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Autore: Niallpleasehugme    16/04/2013    6 recensioni
"Facevo scorrere la lama del temperatite aul polso pieno di cicatrici, mi appoggiai al lavandino della scuola, misi i polsi pieni di sangue nel lavandino e feci scorrere l'acqua gelida su di essa. Mi guardai allo specchio e pensai: " non abbastanza magra, non abbastanza bella". Si aprì una porta del bagno, e un ragazzo biondo (Niall) disse: CHE COSA STAI FACENDO?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Stavo distesa sul prato con Niall disteso tra le mie gambe che lasciava dei baci sulla spalla. Il mio corpo tremava ad ogni suo piccolo tocco, ogni volta che lasciava dei baci, il mio corpo tremava ed il biondo se ne rese conto visto che sentii una piccola risata tra un bacio all’altro.
“Mi piace quando ti faccio venir la pelle d’oca” – sussurrò.
Baciò ogni parte possibile dalla spalla al collo, quando arrivò a quel punto, lasciò dei baci un po’ più violenti, finchè non aprì un po’ la bocca per compiere movimenti roteatori con la lingua sul mio collo. A quel tocco sentii il formicolio alle gambe e alla schiena, dire che stavo perdendo il controllo era poco, Niall riusciva a farmi rabbrividire.
Dopo esser soddisfatto dei baci sul collo, salì pian piano sulla mascella, fino ad arrivare al lobo del mio orecchio che tirò leggermente con i denti, la mia schiena si alzò a quel contatto e Niall mise una mano sotto di essa, per poi mettermi sulla sua spalla come un sacco di patate.
Quel ragazzo riusciva a sorprendermi, insomma, che stava succedendo? La cosa più imbarazzante era mentre lui teneva il controllo su di me baciandomi, io non parlavo, non dicevo niente, non avendo neanche il coraggio di guardarlo per la troppa timidezza. Mentre stavo sulla sua spalla, non mi ribellai, pensando alle cose successe poco prima non ebbi neanche il coraggio di parlare. Cosa significavano quei baci?
 
Arrivammo al campetto, Niall mi mise giu, in quel momento volevo Mary, volevo spiegarle tutto ma non la trovai. Non trovammo nessuno, solo Zayn e Louis che rimorchiavano con un paio di ragazze che si trovavano nei paraggi, dove si era andata a cacciare?
Andai al bar a comprare una bottiglia d’acqua, quando vidi Mary e Harry che si stavano abbracciando, Mary mi vide perché era girata dal mio lato e con la bocca mimava “Oddio” con un sorriso da ebete stampato in faccia e le guance rosse. Decisi di andarmene, prima di mettere in imbarazzo i due.
Tornai al campetto e feci qualche tiro a basket, non ero brava in quello sport ma mi attirava molto. Feci un paio di tiri ma non riuscii a far canestro, stavo per lanciare la palla quando un “Hey” mi fece sobbalzare, mi girai e trovai Mary dietro di me.
“Cogliona” – dissi con la mano sul petto per lo spavento.
“Niall ti sta letteralmente mangiando con gli occhi” – sussurrò cercando di non farsi vedere dal biondo.
“Ma che dici?” – dissi. Guardai verso gli spalti e vidi Niall con lo sguardo verso noi due – “Porca puttana” – Mary rise – “Ti devo raccontare un po’ di cose dopo.” –
“Perché? Non puoi dirmele ora?” – fece la faccia da cucciola.
“No, perché tu ora mi spieghi cosa avete fatto tu e Harry al bar” – dissi dandole un paio di gomitate nel fianco.
D’un tratto Mary arrossì e mi disse che Harry le aveva dato un bacio a metà labbra.
 
Tornammo a casa, quel giorno dormivo da Mary.
Le spiegai tutto ciò che succese con Niall, mi guardò con la bocca aperta, non se lo aspettava.
“Violento il ragazzo” – fece la sua solita faccia maliziosa.
All’improvviso la sua faccia diventò pensierosa, si mise due dita sotto il mento e guardò nel vuoto.
“Mary?!” – risi guardando la sua faccia.
“Con quella faccia da cucciolo… non lo facevo un tipo violento.” – le tirai un cuscino in faccia.
 
Stavo giocando con il suo I-phone  mentre stavo nel letto, Mary stava facendo una doccia.
“Mary!Ti è arrivato un SMS!” – urlai in modo che mi sentisse.
“Da parte di chi è?” – sentii.
Vidi il nome sullo schermo, corsi nel bagno con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
“Rose, sai bussare alla porta?” – disse coprendosi con l’asciugamano.
“HARRY” – sussurrai vista la presenza della mamma in casa ed ignorando il commento di Mary.
“Cosa?” –
“Dice che ti vuole vedere domani al ristorante Las Vegas. È un appuntamento, Mary!” – presa dalla gioia mi abbracciò senza rendersene conto.
Scrissi un messaggio ad Harry con il cellulare di Mary ‘ a che ora? Xoxo M. ‘
Io e Mary ci guardavamo senza dire nulla, pensando un po’ a tutto, quando una vibrazione ci fece sussultare. Un altro messaggio da Harry.
‘ Alle 8.30, ti aspetto al ristorante. Xoxo H. ‘
“Okay, alle 8.30 di domani sera al ristorante, abbiamo tutta la giornata per scegliere cosa devi indossare” –
“Grazie Rose” – mi abbracciò di nuovo. Non ero una tipa da abbracci, soprattutto con lei, non che non amassi gli abbracci, ma semplicemente era come se non sapessi abbracciare.
“E di cosa? Ora andiamo a letto, che è tardi.” – dissi notando l’orario sul cellulare.
Mary poggiò un materassino per terra con una coperta per me, mentre lei si infilò nel suo letto e sussurrò “buona notte baby”
“buona notte Mary.” – dissi chiudendo la luce sul comodino.
Dopo qualche minuto, vidi Mary messaggiare con il cellulare, ero troppo stanca, così non riuscii neanche a chiederle con chi stesse massaggiando.
 
