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Autore: Kimly    19/04/2013    1 recensioni
Gli anni di scuola di Teddy e Victoire.
Le amicizie, le prime cotte, i problemi e gli equivoci che hanno influenzato la loro vita - e le vite di quelli che stavano loro intorno - prima di diventare una coppia.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Teddy/Victorie
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Teddy & Victoire'
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Capitolo 13

 

-Vi rendete conto che la scuola sta per finire? Quest'anno è volato via in un lampo, non vi pare?- domandò Carson, sdraiato al sole sul prato del Parco di Hogwarts -È incredibile che sia quasi finita. La scuola, intendo, se pensate che il prossimo anno è il nostro ultimo anno...-

-Oh, Merlino, Cà, piantala!- lo fermò Kelly, esausta. Stava provando a ripassare Trasfigurazione, ma era impossibile con i discorsi senza fine -e senza senso- dell'amico.

-Scusa.- brontolò lui, mettendo il muso.

-Senti, lo sappiamo che sei felice, ma smettila di sfinirci di parole.- chiarì Kelly, lanciando uno sguardo a Teddy che sorrise appena.

Victoire alla fine si era decisa a rendere pubblica la sua relazione con Carson, che dalla mattina alla sera mostrava un sorriso così contagioso che era impossibile arrabbiarsi seriamente con lui.

Kelly voleva davvero condividere la felicità con l'amico, ma era impossibile, visto che per l'altro suo amico -Teddy Lupin- era stata una batosta bella grossa, peggio di quella volta che avevano perso a Quidditch contro i Tassorosso.

Teddy, d'altra parte, fingeva molto meglio di lei: non si lamentava mai con Carson e il suo sorriso continuo, ma anzi lo ascoltava anche quando blaterava di cose insignificanti.

Inutile dire che, quando Victoire trascorreva del tempo con lui, era Teddy ad acquistare il sorriso e Carson era quello che lo perdeva.

Kelly si chiedeva spesso per quale motivo Victoire facesse quell'effetto e più gli anni passavano più si rendeva conto che Carson e Teddy non erano gli unici ad essere incantati dalla Waesley e si chiese se anche lei un giorno avrebbe fatto quell'effetto almeno ad un ragazzo.

-Ly, non essere triste solo perché con Dean le cose vanno male. Vedrai che le cose fra voi miglioreranno.- disse Carson, mettendosi a sedere e guardandola sempre con quel sorrisone sulla faccia.

Kelly rispose al sorriso, sentendosi in colpa per Teddy che non aveva ancora parlato.

-Su questo hai ragione. Miglioreranno di certo.- Kelly vide Dean -Ohi, Alpert! Devo parlarti!-

Kelly lo prese da parte, mentre Teddy e Carson provavano a capire cosa gli stesse dicendo.

Videro Dean correre via e Teddy guardò Carson che fece spallucce.

-Non mi chiedere di capire Kelly, amico, è sempre stata pazza.-

-Fatto.- disse lei, sedendosi sul prato e riprendendo a leggere.

-Fatto cosa?- chiese Teddy e Kelly sorrise nel vederlo di nuovo curioso come un tempo.

-Ho lasciato Dean, è ovvio. Ero stufa di avere un ragazzo così poco... ragazzo. Era fin troppo maturo per me, pensava già in grande e non è quello che voglio. Credo.- aggiunse alla fine, perché i suoi amici la stavano guardando come se fosse uscita fuori di testa.

-Hai capito qualcosa?- sussurrò Carson in modo che anche Kelly lo sentisse.

-Sì.- rispose prontamente Teddy -Quando Kelly troverà il ragazzo giusto, penserà in grande anche lei.-

-Non credo proprio.- lo rimbrottò Kelly, incrociando le braccia al petto.

-D'accordo, forse non penserai in grande, ma capirai di stare con quello giusto e sei hai lasciato Alpert era perché avevi capito che non era lui.-

Kelly, felice che Teddy avesse capito, annuì solamente, mentre Carson cercava ancora di comprendere.

-Ma se stavi bene con lui, perché l'hai lasciato? Insomma, avresti potuto dirgli che ti dava fastidio pensare già al futuro o cose così.-

-L'ho lasciato proprio per questo! Non stavo più bene con lui. Era... asfissiante.-

-Come la Brown?- la aiutò Teddy e lei confermò con la testa.

-Avete urgente bisogno di trovarvi qualcuno, ragazzi. Mi sembrate già due vecchi zitelli, soprattutto tu, Ted. Possibile che nessuna ragazza ti abbia ancora conquistato?-

Ted e Kelly si guardarono, provando a fare finta di niente.

