E’
ora della verità.
10 Gennaio 2013
Studiare, andare a
letto presto, svegliarsi presto, una veloce doccia,
colazione e poi subito a scuola, una routine che ormai in casa mia si
ripeteva
tutti i santi giorni, la scuola era ricominciata da soli pochi giorni e
io già
no vedevo l’ora che arrivassero le nuove vacanze, quelle di
Pasqua.
Lo so, tutto questo
è strano, ma ultimamente sono diventata molto pigra,
non ho testa, penso solo a divertirmi e a cercare di passare il
più tempo
possibile con i miei amici.
Sono le 12.30 e io mi
trovo ancora in aula ad una lezione di educazione
sessuale.
Già, oggi
la nostra carissima professoressa di scienze vuole parlarci di
questo, perché? Perché non vuole che uno dei suoi
alunni si debba ritirare
durante l’anno per colpa di qualche gravidanza, insomma come
dice lei
“prevenire è meglio che curare.”
-Allora ragazzi, so
che oggi è stata una giornata davvero molto
stancante per voi ma ho intenzione di parlarvi del vostro presente.-
-Del nostro presente?-
Chiese confuso Damon.
-Si, sanno tutti che
voi giovani a quest’età avete gli ormoni a mille
quindi io voglio solo aiutarvi a controllare.-
-Impossibile prof,
insomma quando faremo sesso non ci sarà mica lei a
dirci cosa o non cosa fare.- Continuò il ragazzo ridendo.
-Su questo ha ragione
signorino ma fidatevi, ho molta più esperienza di
voi, voglio aiutarvi a capire veramente cosa è un rapporto
di coppia, tutti voi
al giorno d’oggi vi basate solo agli alcolici e a divertivi
facendo sesso con una
ragazza diversa alla sera, ma in realtà questo è
solo un pericolo, un pericolo
che correte voi e la vostra ragazza.-
-So dove vuole
arrivare, vuole arrivare al “sesso sicuro”-
-Esattamente Damon,
non voglio che correte pericoli.-
-Signorina Smith la
ringraziamo con tutto il cuore ma noi siamo giovani
e vogliamo goderci la vita fin che possiamo, insomma perché
dovrebbe capitare
proprio a noi?-
-Volevo arrivare
proprio a questo, tutti voi dite sempre “perché
dovrebbe
capitare giusto giusto a noi?” oppure “quante
possibilità ci sono che io metto
incinta la mia ragazza?” bene, la risposta è
molte, già ci sono molte
probabilità che questo accada anche a voi, ragazzi voi siete
giovani e appunto
per questo dovete prima vivervi la vostra vita, viaggiare, ridere,
continuare
gli studi e poi magari dopo il matrimonio crearvi una bella famiglia,
magari
con più di un bambino, ma ora è il vostro
momento, non fatevelo rovinare dall’essere
precipitosi. –
-Penso che quello che
lei stia dicendo è una cosa verissima
professoressa Smith.- Disse Carol posando la matita nel suo
portacolori. –Ormai
i ragazzi no pensano più a fare
“l’amore” con la propria ragazza ma
pensano
solo ed esclusivamente al sesso, vogliono vivere a pieno
l’attimo e se ne
fregano delle conseguenze, insomma loro poi sono anche liberi di
scappare,
andare via e lasciare noi ragazze sole con una creatura da dover
crescere.-
Continuò poi.
-Dici così
solo perché sei una ragazza.- Disse Nick interrompendola.
-No, dico
così perché è la brutta
verità.-
-Non è
ver..-
-Ragazzi ragazzi, vi
prego, non litigate, avete ragione entrambi, ma se
volete, c’è un rimedio a tutto, si non
è detto che funzioni ma almeno previene
un po’.- Li interruppe la professoressa.
-Con i preservativi.-
Puntualizzò il ragazzo alla mia destra, Alexander.
-Esattamente, no
sarò lo stesso ma se lo farete con la persona che voi
amate sarà comunque bello.-
Approvavo a pieno il
ragionamento della prof e capivo perfettamente il perché
di questo suo improvviso voler parlare di questo argomento.
