Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: GraStew    18/04/2013    10 recensioni
Sarah è una giovane arredatrice d'interni ed ha un sogno che solo poche persone sanno.
Ama un uomo che ha conosciuto indirettamente. Crede che sia l'uomo perfetto, ma spesso le apparenze possono ingannare.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Appearances
 
*O la va o la spacca*
 
-Secondo capitolo-

 
 
Ogni giornata è sempre la stessa; ogni giorno faccio sempre le stesse medesime cose: mi alzo, doccia veloce, mi vesto, scendo in caffetteria e ogni mattina aspetto che lui entri nuovamente.
Sono passate due settimane da quel giorno in ufficio, quando lui ha scelto Pamela per arredare casa sua.
Non riesco a darmi una spiegazione perché sono più che sicura che lei non sia in grado di fare il suo lavoro. Ho visto qualche suo progetto, ma sinceramente non li ho trovati buoni.
Non è originale, non è creativa; si basa sempre sulle stesse cose.
Non riesco a capire!
Eppure lui continuava a guardarmi con insistenza anche quando ci ha chiesto scusa per non aver scelto noi; lui fissava me.
Mi sono chiesta se fosse tutto frutto della mia immaginazione, m ho avuto la smentita quando il mio collega Taylor si è avvicinato alla mia scrivania ridendo.
 
«Ci sei rimasta male?» chiese guardando il mio viso triste e depresso.
Alzai le spalle come se in realtà non mi importasse un granché. «No, sono preoccupata per una situazione personale» ammisi prendendo il cellulare per leggere nuovamente il messaggio ricevuto non molto tempo prima da Jake.
Continuavo a rileggere quelle semplici parole non capendo il significato di tutto ciò che era successo: “Non badare a me. Viva la tua vita!” mi aveva scritto il mio migliore amico.
«Comunque, Sarah… hai visto come ti guardava?» mi domandò all’improvviso Tay. Aggrottai le sopracciglia non capendo a cosa si riferisse.
«L’attore, Sarah. Ti mangiava con gli occhi» esordì sarcastico il mio amico ridendo.
«Non dire cavolate» mormorai incredula per le sue parole.
«Guarda che non dico bugie, non avrei motivo. L’hanno visto tutti» ammise guardando un’altra mia collega che annuì convinta.
Scoppiai a ridere per smorzare l’atmosfera nervosa che si era creata e anche per non pensare al groppo in gola che voleva uscire per forza.
«Pensavo scegliesse te» mi confessò Taylor guardandomi negli occhi.
«Beh, come vedi non è successo»
«Già. Sei molto più brava tu di Pamela… Mah!» esclamò convinto.
«Ti ringrazio» mormorai imbarazzata.
 