-Sai che per Ted esiste solo il Quidditch! La ragazza giusta per lui devono ancora inventarla!- ironizzò prontamente Kelly, ma Carson sembrava perplesso e anche il sorriso era scomparso dal suo volto.

 

 

 

 

-No, dai, passeggiamo ancora un po'!- la fermò Alex, prendendola per i fianchi, mentre Isie rideva.

-Stiamo passeggiando da più di un'ora, sto per sentirmi male.- lo prese in giro Isie, schioccandogli un bacio sul mento.

-Ammettilo: inizia ad annoiarti la mia compagnia.- disse Alex, mostrando un finto broncio che fece ridere nuovamente la ragazza.

-E va bene, lo ammetto. Ora posso andare?-

-Ehi!- commentò lui, pizzicandole un fianco.

-Alex, oramai passo più tempo con te che con il mio letto a baldacchino. Ho rinunciato anche allo studio per stare con te. Se non passerò gli esami finali, sarà solo colpa tua!- continuò Isie, lasciandosi però abbracciare dal ragazzo che disse.

-Okay, vai pure. Stasera cosa fai?-

-Sto un po' con le mie amiche se per te va bene.- disse lei, sulla difensiva.

-Ehi, non ti arrabbiare, volevo solo sapere cosa facevi.-

-Stai diventando fin troppo sospettoso.-

Alex la fissò intensamente.

-Hai qualcosa da nascondere?-

-No, e sarebbe gradita un po' più di fiducia da parte tua, dato che ti ostini ad evitare l'argomento “Damian e affini”.-

Alex sospirò e le chiese.

-Non dovevi andare?-

Isie lo fissò truce, ma replicò velocemente.

-Prima o poi dovrete chiarire e mi piacerebbe sapere se le cose che ho scoperto sono fondate o meno.-

-Senti, ma da quando ti interessa così tanto mio fratello?- domandò lui, iniziando a scaldarsi.

-Da quando è tuo fratello, Alex! Sto cercando di aiutarvi. Damian sta iniziando finalmente ad aprirsi e sarebbe bello che facessi pace con lui.-

-Sai quante volte ci ho provato? Lui non vuole sentire ragioni!- sbottò Alex -Credi che mi abbia fatto piacere stargli lontano e fingere di odiarlo per compiacere i miei genitori? Tu sei figlia unica, non sai cosa vuol dire avere un fratello. L'ho ammirato per un sacco di tempo, gli voglio bene da sempre, ma mio padre ha sempre avuto un forte ascendente su entrambi. Sono un vigliacco, okay, sei contenta?-

Isie gli prese una mano per farlo calmare.

-Se queste cose le dicessi a lui, forse...-

-Non voglio più tornare sull'argomento, Isie. Tu stai con me. Smettila di parlare di Damian.- la interruppe Alex, duro -Non avevi fretta?-

Isie annuì e fu quasi tentata di salutarlo con un bacio, ma ci ripensò e andò via.

 

 

 

 

Nick scarabocchiò il foglio e lo lanciò per terra, mentre Damian alzava svogliatamente gli occhi dal suo tema per guardare l'amico.

-Non riesco più a studiare.- si giustificò Nick, facendo sorridere Damian che posò la piuma d'oca.

-C'entra una ragazza, vero?- domandò Damian, senza aspettare una risposta: conosceva bene Nick e sapeva decifrare qualsiasi suo atteggiamento.

-Se adesso mi dici anche chi è, ti crederò un veggente!-

-Perché non me lo dici tu e basta? Sei negato a mantenere i segreti.-

Nick si stizzì.

-Non è vero! Io ci provo, ma a volte i segreti escono senza che io riesca a controllarli!-

Nick si avvicinò all'amico e gli sussurrò.

-Sono stato zitto sul bacio che hai dato ad Isie.-

Damian gli diede un pugno sulla spalla per farlo tacere e si guardò attorno, sperando che nessuno li avesse sentiti.

-A proposito, dov'è lei oggi?- continuò Nick, massaggiandosi la spalla.

Damian piegò la testa da un lato e lo fissò truce.

-Non è Isie la ragazza che mi piace, stai tranquillo.- disse Nick, poi continuò -So che piace a te.-

Damian fece per dargli un altro pugno, ma l'arrivo di Isie lo interruppe.

-Ciao.- disse lei, sedendosi al tavolo dei Serpeverde. Alcuni le lanciarono delle occhiatine velenose, ma nessuno osò dire niente con Damian vicino.

-Che stai facendo con il pugno alzato?- domandò Isie e Damian scosse la testa ed abbassò la mano.

