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Autore: Ino chan    05/11/2007    13 recensioni
....Professor Lupin?
Erano passati solo due anno da quando in quello stesso scompartimento Harry Potter aveva poggiato lo sguardo sulla figura addormentata di Remus John Lupin.
Sorrise, passandosi una mano sul viso.Era normale che quella figura accoccolata contro il vetro del finestrino avesse innescato nella sua memoria una violenta sensazione di deja-vu.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Came back to the hell'
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31 ottobre 1981

 

 

31 ottobre 1981.

 

Crucio!!!

 

Ferite spontanee si aprirono su quel corpo scosso dalle convulsioni.

 

Sangue...

 

Bava...

 

Urina...

 

Si persero lungo il pavimento in rivoli nauseabondi.

Per la quarta volta l'uomo a terra strinse le dita a pugno, mordendosi la lingua per non urlare,affondando a sangue le unghie nelle palme,mentre quelle iridi prive della minima traccia di umanità lo studiavano attente a trovare ogni minima traccia di cedimento.

 

 

-Uccidimi che aspetti?-

 

 

Oscurità,un pavimento freddo e umido sotto di lui,un dolore lancinante al fianco che si diffondeva come fuoco lungo la spalla destra e il braccio serrandogli la gola in una morsa d'acciaio.James si morse il labbro per soffocare un gemito.

 

-Vivi Potter....Vivi per vedere il mondo cadere nelle mie mani!-

 

 

 

Troppe emozioni.... Ecco qual'era stata la diagnosi di Madama Chips...Troppe emozioni per un fisico troppo debole.

 

Schiacciato contro il materasso da quelle coltri troppo pesanti per quel fisico ridotto all'ombra della perfezione che era,  James Potter ansimava, lo sguardo perso al soffitto, le labbra scosse da continue parole.

In quella faccia rossa di febbre , deformata dalle ferite e dal dolore, gli occhi si erano fatti stranamente piccoli e lucidi. Faticava visibilmente a tenerli aperti, ma allo stesso tempo non riusciva a chiuderli, a tollerare il bruciore che li prendeva ogni volta che abbassava le palpebre.

 

-Lily...- mormorò rivolgendo un occhiata alla finestra.

Ancora una volta aveva sognato quella notte.

Come in un film si era ri  arrancare verso il corpo di Lily, aveva rivisto il suo sorriso spegnersi lentamente, aveva riascoltato quelle ultime parole d'amore - Ti ho sempre amato...- sussurrate mentre la vita l'abbandonava-...Sempre...Sempre...-

 

-Dammi la forza...Dammi la forza amore mio...-

 

š›

 

 

Harry puntava i piedi come un asino che non voleva camminare, Ginny aveva dovuto fare il diavolo a quattro per tirarlo via dal tavolo, fargli attraversare la Sala Comune " non vi dico che lotta per fargli  scavalcare il quadro della Signora Grassa" e trascinarlo fino all'infermeria.

 

-Ginny!!-esclamò cercando di aggrapparsi al battente della porta.

-Tuo padre sta male! Il minimo che tu possa fare è andare a vedere come sta!-

-Lui se n'è fregato per sedici ann...-

 

La ragazza si era fermata di colpo, avvicinando il viso a quello del ragazzo che arrossì per la sorpresa di trovarsela così vicino all'improvviso.

 

-Ginny?-

-Non parlare così di tuo padre!-

-Perchè? Mi ha abbandonato per sedici anni! MI HA FATTO VIVERE CON I DURSELEY! HA PERMESSO CHE SIRIUS RIMANESSE PER 12 ANNI AD AZKBAN!- le scagliò contro quelle parole con la stessa violenza con cui avrebbe fatto con James...Si stanno comportando tutti come se fossi un ragazzino! Prima  Hermione con Ron poi  Sirius e Lupin e adesso lei.

 

 

Ginny lasciò cadere le braccia.

Era la prima volta che Harry reagiva a quel modo, per lo meno con lei. Troppe cose assieme ecco...

Dopo tutto quello che gli era successo, ritrovare James aveva dato il colpo finale alla sua stabilità

mentale. Gli sorrise riprendendogli la mano, stringendogliela forte, riprendendo a tirare- Vuoi rimanere nell'ignoranza?- esclamò ignorando i suoi borbottii di disapprovazione- Devi parlargli, devi capire per quale ragione ha agito in quel modo...-

 

Harry sbuffò, anche se infondo Ginny non aveva tutti i torti.

