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Autore: ilculodilou    17/04/2013    1 recensioni
I can't change,può sembrare banale,tutti lo scrivono,lo ripetono,lo copiano,ma ho avuto il coraggio di incidermelo sulla pelle,sul braccio destro,in modo che fosse per sempre con me.
Io sono quello che sono,non quello che la gente vuole che io sia. Non so cos'è l'amore,ho mai amato? O ho sempre voluto soddisfare i miei capricci? Cos'è l'amore? Una persona che non ha mai ricevuto amore,può amare?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sono mai stata quel tipo di ragazza,che era come una vera ragazza.
Niente minigonne,shorts,maglie aderenti,reggisenti imbottiti,io ero più un tipo da pallone,birra e amici,quello mi faceva stare bene.
Mia madre mi richiamava,mi detestava,mi malediceva,perchè la sua unica figlia femmina doveva comportarsi come un maschiaccio? Lei veramente non lo capiva.
La domenica mattina mi fasciava in minigonne attillate e top aderenti,perchè lei adorava quel genere di cose,e io mi sentivo un estranea nel mio corpo,mi guardavo allo specchio non sapendo chi fossi.
Mio padre era sempre in silenzio,non l'ho mai visto prendere una posizione,non l'ho mai sentito dire << Basta,è ora che scelga lei cosa indossare >> ,ma questo ovviamente è solo un esempio.
Poi sono cresciuta,la pubertà per me è stata la cosa peggiore della mia vita,vidi il senso crescere in una maniera spropositata,non potevo più giocare a calcio,visto che i due enormi palloni ce li avevo in petto,i ragazzi sembravano più interessati alle mie ''gemelle'' che a me.
Odiavo il mio corpo,seppure fosse un corpo invidiabile,ero alta e snella,occhi castani e capelli castani,il naso alla francese e due labbra dolci a forma di cuore,se mi fossi comportata da ragazza avrei avuto sicuramente una schiera di spasimanti,ancora maggiore di quanti ce ne fossero normalmente,ma io non volevo,ovviamente,io preferivo divertirmi con i miei amici.
Le mie amiche mi richiamavano mi ripetevano che bastava solo un po' di trucco e poi sarei stata la ragazza perfetta,nel vero senso della parola. Ma io non volevo cambiare.
Vado ad una scuola che non ho scelto io,che non mi da quello che vorrei,adoravo studiare fin quando non sono capitata in questa che è la mia attuale classe.
Siamo tutti amici,passiamo il tempo a sfottere i professori,nascondere la borsa al secchione delle classe e a prendere in giro una povera sfigatella,che appena viene presa un po' più di mira,piange.
Non sono cattiva,so dare tanto amore,a chi lo merita. Amo i miei due migliori amici incondizionatamente,darei un polmone per loro. Rido,scherzo,racconto i miei segreti e non ho paura di dire qualcosa che non va,o di sembrare troppo sciocca,perchè so che loro mi capiscono.
Ho anche due migliori amiche,una è italiana,si chiama Federica e l'altra si è trasferita da poco dall'Irlanda con tutta la sua famiglia,si chiama Sophie. Ha due occhi verdi e lunghi capelli biondi,fa danza classica e ha le gambe più lunghe e affusolate che io abbia mai visto. Federica invece è la classica ragazza mediterranea,ha gli occhi da gatta color cioccolato e dei lunghi capelli neri,ha una carnagione olivastra e tutte le forme al posto giusto,si le mie migliori amiche sono belle,molto belle,ma se ne fregano quanto me,preferiamo uscire il sabato e bere,bere,bere per dimenticare...non ho capito ancora cosa dobbiamo dimenticare però.
Non so cosa sia l'amore,forse perchè nessuno me l'ha mai insegnato,forse perchè nessuno mi ha mai amato. O forse amo i miei amici? Probabilmente amo e non me ne rendo conto.
Il giorno del mio diciottesimo compleanno uscì di casa,volevo tatuarmi qualcosa sulla pelle,qualcosa che avesse significato per me 'i can't change'.
Tornai a casa tre ore più tardi,non vi sto a raccontare la scenata di mia madre,come poteva una ragazza tatuarsi su tutto il braccio destro qualcosa di così grande? Le urla arrivarono anche in Italia,le uniche parole che riusciva a dire 'sembri una ragazzaccia' o 'certe cose le fanno i carcerati,ma hai visto cosa hai combinato?Sai che non si toglierà più?',ma a me non importava,era quello che volevo e l'avevo ottenuto e ora avrei accettato le conseguenze.
Due ore più tardi mi chiamò in cucina,senza far trapelare nessuna emozione,mi disse che una figlia come me,non meritava una famiglia come la mia,che lei in casa sua non mi voleva più.
Non piansi,no,mi montò una rabbia dentro così devastante da alzarmi dalla sedia e riempirla di botte,era mia madre lo so,mi aveva messa al mondo lo so,ma chi sei tu per dirmi certe cose? Madre o non quell'aria da presuntuosa dovevo levargliela e danno per danno,gli ruppi il setto nasale.
Mio padre mi portò via,mentre lei era ancora accasciata a terra in lacrime,mentre si toccava il suo naso rifatto,si,siamo molto ricchi.
Papà mi comprò un monolocale a Piccadilly vicino scuola e alla fine prima di andarsene mi sorrise dicendo << Hai fatto veramente bene,questa è mia figlia! >>.
Da allora il mio rapporto con papà va a gonfie vele,pranziamo insieme,vado a stare da lui,che da quel giorno ha lasciato mia madre,mi ha comprato un BMW x6 nuovo di zecca e io ho modificato il mio atteggiamento,da quando papà mi propose l'idea della personal shopper ,ora lei mi aiuta e consiglia,niente cose eccentriche come voleva mia madre,ma cose che si addicono a me e vi dirò,ho persino indossato un pantaloncino.
 
