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Autore: Soul of the Crow    18/04/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Intanto… sulla Terra… nella sala principale della base segreta della God Eden…
 
Ayla era tornata lì di prima mattina, e sebbene avesse lavorato in tranquillità da diversi giorni, era ancora occupata a ricostruire la pagina che era stata strappata:
- Rimetterla a posto mi sembra impossibile… Chissà cosa l’ha ridotta così? - pensò lei, prendendo tra le mani i petali di rosa nera che aveva trovato a villa Raven.
In quel momento, il corvo Mirai prese, con l’aiuto del becco, la maschera a forma di corvo che si trovava nella borsa che la sua padrona aveva posato sul tavolo:
- La maschera di mia sorella… E allora? - il corvo si avvicinò e indicò col becco prima la maschera che aveva dato alla ragazza, poi le frecce nella faretra di Ayla, e infine la pagina strappata.
- Vuoi che mi metta la maschera, evochi l’avatar e colpisca la pagina con una freccia? - il corvo annuì a quella domanda.
Lei allora si alzò, mettendosi la maschera, per poi circondarsi di un’aura azzurra:
- Appari protettrice del Paradiso e dei paladini angelici. Vieni a me Centaura Protettrice della Vita! - disse lei, e la centaura dalla pelle azzurrina, gli occhi color zaffiro e dal corpo del cavallo nero comparve dietro di lei.
In quel momento, due ali d’Angelo comparvero sulla schiena della ragazza, permettendole di alzarsi in volo, e Ayla prese l’arco, incoccando una delle frecce contenute nella sua faretra. Poco dopo, anche l’avatar fece lo stesso, ma la sua freccia era avvolta d’energia azzurra; ad un certo punto, le ali della Moon si dissolsero e le piume si trasformarono in aura blu che si concentrò nella sua freccia.
- E ora vediamo che cosa sai fare. Freccia della Regina del Cielo! - disse Ayla, per poi scoccare la freccia nello stesso momento della keshin, ma quella di quest’ultima si trasformò in energia azzurra che fece acquisire più potenza al colpo del capo degli Angeli della Notte.
Appena la freccia colpì il diario, ci fu un bagliore accecante, ma non durò più di qualche secondo; quando la Moon riaprì gli occhi, la pagina si era ricostruita, ma la maschera era per terra ed era stata rotta a metà.
- Com’è possibile? - pensò la ragazza; poco dopo, l’avatar si dissolse in particelle di luce blu che fecero comparire delle scritte sulla pagina ricostruita:
“Ho capito una cosa: c’è qualcuno di più potente che finora ha sfruttato i gemelli e molti altri. Ha agito nell’ombra per ottenere il potere di qualcosa che i gemelli Le Loire chiamano il Nucleo. Non so bene di cosa si tratti, ma ti devo avvertire: potrebbe aver lanciato una maledizione anche sui Keshin Protettori dei Regni. Da quello che mi ricordo, il Protettore della Vita si trova nella mia vecchia maschera a forma di corvo e quello della Morte è rinchiuso nel medaglione a forma di farfalla di Arelia.
L’unico modo per farli sparire è rompere gli oggetti in cui sono imprigionati; di conseguenza, nel caso in cui li trovassi, non abusare dei loro poteri: potrebbero nuocere a te o a chi ti circonda.
Per ora, questo è tutto ciò che posso dirti.
Spero di rivederti presto sorella mia.”
- Se quello che c’è scritto non mente, e trattandosi di mia sorella dubito che sia così, Maria deve essere in pericolo! Per quel che riguarda i gemelli… beh, ci penserò in seguito. Ora non è il momento più afatto. - decise lei, ma quando stava per creare un portale per raggiungere il Regno della Morte, le altre pagine del diario s’illuminarono e da esse partì un fascio di luce azzurra che colpì Ayla. Quando la luce si affievolì, la ragazza si specchiò nell’Occhio dei Regni e notò che non aveva più la sua armatura: ora indossava un top bianco a collo alto con due cinture azzurre che s’incatenavano sul petto ed erano legate da una spilla d’argento con due ali d’Angelo. Sulle braccia c’erano delle lunghe maniche bianche, le mani erano coperte da guanti neri, e sulle gambe portava delle lunghe calze nere, e per finire indossava degli stivali bianchi; inoltre, una fascia di seta azzurra e due color blu cobalto le cingevano la vita, i suoi capelli erano legati in un chignon e le ali erano completamente bianche.
Rivolse nuovamente lo sguardo verso il diario e notò un’altra scritta in carattere runico:
“Questo era il mio ultimo regalo: è il vero Potere dell’Erede della Vita, ma ricorda che potrai usarlo solo per proteggere ciò che ritieni giusto, e anche quando capirai qual è il tuo obiettivo.”
Le scritte e il diario sparirono nel nulla, e quasi contemporaneamente, nella sala apparve un portale azzurro dal quale uscì Nives:
- Che cosa ti è successo? - chiese la Moon alla lupa.
Quest’ultima non poteva rispondere, ma considerando la sua agitazione, Ayla comprese che si trattava di Maria:
- è successo qualcosa a Mika, vero? - la lupa annuì con un cenno del capo.
- Se è vero ciò che era scritto nel diario, il potere del keshin potrebbe averle fatto perdere la ragione. È meglio che mi diriga nel Regno della Morte e la raggiunga. - pensò il capo degli Angeli della Notte, poi rivolse uno sguardo a Nives, sorridendole:
- Dovremo cercare Maria per sapere che cosa le è successo. - disse semplicemente, per poi schioccare le dita e teletrasportarsi.
 