Qualche giorno fa il
mio compagno Damon è stato beccato nel bagno con
una ragazza, poco furbo da parte sua, almeno poteva assicurarsi di aver
chiuso
bene la porta a chiave, mi sorprende certe volte la furbizia dei
ragazzi.
Agiscono sempre di
impulso.
Tutto questo discorso
mi riportò alla mente la persona che era Zayn
qualche mese fa, “il puttaniere più famoso della
scuola” tutti lo definiscono,
ma io so che adesso è cambiato.
Lui adesso non
è più un ragazzo privo di sentimenti, lui adesso
sta
iniziando a capire veramente il significato della parola amare, tra lui
e
Perrie è sempre stato un gioco, un continuo gioco che
però ha lasciato ferito
uno dei due, e questo è Zayn.
Il ragazzo che per
colpa di un tradimento si è chiuso in se stesso.
Il suono della campana
mi riportò alla realtà, non riuscii neanche a
seguire
l’ultima parte della lezione, ma pazienza ormai mi stava
aspettando solo un
pomeriggio pieno di studio.
Liam poco prima mi
inviò un messaggio nel quale diceva che mi sarebbe
venuto a prendere lui, così mi sedetti in una panchina ad
aspettarlo.
Ad un certo punto due
forti mani mi si posarono sugli occhi.-
-Indovina chi sono?-
Disse una voce buffa.
-Liam so che sei tu,
non ci casco a questi giochetti.- Dissi girandomi
velocemente.
-No ragazzina, ritenta
magari sarai più fortunata.-
-Zayn.- Dissi
sgranando gli occhi dalla sorpresa.
-Già.-
-Scusa ma non sapevo
che saresti venuto.-
-Devo per caso
chiedere il permesso a qualcuno per venire a prendere la
mia ragazza a scuola?-
-N-No certo che no, ma
vorrei farti notare che per ora non lo sa nessuno
che noi stiamo insieme.- Dissi allontanandomi dalla sua presa.
-Oh ma insomma, quando
ti deciderai di dire tutto a Liam?-
-Liam! O cazzo, non
puoi farti vedere qui, non oggi, non ora.- Dissi
ricordandomi che il ragazzo stava per arrivare.
-Perché?-
Chiese tranquillamente sedendosi sulla panchina.
-Perché lui
sta per venirmi a prendere, devi andare via, so che ti sto
chiedendo un enorme favore ma prometto che cercherò di
risolvere la questione
il più presto possibile.-
-Troppo tardi.- Dissi
riportando lo sguardo su di me.
-Che vuol dire che
è troppo tardi? Non vorrai mica lasciarmi, vero?-
Dissi quasi sul punto di morire.
-Hai davvero una bella
immaginazione piccola, mi sorprendi sempre di più
ogni giorno.- Disse ridendo.
-Allora cosa volevi
dire con “ ormai è troppo tardi”.- Dissi
cercando di
calmare il battito del mio cuore al solo spavento.
-Volevo dire che Liam
è già arrivato e che sta proprio venendo verso di
noi.-
-COSA?- Urlai quasi.
-Calma ragazzina, so
cosa devo fare, stai tranquilla e soprattutto non
farti vedere così nervosa davanti a lui, se no potresti
fargli capire
qualcosa.- Disse facendomi l’occhiolino. –Lascia
fare a me.- Annuii
semplicemente voltandomi delicatamente verso la direzione in cui stava
guardando
il moro.
-Liiiam.- Dissi
cercando di fingermi sorpresa.
-Ciao principessa.-
Disse prendendomi tra le sue braccia e sollevandomi
da pochi centimetri da terra. –Mi sei mancata da morire ieri.-
-Anche tu, vi siete
divertiti?- Dissi riferendomi anche a Niall.
-Si, moltissimo,
peccato che non sei potuta venire anche tu, sei
riuscita poi a finire tuti i compiti?-
-Per fortuna si.-
Sorrisi, è sempre così dolce e premuroso nei miei
confronti. –Andiamo?- Dissi raccogliendo lo zaino da sopra il
prato.
-Ehi, almeno fammi
salutare il mio caro amico Payne.- Disse il ragazzo
facendosi notare.
-Zayn, non ti avevo
visto.-
-Strano stavo quasi
pensando che non mi volessi salutare.-
-Vuoi la
verità Malik?- Il moro annuì.