“Questo  no” – disse buttando per terra una gonna fuxia.
“Troppo rosa!”- buttò un completino a terra– “Troppo maschiaccio” – disse buttando un’altra maglia.
“Mary,levati, prendo io i panni per te, vatti a fare una doccia.” – le indicai la porta del bagno.
Mary se ne andò in bagno  ed io mi intrufolai nel suo armadio. Presi un corpetto rosso, con un pantalone nero a vita alta attillato e le converse bianche con una striscia rossa.
“Perfetto” – sussurrai tra me e me. Mary uscì dal bagno, vide i panni che le avevo scelto sul letto e mi guardò
“Perfetto!” – mi disse – “Non è volgare, nè troppo elegante e ci sono le Converse!” – mi sorrise.
“Sì, ho le qualità, lo so” – mi vantai, ovviamente scherzando.
“Ah Rose, tu mi accompagnerai al ristorante.” – disse andando in bagno con i panni che le avevo preparato.
“Cosa?! Non puoi andarci da sola?” –
“No, tu mi accompagnerai.” –urlò per farsi sentire.
“Che palle, Mary.” –
Visto che mancavano 30 minuti al suo appuntamento, andai a farmi una doccia, indossai una maglia da basket, lunga gialla e viola degli LA LAKERS, con un pantaloncino viola, calze del colore della mia pelle e le mie adorate Supra oro. Quel giorno faceva un caldo incredibile.
“Rose?” – disse Mary uscendo dal bagno guardando i miei vestiti da maschiaccio.
“Che c’è? È il tuo appuntamento,non il mio.”
 
