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Autore: R Artemis    17/04/2013    2 recensioni
Angeli e demoni. L'eterno conflitto tra bene e male. Ma chi ha deciso cos'è il bene e cos'è il male?
L'amore, puro sentimento umano, è bene o male?
Gwen, protagonista di un mondo più grande di lei, non sa trovare risposta a ciò.
Entrambe le fazioni sembrano opporsi a lei e ad un batterista che entra nel suo mondo per caso.
Che lo scontro abbia inizio.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Quella..quella è l’Orsa Maggiore."
Gwen sorrise, distese il braccio e indicò nella stessa direzione in cui indicava Shannon, verso il cielo notturno. "E' Orione."
"Oh..bhè sarebbe stata la mia seconda opzione." ribatté il batterista provocando una nuova risata nella ragazza, e inevitabilmente un sorriso si disegnò anche sul suo volto.
Erano distesi vicino alla piscina, sul pavimento, uno opposto all'altra, le teste vicine. "Ero a casa di mio fratello..quando uno dei due ha troppi pensieri per la testa, ci troviamo per suonare. Io non riuscivo a smettere di pensare a te e Jared non fa altro che parlare di una ragazza che ha conosciuto alla festa di Melissa. Pensa sia quella giusta, a sentire lui.." le aveva detto, prima di affiancarsi a lei sul pavimento. Ora erano lì distesi ad osservare le stelle, quei piccoli corpuscoli luminosi che illuminavano l'oscurità opprimente del cielo. "Sono molto più che semplici stelle" gli aveva raccontato "Rappresentano speranza, sogni. L'uomo ha imparato ad attribuirgli immagini, rappresentazioni..attraverso di essere si può interpretare e capire una persona. Illuminano la strada anche nei periodi più bui. Ognuna di esse ha una storia.." 
Shannon si voltò, poggiandosi sul fianco, un braccio piegato poggiato sotto la testa, l'altro che, circondandola, accarezzava i capelli della ragazza, con gesti così delicati da farle venire i brividi. 
"Quel è la tua, di storia?" Le chiese, ma poi sembrò pentirsi di aver posto quella domanda quando notò un sussultò in lei. "No ecco..se non vuoi.." Aveva paura di riportare a galla ricordi troppo dolorosi, ma soprattutto, aveva paura della propria reazione una volta saputa la verità.
"No, hai il diritto di sapere." affermò poi con un lampo di determinazione nello sguardo. "Ti racconterò tutto.."
Shannon osservava rapito Gwen mentre raccontava la sua storia, ascoltava ogni parola, percepiva ogni cambiamento nella sua voce, ogni esitazione. Osservava ogni lineamento perfetto, il suo sguardo perso nell'oscurità delle tenebre, quegli occhi azzurri, così dolci e profondi, ora sembravano così vuoti, diventando sempre più lucidi. Avrebbe voluto fermarla, stringerla tra le sue braccia e sussurrarle che sarebbe andato tutto bene, che ora c'era lui, ora lui l'avrebbe protetta da chiunque. Ma non lo fece, restò semplicemente lì, immobile, combattuto dal desiderio di saperne di più, di scoprire il passato di quella ragazza.
Gwen non avrebbe mai pensato di dover raccontare tutto questo a qualcuno, ma sapeva che lui avrebbe dovuto essere a conoscenza di tutto questo, anche se avrebbe significato rivelargli ciò che veramente era, un mostro, anche per quelli della sua specie.
