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Autore: emotjon    18/04/2013    12 recensioni
Lei, Veronica Adams. 18 anni. Liceo appena finito. Lunghi capelli neri, liscissimi, fino alla vita, e degli occhi verdi in cui perdersi. Bellissima. Non secondo lei. Lei, che si vede brutta, grassa, piena di problemi. Lei che risparmia da una vita per una vacanza a New York con la sua migliore amica.
Loro, i One Direction. In particolare lui, Zayn Malik. C'è da dire altro??
Buona lettura. F.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A Mattia, che nonostante tutto ci crede ancora.
Grazie. Ti voglio bene. xx Fede.

Capitolo 25.

11 giugno 2013
 

L’anniversario del giorno in cui ci eravamo conosciuti.
Il giorno del suo funerale.
Avevo indossato la prima giacca nera che avevo trovato nell’armadio, e la prima camicia che avevo trovato. Niente cravatta. Liam e Claudia mi avevano aiutato a vestire Lilian, a metterla in macchina. E ora il mio migliore amico guidava vero il cimitero.
Tirai fuori dalla giacca la busta che avevo trovato il giorno della sua morte.
“L’hai letta?”, mi chiese Liam, mentre la sua ragazza faceva le pernacchie sulle manine di mia figlia, nei sedili posteriori. Scossi la testa, aprendo la busta. Avevo a malapena avuto il tempo per pensare, con Lilian così piccola… “Vuoi che fermi la macchina?”.
Scossi ancora la testa, prima di iniziare a leggere.
 

 

Ciao, amore. Se hai trovato questa busta vuol dire che qualcosa è andato storto. E, ti prego, perdonami. Perché sapevo che poteva andare storto e non ti ho detto niente. Sono stata un’idiota, lo so. L’ultima ecografia che ho fatto, il medico mi aveva detto che visti i precedenti, potevano esserci delle complicazioni.
Lo so, avrei dovuto dirti che dopo la morte di America ero più vulnerabile.
Che non sarebbe stato prudente che io rimanessi incinta.
Sono stata egoista, ma volevo questa bambina con tutta me stessa. E quando sono venuta a Londra con il test di gravidanza, tu eri così felice che io fossi incinta… io ero felice… e così non ho detto niente, anche se sapevo che sarebbe stato meglio per noi se avessi abortito.
Sei una persona straordinaria, devi saperlo. E ti prego, non rovinarti la vita per colpa mia. Non voglio che tu ti faccia del male ancora, per colpa mia. Da quando ti conosco hai sofferto, abbiamo sofferto entrambi, e anche se ti ostini a dire che non è stata colpa mia… sappiamo entrambi di non poter dare tutta la colpa a Diego, no?
Hai perso Perrie, e hai trovato me. Ora che hai perso me, troverai un’altra che ti ami. Non più di quanto ti abbia amato io, è impossibile, ma sono sicura che c’è una ragazza sulla terra in grado di amarti e che merita tutto l’amore che hai da dare.
Se hai trovato questa busta vuol dire che sono morta.
E anche se è una parola che ti può far paura, ti prometto che sarò sempre con te, okay? Ti prometto che non ti lascerò mai, perché anche se non ci sarò fisicamente, sarò sempre dentro di te… ti seguirò dappertutto, ovunque tu vada e qualsiasi cosa tu faccia… sarò peggio dei paparazzi che ci hanno perseguitato tutto quest’anno.
Okay, so che sto delirando, ma di certo ingozzarsi di gelato al pistacchio e scriverti una lettera di possibile addio nello stesso tempo non è il massimo. Ti basti sapere che se dovessi morire e dovessi sentire la mia mancanza… sinceramente? Non lo so, non so se riuscirai ad andare avanti senza di me. Ma ho bisogno che tu ci provi.
Per Lilian.
Liam, Louis, Harry, Liam.
Le tue sorelle. I tuoi genitori.
Per me. Voglio che ci provi. Se mi ami davvero, come so che è vero, devi provarci. Perché sarai un padre eccezionale se provi a vivere senza di me. Senza di me? No, non è vero… okay, sto delirando, è ufficiale.
Dimentica il mio delirio. Ti basti sapere che ti amo, da morire. Che ti amerò sempre. Che ho amato ogni cosa di te, dalla radice dei tuoi capelli alla punta dei tuoi piedi, dal tuo sorriso alle tue lacrime. Ho amato i tuoi occhi, il tuo sguardo, le tua labbra. Ho amato tutto di te. E ti amerò sempre.

 
Feci una pausa, accorgendomi che Liam era arrivato al cimitero, e che Claudia era scesa dall’auto tenendo in braccio Lilian. “Devo finire di leggere”, mormorai asciugandomi le guance.
Non mi ero nemmeno accorto di piangere.
“Fai con calma, io ti aspetto, okay?”, mi disse Liam scendendo dall’auto.
Presi fiato, e in quel momento, fu come se sentissi di nuovo Veronica accanto a me. Chiusi gli occhi, e la immaginai al mio fianco, una mano nella mia, con un enorme sorriso sul volto. I capelli legati in una treccia, e gli occhi che brillavano.
E in qualche modo immaginarla accanto a me mi spronò a finire di leggere.
 

