Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _cupcake_99    18/04/2013    9 recensioni
Niall è Niall. Lui è il mio vicino di casa nonché il mio migliore amico. Avevamo entrambi gli occhi azzurri e i capelli biondi. A volte ci scambiavano per fratelli, ma il legame che ci unisce è molto più forte. E' un'amicizia che non si scioglierà mai. Ci conosciamo da una vita. Tutti i ricordi che possiedo riguardano anche lui. Siamo cresciuti insieme, sempre nella stessa classe. Ci siamo sempre sostenuti nei momenti difficili. Come quando i suoi si separarono. Io fui la prima a saperlo.
Ormai qui in città ci conoscono tutti come i BF. Siamo sempre insieme. Se cerchi Niall stai sicuro di trovare anche e me e viceversa. Abbiamo combinato anche tanti casini insieme. Come quella volta in cui avevamo rotto la finestra della casa del custode. Come punizione non potemmo più vederci per un mese. Per una settimana non ebbi sue notizie, ma poi trovammo il modo per incontrarci. La sera quando tutti dormivano lui usciva dal retro della casa e si arrampicava fino alla mia finestra (come nei film) e poi stavamo insieme per qualche ora.
Diciamo che non c'è Niall senza Jesy e non c'è Jesy senza Niall.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

2. Cosa non si fa per gli amici?!

 

 

 

 

 

Jesy? E' pronta la cena!”

Mia madre e la sua voce stridula. Cosa gridava a fare lo sapeva solo lei.

Quanto era faticoso lasciare il mio adorato lettino. Lo avevo scaldato e aveva preso la mia forma. Sarei rimasta sdraiata lì fino al giorno in cui Niall sarebbe tornato. Solo per lui mi sarei alzata.

Jesy?”

Arrivo, arrivo” dissi scocciata.

No, avrei lasciato il mio lettino anche per non sentire la voce stridula di mia madre gridare che la cena era pronta.

Mi sedetti e guardai il pavimento in cerca delle ciabatte che infilai. Trascinando i piedi mi spinsi fino alle scale sulle quali mi sedetti e con piccoli balzi, atterrando di sedere, scesi fino al salotto.

Jesy! Ti pare il modo di scendere le scale?” mi rimproverò mio padre. Sorrideva però. Segno che non era arrabbiato.

Sono stanca” risposi in mia difesa.

Ma se non hai fatto niente tutto il giorno” disse porgendomi la mano per aiutare ad alzarmi.

Proprio per questo. Se non faccio niente mi annoio e di conseguenza mi stanco”

Strinsi la sua mano. Con uno strattone mi tirò in piedi.

Ancora un po' ci serve la gru” disse facendo finta di essersi fatto male alla schiena a causa del mio dolce peso.

Non sarebbe male. Me la regalate al mio compleanno?” chiesi a entrambi sedendomi al tavolo.

Ridemmo insieme.

Quando torna Niall?” mi chiese mio padre ad un certo punto.

Fra due giorni” risposi “Non vedo l'ora”

Mia madre sorrise “Solo per combinare altri casini insieme?”

Noi non combiniamo casini.”

Siete dei maestri in quello” ribatté lei. Adorava Niall, a parte quando facevamo cose stupide insieme.

La nostra è un'arte” risposi ridendo. “Abbiamo studiato per arrivare a questo livello, sai?”

E hai dovuto studiare talmente tanto che non hai avuto tempo per le materie scolastiche” disse mio padre ridendo.

Esatto” risposi io indicandolo con la forchetta che avevo in mano.

A proposito di studiare...” disse mia madre.

Si?” Ero preoccupata.

Quando hai intenzione di fare tutti i compiti?”

Io?” chiesi.

No, Spek. Certo! Chi se no?” disse lei.

Li farò. Non ti preoccupare.”

Mi preoccupo invece!”

 

Dopo cena mi sedetti sul divano aspettando l'inizio del film.

Ah papi?” lo cercai con lo sguardo.

Si?” disse affacciandosi dalla porta della cucina.

Martedì, quando arriva Niall, posso andare all'aeroporto?”

Anche?”

Ti preeeeeegooooo” lo scongiurai facendo gli occhi da cucciolo.

Non lo so” disse incerto. “Tu cosa ne pensi?” chiese a mia madre.

Deve ancora fare i compiti e userà quel tempo per farli” disse lei alzando la voce per farsi sentire al di sopra dell'acqua.

Ancora con sti compiti ce l'aveva?! E che palle!!!

Mi alzai dal divano per rincorrere mio padre che stava salendo le scale.

Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti preeegoooo” mi misi in ginocchio con il labbro smonco e gli occhi da cucciolo. Feci finta di asciugarmi una lacrima...

E va bene” disse sconfitto.

SIIII” dissi urlando alzandomi in piedi.

