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Autore: Seekerofdreams_    18/04/2013    7 recensioni
Ambientato nella moderna Firenze, Serena è alle prese con il suo primo anno universitario si troverà a dover affrontare un progetto di Arte, il destino vorrà che il suo compagno di progetto sia proprio un ragazzo misterioso ed affascinante che aveva attirato l'attenzione della ragazza già da tempo.. Vish, questo è il suo nome.. due poli opposti, da una parte la voglia di amare, dall'altra la paura di quel sentimento.. e che altro fare se non aprire il cuore all'altro e insegnare cos'è l'amore?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Buona lettura per il (pen)ultimo capitolo ^.^

***

Capitolo 25
Il mio posto nel mondo.


L'amore fa un giro immenso e poi ritorna.



Uscii dall'ospedale un paio di giorni dopo, mia cugina si era praticamente trasferita da me, contro le regole univeristarie e soprattutto contro le mie proteste. Avevo ricominciato a mangiare normalmente grazie a lei, non mi lasciavano mai sola, lei, Teo, Will e con mio dispiacere...Vish!

ah, ma a chi la davo a bere?

Averlo attorno mi riempiva le giornate, solo vederlo mi metteva forza.
Con lui ero in perfetta forma e salute.
Ci comportavamo come degli amici, anche se a volte ci beccavamo a guardarci l'un l'altro con fame e desiderio.
A volte mi era difficile resistergli e cercavo un minimo contatto con la sua pelle, come quel giorno.

Eravamo seduti a pranzare a casa di Teo tutti insieme, Vish era particolarmente bello, oddio, quando non lo era!

Jeans stretti chiari, maglietta nera con scritte argentate, il suo fisico perfetto, potevo saltargli addosso da un momento all'altro...dovevo toccarlo! Avevo voglia di fare pace con lui, tutti i mesi di dolore erano svaniti nell'istante in cui mi aveva sorriso in ospedale dopo avermi detto che l'amore lo faceva solo con me. Quanto avrei voluto perdonarlo immediatamente. Ma non poteva passarla liscia per quello che mi aveva fatto, doveva riconquistarmi come si deve, ma sicuramente ci sarebbe riuscito.

"Mi passate il pane per favore?"  dissi io.
"Certo" rispose Vish prima di passarmi il cestino e sfiorarmi la mano con la sua, una scarica di adrenalina, desiderio e amore mi attraversò, alzai gli occhi verso di lui e non mi sfuggì affatto il lampo nei suoi occhi. Lo conoscevo bene, avrei giurato che fosse eccitato.

Per un misero contatto di mano?
Oh, lo capivo benissimo!
Gli altri ci guardavano sorpresi, non avevano capito niente...o avevano capito tutto?

"Allora cosa facciamo oggi?"  chiese mia cugina.
Io non avevo voglia di passare un altro pomeriggio in giro per negozi. Sbuffai e la guardai.
"Ok, ok ho capito, ma questa volta volevano andarci anche loro due!" disse mentre si girava verso Teo e Will che sorridevano colpevoli.
"Bè andate voi, noi restiamo qui!" propose Vish, prima di mandarmi un'occhiata che la diceva lunga. Cosa aveva intenzione di fare quel ragazzo?
"Sere?" mi chiese Will, si preoccupava troppo quel ragazzo.

Ok, aveva le sue ragioni ma si, mi andava di restare con Vish, soli.
Dio se mi andava.

"Certo, per me non ci sono problemi" sorrisi
"Perfetto, ma prima di andare cuginetta puoi venire un secondo con me?" non le avevo risposto, ma mi ritrovai nella stanza affianco.
"Che succede?" disse.
"In che senso?" risposi
"Devo ricordarti che sei stata male per più di cinque mesi per quello li?"
"Quello lì a un nome" mi ero sentita un tantino offesa dal tono che aveva usato.
"Adesso lo difendi?"
"No, ma che ti prende? Non hai sempre patteggiato per lui?"
"Io patteggio per te, stupida, sempre e solo per te, non voglio vederti soffrire! Tutto qui" Quelle parole mi avevano lasciato un senso di vuoto dentro, l'abbracciai forte.
"E' solo che quando non c'è sento male qui..." dissi con voce da bambina mentre con una mano indicavo il mio petto all'altezza del cuore.
"Lo so, sei così innamorata di lui e, bè, anche lui lo è di te...è solo stupido!"
"E' un uomo..."
"Si hai ragione, però ascolta, non lasciare che ti faccia soffrire ancora ok?"
"Non lo farò, ora andate a fare compere su..." le dissi mentre tornavamo in sala da pranzo.

I ragazzi uscirono dopo aver dato una sistemata ai piatti e alla tavola, mi ritrovai così a fissare Vish, nessuno dei due parlava, io ero persa nei ricordi di noi due e combattevo contro la voglia di saltargli addosso in quel preciso istante.
Mi aveva fatto soffrire, era scomparso, non si era fatto sentire, eppure mi bastava incrociare i suoi occhi per perdere il senso della ragione e volevo solo amarlo, amarlo ancora e ancora, amarlo fino allo sfinimento, amarlo per legarlo ancora di più a me, amarlo per donargli ogni minima parte del mio essere.
"Ti va di andare in un posto?" chiese mentre si avvicinava.
"Dove?" provai ad allontanarmi ma mi scontrai contro il ripiano della cucina.
"Hai paura di me?"
"Non ne ho mai avuta..." sorrisi sarcastica.
"Ho voglia di baciarti" sputò all'improvviso.

