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Autore: GiuliaComix    18/04/2013    10 recensioni
Serena Potter è la sorella di Harry, i due sono molto uniti sin dalla nascita, ma a causa di alcuni eventi futuri potrebbero separarsi: alcuni di questi eventi comprenderanno la domanda "chi è il vero padre di Serena?". Una storia emozionante e piena di sorprese!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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                                                      Un Inizio Pieno di Sorprese

 

Arrivati ai binari 9 e 10, Harry e Serena iniziarono a cercare il cosiddetto binario 9 ¾ , ma senza gran successo, in più ci si metteva anche la folla che rendeva la ricerca ancora più ardua:

<< Ma dove cavolo è sto binario?>> borbottò Harry irritato, erano ormai più di 20 minuti che lo stavano cercando.

<< Stai tranquillo, adesso vado a cercare qualcuno che possa darci un'indicazione.>> così Serena lasciò le sue cose in custodia al fratello e andò a cercare un Assistente al Traffico Passeggeri; ne trovò uno lì vicino:

<< Mi scusi signore, mi sa dire dove posso trovare il binario 9 ¾ ?>>

<< 9 ¾ ?! Ma mi stai prendendo in giro, ragazzina? Forza fila via, non ho tempo da perdere! >> disse l'assistente con poco garbo.

<< Va bene, mi scusi tanto! Accidenti che modi.>>

Tornata da suo fratello, riprese le sue cose ed insieme si avviarono verso il fondo dei binari.

<< Niente da fare, Harry. Il tizio là non mi ha saputo dir niente. E mi sto pure tenendo stretta, visto da come mi ha risposto!>>

<< Eh purtroppo alcuni adulti non sono molto educati, come sappiamo bene, ma dopo un po' ci fai il callo e via.>>

Ad un certo punto udirono una signora dire: << Dai ragazzi, farete tardi! Il binario 9 ¾ è di qua, forza muovetevi! >>

Serena e Harry gli corsero subito dietro e videro uno dei numerosi figli della signora dai capelli rossi attraversare uno dei muri portanti dei binari 9 e 10; rimasero letteralmente stupefatti.

<< Mi scusi signora?>> chiese Serena educatamente.

<< Sì, cara, dimmi pure!>> quella signora era davvero molto gentile.

<< Mi può dire come...vede mio fratello ed io siamo nuovi e non sappiamo ancora.....ambientarci bene, diciamo così >> era un po' imbarazzata ad ammetterlo.

<< Intendi come passare attraverso il muro? Stai tranquilla, tesoro, anche Ron sta andando ad Hogwarts per la prima volta...>> disse indicando uno dei suoi figli più giovani, ero un buffo ragazzino, anche lui coi capelli rossi, in effetti tutti i figli lì presenti avevano i capelli di quel colore.

<< Guarda, non dovete fare altro che attraversare il muro, proprio lì in mezzo. Meglio che correre se si è nervosi.>>

<< Ok..sei pronto, Harry?>>

<< Sì, forza andiamo!>>

<< Al mio 3 iniziamo a correre e tu stammi dietro, ok?>>

<< Va bene.>>

<< 1, 2...3!>> Serena, seguita da Harry, corse nervosamente attraverso il muro, per poi ritrovarsi oltre esso, proprio al binario 9 ¾ , dove c'era ad attenderli un enorme treno rosso e nero con su scritto “ Hogwarts Express”.
Harry e Serena, una volta saliti a bordo, si sistemarono comodamente nel primo scompartimento vuoto che riuscirono a trovare; poco dopo arrivò il ragazzino dai capelli rossi, Ron:

<< Ciao, ragazzi! Posso sedermi qui con voi? Il treno è tutto pieno.>> disse timidamente.

<< Siediti pure!>> lo accolsero sorridenti i due fratelli.

<< Piacere di conoscervi, io mi chiamo Ron Weasley.>>

<< Piacere Ron, io mi chiamo Serena Potter e lui è mio fratello Harry.>>

<< Oh mio Dio! Voi due siete i famosi fratelli Potter!? Quelli sopravvissuti a Lui!?>> esclamò stupito.