-Posso parlarti?- chiese ancora la ragazza rivolta a Damian che non ebbe il tempo di rispondere.

-Volete che vada via?- le fece eco Nick, guadagnandosi un calcio da Damian da sotto il tavolo.

-Lascia stare, Nick, andiamo via noi.- disse Damian, alzandosi dal tavolo e uscendo con la ragazza fuori dalla Sala Grande.

-Qui dentro non c'è nessuno.- mormorò lui, facendole cenno di entrare in un'aula vuota al primo piano.

Una volta entrati, Damian si sedette sopra ad un banco, mentre Isie rimase appoggiata alla porta.

-Cosa volevi dirmi?-

Isie sospirò prima di parlare.

-Devi chiarire con Alex. Lui non vuole darmi retta, ma so che fra voi due le cose possono essere sistemate.-

-E io che pensavo fosse qualcosa di importante.- soffiò Damian, alzandosi e facendo per andarsene.

-Ascoltami, almeno tu! Possibile che siate così testoni? Siete fratelli e vi volete bene, lo so, per cui smettetela di fare gli orgogliosi e parlatevi, per la barba di Merlino!- sbottò Isie, continuando a fare da scudo alla porta in modo che Damian non uscisse.

Il ragazzo scoppiò a ridere ed Isie quasi cadde a terra.

-La cosa è preoccupante, non... credo di non averti mai visto ridere.- commentò lei, rimanendo però nella sua posizione.

-Eri così buffa.- chiarì lui -Per la barba di Merlino?-

Isie sorrise.

-Tendo ad esagerare quando sono arrabbiata.-

Damian si rilassò e tornò quello di sempre.

Le si avvicinò piano e riprese a parlare con il solito tono di voce.

-Non capisci che io e mio fratello non andremo mai d'accordo? Soprattutto per come stanno le cose ora.-

-Che intendi dire?-

-Oh, ma davvero non ci arrivi o fai finta?- la schernì Damian -Gli hai detto di quello che è successo a Natale?-

-P... parli del bacio?-

-No, del pudding alla vaniglia. Sì, del bacio.- continuò lui, studiando le espressioni di Isie -Scommetto che il mio fratellino non sa niente.-

-Perché non ha significato niente.- chiarì Isie, controllando la voce.

-Se non avesse significato niente, avrebbe dovuto saperlo.-

Damian, al silenzio di lei, rispose con un ghigno divertito che indispettì Isie.

-Non voglio che troviate un altro motivo per non andare d'accordo. Riuscirò a sistemare le cose fra di voi, Damian, ci puoi scommettere.- concluse, prima di aprire la porta dell'aula e correre via.

 

 

 

 

 

Era successo all'improvviso, Teddy non sapeva dire da quando la cosa era iniziata di preciso, ma era successo.

Oramai, non erano più due gruppi separati: certo Victoire e Kelly ancora non si sopportavano, Isie rimaneva quella più silenziosa e schiva e Teddy e Victoire trovavano sempre un buon modo per stuzzicarsi, ma finalmente erano un unico gruppo.

-Allora ci vediamo vicino al lago.- disse Kelly -A fra poco!-

Carson e Teddy, rimasti soli, iniziarono ad avviarsi.

-Senti, Ted, tu lo sai che io ti voglio bene...-

-Se adesso mi dici che la mia amicizia non ti basta più, non so con quale coraggio lo andrai a dire a Victoire.- lo interruppe Teddy, divertito.

Carson gli diede una gomitata e soffocò una risata.

-Non so come dirtelo, ma... so tutto.-

Teddy si bloccò e si voltò verso l'amico, come pietrificato.

-Tutto tutto?-

-Già.- ammise Carson -Speravo che tu o Kelly me l'avreste detto prima o poi, soprattutto tu, Ted, e capisco che la situazione sia strana, perché niente sarà più lo stesso, ma... - Carson sembrò combattere con un mostro interiore -Per me va bene.-

Teddy, che aveva trattenuto il respiro per tutta la durata del discorso, sembrò rilassarsi.

C'era sicuramente qualcosa sotto.

-Cà, il problema è solo mio, non deve andarti bene niente. Kelly non te l'ha detto perché sapeva che le conseguenze sarebbero state gravi e...-

-Ma davvero, Ted, non c'è alcun problema. Ripeto, è strano pensare a te e Kelly come coppia, ma è okay. Insomma, pensavo che a Ly fosse passata la cotta per te, ma evidentemente mi sbagliavo. Per questo ha lasciato Alpert, no? Per te.-

Teddy sentì la testa scoppiare, come se qualcuno lo avesse preso a bastonate.

