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Autore: Echadwen    16/04/2013    2 recensioni
Luinil, fiera ed impassibile guardiana di Bosco Atro, protettrice del sovrano Thranduil.
Implacabile contro i nemici ed indomita nello spirito ma, se ci fosse qualcuno che tentasse di far cedere le sue difese ed arrivare al suo cuore?
Saprà, il principe del Reame Boscoso, farle mettere da parte la guerriera e farle scoprire l'amore?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Il principe e la guardiana'
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LA MIA PICCOLA



 

La vita nel Bosco era tornata a scorrere normalmente ad eccezione di quella del principe Legolas che, in seguito al suo comportamento sconsiderato ed alla ferita riportata in battaglia, era stato relegato nelle sue stanze. Non che la ferita fosse così grave da costringerlo a letto, anzi era guarita già da un pezzo, ma era troppo giovane ed impulsivo. Il tutto andava a vantaggio di Luinil, la quale non perdeva l'occasione per schernire il compagno infatti, anche quel giorno, entrò nella stanza del principe con l'intento di punzecchiarlo un po'.

Lo trovò steso sull'ampio letto con il braccio "sano" sugli occhi, si stava decisamente annoiando, poteva percepirlo dai suoi sospiri.

"Come sta oggi la bambolina di cristallo del regno?" chiese ridendo, Legolas indispettito prese uno dei cuscini e lo scagliò contro la giovane che, grazie all'agilità tipica della loro razza, evitò prontamente l'oggetto e scoppiò in una fragorosa risata.

"Con una mira e prontezza di riflessi del genere, mi sembra un miracolo che tu sia ancora vivo" lo schernì, ma quello era anche un modo per esorcizzare quella battaglia, per non pensare alla morsa che le aveva attanagliato il cuore quando aveva temuto il peggio per l'Elfo che amava, Legolas lo sapeva, ormai la conosceva, ed accettava di buon grado stando al gioco.

"Evidentemente i Valar hanno altri progetti per me" le prese il braccio di scatto, tirandola a sé, così che si ritrovasse immersa nel suo abbraccio "Mi hanno salvato la vita affinchè io ti stessi appresso come una spina sul fianco" le sussurrò all'orecchio, rafforzando la stretta su di lei. Luinil riuscì, a malapena, a scostarsi quel tanto che bastava per guardare il compagno con finta aria sconvolta

"No!" poggiò le mani sulle spalle del principe "I Valar non possono essere così crudeli con una loro servitrice devota. Non mi infliggerebbero mai una tale condanna..." scherzò

"Ah" ribatté prontamente l'Elfo "Sarei una condanna allora?" la guardiana non fece in tempo a ribattere che, si trovò stesa sul materasso con il biondo che le bloccava i fianchi con le ginocchia "Ora ti faccio vedere io quanto posso essere perfido" e prese a solleticarle i fianchi, restando piacevolmente sorpreso quando, la risata cristallina di lei, gli giunse all'orecchio. Si conoscevano da secoli eppure non ricordava di averla mai sentita ridere. Era un suono che gli scaldava il cuore e vederla ridere ed agitarsi come una bambina, la rese ancora più bella e preziosa ai suoi occhi. La poteva vedere solo lui.

"Basta! Ti prego..." le sue suppliche erano come una dolce musica, avrebbe voluto tenerla così sempre, allegra e spensierata, lontana dalla guardiana di ghiaccio.

"Legolas..." il suo tono era un misto tra risa ed esasperazione. Si stava arrendendo, si stava mostrando docile, gli stava permettendo di entrare nel suo cuore.

A quel pensiero il futuro re dovette trattenere alcune lacrime che tentavano di farsi strada tra le iridi blu e si concentrò sulla bellissima creatura che aveva tra le mani e tortura che le stava infliggendo.

"Non ce la faccio più..." aveva le guance lievemente arrossate ed il respiro corto "ti prego..." ma non sembrava volergliera dare vinta così facilmente

"Dillo" le sussurrò all'orecchio mentre rallentava l'attacco per permetterle di parlare

"Co... cosa?" chiese fra gli ansiti e le risa che si facevano più distanti

"Dillo!" aumentò il ritmo nuovamente, lasciandola senza fiato ma dopo qualche istante arrivarono le parole che tanto voleva sentire

"Ti amo principino" allorché il principe cessò la tortura e si stese accanto a Luinil, che stremata tentava di recuperare il fiato e la compostezza "Sei perfido..." aggiunse poi in un sospiro

"Posso esserlo molto di più, piccola" le rispose baciandole il collo, la donna sorrise nel sentirsi chiamare in quel modo.

Il padre era morto in battaglia quando ancora era una bambina per i canoni elfici e non lo era mai potuta essere per davvero, era cresciuta in fretta e con fatica ed impegno era arrivata a proteggere il re, compito che prima era stato del genitore. Un velo di tristezza calò su di lei ed il compagno lo percepì, mordendosi la lingua per ciò che aveva appena detto.

"Io..." tentò di scusarsi ma, subito, l'Elfa premette il volto contro il suo petto, alla ricerca del calore che solo lui sapeva darle e lui non poté fare altro che stringerla a sé.

"Ti proteggerò io. Sempre. Qualsiasi cosa succeda" le carezzò i capelli "non dovrai temere niente e nessuno con me al tuo fianco" scandì bene quelle parole, la sua promessa. Luilin, solitamente, avrebbe ribattuto, gli avrebbe risposto che non gli serviva protezione ma era così bello non doversi mostrare dura e forte a tutti i costi e potersi appoggiare a qualcuno, senza la paura di un giudizio.