<< Eeheh sì..>> rispose Serena, si sentiva ogni volta a disagio quando facevano quell'affermazione sulla loro attuale fama.

<< Cavolo!>> esclamò Ron << Ehi ragazzi...voi sapete già fare qualche magia? Mio fratello Fred me ne ha insegnato un nuovo incantesimo giusto la settimana scorsa...>>

<< Bè no, noi abbiamo saputo da poco dell'esistenza della magia, ma intanto vediamo il tuo.>> disse Harry incuriosito da quale incantesimo sarebbe venuto fuori.

<< Ok maschietti, mentre voi vi divertite a fare ABRA KADABRA io me ne sto qui a leggere un po'..>>

<< Ma sei matta, sorella? Ron potrebbe insegnarci già a fare qualche incantesimo di base e tu sprechi il tuo tempo a leggere quel... COSO!?>> disse Harry indicando, con lieve disgusto, il manuale di Pozioni che Serena tirò fuori dal sacchetto che le aveva dato il commesso del Ghirigoro.

<< Tanto per cominciare, Harry, questo non è, come dici tu, un “COSO”, ma è il manuale di Pozioni che, se non sbaglio, anche tu dovrai studiare quest'anno! Gli incantesimi ce li insegneranno gli insegnati durante le lezioni. Pozioni, secondo me, sarà un argomento più delicato e difficile da seguire, quindi è meglio già sapere qualcosa prima della lezione; cosa ne sai se il nostro professore o professoressa non ci farà un test di ingresso per vedere a che livello siamo, eh!? Non ti ricordi alle elementari che figura facemmo quella volta?>>

<< AAArrgghhh non farmici pensare ti prego!>>

<< Appunto... quindi leggiti un bel libro durante il viaggio e vediamo di iniziare a capirci qualcosa per non essere del tutto impediti.>>

<< Sai che ti dico...NO! Io preferisco provare a creare incantesimi con la mia nuova bacchetta!>> disse Harry con tono di sfida; si stava comportando proprio come un bambinetto di 5 anni.

<< AH! Ci rinuncio, fai come ti pare! Poi non venire a piangere da me se prendi brutti voti o rimproveri dagli insegnanti!>>

<< Brutta Secchiona!>>

<< Scemo d'un Marmocchio!>> i due si fecero contemporaneamente un bella linguaccia come “trattato di pace” dopo una breve guerra di insulti infantili e si rimisero a fare quello che desideravano fare.
Dopo un po' di tempo, vicino al loro scompartimento, passò per caso una ragazzina con già in dosso la divisa della scuola.

<< Qualcuno di voi ha visto un rospo passare di qui? Un ragazzo di nome Neville lo ha perso.>> chiese ai ragazzi che risposero di no; la ragazzina notò che Ron stava provando a fare qualche incantesimo, purtroppo senza successo.

<< Oh! Vedo che state facendo magie! Posso unirmi a voi? Magari potrei insegnarvene qualcuno di utile....>> a quell'ultima affermazione Serena si irrigidì un tantino: quella ragazza, anche se era della loro stessa giovane età, pareva saperne a pacchi sulla magia, tanto da volere insegnare qualche incantesimo a loro. Udì anche un lieve tono di arroganza nella sua voce. Anche se stava leggendo il suo libro di Pozioni, Serena ascoltava attentamente tutto quello che le capitava attorno.

<<....pare che tu non abbia ancora alcuna dimestichezza con la bacchetta, dico bene?! Non sta succedendo alcun che, vedo.>> disse riferendosi al fallimento magico di Ron che, al posto di far diventare giallo il suo topo Crosta, era soltanto riuscito a spararlo contro una parete dello scompartimento.

<< Oh, scusatemi, non mi sono ancora presentata....mi chiamo Hermione Granger e voi siete..?>>

<< io sono Ron Weasley.>>

<< Piacere, io sono Harry Potter e lei è mia sorella Serena.>> Hermione fece un lieve cenno di saluto verso Serena, la quale era completamente assorta nella sua lettura. Rispose anche lei con un breve cenno del capo in segno di saluto, ma non aprì bocca, non pareva minimamente interessata a conoscere quella ragazza.