-Wow, wow, aspetta... Io e Kelly... una coppia?-

-Sì! Quando ti ho chiesto se ci fosse qualche ragazza che ti interessava, tu e Ly vi siete guardati in un modo così strano ed ho pensato che voi due...- Carson unì due dita -Capito, no?-

-Hai frainteso tutto, Cà! Io e Kelly siamo amici, solo amici. Ci siamo guardati così perché... - Teddy pensò in fretta -Perché insomma siamo tutti e due single ed è strano.-

-Ma prima hai detto che ci sarebbero state delle conseguenze.-

-Vedi, io e Ly avevamo scommesso su chi per primo avrebbe avuto una relazione seria. E... nessuno aveva scommesso su di te. Ci hai fregati, Cà.-

Carson non se la prese, ma gli spuntò un sorriso vittorioso e iniziò a pavoneggiarsi.

-Tzè, vi sta bene. Avete fatto una scommessa senza coinvolgermi e per di più contro di me. Ly si dovrà fare perdonare per questo affronto.-

Teddy sospirò di sollievo, prima di seguire Carson sulle scale.

 

 

 

 

 

 

-Quando arrivano gli altri? Mi sto annoiando a stare qui con te.- sbuffò Lisa, mentre Victoire, seduta elegantemente sull'erba, incrociava le braccia al petto.

-Grazie tante, eh.-

-Intendevo dire che più siamo, più ci si diverte.- spiegò Lisa con un sorriso, ma Victoire non sembrò crederle.

-Arrivano Carson e Ted, comunque.- continuò Lisa, indicando i due ragazzi che si avvicinavano.

-... E poi mi farò fare il tema di Pozioni e le chiederò un enorme muffin al cioccolato.- stava dicendo Carson, mentre Teddy sorrideva sconsolato.

-Di cosa state parlando?- domandò Victoire, divertita di fronte all'espressione di Teddy che le fece un occhiolino giocoso.

Victoire gli sorrise di rimando, ma quando Carson le si avvicinò per salutarla con un bacio, Teddy distolse lo sguardo e salutò Lisa.

-Isie non c'è?- domandò poi lui, mentre Carson aveva preso a baciare Victoire su tutta la faccia, facendola ridere allegra.

Teddy provò a concentrarsi su Lisa.

-Dovrebbe arrivare a momenti. Kelly?-

-Stessa cosa.-

Carson e Victoire smisero velocemente di flirtare per la gioia di Teddy.

-Sai che Ted e Kelly avevano fatto una scommessa su di me?- disse ad un certo punto Carson a Victoire che guardò l'amico con un'alzata di sopracciglio pericolosa.

-Vic, dobbiamo proprio trovare una ragazza a Ted.- continuò Carson, evitando l'occhiataccia di Victoire al suono del suo nomignolo -Tu, Lisa, conosci qualcuna disponibile?-

-Ho un sacco di amiche che vorrebbero uscire con Ted.- ammise Lisa, mentre Victoire guardava Teddy in silenzio.

-Così avrai qualcosa da fare invece che scommettere su di me.- ironizzò l'amico.

-E a Kelly non ci pensi?- chiese Teddy, fingendosi complice.

-Non sta con Dean?- domandò Lisa, curiosa.

-L'ha lasciato.- rispose prontamente Carson -Poverino, iniziava quasi a piacermi.-

-Poverino davvero. Stava con Kelly.- scherzò Victoire, mentre Teddy le lanciava dei fili d'erba che aveva strappato dal prato.

-Acida.- commentò lui.

-Sincera.- lo corresse lei.

Carson, per evitare che iniziassero ad escluderli, provò a continuare il discorso che avevano lasciato sospeso a metà.

-Lisa, dacci dei nomi per Ted.-

-Carson, magari Ted non vuole alcuna relazione al momento. In fondo c'è tempo, no?- disse Victoire, facendo un cenno a Ted che capì solo lui.

Carson sembrò rabbuiarsi.

-Buon pomeriggio, ragazzi.-

Isie era arrivata al momento giusto... ma non era sola.

Lisa e Victoire, alla vista di Damian, quasi scattarono all'unisono.

-Isie, ciao!- la salutò cordiale Carson, seguito a ruota da Ted.

-Possono unirsi anche loro? Non sapevano cosa fare e così...-

Lisa fece per rispondere a tono, ma l'arrivo di Kelly interruppe entrambe.

-Ce l'ho fatta.- disse ansimante lei -Ho fatto una corsa per consegnare il tema a Rüf e arrivare qui in tempo. Uh, voi siete facce nuove.-

Kelly avanzò verso Nick e Damian.