 
In una zona intermedia tra il Regno di Mezzo e quello della Morte…
 
Ayla si era teletrasportata nel Regno della Morte, ma allora perché si trovava lì?
- Sta succedendo qualcosa. Non ho mai sbagliato a creare i portali e stabilirne la destinazione. - si domandò lei.
- Per la verità… Ti trovi qui per merito mio. - le rispose una voce femminile. La Moon si voltò nella direzione dalla quale proveniva e vide una ragazza della sua età dai capelli castani raccolti in una coda alta, gli occhi rosacei e la carnagione chiara, ma ciò che la colpì era che aveva un abbigliamento molto simile al suo, anche se c’erano ugualmente delle differenze: il top era rosso e aveva delle spalline, dalle quali partivano delle lunghe maniche rosacee, e indossava anche una minigonna bianca. La fascia che le cingeva la vita era nera e sul top era presente una spilla d'argento con delle piccole ali da Demone, i guanti rossi lasciavano scoperte le dita, le calze erano bianche e aveva delle scarpe da ballerina nere. Inoltre, aveva delle grandi ali da Diavolo viola.
- Tu devi essere l’Erede della Morte. - constatò Ayla, per poi aggiungere:
- Ora scusami se non mi trattengo oltre, ma ho da fare: devo aiutare una dei miei compagni. - quando stava per sorpassarla volando, un campo d’energia viola le impedì di proseguire.
- Mi spiace mia cara, ma non ti permetterò di raggiungere il Regno della Morte. Ho visto quello che hai fatto finora. - le rispose semplicemente Lavinia.
La Moon le rivolse un’occhiata gelida, per poi dire:
- Vorrà dire che non mi lasci scelta: se voglio raggiungere la mia amica, dovremo combattere. Spero che ti sia allenata bene perché non ti darò tregua. -
- Mi spiace non avere un’altra scelta, ma non ti farò continuare questa strage. - replicò l’altra.
Lo scontro tra le due Eredi stava per cominciare.
 