<< Ah, stai leggendo il manuale di Pozioni! Io so tutto sull'argomento! L'ho letto 3 volte quest'estate!>> disse Hermione con aria leggermente altezzosa. Serena alzò gli occhi al cielo.

<< Bene, brava. Io però non l'ho ancora finito, quindi gradirei continuare a leggere senza che mi spoileri tutto, se non ti dispiace.>> rispose lei irritata dal carattere così saccente della ragazzina.
Hermione intuì dal tono di voce di Serena che era meglio non infierire sulla sua discussione

<< Ah ok, scusa se ti ho interrotta.>> disse un po' scocciata.

<< Di nulla.>> rispose lei neutrale.

Hermione, avvicinandosi ad Harry, gli chiese a bassa voce una cosa, anche se Serena poteva sentire tutto chiaramente:

<< Ma tua sorella è sempre così “difficile”? Io ancora non la conosco bene, quindi non mi permetto di dare giudizi affrettati, ma mi è sembrata così ora.>>

<< Stai tranquilla Hermione, è che stiamo uscendo da una situazione complicata e per noi è tutto così nuovo, dobbiamo ancora ambientarci bene, io sto facendo abbastanza presto, mentre lei non si fida subito della gente o dell'ambiente: prima deve essere assolutamente sicura che non vi sia pericolo di alcun genere, è fatta così. Dalle tempo, vedrai che una volta ad Hogwarts si scioglierà! Per ora ti consiglio di non stuzzicarla troppo, altrimenti non sai che terremoto è quando si arrabbia!>>

<< Ti ho sentito, sai.>>

<< Oooops! >> esclamò Harry divertito, colto in flagrante. Anche Hermione e Ron soffocarono una risata.

 

*****

 

Il viaggio proseguì abbastanza tranquillamente. Dopo qualche ora arrivarono finalmente a destinazione: delle carrozze magiche aspettarono gli studenti alle loro postazioni. Una volta giunti al castello, ad attenderli all'ingresso ci fu un'alta signora con indosso un cappello a punta, anzianotta e con un viso piuttosto serio.

<< Buona sera ragazzi, benvenuti ad Hogwarts! Io sono la Professoressa McGranitt e questa sera vi accompagnerò verso la Sala Grande dove avverrà l'annuale Cerimonia di Smistamento nelle 4 Case della scuola: ovvero Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. I vostri bagagli li troverete fra poco nei dormitori delle Case a cui sarete assegnati. Ora aspettatemi un momento qui in silenzio, vado a preparare la Sala per il vostro ricevimento, quando tornerò mi aspetto di ritrovare la stanza proprio come l'ho lasciata.>> detto ciò la Professoressa se ne andò.
Ad un certo punto uno strano ragazzino dai capelli biondi lisci, praticamente gellati su tutta la nuca, ruppe il silenzio:

<< E' vero allora! Le voci che si sentivano in giro non erano sciocchezze...Harry e Serena Potter sono venuti ad Hogwarts!>> tutti gli studenti iniziarono a parlare sottovoce fra loro, stupiti dalla presenza dei due fratelli.

<< Loro sono Tiger e Goyle..>> fece con un cenno pigro della testa per indicare gli amici che gli stavano affianco <<...e io sono Malfoy, Draco Malfoy.>> in quel momento, a quel particolare nome, a Ron scappò una piccola risata, che fu subito soffocata dalla reazione negativa del ragazzo biondo.

<< Il mio nome è così buffo per te, eh?! Ti faccio così tanto ridere?!! Non posso aspettarmi altro da uno come te: capelli rossi, vestiti di seconda mano, devi essere per forza un Weasley!>> Draco sputò veleno addosso al povero Ron con quelle parole, che lo fecero subito stare zitto. Poi Draco tornò a rivolgersi ad Harry e Serena.

<< Se fossi in voi farei meglio a guardarmi da gente del genere, dovete scegliervi con attenzione gli amici, in questo posso aiutarvi io.>> disse porgendo loro la mano. Serena era rimasta ammutolita da quanto quel ragazzo si fosse dimostrato così detestabile subito al loro primo incontro, stava per rispondergli quando Harry la battè sul tempo

<< Grazie dell'offerta, ma sappiamo scegliere da soli i nostri amici.>> Draco non rispose, visto che la Professoressa McGranitt era appena tornata, ma era chiaro che quel rifiuto se lo sarebbe legato al dito.