-Kelly.-

-Sono Nick Harvey e lui è Damian Flitt.-

-Ooh.- commentò Kelly, guardando prima Teddy e Carson poi Victoire e Lisa, ancora silenziose.

-Lo prendo per un sì.- commentò Isie, sedendosi accanto a Lisa, mentre Nick e Damian prendevano posto accanto a Kelly e Teddy.

Lisa si avvicinò ad Isie e le sussurrò all'orecchio.

-E Alex dov'è?-

-È tutto sotto controllo.- le rispose Isie.

Teddy, che stava fissando le espressioni truci di Victoire alla vista di Damian, tentò di mandare un cenno a Carson e Kelly per tentare di fare conversazione.

-Allora, Damian, così Alex è tuo fratello.- provò Carson e Kelly alzò gli occhi al cielo, mentre Teddy scuoteva la testa, teso.

-Già.- affermò Damian, cupamente, guardando Isie come se fosse arrabbiato.

-Nick, ehm, tu sei il fratello di Connie, no?- se ne uscì Kelly.

-Siete proprio fissati con i membri della famiglia, eh.- commentò ironico Damian.

Lisa e Victoire aprirono la bocca in sincronia, pronte a ribattere.

-Quello che volevo dire è... com'è Connie a casa? È pestifera quanto lo è a scuola o...?-

Nick fu felice di rispondere: la tensione era palpabile per tutti.

-Sì, è esattamente come a scuola. Ho tentato più volte di contenerla, ma è davvero difficile starle dietro; però le voglio bene comunque.-

Kelly tentò di sorridere nel vano tentativo di trovare qualche altro argomento.

-Sembra che tu sia abituato a stare con persone difficili, Nick.- espresse Victoire, imperturbabile.

Isie fece cenno a Damian di lasciar perdere e poi si rivolse all'amica.

-Vic, smettila.-

-Con chi stai parlando? Io mi chiamo Victoire.- precisò lei, ancora più indispettita -Sai, sembra che ti diverta a fare cose che mi danno fastidio.-

-Non gira tutto intorno a te.- precisò Isie, sapendo befe a cosa si stesse riferendo l'amica.

-Giusto.- ammise Victoire, ancora tranquilla -Ma la stessa cosa vale per te. Siamo in sei e, per quanto mi piaccia fare nuove amicizie, avresti dovuto chiedere...-

-Il permesso?- la bloccò Isie, ironica -Tu ci hai chiesto il permesso quando hai iniziato a far venire con noi Ted, Carson e Ly?-

-Ehi, pensavo fossimo amici.- se ne uscì Carson, offeso.

-Lo siamo.- ammise Isie -Ma sappiamo bene tutti e due perché proprio adesso Victoire ha voluto inglobare anche voi nel gruppo.-

-Cioé?- chiese Kelly, curiosa.

Isie si voltò verso la ragazza, pronta a dire tutto.

-Beh, adesso che lei e Carson sono una coppia dovrebbero trascorrere più tempo da soli, ma lei ha deciso di unire i due gruppi. Davvero non ci siete ancora arrivati? Unendo i due gruppi, trascorrerà poco tempo da sola con Carson e molto più tempo con Carson e Ted!-

Teddy quasi sobbalzò al suono del suo nome, mentre Victoire, che era rimasta in silenzio per tutto quel tempo, si voltò verso Teddy e negò con il capo.

Poi fece lo stesso Carson che sembrava aver creduto alle parole di Isie.

-Isie, sei completamente impazzita.- commentò Lisa, in difesa di Victoire -Stare con quel pazzo, sta facendo impazzire anche te.-

Damian si alzò in piedi e Victoire, temendo che facesse qualche cosa di stupido, fece lo stesso e tirò fuori la bacchetta.

-Stavo andando via, Weasley, tranquilla.- disse Damian con un sorrisino, dandole le spalle e andandosene.

Victoire ripose la bacchetta e sospirò.

Teddy, che aveva tirato fuori la bacchetta non appena aveva visto alzarsi Victoire, fece lo stesso ed evitò lo sguardo di Nick che aveva visto tutto.

-Non ci posso credere.- disse Isie, amareggiata -Io porto i miei amici a conoscervi e voi vi comportate come se Damian e Nick fossero due Mangiamorte.-

-E come se lo fossero!- sbottò Lisa, poi rivolta a Nick -No, scusa, tu non c'entri nulla. Ma Flitt... lui è cattivo.-

-Ma tu non lo conosci! Come puoi criticare qualcuno che non conosci? Anche Victoire sembrava altezzosa e antipatica, ma poi quando l'abbiamo conosciuta abbiamo cambiato idea.-

Kelly alzò le sopracciglia e Carson provò a trattenere le risate.

