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Autore: missaretta97    17/04/2013    10 recensioni
"Lui è Harry Styles, colui capace di far innamorare una ragazza solo con uno sguardo. Perché dovrebbe volere me? Io non sarò mai abbastanza per lui. Non capisco come sia riuscita solo a pensarlo."
Jessie sembrava stranamente felice del mio sfogo, mentre lo sguardo di Harry era indecifrabile. Non ce la feci a non guardarlo, e infatti voltandomi verso di lui successe quello che avevo previsto. Una lacrima mi rigò lentamente la guancia destra, che io asciugai prontamente con la mano. Lui a quel punto si alzò velocemente dalla sedia, nello stesso instante in cui lo feci io.
"Mi sono solo illusa." Dissi vedendolo, quasi sfuocato, avvicinarsi a me.
"Sarah.." Esclamò lui cercando di afferrarmi una mano.
"Mi hai solo illusa." Dissi rivolgendomi a Harry e guardandolo l'ultima volta negli occhi, scappai dalla cucina.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2.

 




 

Quel pomeriggio lo passai a prepararmi la valigia. O meglio dire, le valige. In tutto erano quattro. E meglio non raccontare la balla del -è solo il minimo indispensabile- perché non era vero. Avevo praticamente svuotato l'armadio e il porta scarpe. E questa era solo la parte dei vestiti. Avevo riempito un'intera valigia solo per le altre cose. Tra queste non potevano mancare: il computer, con tutti i miei porta cd, per tutti i film che avevo, i miei libri, perché io adoro leggere, la mia amata chitarra, il mio occorrente per pitturare, e infine quello che non manca mai in una borsa di una ragazza: i trucchi. Anche se non ero una che li usava molto.. solo nelle occasioni speciali. Perché ero dell'idea che non servisse il trucco per rendere bella una ragazza, ogni ragazza è bella proprio per come è. Però alla fine avevo deciso di portarli lo stesso pensando che magari mi sarebbero potuti serviti per qualche scherzo.
Presi le valigie, una alla volta, e le misi accanto alla porta della mia camera, però lasciando lo spazio per poterla aprire. La cosa che già mi preoccupava era di come sarei riuscita il giorno dopo a scendere le scale con quelle in mano. Ma non era l'unica cosa che mi preoccupava. Una certa persona girava nella mia testa. Harry Styles, per non fare nomi e cognomi.
Allora, visto che lo avrò nominato già molte volte, e avrà fatto da protagonista a molti dei miei omicidi, una breve sua descrizione sarebbe d'obbligo.
A prima vista si pensava fosse un angelo caduto dal cielo. Ma non bisognava lasciarsi ingannare dall'aspetto, lui di angelo non aveva proprio niente. Forse l'unica cosa sarebbero stati gli occhi. Verde ghiaccio credevo, non l'avevo mai guardato dritto negli occhi, sinceramente. L'avevo solo visto poche volte quando veniva a casa nostra. Aveva i capelli ricci e marroni, poi era ben.. come dire, 'costruito'. Insomma, madre natura si era impegnata con lui. Eccetto per una piccolissima