Ma solo se inizi a fare i compiti. Adesso!” disse puntandomi un dito contro.

Volo” gli risposi dirigendomi già verso la mia camera.

Arrivata, aprii l'armadio e ne tirai fuori uno dei tanti libri che dovevo studiare. Aveva quasi la polvere. Avete presente come nei film che ci soffiano sopra per pulirli dalla polvere? Dovetti fare lo stesso, quasi.

Mi sedetti sul letto e lo aprii. “Storia” uno peggiore non potevo prenderlo... Iniziai a leggere.

Poco dopo arrivò Spek che salì sul letto e appoggiò il muso nero e bianco sulla mia pancia.

Ehi bello” dissi iniziando ad accarezzarlo. “Hai visto cosa mi tocco fare per quel ciccione del mio migliore amico?”

Lo guardai e ricambiò il mio sguardo con quegli occhioni neri.

Eeeehhhh già. Vuoi studiare tu al mio posto?” gli chiesi. Per tutta risposta chiusi gli occhi.

No è?”

Così continuai a leggere e contemporaneamente a coccolare Spek che si era addormentato. Poco dopo seguii il suo esempio e mi appisolai anche io.

 

 

DUE GIORNI DOPO... =)

 

Jesy svegliati!” disse mia madre.

Aprii un occhio che mi permise di vedere il grembiule rosso a quadretti bianchi di mia madre.

Ancora cinque minuti” risposi con la voce roca e impastata a causa del sonno, girandomi dall'altra parte.

Dopo cinque minuti...

Jesy, sono passati cinque minuti. SVEGLIA!”

Uhmm”

Fai come vuoi. Tanto sei te quella che arriverà in ritardo all'aeroporto” disse uscendo da camera mia.

Aspetta un attimo! Aeroporto? Aeroporto = Niall. No, non posso arrivare in ritardo.

Sono sveglia” gridai tirandomi seduta di colpo. La luce era talmente forte che mi costrinse a richiudere gli occhi. Piano piano ne aprii uno alla volta per abituarmi. Sorrisi al pensiero che fra poco avrei rivisto Nialler. Mi misi a posto i capelli e guardai l'ora. 10.25.

Mamma, ma non sono in ritardo! Devo andare là per le due”dissi visibilmente scocciata.

Lo so era per farti svegliare” urlò mia mamma dal piano di sotto.

Sbuffando mi sdraiai nuovamente. Appoggiai le mani sugli occhi per diminuire l'intensità della luce.

Sentii il telefono vibrare sul comodino così lo presi in mano.

Stiamo salendo sull'aereo adesso. Ci si vede fra qualche ora. xNiall”

Sorridi leggendo il messaggio. Non vedevo l'ora di abbracciarlo.

 

Erano le 12.30 e io mi salii in camera per prepararmi.

Aprii l'armadio e ne tirai fuori un paio di jeans corti e una canottiera azzurra. Mi truccai leggermente e infilai le mie converse bianche. Tutto questo senza smettere di sorridere.

Infilai il cellulare in tasca e uscii.

 

Camminavo sul marciapiede tirando dei calci a qualche sassolino qua e là. Il sole era cocente. Alzai un attimo lo sguardo con la mano posta sugli occhi per osservare il cielo. Neanche una nuvola. Solo un sole che spaccava le pietre.

Mullingar è un paesino piccolo e quando ci sono le vacanze, soprattutto a Luglio e Agosto si svuota. Io ero l'unica forma di vita, in quel momento. L'unica che camminava per strada. L'unica cogliona che non era al mare.

Mi guardavo a destra e a sinistra in cerca di qualche essere vivente. Il risultato? Una povera vecchietta seduta in giardino con un ventaglio in mano e il suo gatto in grembo. Mi sorrise e io ricambiai. Oltre a lei, il nulla!

Che tristezza, ragazzi” mormorai tra me e me.

Arrivai poco dopo alla piazza principale.

Per piazza principale si intende uno spiazzo rotondo con al centro una fontana. Tutto intorno ci sono alberi, campi, alberi e campi.

Attenzione, signore e signori!!! Una forma di vita!!! Una capra che pascola!!!Un applauso per aver trovato un essere vivente!!!

A parte questo... Gli edifici tutti intorno sono di colore beige e la bandiera irlandese sventola, o meglio dovrebbe sventolare ma visto che non c'è vento è ferma, davanti all'entrata del comune.

Io entro in un edificio lì vicino a comprare i biglietti dell'autobus che mi avrebbe portato in aeroporto.

Quando spingo la porta la campanella suona e la proprietaria alza gli occhi dal giornale che era intenta a leggere.

Ciao Sally” la saluto.

Jesy” risponde riponendo il giornale nel cassetto.