-Non è la stessa cosa! Mi stai paragonando a Damian Flitt? Davvero?- esclamò Victoire, furiosa.

Isie sospirò.

-Intendevo dire che a volte le apparenze ingannano.-

-Oh, oh.- commentò Carson.

-E adesso che cos'era quel “Oh, oh”?- sbottò Victoire, girandosi verso il ragazzo che indicò una figura che correva verso di loro.

-Non è il tuo ragazzo, Isie?- chiese Kelly, assottigliando gli occhi, mentre Nick si mordeva le labbra, temendo quello che stava per succedere.

Alex si fermò di fronte a loro, ansante per la corsa, ma con un volto che spaventò Lisa, perché in quel momento nessuno avrebbe notato la differenza fra lui e Damian.

-Devo parlarti.- sussurrò lui, come se fossero già soli.

-Non è il momento, Alex.-

-Perché?- chiese lui, duro -Devi raccontare di qualche altro ragazzo che hai baciato?-

Isie spalancò gli occhi e guardò tutti i suoi amici, cercando il colpevole.

La ragazza si fermò a guardare Nick e Lisa, i più indiziati.

Lisa lanciò uno sguardo a Nick e alzò la mano.

-Sono stata io.-

-Come hai potuto?-

-Almeno qualcuno di voi è sincero.- commentò Alex, arrabbiato.

-E da quando tu e lui vi scambiate confidenze?- chiese Isie, rivolta all'amica -Non lo sopportavi fino a ieri!-

-Era prima di sapere di te e Damian.- sibilò Lisa.

-Non c'è niente fra me e Damian!-

-Questa non è la verità e lo sai.- disse Victoire, ergendosi in difesa di Lisa che stava per piangere.

-Oh, Merlino, ma voi da che parte state?- urlò Isie, incapace di contenersi.

-Noi saremo sempre dalla tua parte, Isie, ed è per questo che Lisa ha fatto quello che ha fatto.-

-Già.- affermò Lisa -Volevo proteggerti.-

-Da chi? Damian è un bravo ragazzo. Alex, dillo anche tu!-

Alex annuì.

-Io ti proteggevo da te stessa.- continuò Lisa, iniziando a piangere come una bambina.

-Non ho bisogno di protezione, ho bisogno che le mie amiche e che il mio ragazzo si fidino di me.-

-Vorrei davvero fidarmi, Isobel, ma ultimamente sei sempre con Damian.-

-E Nick.- lo interruppe Isie.

-E Nick.- ripeté Alex, ma non si diede per vinto -Ma ti conosco bene. So e vedo quello che provi.-

-Mi stai lasciando per niente?-

-Un bacio non è niente.-

Nick si alzò in piedi e disse.

-In realtà è stato Damian a baciarla, Isie non ha avuto il tempo di reagire.-

Alex valutò la frase di Nick e poi guardò Isie.

-È la verità?-

-Chiedilo a Lisa, magari lei lo sa.- rispose Isie, furiosa -Mi sono stufata di essere trattata come se fossi un'ingenua senza cervello. So gestire la mia vita senza il vostro aiuto.-

-Ma Isie...- Victoire venne interrotta.

-Basta, ne ho abbastanza.- disse Isie, correndo via.

Alex fissò la ragazza in lontananza, poi se ne andò dalla parte opposta.

Lisa, in lacrime, corse fra le braccia di Victoire che la abbracciò per farla calmare.

-Io... sarà meglio che vada.- mormorò Nick, teso.

-Ti accompagno.- se ne uscì Kelly, in imbarazzo di fronte a quella scena.

Carson e Teddy non sapevano cosa fare, ma rimasero in silenzio, aspettando che Lisa smettesse si piangere.

 

 

 

 

 

Passarono i giorni ed Isie si allontanò completamente da tutti.

Si iniziò ad isolare e Victoire e Lisa non sapevano più che fare.

Lisa si sentiva in colpa per l'accaduto e a giorni alterni Victoire e gli altri notavano gli occhi rossi sul volto della ragazza.

D'altra parte, Victoire cercava di essere la più razionale del gruppo -ruolo che, un tempo, era stato di Isie- e provava a trovare un buon modo per far tornare la pace.

-Vedrai che tutto tornerà come prima, Victoire.- le diceva sempre Carson, provando a tirarla su di morale mentre passeggiavano mano nella mano nei corridoi.