–Onestamente ci avevo pensato ma
poi ti sei intromesso nella nostra discussione e quindi non ho potuto
fare a
meno di vederti.- Disse il biondino sorridendo sarcasticamente.
-Oh andiamo, porti
ancora rancore nei miei confronti?-
-Si.- Rispose secco.
-Beh ora
sarà meglio andare.- Dissi tirandomi il ragazzo dal braccio.
-Ok amore.- Disse
prendendomi dalle mani lo zaino.
-Tranquillo posso
portarlo io, non è pesante.-
-Ho la macchina
posteggiata lì quindi non c’è problema
piccola.- Disse
indicandomi l’auto.
-Ok allora.- Dissi
accettando la sua mano.
-Ah Zayn..- Lo
chiamò cominciando a camminare.
-Si?-
-Sarà
meglio che non ti faccia più vedere qui, almeno non con la
mia ragazza.-
Vidi Zayn
innervosirsi, poi mi guardò negli occhi e lo vidi
tranquillizzarsi
un pochino.
-Dove mi porti?-
Chiesi giocherellando con il bracciale al mio polso.
-Che ne dici di andare
a mangiare a casa mia? Niall oggi è tutto il
giorno con Harry e Louis così abbiamo la casa tuta per noi.-
Disse guardandomi.
-A-A casa tua?- Dissi
balbettando.
-Si, perché
c’è qualche problema?-
-No, è solo
che non ci sono mai venuta.- Dissi cercando una scusa,
insomma questa situazione non prometteva nulla di buono.
Rise.
-Amore, non ricordi?-
-Cosa dovrei
ricordare?- Chiesi confusa.
-Ci sei venuta per il
compleanno di Louis, ci hai anche aiutato a preparare
la festa a sorpresa.-
-Hai ragione!- Risi
nervosamente.
-Studi troppo,
dovresti prenderti un po’ più di tempo per te, sei
troppo
stanca ultimamente.- Disse mettendo la sua mano sula mia gamba, gli
sorrisi
semplicemente.
Come potermi
dimenticare di quella casa? Era impossibile, mi ricordo
tutto molto perfettamente, era il 24 dicembre dell’anno
scorso e ci eravamo
tutti riuniti per fare una bella sorpresa al nostro amico.
-Ragazzi
nascondetevi c’è Louis, spegnete le luci!!-Ci ordinò
Niall
annunciando l’arrivo del festeggiato.
Mi prese la mano e
correndo mi portò al piano di sopra.
-Liam aspetta..- Gli dissi credendo che
fosse quel ragazzo.
-SHH- Mi zittì
lui.
Aprì la
prima porta più vicina alle scale e ci infilammo.
Anche quella stanza
era tutta al buio.
C’era
silenzio e sentivo solo il mio e il suo respiro stanco per la
corsa.
-Liam
non c’era bisogni di salire fino a qui per nasconderci.-
Accadde tutto si molto
di fretta, in quella stanza al buio, chiusa a
chiave mi ritrovai non con Liam ma con Zayn…
-Cosa
ci
faccio al buio con te in una stanza chiusa a chiave?- Dissi esasperata, per
non dire terrorizzata.
-Credevi fossi Liam, vero?- Lo sentii ritornare
serio.
-Beh scusami tanto se non
ti ho
visto al buio.- Dissi sarcastica.
-Uhm ti perdono.-
-Mi perdoni? Ok Malik tira
fuori la chiave e
apri la porta.- Dissi gesticolando
come se lui mi potesse vedere.
-Non
l’ho.-
Passammo ore intere a
litigare, lo accusai dei suoi strani comportamenti
e del suo carattere presuntuoso che tanto odiavo…
-Cosa
vuol dire che non hai tu la chiave?-
-Vuol
dire che io…-
-Oh Zayn lo so cosa
diavolo vuol
dire, ma perché?-
-Cosa perché?-
Chiese con
indifferenza.
-Perché
hai deciso di farmi impazzire anche questa sera.- Lo sentii sbuffare.
-Io
non
voglio farti impazzire e anche quando non potrei perché tu
già lo sei, sei già
pazza di me.-
-Cerca di finirla Malik e
aiutami ad aprire la
porta.- Mi avvicinai alla
porta appoggiandomi al muro, per non urtare i
rispettivi mobili che potevo incontrare durante la strada.
