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Autore: ashtonslaugh    16/04/2013    4 recensioni
Lei è sfacciata
Lui è gentile
Lei è acida
Lui è dolce
Lei è forte ma è sola
Lui è debole ma circondato da amore
Cercava una piccola cosa in un mondo infinito e invece ha trovato lei, una cosa infinita in un piccolo mondo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Si,suppongo di si.

Odiare i matrimoni è una cosa che solo a me può succedere,insomma,tutti li amano. Dalle spose che sin da bambine non aspettano altro che coronare i loro più grande sogno,ai genitori che commossi si staccano dalla loro prole una volta per tutte,tutti eccetto me a questo punto. Già per organizzarlo avevo dovuto pestare i piedi a parecchie persone in ufficio,senza contare che ancora dovevo restituire molto favori dovunque e a chiunque,in più partecipare in veste di damigella d’onore sarebbe stato un suicidio. Ero ancora intenta a rimuginare davanti all’entrata dell’anticamera della chiesa quando mi sentii chiamare,mi voltai e vidi Anne correre a perdifiato verso di me,almeno per quanto le permettevano gli alti tacchi che si era imposta di indossare quel giorno.

-Leah! Leah! Oh,eccoti finalmente,Gemma sta avendo una crisi di panico e vuole solo te-mi disse afferrandomi per le spalle e guardandomi terrorizzata,lo sospettavo,era stata più che tranquilla tutta la mattina,prima o poi sarebbe successo,e io ero pronta

-arrivo,dov’è?-chiesi tutto sommato tranquilla

-dove l’hai lasciata l’ultima volta-disse. La guardai stranita,avevo lasciato Gemma nella stanza per prepararsi circa 4 ore fa,non poteva essere ancora li dentro,lei annuì grave,sospirai,la cosa doveva essere più grave di quello che pensavo. Mi diressi a passo spedito verso l’enorme stanza,mentre camminavo mi osservavo intorno e notavo soddisfatta quanto fosse venuto bene quel posto. Ero stata brava,ma avrei fatto di tutto per Gemma,lei si meritava il meglio. Arrivai a destinazione e non appena entrai rimasi incantata dalla bellezza della futura sposa,vestita di un bianco candido come la neve,era meravigliosa.

-sei di una bellezza disarmante Gem!-esclamai avvicinandomi,lei provò ad abbozzare un sorriso insicuro

-e se Sam dice di no?-disse puntandomi addosso il suo bouquet lilla,preoccupata

-non lo farà. È innamorato di te alla follia,lo sai-la rassicurai,togliendole i fiori dalle mani che prima dell’inizio del matrimonio avrebbero visto la loro fine se continuava così

-ne sei sicura?-

-si Gem,ne sono sicura. Sei solo nervosa in questo momento-le sorrisi accarezzandole teneramente una guancia

-sono fortunata ad avere te,se tu non fossi entrata in famiglia in questo momento al tuo posto ci sarebbe Harry,e di sicuro mi avrebbe fatto entrare in panico più di quanto
non lo sia on questo momento
-ridacchiai a quell’affermazione non rispondendo,presi invece a sistemarle l’orlo del vestito e il lungo velo. La porta alle mie spalle si aprì e Anne fece capolino decisamente più rasserenata,fece un cenno con il capo che ci fece intendere che il momento era finalmente arrivato


-sei pronta?-le domandai retoricamente

-non posso più tornare indietro vero?-domandò e io la fulminai con lo sguardo

-no,decisamente-lei sorrise divertita alla mia reazione prima di uscire dalla stanza.

Fuori dalla porta dell’enorme sala c’erano ad aspettarla mio padre,Anne e noi damigelle. Io,Sharon,Bethany e Jilian.

-siamo fuori pericolo-sussurrai all’orecchio di mio padre che tirò un sospiro di sollievo

-menomale,temevo il peggio-disse lui osservando la sposina ricevere complimenti.