Victoire non rispondeva, perché non era certa che Carson capisse il suo problema: lui, Teddy e Kelly litigavano spesso, ma per questioni di poco conto e Victoire non ricordava di aver visto Isie così arrabbiata.

Teddy evitava di toccare l'argomento, ma la ragazza aveva notato le occhiatine che le lanciava spesso, per capire se c'erano miglioramenti anche senza chiedere.

Kelly, intanto, intratteneva Nick che improvvisamente divideva il suo tempo fra loro e Damian.

 

 

 

 

-Dovresti parlarle.- disse Nick, sdraiato sul divano della Sala Comune dei Serpeverde -Sai, è sempre sola e io mi avvicino ogni tanto, ma mi sembra triste, come se non volesse la mia compagnia. Come se volesse la compagnia di qualcun altro, capisci?-

Damian alzò lo sguardo verso Nick e mise su un'espressione torva.

-Non dico che voglia necessariamente la tua di compagnia, ma sai- Nick si interruppe, perché Damian non smetteva di fissarlo in quel modo -Tu potresti darle una mano, aiutarla come lei ha aiutato te. N... Non nel senso che avevi bisogno di aiuto, ma sai lei...-

Nick smise di parlare e Damian scosse la testa.

-Potrebbe farle bene stare un po' da sola per pensare e vedrai che farà pace con le sue amiche. È solo questione di tempo.-

-Ma non ti senti un po' in colpa? Hanno litigato anche per colpa tua e Alex...-

-Mio fratello è un idiota.- lo interruppe Damian, freddo -Ma non è completamente idiota da non capire che Isie non ha fatto nulla di male.-

-Cosa vuoi dire, Damian?- domandò Nick -Che non sei felice che si siano lasciati?-

-No, non sono felice.-

-Perché?-

Damian non rispose, come se l'argomento fosse chiuso.

-Pensi di non meritare Isie?- azzardò Nick, ma Damian ancora rimaneva in silenzio.

-O forse è perché Isie è diversa da tutte le altre? È una ragazza seria che vuole rapporti seri e...-

-Nick, basta ora.-

-Scusa.- bofonchiò lui -È solo che non mi piace stare qui e non fare niente. Isie è sempre stata così gentile con noi e in fondo ha litigato con i suoi amici anche per difendere te e tu non fai niente.-

-Continuerai a ripetere che è stata colpa mia fino a quando avrai vita, Nick?- domandò Damian, scocciato.

-Sì, se è necessario.- rispose Nick con coraggio -Dovresti vederla per capire come sta e io la conosco poco.-

Damian azzardò un sorriso.

-Non dovresti essere con i tuoi nuovi amici oggi?-

-Sì, ora vado.- rispose Nick, alzandosi -Non ti ho ancora chiesto se ti da fastidio che io passi del tempo con loro.-

-Perché dovrebbe? Isie ci ha presentati ai suoi amici per fare un favore a te.-

Nick sobbalzò.

-Stai scaricando la colpa su di me?-

-No, sto elencando i fatti. Appena Isie ha saputo della tua cotta, ha proposto di trascorrere una giornata con i suoi amici e io ho accettato perché entrambi mi avete pregato fino allo sfinimento. Se non avessimo trascorso la giornata con i suoi amici, a quest'ora Isie non avrebbe litigato con nessuno.-

Nick lo seguì fino alla fine e poi divenne triste.

-È il discorso più lungo che ti ho sentito dire ed è contro di me. Sei ingiusto.-

-Vai e divertiti, Nick.- disse Damian con un ghigno -Isie sa badare a se stessa.-

Nick lo salutò, corse fuori dalla Sala Comune e quasi si scontrò con Alex che entrava proprio in quel momento.

Alex e Damian si guardarono per qualche secondo, prima che Damian si alzasse dalla sedia e uscisse fuori dalla Sala Comune con le mani in tasca.

 

 

 

 

-Lisa, adesso basta.- sbottò Victoire, sbattendo un pugno sul tavolo della Sala Comune e facendo sobbalzare l'amica.

-Cos'ho fatto?-

-Hai pianto!- la accusò Victoire -Si vede e francamente è snervante. Piangere non è la soluzione.-

-Beh, l'ultima volta che ho provato a risolvere le cose, ho perso un'amica.- mormorò Lisa, triste.

-E smettila di essere così giù! Pensiamo a come rimediare, vuoi?-

Lisa annuì, abbozzando un sorriso.

-Okay. Come potremmo aiutare Isie per farle capire che le vogliamo bene nonostante tutto?-

-Io lo so!- Lisa si alzò in piedi -Lei ed Alex si sono lasciati anche per colpa nostra, per cui potremmo convincere Alex che Isie non l'ha tradito.-

Victoire storse il naso.