Si sentiva al sicuro tra le braccia di Legolas, al sicuro come quando il padre le rimboccava le coperte, prima di darle un bacio sulla fronte e lasciare che i sogni la cullassero.

Restarono così a bearsi del calore reciproco ed ad ascoltare i battiti dei propri cuori per un tempo indefinito ma il dovere aspettava la guardiana che si congedò dal principe, con non poche proteste di quest'ultimo.

 

 

 

Finalmente il periodo di reclusione per Legolas finì e come prima cosa fece in modo di poter attuare il piano che, durante quei giorni, aveva architettato.

Raggiunse Luinil al campo d'addestramento e li davanti alle reclute, iniziò la fine della guardiana di ghiaccio

"Principe" tutti chinarono il capo perfino lei

"Posso fare qualcosa per voi?"

"In effetti sì" sorrise "vorrei combattere contro di voi" la giovane sgranò gli occhi mentre quest'ultimo sguainava i pugnali "Non vorrete tirarvi indietro davanti alle giovani leve" e seppe di aver toccato il tasto giusto: il suo orgoglio. In risposta la guardiana sfoderò le proprie, le incrociarono ed i giovani soldati si prepararono per godersi uno spettacolo memorabile.

Legolas era più alto, più muscoloso ma la giovane non aveva nulla da invidiarli anzi, la sua corporatura le permetteva di essere ancora più veloce ed agile, così lo sfidante si trovò più volte a dover parare colpi insidiosi anche a pochi centimetri dal viso.

Erano compagni ma non si poteva certo dire che si stessero risparmiando o trattando con riguardo, il silenzio calato tra i giovani era spezzato solamente dal rumore delle lame che s'incrociavano, seguite da movimenti veloci ed aggrazziati. Sembrava una vera e propria danza. La danza dell'amore.

L'Elfa ad un tratti si trovò a parare un attacco a pochi centimetri del viso ed il principe lasciò cadere a terra uno dei due pugnali, cosa che naturalmente fece distrarre quest'ultima. Ne approfitò subito e con la mano libera strinse i polsi di lei, talmente forte da costringerla a lasciare le impugtnature delle lame

"Così è scorretto" si difese mentre cercava di divincolarsi dalla presa ma il principe non rispose, fece cadere anche l'ultima

"Cosa...?" la ragazza non capiva, non riusciva a cogliere il perchè di quei gesti ma proprio mentre stava per parlare nuovamente, le parole le vennero a mancare.

"Shh... Lasciami fare guardiana" Legolas, dalla tasca dei pantaloni, tirò fuori un piccolo anello d'argento "è tuo... Se lo vorrai, insieme al mio cuore" continuò mentre faceva scivolare il gioiello lungo l'anulare della compagna

"Io..." arrossì violentemente, voltando lo sguardo verso gli altri Elfi presenti che tra i risolini e lo stupore avevano assistito a tutta la scena ma che ebbero anche la decenza, dopo un'occhiataccia del principe, di dileguarsi per lasciare un po' d'intimità ai due compagni.

Guardò l'anello che rifletteva gli ultimi raggi del sole che, lentamente stava calando oltre l'orizzonte, per poi alzare lo sguardo ed incrociare gli occhi in attesa e pieni di speranza del principe.

"Ero serio quando ti ho detto che voglio prendermi cura di te" le prese le mani tra le proprie "Ti amo Luinil. Non so cosa mi hai fatto..." sorrise "Nessuno è mai riuscito a farmi provare tutto ciò, che tu scateni in me, anche solo con un sorriso e mi sento così bene quando stiamo insieme. Voglio che mi prendi in giro, che mi batti a duello, che mi sorridi, che mi baci, che mi ami... Desidero conoscere ogni tua più piccola sfumatura e voglio farlo per l'eternità" aveva pronunciato quella dichiarazione tutta d'un fiato, senza mai distogliere gli occhi dai suoi "Voglio vivere la mia eternità con te al fianco, farti mia sposa e mia regina" le carezzò la guancia "Mi vuoi sposare?"

Luinil ascoltò con attenzione ogni parola, mentre, il suo cuore prendeva a battere forte fino a quella domanda. Sorrise. Sua madre le aveva detto che, una volta trovato l'amore, sarebbe stato travolgente ma non pensava così tanto. Si sentiva completamente in balia di quel magnifico Elfo, il quale le aveva appena aperto il proprio cuore e che, ora, attendeva solo una sua risposta.

Si sentiva pronta anche se un po' intimorita ma lo amava. Lo amava più che mai. Ne era certa, da quando aveva temuto di perderlo e non voleva perdere ancora tempo. L'eternità non sarebbe stata comunque sufficiente.

"Credevo che..." alcune lacrime le bagnarono le guance "Non sarebbe mai capitato a me." poggiò la mano sulla sua "Tu..." sorrise "piccolo principino viziato mi sei entrato dentro, senza che me ne accorgessi e hai fatto del mio cuore il tuo regno..." afferrò di scatto il colletto della sua tunica per tirarlo a sé "Ed io non posso più vivere senza il mio principe" lo baciò a lungo, dolcemente, lasciando che fossero i loro sentimenti a parlare.

Si staccarono ansanti "Sì" sospirò, infine, contro le sue labbra mentre in un istante veniva stretta forte e fatta volteggiare da un Legolas ben oltre il culmine della felicità.

 

Avrebbero affrontato tutto insieme, un passo alla volta ed il primo sarebbe stato legarsi davanti ai Valar.



Angolino autrice:  Ed eccomi di nuovo qui. Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto.
Un grazie a tutti.
Echadwen

   
 
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