Mi serve un biglietto per andare all'aeroporto e due per tornare” dissi appoggiandomi al bancone.

Lei si girò e prese i tre biglietti.

Ecco” disse porgendomeli “Vai a prendere Niall?”

Già” le risposi porgendole i soldi.

I BF di nuovo riuniti. La città almeno si animerà un po'”

Sorrisi alle sue parole.

Ci si vede” le disse uscendo.

Salutami Niall”

Certo” le risposi poco prima che la porta si chiudesse.

Come ho detto prima, Mullingar è un paese molto piccolo. Ci conoscevamo tutti.

Attraversai la piazza per arrivare alla strada principale e sedermi alla fermata dell'autobus.

Guardai la strada. Anche qui vuoto totale.

Questa strada non attraversava il paese, ci passava di lato. Sul lato opposto dal quale mi trovavo io c'erano solo campi e qualche lago ogni tanto.

Un leggero venticello mi scosse i capelli. Chiusi gli occhi assaporando quegli attimi di freschezza. Inizia a muovere la gamba avanti e indietro ascoltando gli uccellini cinguettare. Qualche minuto dopo riaprii gli occhi per osservare il punto da cui avevo sentito provenire un rumore. Era il pullman.

Mi alzai poco prima che si fermasse davanti a me. Le porte si aprirono e subito la voce di Michael mi salutò.

Sei la prima che sale oggi” mi disse mentre mi osservava timbrare il biglietto.

Immagino” risposi sedendomi.

Dove vai?” mi chiese mentre partivamo.

All'aeroporto per prendere...”

Niall immagino”

Esatto, lui” sorrisi.

Osservavo le case farsi sempre più rare e la campagna coprire sempre di più il paesaggio. Tutto scorreva veloce intorno a me.

Arrivai in poco tempo. Michael aveva saltato tutte le fermate, visto che nessuno aspettavo e alle 13.15 ero già in aeroporto.

Allora, alle 13.15 arrivai in aeroporto, ma trovai il posto giusto dove avevamo deciso di incontrarci solo alle 13.55.

Osservai il numero sopra le porte. A15.

Finalmente” sussurrai.

Era vuoto, deserto pure l'aeroporto e per questo non avevo potuto chiedere informazioni a nessuno e mi ero persa. Diciamolo, il mio senso dell'orientamento era pari a quello della capra che avevo visto prima a Mullingar.

Mi avvicinai all'entrata, estrassi il cellulare dalla tasca e, tutta convinta, mi appoggiai alla porta.

Pochi attimi dopo questa si aprì e io feci un volo all'indietro beccandomi una sederata.

Meno male che non c'è nessuno” fu la prima cosa che pensai. Sentivo però qualcuno ridere, così girai la testa e vidi una coppia di ragazzi che mi osservavano ridendo, gli unici in tutta la struttura.

Proprio adesso questi due dovevano arrivare? Proprio adesso che sono caduta?” pensai.

Se volete prendere qualche lezione per fare figure di merda con stile, venite da me. Sono un'esperta in questo.

Si, si ridete pure. Ridete che la mamma ha fatta i gnocchi” dissi loro puntandogli il cellulare contro. Questi mi guardarono straniti e poi uscirono. Uno di loro continuava a guardarmi. Avrei voluto dirgli: “Che minchia guaddi?” ma non lo feci per mantenere un po' di dignità.

La solita cogliona te, è?” disse qualcuno dietro di me. Avrei riconosciuto quella voce tra mille, anzi no, tra un milione.

Sorridendo come un ebete mi alzai da terra e gli corsi in contro. Fece in tempo ad appoggiare la chitarra per terra prima che gli saltai addosso aggrappandomi alle sue spalle e stringendo le mie gambe intorno alla sua vita. Lui rideva e io lo stesso.

Scimmia scendi”

Mi staccai da lui solo per scendere e poi lo abbracciai nuovamente. Sarei rimasta così per sempre. Sentivo il suo profumo. Lui mi strinse forte e iniziammo a dondolare a destra e a sinistra. Quando finalmente ci staccammo si avvicinò a me. I suoi capelli mi solleticarono la pelle prima che le sue lebbra si posassero delicatamente sulla mia guancia.

Come va scimmia?” mi chiese scompigliandomi i capelli.

Ora bene” risposi.

Stavo bene, anzi no, benissimo perché c'era Niall con me.



#Spazio autrice
Allora, ho deciso di aggiornare un po' prima perchè ho visto che la storia la seguite in molti anche se le recensioni sono un po' pochine... 
Ringrazio chi ha recensito ♥
Comunque, come vi pare questo capitolo? Finalmente Niall e Jesy sono nuovamente insieme. Dal prossimo capitolo ne vedrete delle belle!!!

Baci e al prossimo capitolo ♥♥♥

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _cupcake_99