 

E ora passiamo alle consegne. Non ho pensato a scrivere una lettere per ognuna delle persone che amo, sarebbe stato un lavoro troppo lungo, e che probabilmente non avrei portato a termine. E poi, non so se morirò. Potrei anche farcela, no?
Allora farei tutto da sola, e tu non troveresti questa dannata lettera.
Ho bisogno che tu dica a Alice che le ho voluto bene. Che è stata una migliore amica fantastica, eccezionale a dir poco. Dille che aveva ragione su di te, che non mi sarei dovuta intestardire su Liam, perché avevo l’amore della mia vita davanti al naso. Che le voglio bene, e dille che voglio che sia la madrina di Lilian.
Dì a mia madre e a Jason che gli voglio bene. Che gliene vorrò sempre.
Dì a Liam che l’ho amato, a modo mio. Che gli voglio bene, e che mi dispiace per come è andata a finire tra di noi. Che mi dispiace per tutto quello che ha dovuto passare quando sono tornata con te. È la verità, mi dispiace, davvero.
E ora la parte più difficile. Una specie di ultimo desiderio, se vuoi.
Ho bisogno che racconti a nostra figlia quello che ho passato prima di conoscerti, come ci siamo conosciuti e tutto il resto. Voglio che lo sappia, che sappia le paure di sua madre, quanto i suoi genitori si sono amati, nonostante tutto. Deve sapere tutto, ogni singola cosa. Chiedi aiuto a mia madre, a Jason e a Alice, se per caso non dovessi sapere qualcosa. Ma sai tutto, credimi.
Bene, penso di aver detto tutto. Ci rivediamo in Paradiso.

Ti amo, tanto. Sempre tua, Veronica.
 

 
Sospirai, scendendo dall’auto. E passai la lettera a Liam, senza dire una parola.
“C’è una parte che ti riguarda”, mormorai lasciandolo lì e iniziando a camminare tra le lapidi. Camminai e camminai, fino a raggiungere Claudia, Eleonor e Alice. E solo allora mi accorsi che nessuna delle tre si era vestita di nero, come anche la maggior parte delle persone che riuscivo a vedere, da quella distanza.
Claudia mi passò Lilian con un mezzo sorriso, che in qualche modo riuscii a ricambiare. “Abbiamo detto a tutti di non vestirsi a lutto”, mi disse prendendomi per mano, cosa che fece anche Alice dall’altra parte, stringendola forte.
“Idea grandiosa, ragazze”, mormorai dando un bacio sui capelli a Alice.
Raggiungemmo il punto dove avremmo seppellito Veronica.
Allora mi accorsi di una cosa, che mi fece alzare gli occhi al cielo.
“Stai bene?”, mi chiese Alice, nello stesso istante in cui Liam ci raggiungeva, asciugandosi una lacrima e tentando un sorriso, per poi passarmi la lettera, che passai a Alice. “Che…”.
“Leggila, vado a salutare una persona”, mormorai stringendole una mano. Tornai indietro di un paio di file di lapidi, finché non mi ritrovai davanti a quella di Perrie. “Ciao, piccola”, mormorai passandomi una mano tra i capelli. “Non vorrei essere venuto a trovarti in una situazione del genere, ma… mi sono sempre fidato di te. Prenditi cura di lei, okay?”.
Una decina di minuti dopo ero in piedi davanti a tutti, riuniti in cerchio intorno alla bara bianca della mia ragazza. C’era il sole, e un vento fresco a spettinarmi i capelli, finché, un attimo prima di iniziare a parlare, sentii distintamente la risata di Veronica…
Un istante prima che iniziasse a diluviare.
 