-sei bellissima-un sussurro alle mie spalle mi fece rabbrividire,mi voltai e vidi Harry in tutto il suo splendore sorridermi raggiante,sorrisi timidamente abbassando la testa,non
potevo diventare rossa,non ora! Mentre tentavo di camuffare in tutti i modi l’evidente rossore sulle mie guance mi fu posato tra le mani un cuscino bianco,con delle rifiniture leggere in lilla. Al centro,due anelli d’oro erano legati ad un piccolo fiocco che evitava che questi cadessero nel trasporto,alzai lo sguardo e Gemma mi guardava sorridente


-voi siete subito prima di me,guai a voi se li fate cadere-posò un delicato bacio sulla guancia di Harry che la tenne stretta più del previsto,vedevo le sue labbra muoversi e intuì che le stava sussurrando qualcosa,erano bellissimi,distolsi lo sguardo per non farli sentire in soggezione ma nello stesso istante iniziò la marcia nuziale. Il cuore cominciò a battermi forte e potei solo immaginare a quanto stesse andando quello di Gemma,forse era la troppa vicinanza con Harry con il suo braccio sotto il mio,ma l’unica cosa che riuscivo a pensare era di non inciampare lungo la navata,anche se ero più che sicura che Harry non mi avrebbe lasciata cadere,solo per non fare brutta figura al matrimonio,non per altro. Già ero la sorellastra zitella della sposa,ci mancava solo  essere ricordata come quella maldestra. Davanti a me le tre sorelle fluttuavano verso l’altare come reginette di bellezza ad una sfilata. Era il nostro turno. Andava tutto bene,splendidamente oserei dire,eravamo a circa metà della lunga navata,non ero inciampata e sorridevo spavalda ai parenti inglesi che non mi guardavano granché bene in effetti,ma non mi importava,andava fin troppo tutto bene

-ricordati di questo momento Leah,perché la prossima volta che attraverserai una navata di una chiesa sarà quando mi starai per sposare-il cuore perse come minimo tre battiti a quelle parole,ma cosa stava dicendo? In quel momento poi? Fu solo un sussurro il suo,attento a farsi sentire esclusivamente da me,ma mi aveva mandato in tilt,il cervello non rispondeva più. Appena incrociai gli occhi di Liam,Louis,Niall e Zayn però ritrovai l’uso della parola

-non ci sperare Styles-sussurrai a mia volta e la risposta non tardò ad arrivare

-adesso per cognome addirittura? Non sembravi così accanita la scorsa notte-se un secondo prima stavo sognando ora avevo il sangue alla testa,come si permetteva?

-taci-non potendo tirargli gomitate o direttamente il cuscino vista la tanta gente che ci osservava attenta,mi limitai ad affondare le unghie nel suo polso che si trovava esattamente sopra il mio ed era coperto dal cuscino. Sentii un gemito di dolore soffocato al mio fianco e forse Harry capì di doverla finire li. Pochi passi e mi ritrovai pressappoco a guardarlo negli occhi,visto che avevo raggiunto il suo stesso gradino,solo dal lato opposto,quello della sposa che stava facendo il suo ingresso in quel momento. camminava lentamente guardando felice negli occhi Sam che tra un poco si sarebbe messo a piangere se Dan non gli avesse dato una piccola spinta al suo fianco per farlo riprendere.
 

