto sul letto e Sarah lo raccolse per leggerlo e guardandomi sorpresa mi disse:”Mi sono persa qualcosa?”
Io annuii:”Si, insomma io ed Harry abbiamo … Ma è stato un errore! Insomma Zayn mi ha perdonata! Sapeva che era stato solo un errore … Ma Harry pensa che provi qualcosa per lui.. E io non so cosa mi succede …”
“Credo di non aver capito! Harry ti piace? Ci sei andata a letto ma Zayn ti ha perdonata come se niente fosse?”
“Si… Io ora non so più cosa provo! Amo Zayn più di ogni altra cosa, ma poi arriva Harry… E quando i suoi occhi incontrano i miei mi attraggono, è come se mi stregassero, non riesco a fare a meno di lui quando mi si avvicina troppo e poi mi ritrovo a baciarlo … E quando lo bacio sento che il mondo potrebbe finire in quel preciso istante! Ma io non me ne accorgerei …”
Sarah mi fissava e scuoteva la testa, come pensavo, disapprovava tutto ciò.
“Sarah io cerco di fermarmi! Ma non riesco! Harry mi attrae! E io non riesco a resistergli, a lui, alla sua pelle …. Al suo profumo”
Sarah finalmente mi rispose:”Credo che dovresti allontanarti da entrambi per un po’ … Questa situazione non può andare avanti così”
Poi Niall piombò nella stanza e gridò:”RAGAZZE LA CANZONE E’ PRONTA! VENITE AD ASCOLTARLA!”
Niall era felice come un bambino il giorno della recita di Natale quando fa sentire alla sua mamma e al suo papà quanto è bravo a cantare.
Ero felice per lui.
I ragazzi erano seduti in salotto sul divano, Niall teneva in mano la chitarra e iniziò a intonare qualche nota non appena tutti eravamo pronti per ascoltare la canzone.
Poi iniziarono a cantare tutti insieme, Zayn mi guardava negli occhi mentre cantava, era tutto perfetto.
Ma quando iniziò l’assolo di Harry, lui iniziò a guardarmi le gambe, poi le braccia, il collo, i capelli, le labbra. Harry cantava e mi mangiava con gli occhi, le mie mani iniziarono a sudare e io cominciai a tremare, guardavo Harry e la sua voce mi entrava nella testa, sentivo la sua voce calda penetrare in me.
Quando Zayn iniziò a cantare nuovamente io non me ne accorsi neanche, continuavo a guardare Harry che compiaciuto mi sorrideva, Sarah allora accortasi di tutto ciò mi tirò una gomitata e mi indicò Zayn con un cenno della testa.
Alla fine dell’esibizione applaudimmo, erano stati davvero bravi.
Poi tutti si spostarono in cucina per la cena ma Harry restò fermo dietro di me e mi prese per mano, infilò la mia mano nella tasca posteriore dei pantaloni e poi la lasciò, io non riuscivo a muovermi, poi infilò una mano nella manica della mia maglia per accarezzarmi il braccio.
Io tremai, avevo la pelle d’oca, mi allontanai da lui per entrare in cucina ma Harry mi prese di nuovo per un braccio e mi portò in camera mia.
Chiuse la porta e mi disse:”Ti sono piaciuti i fiori?”
Io mi avvicinai alla porta e feci per uscire ma lui abbracciandomi da dietro mi fermò e mi baciò il collo lentamente, ero senza fiato, iniziai ad ansimare.
“Harry ti prego, lasciami andare”
“So che non vuoi che ti lasci, lo so”
Io mi dimenai e lui mi morse il collo, emisi un gridolino e lui mi tappò la bocca con forza:”Shh, non facciamo rumore, potrebbero scoprirci.”
Mise una mano nella mia maglietta e mi slacciò il reggiseno, io mi dimenai e spinsi via Harry, ma lui non si arrese, mi sbattè contro la porta e cominciò a baciarmi con violenza, mi teneva ferma per i fianchi, non riuscivo a liberarmi di lui, così gli morsi il labbro e lui mi disse:”So quanto ti piace mentre ti bacio, so quanto ti eccito, so quando vorresti spogliarmi e sbattermi su quel letto, libera ciò che sei, torna quella di prima!”
Non capivo cosa stava dicendo, perché sarei dovuta tornare quella di prima? Forse non avevo recuperato del tutto la memoria, o forse era lui che mentiva.
Io con tutta la forza che avevo nelle braccia mi liberai da lui e gli dissi:”Io non ti amo, vattene, esci dalla mia vita!”
Harry si passò un mano sulla bocca e si avvicinò ancora a me, iniziò ad accarezzarmi una gamba e inclinò la testa per baciarmi di nuovo.
Ma io gli misi un dito sulle labbra:”Fermati, ti prego, io amo Zayn, fattene una ragione, vai via…”
Sembrava quasi che non mi stesse ascoltando ma poi mi disse:”Dimmi che per te sono solo un amico e me ne andrò.”
Io non riuscivo a parlare, ma poi lentamente gli sussurrai:”Non sei nient’altro che un amico…”, non sapevo perché ma dire quelle parole mi costava tantissimo.
Lui si allontanò da me e io aprii la porta ed uscii dalla mia stanza, sentii il respiro affannoso di Harry sul mio collo, mi voltai verso di lui e lo vidi in lacrime, i suoi occhi brillavano, le lacrime calde gli rigavano il viso.
Mi abbracciò delicatamente e singhiozzando mi disse:”Scusami, sono un bastardo, io sono ossessionato da te … Non so cosa sia l’amore! Non lo so!”
Poi corse via e uscì di casa sbattendo la porta.
  
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