<< E' tutto pronto. Prego, seguitemi!>> esclamò la McGranitt e tutti gli studenti si affrettarono a starle dietro il più ordinatamente possibile.

La Sala Grande era davvero degna del suo nome: era davvero immensa, il soffitto era ricoperto da un magico cielo notturno sotto il quale fluttuava una vasto gruppo di candele, al centro erano disposte 4 lunghissime tavolate, ognuna rappresentante la propria Casa, ed in fondo alla sala c'era la tavola dei docenti.
La Mcgranitt, con in mano un'ampia lista, si dispose davanti alla tavola dei professori vicino ad uno sgabello con appoggiato sopra un vecchio cappello.

<< Quando chiamerò i vostri nomi, verrete avanti, vi siederete qui sopra e io vi poserò il Cappello Parlante sulla testa e così sarete smistati nelle vostre Case..cominciamo!>> i ragazzi, in preda ad una lieve ansia, si misero un po' più stretti fra loro, Serena ed Harry in particolare si stringevano la mano, preoccupati per quando sarebbe arrivato il loro turno.

<< Hermione Granger!>> Hermione avanzò abbastanza sicura, il capello le fu posato in testa e questo iniziò a parlare.

<< Mmmh, sì..molto bene, ci sono! GRIFONDORO!>> esclamò il Cappello Parlante e in quel momento i ragazzi più grandi della tavola dei Grifondoro si alzarono tutti applaudendo alla nuova arrivata.
L'appello continuò:

<< Susan Hossas!>>

<< TASSOROSSO!>> da lì in poi si susseguirono svariati nomi, finchè non arrivò il momento dell'odioso ragazzo biondo.

<< Draco Malfoy!>> ancora prima che il ragazzo potesse sedersi, il Cappello aveva enunciato con la velocità di un lampo << SERPEVERDE!>> la tavola dei Serpeverde accolse calorosamente il loro nuovo componente; Ron intanto si avvicinò ad Harry e Serena sussurrandogli una cosa riguardante quella particolare Casa << Sapete.. quasi tutte le streghe e maghi diventati cattivi era stati smistati in Serpeverde.>> i due fratelli si guardarono perplessi.

<< Harry Potter!>> finalmente arrivò il suo turno, sulla sala era calato uno strano silenzio improvviso. Serena prima che Harry potesse muoversi gli diede un forte abbraccio che commosse quasi tutti gli insegnanti: proprio al centro della loro tavolata vi era seduto un uomo anziano con al barba bianca lunghissima, anche lui indossava un cappello a punta, era il Preside Albus Silente che, come molti degli insegnanti, fece un'espressione commossa alla vista di quell'abbraccio fraterno; ma solo uno di loro, seduto verso l'angolo sinistro della tavola, non sembrò affatto intenerito da quella scena; era un uomo vestito completamente di nero, incluso il mantello che indossava sopra la casacca, il viso era lungo e duro, la pelle era pallida e aveva dei capelli neri lunghi che gli arrivavano fin sotto al collo e anche gli occhi erano neri, quasi fossero fatti di vetro per quanto erano privi di emozioni positive, infatti l'unica reazione che ebbe davanti alla scena dell'abbraccio dei bambini fu solo una smorfia di disgusto.
Alla fine dell'abbraccio, Serena gli augurò buona fortuna.

<< Allora ci siamo, rimarremo per sempre insieme, qualunque cosa accada.>> disse lei convinta delle sue parole.

<< Sì sorellona, però ora dovrei andare.>>

<< Ah già, scusa.>>

Harry avanzò verso il Cappello che, una volta posato sulla sua testa, ebbe una strana reazione.

<< Difficile, molto difficile...ha coraggio da vendere vedo e anche desiderio di mettersi alla prova, ma dove ti potrei collocare?>> in quel momento il Cappello notò che il ragazzino stava mormorando qualcosa del tipo “ non Serpeverde, ti prego”: infatti Harry non voleva assolutamente finire nella stessa Casa di quell'antipatico di Malfoy, qualsiasi altra Casa sarebbe stata meglio.