"C'era un tempo in cui tutti gli angeli vivevano i loro giorni in quello che voi siete soliti chiamare paradiso. Creature magnifiche, che sottostavano al volere del loro Padre, il loro Creatore. Vivevano per lui, grazie a lui. Non esisteva giorno e notte, solo luce che illuminava le creature. Un giorno, il Padre creò gli esseri umani, creature simili agli angeli, ma privi della loro magnificenza. Lui impose agli angeli di servire questi umani, di trattarli da loro pari perché anche loro erano suoi figli. Chiese di aiutarli nella loro vita, di condurli verso il bene. Uno di loro non acconsentì, un angelo, il più bello, il più splendente e il più vicino a Dio, rifiutò la richiesta del suo Padre, ritenendo gli esseri umani inferiori a loro, quindi non degni di essere trattati da loro pari, figli del Creatore tanto quanto loro. La gelosia di questo angelo, chiamato Lucifero, scatenò una guerra che opponeva i seguaci di Lucifero e gli angeli rimasti fedeli al Signore, una guerra che si concluse con l'esilio del traditore dal paradiso. Lui e i suoi seguaci, chiamati demoni da allora, cacciati dalla loro casa, caddero, per nove lunghi giorni, fino a raggiungere la terra e da lì poi l'inferno. Rinchiuso Lucifero, i demoni da quel giorno invadono la Terra e i loro abitanti con lo scopo di allontanarli dal paradiso, di torturarli, di finirli. Insieme a loro, nella caduta, caddero altri angeli, quelli che non presero una parte, che non si schierarono né con il Padre, né con Lucifero. Anch'essi esiliati dal paradiso, furono obbligati a vagare sulla terra, insieme alla loro vita eterna, ai loro poteri, alla loro vera natura. Questi angeli non persero mai la speranza di tornare a casa. Alcuni si schierarono poi dalla parte di Lucifero, altri restarono fedeli, seppur in ritardo, al loro Padre. Questi ultimi si adoperarono per rendere utile il loro esilio. Divennero Cacciatori. Loro compito era di proteggere la razza umana dai demoni, anche a costo di ucciderli. Con gli anni, con i secoli, i loro lavoro andava avanti, continuando questo eterno conflitto tra angeli e demoni. Ci fu un periodo in cui questi angeli si mostrarono agli uomini, rivelarono la loro natura sovrannaturale. Gli uomini li chiamarono divinità e iniziarono ad adorarli, che siano greci o romani. Così ciechi, così presuntuosi ed ingenui, lasciarono che gli esseri umani si scontrassero tra di loro, a causa loro. Conosci le loro storie, vero?" Shannon annuì, preso dal racconto, ma la ragazza sembrò non accorgersene neanche e continuò. "Vennero create addirittura leggende, miti su di loro. Nettuno, Urano, Zeus, Crono, e.. Afrodite. Lei era.." si fermò un attimo, dopo un profondo respiro. "Lei era mia madre. Venne conosciuta come la dea dell'amore. Bellissima, movimenti sinuosi, sguardo che ti rapiva..'rendeva bello tutto ciò che guardava' così dicono, esattamente come fa l'amore quando ci tocca. Era anche un'incredibile combattente, forte, agile, furba e caparbia. Molti si innamorarono di lei, molti fecero pazzie per lei. Ma lei credeva nell'amore vero, quell'energia che ci spinge ad unirci, che è in grado di migliorare l'uomo, che rende felice, che culmina con il piacere fisico e corporeo. E' un'unione tra spirito e corpo. Per questo non legò mai con nessuno, finché...finché non incontrò mio padre. Durante una battaglia, i loro sguardi si incontrarono e da quel piccolo gesto, entrambi capirono cosa li aveva colpiti. Un solo problema impediva al loro amore di vedere la luce del sole: lui era un demone. Non si fermarono per questo. Insieme, i due vissero la loro storia a pieno, nonostante sapessero quanto fosse innaturale e irrazionale, finché non furono scoperti. Scapparono, ma li inseguirono ovunque, angeli e demoni. Il loro amore era impuro, per questo doveva essere punito e interrotto, e su questo le due fazioni si trovarono d'accordo. L'angelo e il demone non erano soli, alcuni amici angeli fidati della donna li aiutarono rischiando la loro stessa vita. Poi ebbero una figlia..me. Né angelo, né demone. La caccia non divenne più solo contro un amore illecito, ma contro un pericolo mai visto, un mostro che andava distrutto. Quando la situazione si fece insostenibile, mio padre, che amava così tanto mia madre, decise di andare incontro alla sua specie per chiedere un patto, per sacrificarsi. Nessuno mi ha mai detto il vero nome di mio padre. Questo fermò gli angeli, ma non i demoni, ancora assetati di sangue, trovarono anche mia madre e la uccisero, sotto gli occhi della figlia..sotto i miei occhi. Gli amici di mia madre riuscirono a proteggermi e a farmi scappare. Da quel giorno vivo con loro, mi hanno insegnato a diventare una cacciatrice, mi hanno cresciuta come una di loro, come un angelo. Ma ho sempre saputo di non esserlo davvero. Per tutta la vita, demoni, e all'inizio anche alcuni angeli, hanno continuato a cercarmi, hanno tentato di uccidermi, ci sono quasi riusciti molte volte. Ho visto cose che..non riusciresti neanche ad immaginare. Ho tentato di tenere sempre fede al mio compito, di proteggere la razza umana contro i demoni ma..spesso è lo stesso uomo a farsi del male da solo. 