Erano passate poco più di due ore da quando Gemma e Sam avevano pronunciato le loro promesse nuziali,tutti ci eravamo spostati nel luogo del ricevimento,che dopo l’ultima volta in cui c’ero stato sembrava decisamente più accogliente,dove la festa era esplosa nel tipico dei matrimoni all’inglese,fiumi di alcool tanta confusione. Ero stata distaccata praticamente da tutti essendo circondata da inglesi con puzza sotto il naso,ero stata a chiacchierare per tutto il tempo con Dan e con Willow,una cugina di Gemma,decisamente più simpatica di quanto non lo fossero le tre sorelle messe insieme,loro non si poteva dire che si annoiassero,uscivano ed entravano  dal bagno a turni,casualmente sempre con uomini diversi,uno più ubriaco dell’altro. Schioccai la lingua schifata mentre continuavo a sorseggiare il mio drink. Dall’altra parte della sala con la coda dell’occhio vedevo Harry e i ragazzi,lui cercava in ogni modo di avvicinarsi,non so di preciso cosa volesse,a volte vedevo Liam o Louis spingerlo verso di me,ma o io me ne accorgevo e me ne andavo a conversare con qualcuno o lui scuotendo la testa si risedeva. Io ero stata brava ad evitarlo anche se mi rimaneva il dubbio del perché volesse così tanto parlare con me,non ero stata abbastanza chiara forse?

-mi permetti questo ballo?-alzai lo sguardo e mio padre mi sorrideva felice con una mano allungata verso di me,la afferrai annuendo e lui mi fece fare una piroetta,risi divertita e lui mi portò sulla pista da ballo. Appoggiai la testa sulla sua spalla e lasciai che mi guidasse. Era strano come il nostro rapporto si era evoluto nel corso degli anni e chissà,magari da qui in avanti lo avrebbe fatto ancora.

-è un bel matrimonio,non trovi?-mi domandò

-sono d’accordo,Gemma è contenta,si vede-risposi

-già,anche Anne è su di giri,ma d’altronde la capisco,la sua bambina si è sposata,ora non manchi che tu da accasare-disse ridacchiando

-suppongo ci vorrà ancora un po’-sospirai

-ma come? Non mi dire che in Italia non ci sono dei bei ragazzi!-esclamò e poi si mise a ridere di nuovo

-papà non..credo di voler affrontare questo argomento..con te sinceramente-dissi alquanto imbarazzata ma comunque divertita dalla situazione

-no,d’accordo,ti capisco,e sai una cosa? Speravo proprio che lo dicessi-mi sussurrò all’orecchio,scoppiai a ridere e in quell’esatto momento la canzone terminò,mi posò un
bacio su una guancia e si diresse verso Anne che non mi ero accorta ci stava fissando sorridente,ricambiai felice.


-ora è il mio turno?-mi voltai nuovamente ma scoprii che questa volta si trattava di Harry

-dobbiamo proprio?-gli risposi scocciata

-coraggio,almeno fai finta di essere contenta-mi disse stringendomi a lui e cominciando a muoversi trascinandomi

-io sono felice,non in questo esatto momento,però lo sono-affermai

-sono una bella coppia vero,spero siano felici-oddio quanto era melenso,ma da quando sparava tutte queste cavolate? Aveva per caso cominciato a leggere libri rosa?
Improvvisamente appoggiò le sue labbra alla mia mascella baciandola leggermente,lo spostai brusca guardandolo in cagnesco


-ma sei impazzito!? Finiscila!-esclamai stizzita mentre mi guardavo intorno per accettarmi se qualcuno avesse visto qualcosa ,lui mi guardò per un secondo prima di trascinarmi fuori dalla pista da ballo e dal salone del ricevimento,ma che stava facendo?

-Harry! Lasciami,si accorgeranno della nostra assenza!-provai a divincolarmi ma fu del tutto inutile,ci ritrovammo nel giardino della villa,mi liberò il polso e poi fece qualche passo in avanti-ascoltami bene,la devi finire di trascinarmi dove ti pare e piace-sbottai,ma lui non mi guardava e a quanto pareva neanche ascoltava-Harry! Mi hai sentito? Sto parlando con te!-lui alzò finalmente lo sguardo inchiodandomi con le sue iridi verdi,mi faceva quasi paura da quanto era serio

-tu credi davvero che io sia un ipocrita narcisista? Non mi conosci Leah?-la sua domanda mi spiazzò totalmente e ci misi un po’ per parlare