<< Perchè non Serpeverde? Potresti diventare grande sai, è tutto qui nella tua testa...e Serpeverde ti aiuterebbe ad intraprendere la via della Grandezza, non c'è alcun dubbio. No? Beh, credo che sarà meglio....GRIFONDORO!>> e la tavola dei Grifondoro esultò rumorosamente scandendo chiaramente “abbiamo Potter, abbiamo Potter!” ed Harry corse felice verso di loro, gettando un'occhiata a sua sorella, sperando che a lei venisse smistata in Grifondoro come speravano anche altri ragazzi lì seduti vicino a lui.

<< Serena Potter!>> ecco.. era arrivato il momento, il giudizio finale.
Serena guardò Harry preoccupatissima, lui in risposta le fece il segno delle dita incrociate e si tranquillizzò un tantino. Il cuore però continuò a batterle ad un ritmo spaventosamente veloce.

<< Mmmmh.. anche tu mia cara non scherzi a mettermi in difficoltà! Vediamo.. hai un ottimo cervello, enormi capacità innate addirittura, desiderio di imparare...>> il Cappello fece una breve pausa <<...sai piccola, mi ricordi molto uno studente che ho smistato parecchi anni fa...>> Serena sembrava confusa <<...allora direi che ti troveresti bene a....>> ci fu una pausa che, per alcuni, sembrò durare un'eternità << ...SERPEVERDE! >> alla decisione del Cappello l'intera Sala Grande si ammutolì. Nessun Potter era mai stato smistato nella Casa di Salazar Serpeverde, tutti gli insegnanti rimasero increduli e basiti, incluso l'uomo tutto vestito di nero: infatti in quel momento Silente volse lo sguardo verso di lui preoccupato, l'uomo in nero lo ricambiò con uno sguardo stupito ed inorridito.
Il silenzio calato nella sala fu rotto dall'immenso boato di felicità degli studenti della tavolata Serpeverde che, urlando “ anche noi abbiamo Potter! Alla faccia vostra Grifondoro!”, accolsero calorosamente Serena che stranamente si sentì sia triste, per non essere finita con suo fratello Harry nei Grifondoro, sia molto felice per come fu accolta letteralmente a braccia aperte dai suoi nuovi compagni; forse era solo una stupida diceria che tutti i Serpeverde erano cattivi, da come alcuni studenti del secondo anno le sono venuti incontro non le sembravano neanche lontanamente cattivi, anzi il contrario! Anche se però aveva potuto ipotizzare una certa rivalità fra le Case Grifondoro e Serpeverde.
Mentre si incamminava verso la tavola della sua nuova Casa, Serena incrociò lo sguardo dell'uomo vestito di nero, il quale la scrutò attentamente con la solita espressione seria; lei ne fu abbastanza intimorita, ma non ci pensò più di tanto e andò a sedersi vicino ad alcune ragazze; intanto voltò il viso verso Harry, che la stava guardando dispiaciuto per l'inaspettato esito del loro smistamento, e gli fece un'espressione simpatica come dire “ oh, purtroppo è andata così, dovremmo farci il callo”.
Alla fine della Cerimonia di Smistamento, il professore anziano si alzò e andò verso un leggio a forma di gufo che era posto davanti alla tavola dei docenti.

<< Buona sera studenti! Prima di tutto, benvenuti ad Hogwarts! Per i ragazzi del primo anno, mi presento...il mio nome è Albus Silente, Professore e Preside della scuola. Prima di iniziare il banchetto, ci sono alcune regole fondamentali che dovete sapere: nessuno studente ha il permesso di girovagare per la scuola di notte dopo l'orario di rientro nei dormitori; l'accesso alla foresta e al Terzo Piano è severamente proibito, a meno che non vogliate fare una brutta fine...>> tutti gli studenti quasi deglutirono nervosamente all'unisono <<....se rispetterete tali regole, alle vostre Case verranno assegnati dei punti, ma se le infrangerete ve ne saranno tolti a seconda della gravità e ovviamente sarete messi in punizione per un certo lasso di tempo; alla fine dell'anno la Casa con più punti ottenuti vincerà la coppa delle Case. Detto ciò.. abbia inizio il banchetto!>> in quel momento su tutte le tavole apparve ogni sorta di cibo immaginabile.

