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Autore: loveyouzayn    19/04/2013    8 recensioni
Vecchio titolo: My life changed from the moment I met you.
Alyson, 19 anni, timida, un po' impacciata, sensibile ma anche determinata.
Gessy, 18 anni, miglior amica di Alyson, ad un certo punto deciderà di andarsene.
Harry, primo ad incontrare Alyson e uno dei suoi migliori amici, a un certo punto confesserà di essere innamorato di lei.
Niall, il ragazzo che conquisterà Alyson fino a quando non farà qualcosa che li farà lasciare.
Zayn, nei primi tempi starà con Gessy, quando lei decide di andarsene lo lascia. Uno dei migliori amici di Alyson; scoprirà di provare qualcosa di forte per lei.
Liam, grande amico di Alyson e fidanzato di Danielle.
Louis, grande amico di Alyson e fidanzato di Eleonore.
Eleonore, nuova migliore amica di Alyson.
Un brutto avvenimento mette a confronto Zayn e Harry i quali decidono di "sfidarsi" per avere Alyson.
Cosa farà Alyson?
Come finirà tutto ciò?
Tocca a voi scoprirlo.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I won't let you go away

Chapter 25 - I won't let you go away



Jane's Pov.


Erano pochi insignificanti minuti che stavo in quella auto ma mi sembrava un infinità, avevo una paura allucinante di non veder uscire Harry da quella porta.
Mi sentii tremendamente in colpa, non avrei dovuto chiamarlo.
Ma avevo bisogno di salvare Jay, lui era la mia vita; quel angelo, il mio angelo, non meritava la vita che viveva con me.
Altri sensi di colpa presero il controllo della mia mente già non lucida per l'accaduto, avrei dovuto esserci abituata ma ogni volta era un dolore più forte.
< Mamma.>
Le manine del mio angelo scivolarono sul mio viso per asciugare le lacrime che non avevo minimamente percepito di avere.  
< Jay, stai bene?> chiesi lasciandoli un bacio sui suoi ricciolini morbidi.
Lui annuì mostrandomi uno di quei sorrisi innocenti che solo i bambini sono in grado di regalare.
< Haddy, mamma Haddy!> esclamò euforico Jay tirandomi leggermente la camicia, di Harry, che indossavo indicandomi il ragazzo brancolante che usciva dalla casa.
Quello che doveva essere Zayn si precipitò da lui per aiutarlo, notai uno scambio di poche parole che non capii.

Avevo una voglia incredibile di parlargli, di ringraziarlo per quello che aveva fatto, ma le parole mi morivano in bocca un secondo prima di aprirla.
Una situazione stressante, sentivo uno strano bisogno di curarlo.
Aveva del sangue all'angolo sinistro della bocca.

< Lou, no siamo a Londra.. Vi raggiungiamo appena possiamo.. no.. non vi preoccupate.. sì stiamo bene.. ciao.>
Alyson, una ragazza davvero bella almeno a mio parere, parlava al telefono.
Non riuscii a capire cosa dicesse la persona dall'altra parte ma dalle sue parole capii che parlava di quello che era appena successo.

< M-Mi dispiace.> finalmente riuscii a dire qualcosa, non era molto ma meglio di niente.
< Ehi.. ora sei al sicuro, non devi scusarti di nulla.> Alyson mi rivolse un sorriso che mi parve sincero, nessuno mi parlava così gentilmente.

Di solito le persone che mi vedevano con un bambino alla mia età mi guardavano storto, cercavo di non badarci ma comunque il "disprezzo" causava in me un dolore sempre più crescente.

Quando Harry mi parlò mi sentii rinata, la sua voce, i suoi occhi, le sue labbra rosee, le fossette che mostrava quando sorrideva.
Mi sentivo stupida a pensare quelle cose di lui, sopratutto dopo averci parlato si e no un'ora.

Jay lo adorava, non aveva mai smesso di parlarmi di lui; il che non mi aiutava a reprimere i sentimenti che stavo provando per lui; quei sentimenti che avevo dimenticato con Charly.