 
E così mi ritrovo al solito tavolo a mangiare il mio muffin e a bere il cappuccino con doppio cioccolato. I ricordi di quel giorno mi fanno ancora male. Non avrei mai creduto possibile che mi sarebbe successa una cosa del genere.
Ho avuto l’opportunità della mia vita e l’ho vista sfumare davanti ai miei occhi. Scuoto la testa triste e malinconica mentre nelle mani tengo il solito giornale di gossip.
Un altro scoop del giorno mi fa rabbrividire istantaneamente. Dice: “Sophie Smith avrebbe chiesto al suo futuro sposo una villa con piscina, sala fitness, una SPA e tre bagni. Robert Pattinson avrebbe accettato le richieste delle fidanzata a condizione che sia lui a scegliere tutto in collaborazione con una brava arredatrice”.
Allora è vero che i soldi mandano in tilt il cervello! Questa che diavolo deve fare con tutte cose in casa?  Perfino tre bagni? Sono senza parole.
Credevo che lui fosse diverso, pensavo che lui fosse il tipo da jeans e maglietta sbrindellata e mi è sempre piaciuto per questa sua caratteristica.
Come diavolo ha potuto accettare di stare con una depravata del genere? Non capisco.
«Ehi, Sarah… tutto bene?» alzo il viso e la mia amica Michelle mi sorride guardandomi.
«Diciamo, Michy».
«Perché?»
«Siediti, un attimo». Lei annuisce e in breve le racconto tutto l’accaduto includendo anche la confessione di Jake.
«Jake ti ama?» mormora con gli occhi sgranati.
«Già» dico amareggiata.
Mi fanno piacere le parole del mio amico, ma proprio non me le aspettavo.
«E tu cosa provi per lui?» mi chiede dolcemente accarezzandomi una mano.
«Gli voglio bene, ma…» mormoro chiudendo il giornale per non guardare il viso di Robert. «Non lo so» dico scuotendo la testa confusa e amareggiata.
«Non puoi davvero pensare di non stare con nessun uomo solo perché sei innamorato di lui» brontola indicando il giornale.
Alzo le spalle e annuisco, poco convinta. Guardo l’orologio e mi rendo conto di essere quasi in ritardo. Mi alzo svogliatamente e pago alla mia amica il conto. Sto per uscire quando il  mio cellulare squilla e senza neanche guardare chi è, rispondo.
“Sarah Mackenzie?”
“Sì… con chi parlo?” chiedo ma mi pento subito perché ho appena riconosciuto la sua risata.
“Sono Robert” mi dice ridendo.
Robert Pattinson mi sta chiamando? Sento le gambe cedere per l’emozione e per l’incredulità.
“Ci sei, ancora?”
“S-sì s-sì ci sono” balbetto cercando di respirare profondamente “che posso fare per te? Come hai avuto il mio numero?” gli chiedo e lo sento trattenere un sospiro.
“Ho bisogno di parlare con te di una cosa”
“Neanche ci conosciamo”
“Tu a quanto ne so di me sai tutto. Possiamo vederci questa mattina, diciamo tra mezzora alla caffetteria dell’altra volta?” mi chiede serio.
Che diavolo sta succedendo alla mia vita? Possibile che il destino questa volta stia giocando dalla mia parte?
Possibile che sto parlando davvero al telefono con lui?
“Allora? So che ti ho messo in difficoltà. Ti farò quell’autografo, se lo vorrai ancora” farfuglia ridendo.
Perché non dovrei volerlo più?
“Va bene. A dopo” gli dico chiudendo la telefonata con il cuore che batte a tremila e con l’affanno. Sembra che abbia percorso tutta Los Angeles a piedi.
Quando mi rendo conto che ho accettato senza pensarci e che sarei dovuta andare a lavorare mi maledico. Chiamo l’amico di Jake chiedendo se fosse possibile posticipare l’incontro nel pomeriggio e ringraziando il cielo, accetta volentieri.
Continuo a pensare alla chiamata e non riesco a decifrare il perché. Cosa vuole da me? Sono pronta a non fare la figura della cretina davanti a lui?
Ritorno dentro al locale e mi risiedo al tavolo di prima. Mi guardo intorno cercando la mia amica Michelle; quando mi nota si avvicina e sgrana gli occhi.
«Che ci fai ancora qui?» mi chiede sorpresa mentre posa il blocchetto con gli ordini nel grembiule.
«Non ci crederai mai e neanche io, sinceramente. Ho ricevuto una chiamata da parte di Robert» le dico alzando un sopracciglio notando la sua faccia scioccata.
«Robert? Quel Robert?»
Annuisco mentre lei scuotendo la testa si siede al mio stesso tavolo. Per fortuna non ci sono persone al locale, gli ultimi tre stanno uscendo proprio adesso.
«E cosa vuole da te? Certo che sei proprio fortunata» commenta sarcastica.
«Non lo so, Michy. È strano ed io sono così emozionata, felice ma anche pensierosa. Mi chiedo cosa possa volere da me. Non ci credo che lui ha il mio numero!Perché poi? Non sono io la sua arredatrice» dico alla mia amica mentre sento le lacrime raccogliersi ai lati dei miei occhi.
«Piccola, forse, ha cambiato idea. Magari ha visto che Pamela non è in grado e vuole chiederti di prendere il suo posto. Secondo me è proprio così» mormora tenendosi la testa con la mano.
«Spero che sia per questo motivo. Non riesco a trovarne altri»