 

 

š›

 

 

Harry entrò in punta di piedi nella camera dove riposava James,si sedette accanto al letto.

Gli prese la mano e, cercando di non badare a quanto fosse gelida e ruvida contro le sue,la strinse

 forte, alitandoci sopra come per scaldarla, domandandosi ancora una volta quanto dolore aveva

 dovuto sopportare a causa di quelle piaghe.

 

-Sono io...- mormorò -Sono io mi riconosci?-

L'uomo socchiuse gli occhi, rivolgendo al ragazzo uno sguardo confuso-....No...-gemette aggrottando le sopracciglia-Chi sei?-

Il Grifondoro   si sentì agghiacciare mentre abbassava il viso su di lui-...Sono io, Harry.-

-Ah... Tesoro mio, scusami... Senza occhiali, non vede bene.-momorò James passandosi una mano sul viso, celando il sorriso di Harry, anche lui senza occhiali era più cieco di una talpa

Rimase in silenzio con la mano sugli occhi.Il suo respiro si era fatto di nuovo regolare.Convinto che James  si fosse riaddormentato di botto,Harry fece per rialzarsi,ma Potter le strinse il polso  e la costrinse a tornare a seder                                 e-Ascoltami...Ascoltami devi sapere...-

 

š›

-Hai da fare?-

Ginny alzò gli occhi dal libro che teneva sulle ginocchia incontrando lo sguardo di Harry. Lo fissò senza battere ciglio per un attimo, prima di dire di no con la testa e fargli spazio accanto a lei ai piedi di quell'enorme faggio.

 

-Gli hai parlato?-

-Ho ascoltato i suoi delirii più che altro...- si sedette con un tonfo affondando la testa nelle spalle- Sta male poveretto...-

-E che ha detto?-

-Mi ha chiesto scusa...Per essere vivo al posto della mamma.-

 

Ginny si sentì stringere il cuore. Posò il libro sull'erba, allungandosi un po' verso Harry che aveva fatto scivolare il capo fra le ginocchia alzate-Harry...- lo chiamò mentre gli poggiava timidamente una mano sul ginocchio- Dai...Non fare così...-

-Ho letto la sua cartella medica... Non mi ha abbandonato! E' stato al St.Mungo negli ultimi 15 anni! Deve aver visto l'inferno...- alzò il capo ritrovandosi ad un soffio dal viso di Ginny, arrossendo e rificcando il capo fra le braccia -...E non appena uscito dall'ospedale, trova suo figlio e invece di abbracci e parole di conforto si ritrova seppellito sotto una valanga d'insulti.-

-Secondo me non se l'è presa. E' un uomo intelligente, avrà capito che di quello che gli ha detto o meglio urlato non ne pensavi nemmeno la metà.- appoggiò la guancia contro il braccio di Harry. Era d'accordissimo a consolarlo, anzi gli faceva un sacco di piacere " diciamo che era al settimo cielo" che lui fosse venuto a cercarla, ma perchè non approfittarne? Non era certo una santa!

-Tu dici?-

-Dico.Dico.- starnutì e Harry alzò il capo di scatto. Si sfilò il mantello e glie lo adagiò sulle spalle tirandole il cappuccio sulla testa-Grazie.-

-Di nulla.- sorrise il ragazzo passandosi una mano fra i capelli e asciugandosi gli occhi con un lembo della manica-...Rientriamo. Se non sbaglio hai avuto la febbre da poco...- si tirò su spolverandosi i pantaloni- Non vorrei che ti ammalassi anche tu per colpa mia.-Le tese la mano. Ginny la fissò per un attimo come se non avesse capito il perchè di quel gesto-Ginny non mordo.- rise chinandosi per prenderle il polso-Beh, almeno non spesso...- la tirò su senza il minimo sforzo rivolgendole un sorriso un pelo più sollevato   -E mai le belle ragazze.-

 

" Ha detto che sono bella...Adesso svengo! NO!!! GINEVRA WEASLEY CONTROLLATI! Oh, ma è così puccio!!!"

Senza contare che la stava ancora tenendo per la mano. Improvvisamente viola fissò la mano poi Harry, per una decina di volte prima di sentire le gambe diventare come due budini           -Harry...- chiamò debolissima

Il ragazzo si volse.

-La...La....- balbettò la rossa.

-LA?-fece eco Potter senza capire.Sembrava che stesse intonando una canzone.