cosa: il cervello. Quello si era proprio dimenticata di metterglielo. Nel quartiere aveva la reputazione di donnaiolo. Credo che si fosse fatto tutte le ragazze di quella zona. Ogni settimana aveva una ragazza diversa, ma non avevo mai visto una ragazza piangere dopo essere stata scaricata da lui. Dicevano che riusciva a lasciarle senza il minimo sforzo e rimanendo sempre 'dolce'. Non era cattivo, dicevano. No, era solo attratto da qualunque cosa camminasse e avesse un buco.
Sospirai rumorosamente, pensando che avrei passato tre mesi con lui attorno. "Beh, Sarah, ti resta da sperare che non ti calcoli minimamente." Disse la parte più saggia di me. Uscii da camera mia e andai a cercare Liam, mi serviva un appoggio morale. Attraversai il corridoio e superai tre porte prima di arrivare a quella di Liam. Quella di Zayn, di Louis, e quella di Niall. Spalancai la porta del mio caro fratellone e lo beccai in una chiamata amorosa con la sua fidanzata Danielle.
"Danielle lo sai che ti amo!" disse lui al telefono. "Ti prometto che ti chiamerò tutti i giorni!" Esclamò lui. Io sorrisi. Mi piaceva molto Danielle, e insieme erano proprio una bella coppia.
"Ora devo andare, ci sentiamo, un bacio!" disse poi chiudendo la chiamata.
Io mi sedetti sul suo letto a gambe incrociate. "Danielle lo sai che ti amo!" Cercai di imitare la sua voce.
"Quanto sei scema!" esclamò lui. Io lo guardai male. "Non sono scema!" ribadii afferrando un cuscino e colpendolo dritto in faccia.
"Questo non dovevi farlo!" disse lui guardandomi con un sorriso vittorioso. Io indietreggiai capendo quello che voleva fare. Ma lui mi aggrappò per i fianchi e mi fece sdraiare sul letto, poi per tenermi ferma si sedette sopra il mio piccolo corpo e iniziò a farmi il solletico.
"Oddio, Basta Liam!!" Scoppiai a ridere a muovermi come una matta. "L-lasciamiiii!!" urlai scalciando. Sentii Liam scoppiare a ridere, ma senza l'intenzione di smettere.
"Ho sempre creduto che fossi isterica.." disse Zayn appoggiato con una mano allo stipite della porta. Solo a quel punto Liam mi lasciò stare. "E questa ne è la prova!" concluse Louis a braccia conserte.
Feci una smorfia. "Almeno io non ho bisogno di qualcuno che completi le mie frasi.." dissi, "Che c'è? Dovete essere in due per riuscire ad insultarmi?"
"Uhh, grande Sarah!" esclamò Niall arrivando. Io sorrisi soddisfatta.
"Grazie Niall!" lo guardai, poi sospirai. "E tu Louis, proprio Harry dovevi invitare?" Lo guardai male.
"Si, proprio lui." mi sorrise. "Che c'è, hai paura di cadere nella sua trappola, e innamorarti di lui?"
"Ma per chi mi hai preso? Non sono così scema!" dissi incrociando le braccia sotto il petto.
"Ah ma davvero?" disse Zayn ironico. Lo guardai subito male.
"Taci tu!" sbottai. Mi girai verso Liam e gli diedi un bacio sulla guancia, poi mi alzai dal suo letto e raggiunsi la sua porta.
"Dove vai?" mi chiese lui curioso.
"Ad invitare Debby.." E me ne andai.
 