«Non ce ne sono. Ricordati che io ho sempre ragione» mi dice facendomi l’occhiolino. In effetti tutto quello che insinua lei poi si rivela tale.
«Ti porto qualcosa?» mi chiede alzandosi dalla sedia. Guardo l’orologio e mi accorgo che manca poco all’orario stabilito.
«Un cappuccino» mormoro.
«Due, grazie» sento dire da una voce maschile. Quel suono, il suo accento. Alzo lo sguardo che avevo abbassato precedentemente e rimango folgorata da così tanta bellezza. Indossa una maglietta semplice bianca e una paio di jeans scuri. Dio, quanto lo amo!
Sarah, rilassati.
«Ciao… Posso?» mi chiede indicando la sedia di fronte a me dove fino a poco fa c’era seduta la mia amica.
«Certo» mormoro abbassando nuovamente lo sguardo.
«Ti intimorisco così tanto?» mi chiede chiaramente divertito dal mio imbarazzo.
«Sì» dico soltanto. Possibile che il cervello non sia collegato? Farò la figura della stupida,cavolo!
Sarah, rilassati.
«Giuro che sono una persona normale, sai?» mi dice divertito. Sta proprio ridendo per la mia goffaggine.
«Solo che mi sembra strano. Ti ho sempre visto così…». Devo davvero confessargli che lo seguo da tanto e che per me tutto ciò è la realizzazione di un sogno?
«Così come? Ti prego, parla» mormora aggrottando le sopracciglia.
«Tu, secondo me, non ti rendo conto dell’effetto che fai alle ragazze. Tu non capisci che averti qui a pochi centimetri da me è un sogno che si realizza. Sono venuta a quasi tutte le tue premiere e non ho mai avuto l’occasione di fare una foto o avere un tuo autografo. Ed ora eccoti qui in carne e ossa» confesso indicandolo con il cuore in gola.
Ho davvero detto tutto questo? Lo guardo e mi osserva serio questa volta.
«Mi dispiace» sussurra.
«Per cosa? Non è colpa tua»
«Sì, però…»
Meglio cambiare argomento!
«Come mai mi hai chiamato? Come hai avuto il mio numero personale?» gli chiedo notando Michelle avanzare verso di noi. Poggia i cappuccini sul tavolo e si allontana facendomi l’occhiolino.
«Ho visto qualcosa dei lavori di Pamela e non mi piacciono»
«Allora perché l’hai scelta?»
«Non avrei voluto, solo che mi è sembrata la scelta più giusta» mormora guardandomi intensamente negli occhi. Distolgo lo sguardo perché potrei seriamente svenire da un momento all’altro.
«Non capisco» ammetto aggrottando le sopracciglia.
«Davvero non hai notato che ti guardavo?» mi chiede tranquillo mentre beve un sorso di cappuccino.
«C-cosa?»
Ovviamente l’ho notato, ma non posso ammetterlo.
«Hai capito bene. Non ti ho scelta perché mi piaci troppo. Mi attrai in un modo che non credevo possibile. È bastato uno sguardo e…»
«Okay, mi stai prendendo per il culo» dico acida.
Lui alza un sopracciglio e mi guarda serio. «Non credo proprio. Ti ho chiamata per chiederti ti occuparti tu di casa mia. Posso cercare di non presenziare e magari posso…»
Cosa diavolo sta cercando di dire?
«Accetterò ad una sola condizione» dico seria.
O la va o la spacca!
«Sentiamo»
«Tu dovrai seguirmi. Non voglio collaborare con nessun altro».
«Beh… tu mi tenti, Sarah»
Dici sì… dici sì… dici sì.
«Altrimenti non accetterai e mi lascerai alle grinfie di Pamela?» mi chiede ridendo. In effetti quest’opzione non mi piace particolarmente.
Annuisco bevendo un po’ del mio cappuccino per nascondere l’agitazione e l’ansia che mi stanno massacrando il cervello e il cuore.
«Okay… Ma sappi che sono molto esigente».
Cos’ha voluto dire? Ingoio e annuisco ancora.  Lui mi porge la mano e io gliela stringo prontamente.
Spero solo che non sia un sogno.
Robert afferra un fazzolettino e chiede una penna a Michelle che gliela porge poco dopo. Lo vedo scrivere qualcosa e poi me lo passa.
«Mi hai fatto un autografo in un fazzoletto?» gli chiedo sorridendo.
«Guarda attentamente cosa c’è scritto» mormora serio.
Mi sforzo di leggere dato che ha una scrittura orribile e quando capisco sgrano gli occhi guardandolo.
“Sink or swim” ha scritto! Lo usano per dire o la va o la spacca. La stessa cosa che ho pensato io prima. Devo solo capire il perché di questa frase.
Sto per chiederglielo quando si alza guardandomi.
«Devo andare. Il mio numero ce l’hai… è quello con cui ti ho chiamato prima. Ci sentiamo domani per accordarci» mi dice allontanandosi.
Mi lascia interdetta e con più pensieri di prima. Un’unica certezza non mi lascia tregua e fa battere il mio cuore ancora più velocemente: mi ha scelta.
 


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Capitolo corto… troppo corto, lo so. Però ho trovato questa fine e mi sembra perfetta. Spero di non farvi attendere troppo per il prossimo magari scrivendo capitoli così corti posso aggiornare spesso. Lo spero… Grazie per aver accolto bene la storia. Cosa ne pensate di questo capitolo?
Devo scappare… Un bacione a tutte <3
Gra

 
 

 
 
   
 
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