POV VERONICA.
Sbuffai, e una folata di vento scompigliò i capelli di Zayn, facendomi sorridere. Allora mi voltai e soffiai su Lilian, tra le braccia di mia cugina Claudia. Mia figlia rise, se quella pernacchia si poteva chiamare risata.
E scoppiai a ridere, non potei farne a meno.
Facendo diluviare. In modo che le lacrime sulle guance delle persone a cui volevo più bene si mischiassero alla pioggia. Non era giusto che piangessero per me. Non volevo che lo facessero.
Continuò a piovere, finché non venni ripresa da un’energia di più forte di me, allora mi concentrai, diminuendo il flusso dell’acqua fino a far smettere. Fluttuai di fronte a mio fratello, rendendomi visibile solo a lui e gli asciugai le guance. “Non urlare”, mormorai, vedendo che apriva e chiudeva la bocca.
“Veronica”, disse in un soffio.
Sorrisi, dandogli un bacio sulla fronte. “Ti voglio bene”, mormorai, nello stesso istante in cui Zayn iniziava a parlare. Alzai gli occhi al cielo, rendendomi di nuovo invisibile e andando a sedermi sulla mia bara.
Di fronte al mazzo di orchidee rosse.
“Ho conosciuto Veronica esattamente un anno fa, e dal primo istante in cui l’ho vista ho pensato che fosse la ragazza più bella del mondo… con quegli occhi verdissimi e quella cascata di capelli neri. Era la mia Biancaneve, ma con le lentiggini”. Zayn fece una pausa, passandosi una mano sugli occhi.
Feci una mezza smorfia. Il giorno del mio funerale era lo stesso giorno in cui avevo conosciuto l’amore della mia vita. Che palle. Lo guardai, Zayn. Si poteva essere belli anche ad un funerale? Con la barba incolta e le occhiaie?
Beh, lui lo era. Proprio bello.
“Ricordo ancora la sua faccia la prima volta che le dissi che le volevo bene… la bugia più grande della mia vita”, mormorò guardando esattamente nel punto dov’ero seduta. Sorrisi. “Non le ho mai voluto bene, l’ho amata dal momento in cui ha posato la testa sulla mia spalla, in limousine…”.
Voltandomi, vidi Liam sorridere e Alice nascondere il viso nella spalla di Harry, che le diede un bacio sui capelli, accarezzandole la schiena. “No, così non ci siamo…”, borbottai fluttuando fino alla mia migliore amica, mentre Zayn continuava a raccontare… tutto.
Tutto quello che eravamo stati.
Mi resi visibile a Alice, che spalancò la bocca, incredula. Le misi due dita incorporee sulle labbra e sorrisi, per poi soffiarle sul viso. In un attimo vidi le sue lacrime asciugarsi.
“Non me ne vado, okay?”, mormorai posandole una mano sul cuore.
E la lasciai lì, sparendo e ricomparendo davanti a Liam, che cingeva i fianchi di mia cugina, il mento posato sulla sua spalla, piangendo in silenzio. Sbuffai, alzando gli occhi al cielo. Davvero non capivano che non volevo si piangesse per me? Porca… carota.
“Smettila di piangere”, dissi, a voce alta. Tanto mi avrebbe sentita solo lui. Gli posai una mano sulla guancia, rendendomi visibile. “Non fare stronzate… e fai in modo che non ne faccia Zayn, ti prego”, aggiunsi, sorridendo alla sua espressione.
Ma quando lo vidi annuire mi sentii meglio, sul serio.
“Ti amo”, mimò con le labbra.
Sorrisi, un attimo prima di dargli un bacio a stampo e scomparire, lasciandolo a sorridere come un idiota. E me ne tornai a sedere sulla mia bara… ma di certo non mi aspettavo le parole di Zayn.
 
POV ZAYN.
“Sapete, di persone come Veronica ce ne sono poche… lei era unica nel suo genere”. Riuscii addirittura a sorridere. “Le ho preso una cosa, qualche mese fa. Volevo dargliela il giorno in cui è nata Lilian, ma…”.
Mi si spezzò la voce, così abbassai lo sguardo sulla sua bara.
E la vidi.
“Volevo chiederti di sposarmi”, mormorai, e vidi Eleonor sorridere, mentre mi avvicinavo alla bara e vi posavo sopra una scatoletta di velluto. Lo “spirito” di Veronica aprì la bocca, come incredula, e quel suo gesto mi ricordò un sacco di cose. Troppe cose.
E senza volerlo lasciai scorrere una lacrima. Mi tremavano le gambe e quando su quella bara vidi anche Perrie ebbi la certezza di stare impazzendo, sul serio. Aprii la bocca, come per dire qualcosa, ma ne uscì solo aria. E a occhi bassi tornai tra Eleonor e Claudia e presi in braccio Lilian, che si era addormentata.
Lanciai un’occhiata alla bara, mentre la seppellivano, allora rividi Veronica, stavolta davanti a me. “Ti amo”, dissi in un soffio, stringendo forte Lilian per non crollare. Veronica si chinò su nostra figlia e le posò un bacio sulla fronte, per poi alzare lo sguardo su di me.
“Ti amo, piccolo. Ci vediamo nei tuoi sogni”, mormorò fluttuando lontano da me. E salutandomi con la mano, per poi, un attimo prima di scomparire, mandarmi un bacio in punta di dita. Sorrisi, nonostante tutto, e diedi un bacio sui capelli di miei figlia, immaginando che fosse lei.




 

Rieccomi :) Lo so, mi odiate profondamente per averla fatta morire.
E me lo merito, sul serio. Ma avete comunque recensito positivamente, e vi ringrazio.
A chi ha mandato le recensioni negative, chiedo comunque di continuare a leggere.
Perchè? A modo mio la farò finire bene comunque.
Okay, fatemi sapere che ne pensate del capitolo...
Io sinceramente lo trovo favoloso, boh.
E' forse il primo capitolo di questa ff che mi soddisfa pienamente.
Bene, vi lascio. Passereste dai due banner qui sotto??
Vi pregooooo... *fa gli occhioni dolci*

 




"Behind the storm", per la cronaca...
la sto scrivendo con quella meraviglia di mitchie Justice.
Recensite? Ci teniamo :)

Ora mi dileguo, che è meglio.
Alla prossima, all'epilogo.
xx Fede.

   
 
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