-La mano...-

 

Oh cavolo non se ne era accorto! La grifoncina lo vide abbassare gli occhi e fare un salto alla vista delle loro mani strette a- Oh scusa!- mormorò color pomodoro il Cercatore- Dove ho la testa? Non mi ero accorto. Mi spiace!-

" A me no, comunque..."

Ginny ridacchio un peletto forzata sfiorandosi la mano che Harry aveva tenuto nella sua. Aveva pensato che la cotta per lui fosse finita, che fosse finalmente rinsavita, ma come diceva sempre sua madre " Non ho mai conosciuto  un Weasley sano di mente!"

 

š›

 

-Anche a te piacciono le rosse...-Harry saltò sulla seggiola. James socchiuse un occhi donandogli un sorriso bastardo, doveva essere saltato a piè pari sul cosidetto tasto dolente                  -Credo sia una specie di tratto  genetico, come  la vista da talpa e i capelli insensibili al pettine.-

Le guance del ragazzino divennero tenendenti al bordeaux.

-Comunque è molto carina.Ha un faccino davvero simpatico.-

Harry cercò di boccheggiare una scusa, ma tutto quello che gli uscì fu una specie di grugnito.  Abbassò lo sguardo, fissando le sue scarpe, mentre la risata roca di James riempiva la stanza, il ragazzo riportò lo sguardo su di lui trasalendo.Era come se  il viso di una persona di trent'anni più giovane brillasse sotto la barba,le ferite mal cicatrizzte  e le rughe....

Un viso che Harry aveva imparato a conoscere e ad amare attraverso le foto-... Durante una lezione con Piton...-

-Stai cercando di cambiare discorso Harry?-

-Durante la lezione di Occlumanzia con Piton ho visto un suo ricordo. Ti ho visto prenderlo in giro di fronte a tutta la scuola...- James socchiuse gli occhi, ma non sembrava colpevole o altro- ...Perchè lo hai fatto? E' stato crudele!-

-Hai tempi. Severus e tua madre erano molto amici. Lily lo adorava nel vero senso della parola.- Harry strabuzzò gli occhi, un maniaco del sangue puro come Piton amico di una strega nata babbana?INCREDIBILE!-....Un giorno però qualcosa cambiò. Iniziò a trattarla male, ad insultarla.-James si grattò la tempia riprendendo fiato-Lily abbozzava e non diceva nulla, sai non aveva molte amicizie e non voleva perderlo, poi un pomeriggio davanti a tutta la scuola la chiamò " cagna mezzo-sangue."-

Harry deglutì violentemente sentendo l'ira montare.

 

-La trovai che singhiozzava seduta accanto al ritratto della Signora Grassa...Povero amore mio, era così sconvolta che non era riuscita a dire la parola d'ordine.- spiegò l'uomo continuando a fissare il figlio le cui guance stavolta si erano colorate per l'ira repressa. - Sai hai tempo non le ero molto simpatico...-

-Diciamo che ti odiava...- interloquii Harry.

 James fece una smorfia e riprese a parlare-Così non riuscii a farmi raccontare nullla. Poi arrivò Remus...Lo conosci no? Con i suoi modi da papà riuscì a farla parlare...-

-L'hai fatto per vendicarla?-

-Attenzione.-l'uomo steso a letto alzò lentamente un dito come per zittire le considerazioni che potevano essere lette negli occhi di Harry- ...Con questo non voglio certo dire che io ero un santo e Moccio...Severus un animale, anzi...- poggiò un colpetto sulla fronte del ragazzo mandandogli indietro il capo-...In molte circostanze ha dimostrato di avere un’ anima di gran lunga migliore della mia...-

-Parli così perchè non sai le cose che diceva...Oh meglio che dice su di te...- si piccò Harry stringendo un lembo delle lenzuola con un gesto improvviso , strofinandole come a volerle ripulire dal sangue secco che le sporcava.

-Oh...- James ghignò tirandosi a sedere-...Lo so quello che dice di me...Eccome se lo so...- sorrise debolmente-...Perchè io penso lo stesso di lui!-

 

 

Harry sorrise mentre James si allungava verso la bottiglia d'acqua- Ritorniamo a noi...Ginny...-

 

-PAPA'!-

 

Sono contenta che questa storia nata “ Perché io adoro James Potter!” sia tanto apprezzata. Un grazie a tutti coloro che hanno letto, recensito e messo fra i preferiti questa mia.

   
 
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