Lo
sentii alzare dal letto e
camminare verso di me.
Poi
sentii il suo respiro sulla
spalla nuda e due forti mani stringermi i fianchi.
No
Zayn questa volta non ci
casco, non mi farò imbambolare un’altra volta dai
tuoi modi di fare, si ti amo
da impazzire ma non verrò mai a letto con te, non fin
ché tu non capirai che il
sesso non è l’unica cosa.
-Zayn
la porta.-
-Non avere
così tanta fretta, prima perché non ci rilassiamo
un po’.-
Riusciva sempre a
svincolarsi da ogni mia pretesa, era preciso, e voleva
sempre ottenere tutto quello che voleva...
-Tranquilla
saranno così tanto impegnati che non si accorgeranno della
nostra assenza.-
-Liam
verrà sicuramente a cercarmi.- Dissi fin troppo
sicura di me.
-La
vuoi
smettere di parlare sempre di Liam?- Si staccò
di colpo da me, e io rimasi in
silenzio o meglio a bocca aperta.
-Non
fai
altro che dire che Liam è l’uomo perfetto in tutto
e per tutto, un uomo da
sposare, con un sorriso da far venire i brividi, bello, alto, muscoloso
e con
una voce da angelo..-
Litigammo
più volete..
-Zayn
vuoi calmarti?- Dissi con un filo di
voce.
-Io sono calmo.- Mi disse quasi a
stento.
-Perché
fai così?-
-Te l’ho
già detto non è
gelosia.-
-E allora cosa è?- Dissi sedendomi nel
letto accanto a lui.
-Nulla di importante.-
-Non ti credo.- Dissi girandomi l
volto verso di lui.
-Beh allora fai male..-
Si
distese sul letto e io rimasi
immobile seduta accanto a lui.
Mi sentii molto in
imbarazzo invece lui come al suo solito era sempre
tranquillo…
-SOR-PRE-SA!
BUON COMPLENNO LOUIS.-
Sentimmo
dal piano di sopra, e
già Louis era arrivato e la festa stava iniziando senza di
noi.
-E’
arrivato.- Dissi io rassegata.
-Ma dai? Non lo avevo
capito.-
-Se
non
mi avresti portata con te in questa stanza di sicuro io sarei
giù con i miei
amici a festeggiare il compleanno di Louis.-
-Guarda che anche io mi
trovo nella tua stessa
situazione.- Disse sistemandosi
meglio nel letto.
-Bene e adesso che facciamo?-
-Uhm
beh
..-
Si avvicina sempre di più. -..io avrei qualche idea.-
Disse
spostandomi la bretellina del vestito.
-Giù
le
mani Malik, non faremo nulla di quello che hai nella tua testa.-
-E allora dobbiamo stare
fermi a non fare
nulla?- Disse seccato.
-Magari visto che tu sei
il
ragazzo potresti trovare il modo di farci uscire da qui dentro.- Dissi
io in modo ovvio.
-Non mi va.-
Sempre così
sfacciato e sicuro di se…
-Dai
vieni qui.- Fu tutto
così veloce, mi prese la mano e mi tirò a se
facendomi cadere
sopra di lui.
Sentivo
il suo respiro scontrarsi
con il mio, il mio seno contro il suo petto e le nostre facce distanti
solo tre
centimetri.
-Z-Zayn che fai?- Gli chiesi io
restando immobile, non riuscivo a muovere neanche un muscolo.
-Niente, tu stai tranquilla
e rilassati.-
Mi prese la testa tra
le mani e me la poggiò sul suo petto, poi con
l’altro braccio mi strinse la vita fino ad arrivare alla
schiena.
Mi
accarezzava dolcemente i
capelli facendo su e giù con la mano.
E
poi iniziò a canticchiare un
verso di una canzone.
Shut
the door, turn the light off
I
wanna be with you,
I
wanna feel your love
I
wanna lay beside you
I
cannot hide this even though I try
Heart
beats harder
Time
escapes me
Trembling
hands touch skin
It
makes this harder
And
the tears stream down my face
La sua voce era
così calma e
tranquilla, io distesa sul suo corpo sentivo il suo
battito e il suo
respiro..