La mia vita è passata tra sangue e ali, finché qualcosa cambiò. Scoprii che i demoni non volevano uccidermi, o almeno non tutti. C'è una profezia, una profezia che incombe su di me da quando sono venuta al mondo." Shannon era stordito da tutte questo informazioni, dalla sua incredibile storia, ma quando vide la ragazza chiudere gli occhi, trattenne il fiato. "Lei sarà creatura unica, unirà due mondi nelle sue ali, e quando amerà l'uomo, creato ultimo da Dio, come mai amore si era visto prima, libererà colui che a Dio si ribellò, colui che cadde nove lune dal paradiso." citò ogni parola come le era stata riferita, poi riaprì gli occhi ed incontrò lo sguardo sbalordito dell'uomo.
"Anche i demoni sono a conoscenza di questa profezia, per questo mi vogliono con loro e non vogliono uccidermi: devo risvegliare Lucifero. Si scatenerà l'Apocalisse, il mondo come lo conosciamo ora, non esisterà più." Fu solo allora che Gwen si voltò, poggiandosi sul fianco, incontrando lo sguardo di Shannon, le labbra semiaperte in un'espressione di stupore. "Io..non volevo spaventarti, solo dirti la verità. Finché i demoni non mi avranno, non potranno compiere la profezia, e non sarà così facile prendermi. Sono scappata da loro per secoli. Ma.." la ragazza abbassò lo sguardo, incapace di reggere quello di fronte a lei. "come può un sentimento così puro scatenare tutto questo? Prima i miei genitori..poi io..con te. E' tutto uno sbaglio?" 
Gwen sentì le dita di Shannon sollevarle il mento, per incontrare inevitabilmente il suo sguardo. "Amare non è mai sbagliato. Se ami davvero qualcuno, devi combattere per averla, devi andare contro tutti. Noi combatteremo insieme." 
Le labbra dell'uomo si avvicinarono a quelle della ragazza, sfiorandole prima, poi con un bacio, dolce e rassicurante che liberò la piccola lacrima che Gwen tratteneva da troppo tempo, e che le rigò la guancia. Quando si allontanò, Shannon la asciugò con le dita, lasciando poi un piccolo sorriso sulle labbra della ragazza. 
"Sei ancora in tempo." gli sussurrò. Lui ricambiò lo sguardo, contraendo le sopracciglia, confuso. 
"Per cosa?"
"Per scappare a gambe levate, da me. Insomma, dopo tutto quello che ti ho raccontato.."
"Resterò con te." continuò Shannon, deciso.
Gwen fissò il suo sguardo in quegli occhi color nocciola, quasi dorati in certi punti. "Dovresti stare alla larga da me, ma..non riesco a starti lontana."
"Non devi. Fanculo i demoni, le profezie. Ora siamo io e te. Non lascerò che qualcuno ti faccia del male."
Shannon si mise a sedere lentamente, e con un braccio alzò anche Gwen. Sky ormai dormiva beato sul pavimento al fianco della ragazza. Lui si spostò poco più in là, appoggiandosi al muretto di fianco alla piscina. Aprì leggermente le gambe e sistemò la ragazza tra di esse, circondandola con un braccio, il petto di lui che aderiva perfettamente alla schiena di lei. L'uomo annusò il dolce odore dei lunghi capelli scuri della ragazza, poi le baciò la testa. 
Era inspiegabilmente così calmo, nonostante tutto. Averla al suo fianco lo rassicurava, sentire il suo profumo, percepire il suo respiro, lo faceva stare bene. Cosa gli stava succedendo?
Un pensiero gli attraversò la mente e non riuscì a trattenere una piccola risata.
"Cosa c'è da ridere?" chiese la ragazza, mentre con le dita tracciava i contorni dei simboli incisi sull'avambraccio del batterista.
"E io che mi preoccupavo che fossi troppo vecchio per te!"
  
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