Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Luly Love    16/04/2013    6 recensioni
Una raccolta di flash su buona parte dei personaggi di tutti e tre i libri; ogni flash prende ispirazione da una citazione.
Effie; Cinna; Haymitch; Finnick; Peeta; Foxface; Clove; Marvel; Johanna; Peeta (II);
NOTA: l'avvertimeno OOC non si riferisce a tutti i personaggi, ma solo ad alcuni. La cosa sarà segnalata lì dove si presenterà.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Haymitch - Fiducia
 

 
 
Molto probabilmente era stato adottato. Non c’erano altre spiegazioni. Beh, una c’era, ma non era ancora pronto ad accettarla. L’altra spiegazione? Era un cinico bastardo. Ma quando sei giovane, un conto è essere fieri di quello che sei, un altro è essere fieri nell’ammetterlo.
Preferiva perciò la teoria dell’adozione.
A ben pensarci, però, c’era anche una terza teoria: suo padre era pazzo. Anche questa era difficile da ammettere: si sa che la mela non cade mai troppo lontano dall’albero.
Perché solo un pazzo potrebbe essere del parere che la fiducia nel prossimo è la chiave di tutto.
– La gravità ci tiene ancorati a terra, Haymitch, ma la fiducia... la fiducia fa volare. –
Volare, certo. All’altro mondo, forse. E, sebbene talvolta l’idea di un mondo dove non avrebbero potuto togliergli più niente lo allettasse, preferiva vivere. Di merda, ma vivere.
La fiducia serviva solo a farsi ammazzare o, nel migliore dei casi, a farsi fregare. E a lui non piaceva nessuna delle due opzioni, perciò preferiva fregare l’avversario prima che quello fregasse lui.
Quando poi il suo nome fu estratto alla mietitura della seconda Edizione della Memoria, Haymitch smise di riporre quel poco di fiducia che avesse in qualcosa, ovvero quella nella fortuna.
Suo padre, invece, continuò sulla sua ottusa  linea di pensiero.
– Haymitch, ragazzo. – gli aveva detto al loro ultimo incontro – Quando sarai nell’Arena, non dimenticare che la speranza viene da fonti inaspettate. L’importante è che tu abbia fiducia, prima in te stesso e poi negli altri. –
C’era voluta tutta la sua buona volontà per non dargli un pugno, per non gridargli che era uno stupido illuso. In fin dei conti, era pur sempre suo padre, e, per quanto gli dolesse ammetterlo, quella era, al novanta percento delle probabilità, l’ultima volta che lo vedeva.
Arrivato a Capitol City, le uniche persone di cui si era fidato (sebbene fidato non fosse il termine giusto: piuttosto, non aveva messo troppo in discussione ciò che dicevano) erano stati il suo mentore e il suo stilista, sebbene quest’ultimo fosse un vecchio idiota mezzo orbo che per la sfilata dei carri aveva conciato lui e gli altri del Dodici come dei pezzenti. Per le interviste, invece, aveva fatto un lavoro discreto.
Una volta nell’arena, il consiglio di suo padre era stato l’ultimo dei suoi pensieri, non aveva tempo per pensare ai valori etici e morali, non se voleva sopravvivere; anzi, non fidarsi si era rivelata la tattica perfetta da usare in quell’arena dall’incantevole e amena bellezza, visto che tutto era mortale, dagli adorabili scoiattoli al profumo dei fiori.
Poi, lei era spuntata dal folto della foresta e coi suoi dardi velenosi l’aveva salvato, per poi uscirsene con quella proposta di alleanza.
– Vivremmo più a lungo, se fossimo in due. –
Haymitch rivolse un’occhiata al tributo che Maysilee aveva ucciso, mentre nelle orecchie gli risuonavano le parole di suo padre. Lei l’aveva salvato, certo, ma cosa gli dava la certezza che non l’avrebbe avvelenato alla prima occasione?
La fiducia fa volare...
– Mi pare che tu l’abbia appena dimostrato. –
Ed era vero: la fiducia l’aveva fatto volare verso la vittoria, perché senza Maysilee non ce l’avrebbe mai fatta.
 
 
Angolo autrice:
Salve gente INESISTENTE!
Scrivere questo capitolo è stato  un po’ difficile, specialmente sul finale. Volevo mettere una bella dose di Haymitch/Maysilee perché, per quanto la Haffie (si chiama così, vero?) mi piaccia, trovo che questa coppia sia meravigliosa, e che abbia qualcosa che per certi versi ricorda la Galeniss, ma ancora più bella.
Perciò, dopo aver cancellato e riscritto e ricancellato circa quindici finali, ho optato per questo, che tuttavia non mi soddisfa totalmente. A voi il giudizio!
La citazione è presa da Fairy Oak.
Come sempre, grazie a tutti quelli che recensiscono, mettono nelle preferite/seguite/ricordate e a chi legge silente. Una recensione, comunque, è sempre gradita.
Bacioni,
Luly 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Luly Love