La macchina si fermò di fronte a una casa enorme, non ne avevo viste in vita mia di così grandi come quella.
< Non scendi?> chiese Harry mostrandomi un piccolo sorriso, la sua voce bastava a farmi dimenticare tutto.
Mi porse la mano e mi aiutò a scendere, solo una volta in piedi risentii tutti i dolori immaginabili sul corpo.
Un'involontaria smorfia modificò il mio viso fino ad allora rilassato.
< Buona vacanza, dite agli altri di non preoccuparsi. Grazie e scusatemi se vi ho fatto perdere tempo.> disse Harry rivolto a Zayn e Alyson, poco dopo la macchina si allontanò a grande velocità.

Prese Jay per mano e mi fece segno di seguirlo, quella casa era sua.
Mentre lui saliva al secondo piano, io rimasi ad osservare scrupolosamente ogni dettaglio del soggiorno.
Alcuni quadri moderni appesi alle pareti di un bianco avorio, tante fotografie, in alcune riconobbi Zayn ed Alyson, un grande divano di pelle nero, un tavolino di vetro poco distante da quest'ultimo, una televisione gigante ed una piccola libreria.

< Tieni, metti questi.> mi porse una maglia e un pantalone di tuta, con l'altro braccio manteneva Jay che a sua volta si teneva stretto al suo collo.
Per qualche secondo lottai contro le lacrime, in quel momento mi accorsi veramente quanto il mio angelo somigliasse a Harry.
< Il bagno è lì.> continuò indicandomi una porta alle sue spalle.
< Grazie.> dissi mostrandogli un debole sorriso per poi avviarmi verso la porta che mi aveva appena indicato.

Grande anche il bagno, tolsi gli abiti che indossavo lasciandoli vicino alla vasca e mi immersi nell'acqua caldissima.


Harry's Pov.

La osservai fino a quando non scomparve dietro la porta del bagno.
Jay mi guardava sorridente, quel bambino infondeva felicità e pace solo a guardarlo.
< Vuoi mangiare qualcosa piccolo?> domandai facendolo scendere dalle mie braccia e portandolo verso la cucina.
< Si.> rispose saltellando leggermente.
Era assurdo come Jay mi somigliasse nonostante non avessimo nessun legame, almeno non di sangue.

Mi rivedevo da piccolo a tirare la gonna di mia madre per attirare la sua attenzione e farmi coccolare.

< Ti piacciono?> chiesi indicando i biscotti al cioccolato che teneva stretti tra le manine.
Annuì senza spostare lo sguardo dalla TV che trasmetteva un cartone animato con dei conigli parlanti.

Jane. Era troppo tempo che stava in bagno, mi alzai ed andai a bussare alla porta.
< Jane, tutto bene?> continuai a bussare piano ma non ricevetti alcuna risposta.
< Jane!> alzai leggermente il tono di voce, ancora nessuna risposta.
< Jane apri o sarò costretto ad entrare con la forza.>
Dopo non aver sentito nemmeno un misero suono mi preoccupai, decisi di entrare.
Spalancai la porta, teneva la testa sulle ginocchia, la schiena poggiata alla vasca e singhiozzava.
< Shh, non piangere più ti prego. Ci sono io ora.> sussurrai contro i suoi capelli bagnati, sussultò quando la strinsi a me.
< I-Io ho perso il lavoro, non ho più una casa, non ho più nulla... nulla.> la sua voce tremava ad ogni parola, non avevo mai visto tanto dolore concentrato in una persona.
< Ti ripeto che ora ci sono io, questa sarà la tua casa finché lo vorrai. Non devi più preoccuparti di nulla, penserò a tutto io.>
L'avrei fatto veramente, avrei lasciato quella casa a lei; con tutti i soldi che avevo potevo comprarmene tranquillamente altre, gli avrei mantenuto Jay e mi sarei preso cura di lei.
Un qualcosa, che in quel momento ancora non avevo ben chiaro, mi spingeva a non lasciarla andare via da me.
C'era qualcosa che mi aveva legato a lei fin da quando l'avevo vista la prima volta.
< No Harry, tu hai una tua vita... io non posso rovinartela. Cercherò una casa e un lavoro.> i suoi occhi,tanto verdi quanto i miei, mi fissavano lucidi.
< E con Jay, come farai?>
Il mio lato aggressivo si iniziava a far sentire, lottai per rimanere calmo. Perché non voleva che la aiutassi?
< No-non lo so...>
I suo splendido volto fu travolto dalle lacrime ed allora decisi di impormi da "grande" uomo che ero.
< Basta.. Tu e Jay resterete qui, è un ordine.>
La mia voce, con mio grande stupore, era forte e decisa.
Per una volta ero riuscito ad impormi in una situazione, ero fiero di me stesso.
< Ah e domani ti porto dal dottore.> continuai guardandola, si era apparentemente calmata.