Aveva voglia di baciarmi.

Come se ne usciva con quelle frasi?
Voglia di baciarmi...
...oh, anche io.

Annullai la distanza tra di noi poggiando le mie labbra sulle sue in un dolce bacio a stampo.
Il vortice di colori e farfalle che mi aveva abbandonata per cinque mesi tornò a farsi sentire.
Mi staccai da lui. Mi dava troppe emozioni tutte insieme ed io, io avevo troppa paura di stare male. Non me lo meritavo di soffrire ancora.
"Vish..." lui mi poggiò un dito sulle labbra.
"Shh, dammi una seconda possibilità, si da a tutti no? So di aver sbagliato ma ti prego!"
"Anche io ho sbagliato, ho baciato Will, ma tu una seconda possibilità non me l'hai data...sei andato via" dissi mentre le lacrime bussavano violente nei miei occhi.
"Hai ragione...facciamo così, diamoci una seconda possibilità a vicenda! Ok?" mi sussurrò dolce.

Lo guardai confusa, indecisa sul cosa fare.
"Vieni con me in un posto, non ti chiedo altro." si avviò verso l'uscita tendendomi una mano.
E in quel momento presi la decisione più grande della mia vita. Per la seconda volta affidai la mia vita nelle sue mani.

Uscimmo di casa dopo che lui si cambiò velocemente, portava una maglietta bianca che fasciava i suoi pettorali in un modo poco producente per la mia sanità mentale. I Jeans chiari e un paio di Adidas bianche e nere. Era perfetto come sempre ed io, io ero innamorata persa di lui.
In macchina parlammo poco e niente, persi nei nostri pensieri e nelle nostre preoccupazioni mentre nell'abitacolo risuonavano le note dolci di "Piccola stella senza cielo"

Ti brucerai
Piccola stella senza cielo


Vorse il mio cielo l'avevo trovato però, mi voltai verso l'autista e lo trovai a guardarmi.
Ci eravamo fermati e io non mi ero accorta di niente.
Ero una frana.
Chissà cosa pensava di me adesso.

"Ehi, se vuoi andiamo via, non preoccuparti..." disse poggiando le mani sul volante, no, volevo restare, allungai la mia mano e lo bloccai.
Volevo andare con lui, lo volevo con tutta me stessa.

"Andiamo?" dissi scendendo dall'auto. Mi guardai intorno e vidi un castello abbandonato, dove mi aveva portato?
"Non voglio rapirti tranquilla" sorrise iniziando a camminare. Lo seguii mentre salivamo delle scale poco affidabili e poco dopo ci fermammo.
"Vai, affacciati li.." mi disse e io mi incamminai verso il muretto, restai a bocca aperta per non so quanto tempo, ancora una volta mi aveva spiazzata. Il panorama da quel punto era qualcosa di elettrizzante, i colori si mischiavano tra loro e rendevano il paesaggio qualcosa di raro e bellissimo alla vista.
"E'...è bellissimo Vish..."
"Vieni, saliamo sul muretto..." saltò prima lui con agilità e poi aiutò me a sistemarmi tra le sue braccia.

Il mio posto nel mondo.

Tra le sue braccia.

Mi prese per mano e incrociò le nostre dita.
"Si..." dissi guardandolo negli occhi.
"Si cosa?"
"Diamoci una seconda possibilità" sussurrai mentre le sue labbra si scontrarono vogliose contro le mie.

Ci ritrovammo per terra in meno di dieci minuti, eravamo un incastro perfetto, lui mi apparteneva e io appartenvo a lui, fare di nuovo l'amore con lui dopo tutto quel tempo era la cosa più bella del mondo.
Le sue mani esperte coprivano ogni centimetro della mia pelle, mi strinse e si mise seduto mentre con un unico movimento affondò in me, cercai subito le sue labbra, il piacere ci raggiunse violento, insiem, mi staccai per riprendere fiato e guardarlo negli occhi mentre i nostri respiri si regolarizzavano e iniziavano una dolce armonia tra loro, stesso ritmo, stessa frequenza.
"Non ho mai smesso di amarti..." sussurrò tra le mie labbra, anche io l'amavo, l'amavo sul serio nonostante tutto, ma non risposi, lo amavo ma non dissi nulla.
"Prometto che ti riconquisterò!" Mi disse guardandomi negli occhi, occhi pieni d'amore.
"Va bene" sorrisi e mi alzai da lui per risistemarmi, avevamo fatto l'amore e questa volta una sensazione diversa da solito mi invase il corpo. Non credevo al per sempre, ma voltandomi per afferrare la sua mano mi resi conto che infondo, tutto è possibile.

Mano nella mano camminammo verso la macchina.
"Grazie" disse strattonandomi indietro così da ritrovarmi con la schiena contro il suo petto.
"Per cosa?" chiesi ingenuamente.
"Per avermi insegnato ad amare!" rispose sorridendo prima di unire le nostre labbra.


_____________________________________________________
Eccoci qui... non sono mai stata brava a dare un finale lo ammetto...
ma forse perchè se in futuro avrò voglia di scrivere altro su di loro lo farò.


Permettetemi di dirvi che siete unici e fantastici tutti, dal primo all'ultimo, grazie per aver letto e recensito la mia storia! Alla prossima <3
Sere xx
   
 
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