<< Wowww! Accidenti, ma chi ce la fa a mangiare tutta questa roba?!>> domandò Harry allibito e compiaciuto da tutte quelle leccornie

<< Ce la fai, ce la fai...non ti preoccupare!>> disse uno degli studenti più grandi scherzando. Tutti cominciarono ad abbuffarsi, Serena invece fu molto composta, non mangiò più di quel che si sentiva; intanto iniziò a fare amicizia con alcuni ragazzi e ragazze vicino a lei, soprattutto con una di queste in particolare: aveva i capelli castano rossicci e gli occhi azzurri.

<< Ciao Serena, io sono Elizabeth Parker, tanto piacere!>>

<< Ciao, piacere mio.>> rispose Serena educatamente, in quel momento notò che gli occhi della ragazza dall'azzurro che erano passarono ad un altro colore, diventarono rosa fucsia.

<< AAAAHHHH!>> sussultò Serena stupita, stava quasi per cadere dalla sedia.

<< Cosa c'è? Che hai, stai male?!>>

<< I...i tuoi occhi! Sono...>>

<< Aaah questi dici?! Non preoccuparti, è un mio difetto magico congenito, ogni volta che cambio stato d'animo mi cambia il colore delle iridi.>> disse ridendo.

<< E fucsia per quale stato d'animo sta?>>

<< Felicità.>>

<< Forte!>> esclamò Serena entusiasta della sua nuova amica.

<< E tu Ser, posso chiamarti così vero? Hai qualche dono magico particolare? Da quel che ha detto il Cappello Parlante prima, pare che tu possa fare grandi cose.>> chiese Elisabeth incuriosita.

<< Eh..non lo so di preciso, al momento mi pare di non saper fare niente.>> disse con aria abbattuta.

<< Mmmh... forse non ti si è ancora manifestato, vedrai che dopo un po' di tempo scoprirai la tua dote, però non bisogna confonderla con la magia involontaria, quella ti si manifesta quando meno te lo aspetti! Aahahah!>>

<< Senti Elizabeth...>>

<< Chiamami pure Liz, lo fanno tutti ormai.>>

<< Va bene..Liz. Sai dirmi chi è quello?>> chiese Serena indicando l'uomo vestito di nero.

<< Ah..quello è il Professor Severus Piton, è il nostro Capo Casa sai.>> Serena spalancò occhi e bocca << Sì lo so, è proprio degno del suo nome e non è il massimo come persona: è scorbutico, antipatico, cattivo, spaventoso e per niente affascinante! Ma almeno essendo “suoi” studenti ci da un leggero vantaggio sulle altre Case: di solito cerca sempre di favorire noi di Serpeverde.>>

<< Ah, ma non è imbrogliare così? Gli insegnanti dovrebbero essere imparziali con gli studenti!>>

<< Sì in realtà dovrebbe essere così... ma chi se ne frega, no!? E' una pacchia essere favoriti!>>

<< Ok, se lo dici tu.>> rispose Serena rassegnata << E chi è quello con cui sta parlando?>> domandò riferendosi ad un uomo con il capo avvolto da un turbante viola << E' il Professor Raptor, è l'insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, personalmente credo che non valga un tubo! E' troppo insicuro, è balbuziente e appena denota la minima difficoltà se la da a gambe.>>

<< Un cuor di leone proprio!>> disse sarcasticamente Serena facendo scatenare una bella risata a Liz.