Mi ricordai inevitabilmente quel uomo, lo avrei ucciso se avessi potuto ma non potevo passare i miei anni migliori in prigione per una "persona" orribile come quella.

< Sto bene, non ho bisogn..>
< Andremo dal dottore.> la interruppi prima che finisse, non poteva stare bene se sussultava ad ogni tocco.
< Grazie Harry.>
Si sforzò di mostrarmi un sorriso, anche se piccolo mi fece sentire apprezzato.

Stavo facendo del bene a due persone, anzi tre perché aiutando loro aiutavo anche me.

L'abbracciai forte, senza fargli male, e lei per la prima volta accettò il contatto con il mio corpo.
Emanava un calore fortissimo nonostante stesse tremando.

< Ti piace questa?> domandai al piccolo Jay indicando una stanza al piano superiore.
< Si.> rispose il piccolo lasciando la mia mano per guardare meglio la stanza.
< Vedrai che tra qualche giorno sarà molto più bella.>
Gli feci l'occhiolino, il suo volto si illuminò con un sorriso enorme.
Era facile rendere felici i bambini, non si può dire altrettanto degli adulti.

< Mamma!> esclamò Jay ma lo fermai in tempo per non farci sentire.
Jane era occupata con delle padelle intenta a cucinare non so cosa, il profumo però prometteva bene.
< Ora andiamo dalla tua mamma e le metti le mani agli occhi, le facciamo una sorpresa. Sì?>
Il bambino mi guardava attento per poi annuire con il suo solito sorriso.
Mi avvicinai senza farmi sentire e quando fummo abbastanza vicini Jay coprì gli occhi a Jane, quest'ultima sorrise.
< Uh, chi potrebbe essere?> domando lei scherzosa, Jay si agitava felice tra le mie braccia.
< Jay, Jay!> disse il piccolo ridendo.
Jane si girò e gli baciò il naso,  Jay la strinse per il collo baciandole la guancia.
Se nessuno mi avesse visto avrei pianto di fronte a quella scena,
nonostante tutto quello che aveva passato riusciva ad essere dolce e serena con quella meraviglia di bambino.
< Haddy!> allungò il braccio per stringere anche me, in pochi secondi mi ritrovai appiccicato al volto di Jane con Jay che sorrideva compiaciuto.

Alyson's Pov.

< Arrivati!> annunciò Zayn entusiasta.
Io ero ancora preoccupata per Harry, avevo paura che quell'uomo orribile lo avesse cercato.
Ma dall'altra parte ero felice di stare con Zayn.

< Cos'è successo? Perché Harry non c'è? Sta male? Dio Aly parla.>
Un Louis impaziente mi attaccò appena entrai nella Hall del hotel.
Quando faceva così era un po' insopportabile, però lo capivo.
Era il suo miglior amico.
< Se non stai zitto non ti posso rispondere.> si zittì al momento, e io sorrisi trionfante.
< Harry sta bene ed è rimasto a casa sua con Jane.> continuai spiegandogli la situazione.
< Chi è Jane?> domandò Ele irrompendo nella conversazione.
< Ehm una ragazza.> risposi velocemente non sapendo se dire quello che sapevo o meno.
Ma pensandoci doveva essere Harry a dire chi era per lui Jane, nemmeno io lo sapevo.
Sapevo bene però che per lui stava diventando importante in poco tempo.
Lou ed Ele annuirono per mia fortuna non chiedendomi nient'altro, avevano capito che non volevo parlare.

< Fantastico, ma perché devo stare in stanza con Zayn?> mi lamentai a bassa voce con Ele.
< Perché Harry non c'è più, ed entrambi rimarreste soli.> rispose lei come se fosse ovvio.
< E dove sarebbe il problema?>
Non avrei mollato tanto facilmente, volevo la stanza singola.
< E' già stato deciso, non fare la bambina e comunque l'hotel non ha altre stanze disponibili.>
Mi guardò male per un secondo per poi abbracciarmi, sbuffai.
< Me la pagherai.> l'avvertii prima di uscire dalla sua stanza, rise di gusto.
Peccato non sapesse che mi sarei vendicata in qualche modo.