Continuava a farmi
delle leggere carezze sui capelli ma poi si bloccò.
C’era
silenzio e la sua mano
aveva smesso di muoversi.
-Se solo potessimo tornare
indietro nel tempo.- Disse.
-Z-Zayn..-
-No, ti prego fammi finire
di parlare.- Io annuii.
-Abbiamo iniziato con il
piede sbagliato,
abbiamo sbagliato tutto e ora tu mi odi.- Disse sospirando.
-Io non ti odio.-
-Si
invece, volevo solo farti mia e invece ti ho allontanata, e tu.. tu ti
sei
avvicinata ad un altro.- Parlava di Liam.
-Io non ti merito, lui
invece si.- Continuò.
Mi alzai da lui e lo
guardai negli occhi, lui si girò verso di me e fece
lo stesso.
Mi
sorrise, un sorriso debole ma
pieno di tenerezza.
-Avevo
paura.. avevo paura di potermi innamorare di nuovo ed essere tradito
un’altra
volta, invece mi sono fatto male da solo allontanando la ragazza che
invece
sorrideva grazie a me, che si arrabbiava grazie alle mie cazzate, i
suoi occhi
lucidi grazie ai nostri sguardi complici ma sempre distanti. Mi sono
rovinato
l’opportunità di farmi amare.- Si sedette nel letto e
mi prese il volto tra
le mani. –I
tuoi modi di fare mi hanno fatto capire che non devo pensare ancora
al mio passato ma devo guardare al mio futuro e anche il tuo, tu mi
piaci e
anche tanto ma devi stare con Liam, anche lui prova qualcosa per te..- Abbassò
un secondo la testa per poi ritornare a guardarmi. –Grazie per tutto quello che hai
fatto.- Si avvicinò a me e mi
baciò, un bacio lento e breve che mi fece
rabbrividire.
-Amore? Amore tutto
apposto?- La voce di Liam mi fece ritornare alla
realtà.
-Si scusami, ho solo
un brutto mal di testa.-
-Vuoi che ti prenda
un’aspirina?- Disse prendendomi un bicchiere
d’acqua.
-No, grazie, va bene
così.- Eravamo arrivati a casa da circa 10 minuti e
nessuno di tutti e due aveva aperto bocca.
-Ti va se ci andiamo a
sedere nel divano?- Mi chiese sorridendo.
Annuii.
Mi prese la mani e lo
seguii.
-Piccola. .io dovrei
parlarti.-
-Qualcosa non va?-
Dissi preoccupata.
-Beh questo dovrei
chiederlo io a te.- Disse guardandomi.
-A me?- Chiesi confusa.
-Si.. ultimamente ti
vedo così distante, forse dopo che tu sei fuggita
il nostro rapporto è cambiato.- Il suo volto era un
po’ deluso.
-Liam io..-
-Sei importante per me
ed è per questo che voglio aiutarti.- Mise il suo
braccio intorno alla mia spalla e mi strinse a se.
-Aiutarmi a fare
cosa?- Tutto questo mi procurava un po’ di paura, era
strano e volevo sapere di più.
-A dirlo a tutti.-
-Liam io non capisco..-
-Sharon dai, smettila
di continuare a nascondere che tutto vada bene,
oltre ad essere la mia ragazza sei la mia migliore amica, ti conosco
bene,
molto bene direi.- Disse sospirando appoggiando il mento sopra la mia
testa.
-C’è
qualcosa che va male?- Non stavo capendo più nulla.
-Per me no, ma per te
si.. piccola io ci tengo a te e tengo molto anche
ala tua felicità, quindi dobbiamo sbrigarci a dire tutto a
tutti, potrebbero
nascere altre discussioni e non vorrei che questa volta qualcuno si
facesse del
male..-
-Liam, sii
più chiaro, cosa dobbiamo dire, cosa dobbiamo far sapere?-
-Dobbiamo rivelare il
tuo segreto.-
-Di quale segreto stai
parlando?-
-Piccola. .
è arrivato il momento di dire la verità.-
Sorrise, un sorriso
debole.
-Tutta la
verità.-
Hiii,we
are Directioner YEAHHHHH.
I
love you.