-possiamo tornare dentro?-chiesi guardandomi intorno,non so perché,preoccupata e intimidita

-no,ora parliamo-rabbrividii al sentire quelle parole,solo una volta mi aveva parlato così duramente e le cose successivamente non si erano messe bene

-senti Harry,io non ne ho voglia-dissi sinceramente-tu hai preso la tua decisione tempo fa,adesso basta,lasciami andare perché non riesco più a vivere con questo peso-sospirai,lui con mia grande sorpresa si mise a ridere,ma non era la sua solita risata che scaldava il cuore,era fredda,cattiva

-e quindi saresti tu quella con un peso addosso? Tu non hai idea di quello che ho passato-strabuzzai gli occhi incapace forse di capire

-tu saresti stato male? Harry,non è che hai bevuto troppo?-

-sto benissimo Leah e tu non provare a cambiare discorso-mi fulminò

-non sto tentando di cambiare discorso,sto solo tentando di capirci qualcosa!-sbottai

-non c’è niente da capire..-e adesso faceva il vago? Il misterioso?

-senti Harry,i tuoi sbalzi di umore mi stanno dando alla testa,o mi dici una volta per tutte che vuoi o me ne vado!-

-si Harry diglielo-ci voltammo insieme e notammo Zayn sugli scalini che si avvicinava,guardava storto Harry,molto storto

-tu stanne fuori-sibilò lui come in preda al panico

-io non ci sto un cazzo fuori Harry! Ci hai infilati tutti quanti in questo teatrino e adesso deve finire qui!-non avevo mai visto Zayn così furioso,era arrivato al mio fianco e si era fermata,esattamente di fronte ad Harry

-avevo intenzione di farlo se tu non fossi saltato fuori così all’improvviso-rispose lui

-volete dirmi che succede!?-sbottai io esasperata

-Leah..-Harry mi stava supplicando-perdonami io..-Harry stava piangendo.

-cos..?-boccheggiai confusa

-diglielo! Digli quanto meschino sei stato! Digli quanto dolore hai portato a lei e a tutti noi!-continuò imperterrito Zayn,ora stava esagerando però. Anche io ero arrabbiata con
lui ma non sarei mai riuscita a urlargli in quel modo mentre piangeva,e io forse ero quella che poteva permetterselo


-Zayn,basta!-lo interruppi,lui mi guardò per la prima volta,confuso come non mai

-Leah,tu non hai idea di che cosa abbia fatto-disse avvicinandosi a me-e di quanto sia un..-

-ho detto basta!-mi allontanai da lui avvicinandomi timorosa ad Harry,gli alzai il volto con le dita e con il dorso della mano gli asciugai le lacrime calde che erano cadute,lui mi
guardava sbigottito ma passivo-sono comunque arrabbiata con te perché mi hai fatto soffrire come un cane,ricoratelo-gli dissi decisa e lui annuì,non mi ricordavo più di quanto Harry fosse una persona fragile,in tutto quel tempo lui aveva mostrato solo la sua spavalderia non tirando fuori la vera persone di cui mi ero innamorata,il mio fragile Harry


-mi sembra di capire allora che lo devo fare io-sospirai quando le parole di Zayn mi raggiunsero,non demordeva-questo perché lui non riesce a dirti che ti ha mentito,quel pomeriggio al parco,lui non ti ha mai tradita,e ne lo avrebbe mai fatto,ma ha preferito tacere in silenzio che combattere per te,non permettendoci di guardarti neanche-
Silenzio,le mie orecchie non percepivano alcun rumore,solo un fastidioso silenzio che mi assordava. Mi staccai veloce da Harry e guardai Zayn frustrata

-che diavolo stai dicendo?-

-vallo a chiedere a tuo padre,è lui che vi ha costretti a separarvi-

-non dire idiozie,lui non ne sapeva niente!-

-e invece lo sapeva-disse Harry che si era svegliato dalla trance in cui era caduto,ora mi guardava più sicuro-quando tu eri ancora incosciente,lo ha scoperto-

