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Autore: CyanideLovers    15/04/2013    3 recensioni
L'ombra addentò la carne della sua vittima, bianca come il latte, morbida come una nuvola. Ne bevve avidamente il sangue dal suo corpo, ne strappò la carne e se ne nutrì.
Quando ebbe finito il suo pasto, come sua abitudine, scrisse con il sangue
"Chi non si accontenta, percorre adagio il regno dei Sogni."
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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La ragazza nuda sul letto bianco mosse lievemente la bocca. Non doveva muoversi, altrimenti lui si sarebbe arrabbiato. 
Lui aveva occhi di un glaciale blu mare. Una tonalità mai vista prima. 
Quando si posarono nuovamente su di lei, gli occhi le perforarono l'anima per l'ennesima volta tanto da farla sentire in pericolo... come se un lupo bianco fosse pronto a ghermirla. 
strinse lievemente le mano contro la coscia e tornò a guardare fisso l'uomo. 
Lui spostò il suo sguardo dalla tela alla ragazza. 
Era bella. 
Il corpo nudo era steso nel letto bianco. aveva le gambe incrociate e piegate, una mano sulla coscia destra, l'altra sopra la fronte, in modo da metterle lievemente in ombra il viso. 
Il suo sguardo lasciava trasparire ansia e paura. Il cuore di lei batteva all'impazzata. 
Lui lavorava velocemente, muovendo la matita da una parte all'altra del foglio, intensificando le zone in ombra, evidenziando quelle in luce. Tutti i suoi movimenti erano fluidi, veloci e precisi, come se la sua mano stesse danzando invece di disegnare. Era bellissimo e anche se aveva un viso d'angelo le metteva paura. 
C'era qualcosa di sbagliato in quei occhi.
Tutto ciò che lui voleva era dipingere questa sua inconscia paura.
Posò la matita e con sguardo critico studiò i dettagli del disegno.
Era perfetto. 
Mancava solo una cosa, un'unica luce.
-Puoi vestirti, ho finito- 
La voce era cristallina, unica ed indimenticabile. La ragazza si vestì in fretta, per poter fuggire il prima possibile da quella stanza. Mentre si infilava la maglia aderente e la gonna corta, sentì una presenza che non le piacque alle spalle. Quando si voltò non vide l'uomo che l'aveva ritratta nuda, come si era aspettata, bensì la sua ombra, nera  e spaventosa. aveva denti aguzzi a mani affilate. L'unico tono di luce erano gli occhi, di un blu profondo, troppo profondo. La inghiottirono prima ancora che l'ombra potesse divorarla. 
Quando le sue zanne le perforarono la pelle quasi non sentì dolore, nei suoi occhi erano impressi gli occhi dell'ombra, e vi rimasero per sempre, stampati come una fotografia sotto le palpebre. 
Tutto era perfetto e il suo quadro era terminato. 
Le lenzuola bianche sporcate di rosso erano in perfetto contrasto, la bambola senza vita, l'involucro dell'anima della ragazza, giaceva sul tappeto ai piedi del letto, un'unica scritta sul muro, firma del magnifico autore citava:
Chi non si accontenta, percorre adagio il regno dei sogni.
   
 
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