 
Nel frattempo… nel Regno di Mezzo…
 
- Questa sarà l’ennesima giornata che sprecherò leggendo vecchi, polverosi ed inutili libri. - ecco cosa pensava Annalisa, mentre sfogliava un altro libro di quelli che lei e Nile stavano controllando da poco più di una settimana.
- Ecco, questo potrebbe funzionare. - quell’affermazione del fratello colmò di felicità il cuore dell’altra, più che altro perché avrebbero smesso con quella routine che andava avanti da giorni.
- Era ora che trovassimo qualcosa! Comunque, a cosa ti riferisci? -
- Qui spiega che, per eliminare le piante magiche come questa, c’è soltanto un metodo. Bisogna ricorrere al potere del Nucleo dei Regni. - gli spiegò lui.
- Mi prendi il giro!? Il Nucleo è sparito tempo fa e non sappiamo dove sia finito! Oltretutto… - la ragazza non fece in tempo a finire che l’altro la anticipò:
- Lo so: si dice che il suo potere è talmente forte quanto pericoloso, e che nemmeno la più potente delle creature magiche lo possa toccare senza rimanere gravemente ferita, ma io non vedo un’altra scelta. - disse quella frase con una semplicità disarmante per la sorella.
- Ora basta! Non possiamo usare il potere del Nucleo? Bene, vorrà dire che sradicherò io quella pianta! Che le tue frecce colpiscano chi vuole avvicinarsi all’astro che illumina e domina il cielo notturno! Appari Arciere Guardiano della Luna! - esclamò la Rappresentante della Distruzione e la sua keshin comparve dietro di lei, ma poco dopo essere scomparsa, si dissolse nel nulla in un fascio di luce argentea.
Annalisa cercò di evocarla nuovamente, ma tutto ciò che riusciva ad ottenere era un fumo argentato.
- Che sta succedendo? - domandò seccata al fratello.
- Qualche giorno fa ci ho provato anch’io, ma non ho concluso niente. Da allora non sono più riuscito ad evocare il mio avatar. - le rispose calmo.
- Ecco l’ennesima seccatura! Se solo trovassimo quel maledetto Nucleo, potremmo riuscire a sbarazzarci di quest’erbaccia! - si lamentò lei, ma quando l’altro stava per ribattere, le liane cominciarono ad appassire sotto lo sguardo stupito dei due gemelli. Pochi minuti dopo, queste sparirono completamente e il giacinto dai fiori rossi fece la stessa fine.
- Non capisco… Perché è scomparso, e perché è accaduto proprio adesso!? - chiese Annalisa, ancora sorpresa da ciò che era accaduto poco prima.
Nile si avvicinò, osservando il paesaggio che lo circondava: la zona erbosa era diventata completamente arida, il Lago degli Spiriti era diventato un avvallamento senza più una sola goccia d’acqua e la nebbia era quasi completamente scomparsa.
- Deve aver terminato il compito per cui era finito qui. - dichiarò lui malinconico.
Gli attimi seguenti li passarono in silenzio, probabilmente per ricordare ciò che un tempo era il Regno di Mezzo e fissare nella mente ogni minimo particolare, prima che sparisse dai loro ricordi.
- Non mi sarei aspettato di rivedervi ancora gemelli. - li salutò una voce alle loro spalle.
I due si voltarono nella direzione dalla quale proveniva la voce e videro un uomo dai capelli blu, la carnagione abbronzata e gli occhi neri.
- Che ci fa un umano qui e come ha fatto a raggiungere questo luogo? - chiese la Rappresentante della Distruzione.
Il fratello squadrò lo sconosciuto, poi sembrò ricordarsi:
- Quello è l’uomo che ti ha curato dal morso di serpente quando sei finita sulla Terra. -
Rococo annuì, anche se in realtà era deluso: si aspettava una risposa diversa.
- Quando ho usato i miei poteri per rimuovere il veleno, questo era già sparito. - sussurrò alla gemella, per poi rivolgersi nuovamente ad Urupa:
- Come hai fatto ad arrivare qui? -
- Come non vi dovrebbe importare, vi dico solo che il motivo siete voi. Finora qualcuno vi ha manovrato senza che voi ve ne accorgeste, e vuole portare alla rovina ciò che avete creato. - spiegò semplicemente il blu.
- Un umano che ci vuole aiutare? Non avrei mai pensato di sentire queste frasi in vita mia! - disse sorpresa e divertita Annalisa.
- Sembra che non si ricordino niente di quello che è successo. - pensò Rococo.
- Apprezzo che tu ci voglia aiutare, ma agli umani è proibito l’accesso a questo luogo, quindi mi spiace, ma … - disse Nile, facendo materializzare il suo bastone con la sfera dorata:
- Dobbiamo farti andare via da questo luogo. - dichiarò il Rappresentante della Creazione.
- Finalmente si fa qualcosa di divertente! Ero stanca di sprecare il mio tempo a sfogliare dei libri! - esclamò la gemella, mentre faceva comparire il suo bastone con la sfera argentata.
Urupa li guardò attentamente:
- Sembra che non ho altra scelta. Dovrò combattere contro di loro. - pensò rassegnato, per poi schioccare le dita: al posto dei suoi vestiti, comparve un’armatura argentata e dorata, e in mano teneva una spada.
- Una Guardia del Regno di Mezzo… Evidentemente qualcuno gli deve aver dato questo potere: non l’ho mai visto tra quelle che abbiamo portato qui finora. - ammise il Rappresentante della Creazione.
- Non importa: possiamo schiacciarlo quando vogliamo. - affermò la gemella.
 
 
Angolo di Emy
Per i nuovi vestiti di Ayla e Lavinia mi sono ispirata a quello di Aqua di Kingdom Hearts: Birth by Sleep, anche se ho cambiato alcune cose.
Comunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi scuso se è troppo lungo.
Nel prossimo capitolo o in quello dopo ancora dovremmo vedere uno scontro.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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