-n..non capisco,per..perchè..? non lo avrebbe mai fatto-balbettavo e cominciavo a sentirmi stupida,stupida per non aver capito niente di come in realtà stavano andando
realmente le cose,stupida per aver perdonato mio padre che però mi aveva comunque pugnalato alle spalle,almeno,da quanto dicevano loro


-a quei tempi non avevi lo stesso rapporto che hai ora con lui Leah-riprese Zayn. Tutto ciò che percepivo intorno a me in quel momento era rabbia,la mia rabbia,la rabbia di Zayn e la rabbia di Harry. Ognuno era arrabbiato con se stesso,ognuno aveva colpe,l’unica persone che restava calma e tranquilla era la stessa che ci aveva distrutto in quel modo. Non ragionai,non pensai,non mi sfiorò nemmeno l’idea di star facendo una pazzia,rientrai all’interno della villa e con delle lacrime pungenti che scorrevano su tutto il mio viso arrivai fino a mio padre. Chi mi vide entrare in quella sala per prima fu Anne che mi guardò puntare suo marito neanche fossi un toro e lui il torero,mi guardò terrorizzata ma ormai era troppo tardi. Con un violento spintone feci voltare mio padre verso di me,lui non appena mi vide reagì come ogni essere umano,boccheggiava e si guardava intorno non capendo. Non appena alle mie spalle comparve Harry in lui scattò la scintilla e capì all’istante

-come hai potuto?-sibilai glaciale

-io,l’ho fatto per te,per noi tutti..-

-come hai potuto!!-ripetei,ma questa volta alzando decisamente il tono della voce,nella sala si era creato il silenzio più totale,tutti guardavano noi

-tesoro,ne parliamo a casa,adesso siamo ad una festa-tentò lui

-no,ne parliamo adesso,parliamo adesso di quanto tu sia un uomo ripugnante,insensibile,irrecuperabile..-

-rimango sempre tuo padre Leah,non ti azzardare a dire altro!-mi interruppe ma io andai avanti lo stesso

-..viscido e bastardo!-non terminai neanche questa volta perché uno schiaffo mi colpì in pieno viso. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Come se non stesse aspettando altro da anni Harry si avventò contro mio padre come una furia ma Zayn lo afferrò per la camicia tirandolo indietro e con l’aiuto degli altri ragazzi che erano accorsi riuscì a staccarlo da mio padre. Tutto questo durò qualche minuto,in cui realizzai che non mi sentivo bene, mi sentivo vuota e ferita a tal punto da commettere qualsiasi pazzia mi venisse in mente. Non potevo fidarmi di nessuno,questo l’avevo capito già in giovane età ma non credevo che sarei arrivata a tanto. Chi diceva di mentire mi proteggeva,chi diceva di proteggermi,mentiva. Avevo la testa talmente pesante e affollata di pensieri che l’unica cosa a cui pensai era di andarmene,dove andare via da lì. In un attimo fui alla guida della mia auto e dopo aver messo in moto mi lasciai trascinare dalla mente,non sapevo dove stavo andando né con quale forza lo stessi facendo. Capii solo quando decisi che ero arrivata che a portarmi in quel luogo era stato il mio cuore..
 


 
 
 
 
 
Eccomi quiiiiiii! Sono leggermente in ritardo ma questo perché ero indecisa cosa mettere bene in questo capitolo,essendo ahimè il penultimo. Poi ci sarà l’epilogo suppongo ma siamo comunque arrivati praticamente (e finalmente se vi ho annoiati!) alla fine :’(
Vi lascio con questo capitolo un po’ tostino,dove finalmente Leah capisce cosa sta succedendo e cosa è successo in realtà tre anni prima.
Vi saluto e vi ringrazio di leggere questa storia,come sempre,un bacio:)
-Ele
  
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