< E dai Zayn cosa ti costa mettere a posto?> chiesi scocciata.
Era seduto sul letto, con un sorriso sghembo in viso, a guardarmi.
< Tra due giorni partiamo non ne vale la pena.> rispose dopo qualche minuto, sbuffai guardandolo male.
< Sei carina quando ti arrabbi.>
Mi guardò curioso di scorgere la mia reazione che non tardò ad arrivare.
Feci finta di sbuffare una seconda volta per nascondere l'imbarazzo che la sua affermazione mi aveva provocato.

< Siete pronti per cenare?> chiese Niall da dietro la porta della stanza.
Diedi un'occhiata a Zayn che lottava con il suo ciuffo tentando di farlo restare alzato, soffocai una risata.
< Iniziate a scendere, vi raggiungiamo tra cinque minuti.> risposi a Niall sentendolo picchiettare sulla porta, segno che non aveva intenzione di aspettare.
< Hai finito?> domandai impaziente a Zayn.
Sembrava non volesse più uscire dal bagno.
< Sì.> rispose con il sorriso sghembo di prima sul suo volto perfetto. Mi mise un braccio attorno alle spalle, come quando uscivamo per lunghe passeggiate o solo per andare dai nostri amici, e mi guidò verso la sala in cui si sarebbe tenuta la nostra cena.

Per tutta la durata della cena non pensai ad altro che a Harry, volevo chiamarlo per sapere come stesse ma dovevo aspettare che tutti gli altri finissero.
Notai che Dani era sovrappensiero anzi sembrava preoccupata, triste per qualcosa.
Scorgevo una strana luce di dolore nei suoi occhi quando incontravano quelli di Liam.
Mi preoccupai seriamente.

< Ciao Harry, volevo sapere come andava.>
Appena la cena finì mi fiondai in bagno a telefonare a Harry.
< Aly, bene.. aspetta Jay.. saluta zia Aly.. ciao Aly..> rimasi senza parole, scioccata per qualche secondo poi mi ricomposi.
Harry sembrava tanto felice, forse quelle due creature gli erano state affidate per il suo bene.
< Ciao piccolo, ehm come sta Jane?>  
< Meglio.>
Il suo tono di voce cambiò radicalmente, ora era preoccupato.
<  Cos'è successo?> domandai allarmata, non erano mai un buon segno i suoi cambiamenti radicali.
< Non vuole accettare il mio aiuto.> rispose sospirando subito dopo, era frustrato.
< Non farle troppo pressione, è uscita da una situazione grave... dalle tempo, vedrai che accetterà.>
Era la cosa giusta da fare, anche io avrei reagito come Jane.
< Hai ragione.. grazie Aly.>
Era ritornato al suo tono felice, mi riempivo di gioia sapere che l'avevo aiutato.
Gli volevo un bene immenso e pensare che stesse male mi distruggeva.
< Ti voglio bene Harry, ricordalo.>
Volevo sapesse che io ero sempre con lui, l'avrei aiutato sempre e comunque.
< Anche io Aly, notte.>
La chiamata terminò ed io mi asciugai una lacrima solitaria che si era fatta spazio sul mio volto.
< Aly vien... ehi ma cosa.. perché piangi?>
Zayn si precipitò accanto a me asciugandomi il viso con le sue dita, lo abbracciai.

< Posso chiederti una cosa?> chiese Zayn.
Eravamo stesi nel letto, quella stanza ne aveva solo uno matrimoniale, lo guardai per poi ritornare a fissare il soffitto.
< Dimmi.> la mia voce era un sussurro, ultimamente stare con lui vicino mi provocava imbarazzo.
< Mi vuoi bene?>
Il mio corpo si irrigidì, che razza di domanda mi poneva.
< Più di quanto tu creda Zayn.>
Detto ciò mi girai verso la finestra non volendo incontrare il suo sguardo.
Delle braccia calde mi avvolsero accompagnandomi in un sonno profondo.
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Angolo autrice.

Potete uccidermi all'istante.
Perdonatemi, se potete, per il ritardo madornale.
Non sono riuscita a trovare tempo per scrivere, scusatemi.
Cosa pensate di questo capitolo?
Lo sapete che le vostre recensioni sono importanti per me.
Mi aiutano.
Scusatemi ancora.
Un bacio xx, loveyouzayn
   
 
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