Arrivammo al ristorante, con 10 minuti di anticipo, solito di Mary, quando vedemmo un ragazzo riccio che si avvicinava. Mary cominciò a diventare rossa notando la sua presenza.
“Rose,Rose,Rose,Rose,Rose!” – disse dandomi dei colpetti sulla spalla.
“Sì, l’ho visto. Mantieni la calma e sii naturale.” – non riuscivo a dire altro, non ero brava nelle situazioni amorose, soprattutto per il fatto che non avevo mai avuto un fidanzato.
“Buonasera ragazze” – disse il riccio.
“Hey Harry” – gli sorrisi.
“C-ciao Harry” – fu tutto ciò che riuscì a dire Mary.
“Sei bellissima” – gli disse Harry. Okay, che facevo ancora lì?
“Io vado, divertitevi” – diedi un bacio sulla guancia a Mary.
“Nono, vieni Rose, ti devo far vedere una cosa all’interno del ristorante.” – mi interruppe Harry.  Cosa mi doveva far vedere? Loro due che si sbaciucchiavano? No, grazie.
“Ma…” – cercai di parlare.
“Rose, vieni e taci.” – mi tirò per il braccio all’interno del ristorante.
Entrai nel ristorante, loro si sedettero ad un tavolo e mi lasciarono in piedi.
“Coglioni” pensai. “Che dovevate farmi vedere?” – dissi sbuffando incrociando le braccia.
“Siediti lì” – disse Harry indicandomi un tavolo.
“A fare cosa? La forever alone?” – mi stavano rompendo i coglioni.
Mary si alzò e mi spinse fino al tavolo dove dovevo sedermi.
“Ora ti siedi e ti stai zitta, poi mi ringrazierai.” – disse andandosene.
“Ringraziarti di cosa?” – due mani coprirono i miei occhi, le toccai, cercando di capire chi era, ma con scarsi risultati.
“Buonasera” – sussurrò una voce maschile al mio orecchio. Conoscevo quella voce, che ci faceva qui?
Levai le sue mani dai miei occhi, mi voltai per guardarlo.
“Ehm…si può sapere che sta succedendo?” – dissi.
“Non preoccuparti, tu siediti.”
Niall si mise di fronte a me, poi poggiò le sue grandi mani sul tavolo.
“Allora?” – dissi sperando che mi spiegasse la situazione.
“So che se ti avessi invitata ad un appuntamento tu di sicuro ti saresti fatta mille problemi, ti saresti preparata ad avermi vicino a te, ti saresti vestita diversamente da adesso, io invece voglio che tu sia naturale con me, che tu sia te stessa, che ti vesti sportiva per venire ad un ristorante come questo, proprio come ora. E poi mi piace sorprendere.” – mi fece l’occhiolino. Sorrisi timidamente e abbassai lo sguardo, per poi voltarlo su Mary che mi guardava sorridente, mi alzò il pollice, ed io alzai il dito medio sorridendo, facendola ridere. Sentii anche la risata di Niall.
Il biondo ordinò una pizza, e per non farmi annoiare nell’attendere il cibo che doveva arrivare, faceva delle battute. Era un tipo simpatico, ed io amo le persone che riescono a farmi sorridere. Parlammo un po’ di noi, lui mi parlò delle cose che odiava e che amava, i suoi hobby preferiti, ciò che gli piace fare nel tempo libero. Capii che gli piaceva suonare la chitarra, scrivere canzoni, cantare, che aveva parecchie conoscenze, che gli piaceva mangiare ed amava le maglie sportive, proprio come la mia.
Mi voltai e vidi che Mary e Harry non c’erano più, probabilmente già avevano finito di mangiare.
Niall pagò il conto, ci alzammo e camminammo un po’ per le strade di Londra.
“Scusa” – gli dissi.
“Scusa?” – mi domandò.
“Sì, ti ho fatto pagare. Ti avrei detto di non pagare, solo che non avevo neanche il portafogli con me, visto che sapevo che dovevo solo accompagnare Mary.” – dissi. Rise al mio commento.
“Rose, sii sincera con me, sei stata bene?” – mi guardò.
“Sì, sono stata a mio agio ed ho mangiato bene, grazie Hor…” – mi ricordai di ciò che aveva fatto il giorno precedente quando lo chiamai per cognome, lui mi guardò e rise vedendo che mi ero bloccata dicendo il suo cognome, probabilmente stavamo pensando alla stessa cosa – “Grazie Niall” – risi.
“Sei bellissima” – mi guardò.
Abbassai la testa, odiavo quando me lo dicevano, me l’hanno sempre detto per prendermi in giro, io non ero bella.
Niall capì, poggiò due dita sotto il mio mento e mi fece alzare lo sguardo, vide i miei occhi lucidi, ero debole, piangevo per ogni cazzata, mi sentivo sempre estranea al mondo, non mi piacevo e lui ne era consapevole.
“ Quando ti dico una cosa, è perché lo penso. Smetti di pensare che non sei bella, perché sei meravigliosa. “ – sorrisi al suo commento – “Ed hai un  sorriso bellissimo.” – aggiunse.
“G-grazie” – mi feci coraggio, alzai lo sguardo verso di lui – “Anche il tuo sorriso è bellissimo, ed amo la tua risata.” – incredula di ciò che avevo appena detto, sbarrai gli occhi alle mie stesse parole e abbassai, di nuovo, la testa.
Non volevo ammetterlo del tutto, ma con Niall io stavo bene, mi sentivo bene, non pensavo ai miei problemi, mi faceva sorridere, ridere,mi rendeva una persona migliore.
Ci fu un cambio di temperatura sorprendente, ora faceva un freddo cane, mi guardai e vidi che indossavo una maglia a giromaniche, ed un pantaloncino, avevo freddo, l’unica cosa che copriva le mie braccia erano i tanti bracciali che usavo per coprire i tagli.
“Hai freddo?” – mi chiese.
“No, non preoccuparti.” –
“Non mentirmi, Rose.” – mi guardò. Mise una mano sul mio fianco, mi attirò a sé e mi ‘fece entrare’ nel suo cappotto, ero attaccata al suo petto. Sentire il calore della sua pelle, il suo corpo così vicino al mio, era così bello.
Misi una mano sul suo petto, per poi chiudere la sua maglia in un pugno, riuscivo a sentire i battiti del suo cuore dalla mia mano, sentire quel suono mi faceva star bene.
Senza accorgermene, ci trovammo fuori casa mia, era il momento di salutarlo.
Mi ‘liberai’ dalla sua presa, mi avvicinai a lui, mi feci coraggio e mi alzai in punta di piedi mettendogli una mano dietro il collo e l’altra sul petto e gli diedi un bacio sulla guancia, a quel contatto il biondo rise.
“Ciao Niall, grazie per la splendida serata” – gli dissi, giocherellando con le dita.
“Grazie a te, piccola.” – mi fece l’occhiolino.

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Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve bellezze c:
SCUSATE IL RITARDO.
Ultimamente i miei genitori si stanno ‘attaccando’ molto a me perché hanno notato che ho vari… ‘problemi’ e mi stanno assillando dicendo che devo studiare, studiare,studiare.
Ho cercato di farlo più lungo possibile per farmi perdonare.
Che ne dite? Vi piace il capitolo? OuO
Volevo ringraziare tutte le persone che seguono/recensiscono questa storia, siete bellissime, sul serio.
Gironzolando su efp vedo fan fiction con 10-20 recensioni, e poi ci sono io, con 5 recensioni e mi sento un po’… triste, diciamo cwc
Comunque, se non potete recensire perché non avete efp potete dirmi cosa ne pensate della storia/capitolo su twitter, mi chiamo @GildaLoves1D
Grazie per l’attenzione :* <3 
  
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