<< Aahahahah! Sei davvero una Serpeverde, bella! Sai.. nessuno della famiglia Potter era mai stato smistato nella nostra Casa: erano tutti degli sciocchi Grifondoro, tu invece... sei speciale, e si vede!>>

<< Eheh grazie.>> era ancora un po' timida nei confronti dei suoi nuovi compagni, ma pian piano si sarebbe sciolta, come disse Ron precedentemente in treno.
Dopo cena i Prefetti di ogni Casa accompagnarono gli studenti più giovani verso i rispettivi dormitori. Prima di seguire i suoi compagni Grifondoro, Harry fermò Serena davanti all'ingresso della Sala Grande:

<< Beh, sorellina? Come ti trovi fra le Serpi?>>

<< Non sono così male! Mi sono simpatici, ho già fatto amicizia con qualcuno di loro.>> disse soddisfatta.

<< Quindi ora ci dobbiamo salutare, immagino.>> disse Harry con voce triste.

<< Credo di sì, ma non ti preoccupare, avremo modo di incontrarci: c'è la possibilità di avere lezioni in comune.>> disse Serena rassicurando il fratellino.

<< Già.>>

<< Ora devo proprio scappare, ciao Harry, buonanotte, a domani!>>

<< Buonanotte.>> e così anche Harry raggiunse i sui compagni.
Lungo il tragitto verso i sotterranei, dove si trovava la Sala Comune dei Serpeverde, Serena si voltò verso Liz per farle una domanda:

<< Ehi, Liz, che tu sappia.. domani mattina quale sarà la nostra prima lezione?>>

<< Allora, fammici pensare un attimo...la prima dovrebbe essere Pozioni con il Professor Piton.>>

<< Oh cavolo.>> il viso di Serena si era ammutolito di colpo.

<< Aahah ti capisco, la prima volta con lui fa sempre questo effetto, ma dopo un po' ci si abitua a tutto, persino al suo caratteraccio.>> questa affermazione non rincuorò Serena per niente, anzi la faceva sempre ripensare allo sguardo glaciale del suo Capo Casa.
Arrivati davanti ad un quadro del Dottor Jekyll, quest'ultimo si mosse chiedendo con inquietante eleganza << Parola d'Ordine ?>> il Prefetto dopo rispose << Callidum Inventum.>>

Una volta entrati nella Sala Comune, che era buia e cupa ( il nero e il verde erano i colori dominanti là dentro ) e avvolta da una strana aura di mistero, il Prefetto si rivolse agli studenti.

<< La Parola d'Ordine è assolutamente segreta, non dovrete mai rivelarla a nessuno delle altre Case né tanto meno scordarvela, chiaro?>> tutti annuirono.

<< Il dormitorio delle ragazze è qui a destra, mentre quello dei ragazzi è a sinistra. Troverete già nelle vostre stanze tutti i vostri effetti, vi auguro buonanotte, a domani.>> auguratisi tutti la buonanotte, Serena e le altre ragazze si avviarono verso il loro dormitorio, finchè qualcosa trattenne Serena per un braccio, era quell'odioso Malfoy.

<< Ehi fai parte dei nostri allora!? Ergo non sei santarellina come quello scemo di tuo fratello, bene, almeno uno dei due si è “salvato”!>> Serena non era stupida, aveva capito lo spietato doppiosenso di quella parola e infatti SCIAFF gli tirò un tale ceffone che gli rivoltò la faccia.

<< Cavolo, mi hai fatto male!>>

<< Era proprio quello che speravo di farti.>> rispose fredda Serena, gli ha mostrato di che pasta era fatta.

<< Hai proprio un bel caratterino! Si vede che sei una Serpeverde, ci divertiremo tanto quest'anno, ne sono sicuro.>> viscido, viscido,viscido era l'unica parola che poteva pensare costantemente la ragazza per descrivere quell'orribile ragazzino .

<< Non vedo l'ora.>> rispose lei più irritata che mai e, dopo quell'ultima ripicca, che lasciò Draco dolorante e sorpreso nel vedere quanto fegato avesse questa Potter, Serena se ne andò per la sua strada.
Entrata in camera trovò tutta la sua roba vicino ad un letto a baldacchino, si mise il pigiama e rimase per qualche minuto, accarezzando la sua amica pelosa Bast che le si era accucciata sul grembo facendo le fusa, a contemplare il poco panorama che si poteva osservare dalla finestra della stanza, sperando che il primo giorno di scuola incominciasse nel migliore dei modi.

  
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