Giovedì 12 gennaio ore 8:15
<< Corri Fefy siamo in un fottuto ritardo >> urlai correndo contro la mia migliore amica.
<< Charlotte porca puttana,tu hai le gambe lunghe io no >> non finì nemmeno di pronunciare la frase che si scontrò contro un gigante che non l'aveva nemmeno vista,tanto che era bassa.
<< Guarda dove vai imbecille >> disse senza guardarlo mentre raccoglieva i fogli.
<< Grazie per l'imbecille >> rise lo spilungone.
<< Fottiti >> con la sua immancabile finezza si alzò e corremmo verso l'aula di biochimica.
<< Signorine,vi piace svegliarvi tardi la mattina? >> sentenziò quella baffuta con gli occhiali.
<< Abbiamo fatto tardi >> dissi io,sorridendo.
<< Io mi sveglio alle 6:00 >> sputò lei.
<< Farebbe bene a lavarsi anche i denti,visto che si sveglia così presto,in questa classe si muore >> , la vidi diventare viola,maledetta la mia lingua lunga.
<< Dal vicepreside,ora! >> sentenziò,uscì senza dire niente,sentendo le risate dei miei compagni.
Arrivai fuori allo studio del vicepreside e bussai,sentì la sua voce e mi feci avanti,appena mi vide il suo sguardo si illuminò.
<< Sei qui per protestare Charlotte? >> mi chiese ridendo.
<< Ho risposto male alla prof di biochimica >> dissi io sorridendo,lui rise.
<< Se mi offri il caffè e mi racconti la storia,la passi liscia >> scoppiai a ridere e corsi al bar.
 
 
 
 
 
 
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Ciao ragazzuole,ecco questa è la mia prima fan fictio,sarei veramente felice se mi lasciaste una recensione anche se dovete dirmi 'fai cagare,stronza' fatemi sapere i vostri pareri che per me sono molto importanti. Se volete seguirmi su twitter sono @ilculodilou o @DiariodiZM byyyyyye <3
  
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