 
 
"Drin. Driin,. Driiiiiin." Io aprii gli occhi di scatto dallo spavento, e poi capii che era solo l'allarme della sveglia. Subito allungai una mano sul comodino, per spegnerla. Era un rumore assordante. Mi ricordai che molte volte avevo avuto il forte desiderio di lanciarla fuori dalla finestra, per farla smettere. Ma quelle mattine la sveglia suonava rigorosamente alle sette meno dieci, mentre questa mattina erano le cinque e mezza. Mi sarei volentieri risdraiata, con la testa sotto il cuscino per non sentire il baccano dalle altre stanze, e mi sarei riaddormentata.
Ma non potevo farlo. Quella mattina saremmo partiti verso.. Verso? Sinceramente non sapevo dove andavamo. Sapevo solo che sarà stato in montagna e per tutta l'estate.
"Sveglia, sveglia ragazzi!" urlò mia mamma, e sentii il rumore dei suoi passi, segno che stava ancora salendo le scale. Io gemetti e affondai la testa nel cuscino. "Dai su, ragazzuoli, sveglia!" urlò nuovamente bussando ad ogni nostra rispettiva porta di camera. Il modo migliore per farsi odiare già alle prime ore del giorno.
Mi stirai e finalmente mi alzai. Aprii la porta e la vidi accanto alla porta di Zayn. "BASTA! Sono sveglia!" urlai e lei si fermò, mi guardò e sorrise soddisfatta. In quel preciso momento Zayn aprì la porta di camera sua. Uscì fuori e incrociò le braccia sotto il petto nudo. Si, nudo, indossava solo un paio di boxer.
"Andate ad urlare da un altra parte! Stavo cercando di dormire!" si lamentò lui.
Io non gli lasciai il tempo di aggiungere altro che mi mettei ad urlare. "Cacchio, Zayn! Ti costava tanto metterti una maglietta?"
Lui si guardò, poi sorrise e alzando solo un sopracciglio rivolse il suo sguardo verso di me. "Oh, buongiorno isterica! Dormito bene?"
Gli feci un finto sorriso. "Oh certo. E buongiorno anche a te cretino" Mia madre ci guardò male a tutti e due.
"Scendete, mangiate qualcosa e preparatevi. Di corsa!" disse con tono autoritario indicandoci le scale con un braccio. "Louis, Liam, Niall! Muovetevi anche voi!" disse poi.
Oh, ma che bel risveglio. Chi non vorrebbe essere svegliato così tutte le mattine.
Una volta in cucina, e dopo che furono arrivati anche tutti gli altri, bevemmo una tazza di latte ciascuno che ci aveva preparato prima mia madre. Stranamente in quella manciata di minuti non litigammo. Ma sarà stato perché eravamo tutti ancora mezzi addormentati e concentrati nella nostra colazione. Bevvi l'ultimo sorso e posai la tazza sul lavandino. Guardai l'orologio che avevo al polso, e quello segnava le sei meno un quarto. E in pochi minuti sarebbe arrivata Debby.
Velocemente salii le scale per arrivare in bagno e farmi una doccia alla velocità della luce. Poi andai in camera mia e indossai i vestiti che mi ero preparata la sera prima. Un paio di pantaloncini beige e una maglietta rossa. Presi il mio paio di Toms e me li misi. Anche quelle erano rispettivamente di colore rosso. Raccolsi i capelli in una coda disordinata ed ero pronta. Dopo essermi guardata velocemente allo specchio uscii da camera mia e vidi Kelly giocare in mezzo al corridoio con le sue bambole. Mi avvicinai e le sorrisi.
"Lelly Kelly, tesoro, cosa fai ancora in pigiama?" le chiesi accovacciandomi per essere alla sua altezza.
Lei si strinse nelle spalle. "C'è ancora buio.. e Kim non va a letto se non ci vado anch'io!" disse lei indicando la sua bambola. Si, la bambola si chiamava Kim. Gliela avevo regalata io a natale dell'anno scorso, e le era subito piaciuta.
"Tesoro, devi cambiarti, tra poco partiamo.." dissi prendendola in braccio e andando verso camera sua.
"Ma Kim deve dormire..!" esclamò lei afferrando la bambola. Io sospirai, ma fortunatamente Liam uscì dal bagno in quel momento e ci passò accanto.
Sorrisi. "Guarda Kelly, ci penserà Liam a far addormentare Kim, ok?"
"Davvero?" disse lei entusiasta. Io annuii e fermai Liam con un braccio. Kelly corse verso di lui e le mostrò la bambola. "Mi aiuti a farla dormire, fratellone?" gli chiese lei con voce dolce.
"Si, fratellone.. aiutala anche a cambiarsi, per favore.." cercai di imitare il suo stesso tono di voce.
"Ma che.." disse lui confuso. Ma il campanello di casa suonò e non lo feci finire.
"E' arrivata Debby!! Scusa ma non posso aiutarti!" esclamai e corsi giù le scale, evitando di cadere all'ultimo gradino, gridando "APRO IO!" e arrivai dritta alla porta con un sorriso a trentadue denti pronta ad abbracciarla. "Deb.." Il mio urlo si fermò e il mio sorriso svanì lentamente. Ma non riuscii a fermarmi nel lanciarmi tra le sue braccia.
"Ciao Sarah! Che accoglienza!" Disse lui sorridendo. Si, lui. Era arrivato Harry.



CIAOOOO :3
bene, (ma che bene, qui va tutto male D:) lo so che l'inizio di questa storia faccia molto schifo, ma credetemi quando vi dico che con il tempo migliora.
Voglio ribadire che l'avevo scritta questa estate e che sinceramente, ora non mi piace molto come scrivevo.
Mi scuso per il capitolo precedente; non l'avevo riletto e non mi ero accorta dei verbi sballati.
SORRY.
Grazie a 
__Fearless__Nana_99 e _Sun1D
che hanno recensito il primo capitolo. 

Mi farebbe molto piacere una vostra opinione su questo capito;
Un bacio<3
  
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