-Credi davvero che Isie non provi niente per Damian?- domandò lei e Lisa si immusonì.

-Non lo so, ma penso che ci tenga ancora ad Alex. Hai visto l'espressione che aveva quando lui ha accennato al fatto di lasciarsi.-

Victoire annuì e disse.

-È il piano migliore che abbiamo.-

-Ma avremo bisogno di una spalla. Qualcuno che faccia da paciere.- aggiunse Lisa, improvvisamente tornata briosa -Non siamo mai andate d'accordo con Alex e magari siamo le ultime persone che vuole vedere dopo avergli detto del bacio.-

-Dopo che tu gli hai detto del bacio.- la corresse Victoire -E comunque quello potevi anche evitare di dirlo.-

-Ehi! Adesso la colpa sarebbe solo mia?-

Victoire sospirò, rassegnata.

-Lasciamo perdere e andiamo. Ho trovato la spalla perfetta.-

 

 

 

 

Damian era uscito dalla Sala Comune per evitare le occhiatine del fratello.

Adesso, mentre camminava per i corridoi senza una meta precisa, non sapeva dove andare o cosa fare.

Nick era da escludere: da quando Isie gli aveva presentato il suo gruppo, l'amico trascorreva gran parte del suo tempo con loro.

Damian escluse anche la Biblioteca e il Parco, perché non aveva voglia né di studiare né di prendere il sole.

Ancora indeciso su dove andare, quasi non notò Isie seduta su una scalinata, intenta a leggere da sola.

Damian fece per andarsene, ma ci ripensò e si avvicinò alla ragazza.

-Ehi.-

Isie alzò lo sguardo dal libro e lo fissò come se fosse sorpresa.

-Ehi.- ripeté lei, facendolo sorridere divertito.

-Disturbo?- domandò Damian, serio.

-Da quando chiedi il permesso? Siediti e basta.- rispose lei, posando il libro sulle gambe e facendogli posto sul gradino.

-Ti sta venendo un carattere peggio del mio.- ammise Damian, ma stranamente Isie non commentò.

-Ti ha mandato Nick, immagino. Sono passate settimane e tu non ti sei fatto...-

-Nick mi deve un sacco di favori.- ironizzò Damian -Io non volevo conoscere i tuoi amici e se mi aveste dato retta a quest'ora tu non saresti in questo stato.-

Isie accennò un sorriso.

-Voleva conoscere Kelly, cos'altro potevo fare?-

-Non coinvolgermi.- rispose prontamente Damian -Nick mi ha raccontato quello che è successo.-

-E?- Isie lo incitò a continuare.

-Farai pace con le tue amiche e con mio fratello.- riprese Damian -Alex è un idiota, ma ci tiene a te.-

Isie studiò l'espressione del ragazzo e, aggrottando la fronte, disse.

-Pensavo fossi felice che Alex ed io ci fossimo lasciati. Dopotutto non lo sopporti, no?-

Damian fece spallucce.

-Non è una risposta.- continuò Isie, quasi arrabbiata.

-Cosa vuoi che ti dica? Tu ed Alex state insieme da sempre, ma sono abbastanza sicuro che lui tornerà da te.-

-Non intendevo quello.-

Damian la guardò, piegando la testa di lato: il tic più irritante che Isie avesse mai visto.

-Perché mi hai baciata?-

Damian sbuffò.

-Non è importante, Isie. Alex...-

-Basta! Voglio stare sola ora.- lo interruppe Isie, improvvisamente furiosa.

Il ragazzo si alzò e accennò un saluto prima di andarsene.

Non fece tempo a girare l'angolo che Nick quasi lo investì in pieno.

-Che diavolo... ?-

-Vieni con me!- sbottò l'amico, trascinandolo nel bagno dei ragazzi e guardandolo come se lo vedesse per la prima volta.

-Non dovevi incontrare la tua Kelly?-

Nick scosse il capo.

-Perché hai trattato Isie così?-

-Così come?-

-Come se non ti importasse niente di lei!- spiegò Nick, esasperato.

-È solo la ragazza di mio fratello.- ammise Damian, guardandolo come se avesse pietà della sua pazzia.

-Ex.- precisò Nick -E sappiamo bene tutti e due che per te non è solo quello.-

-Sto iniziando davvero ad innervosirmi.- disse Damian, mostrando i pugni -Vuoi dirmi di cosa stai parlando?-

-Lei ti piace! E ti piace tanto, per questo hai paura di ammetterlo. Damian, anche tu hai il diritto di essere felice.- Nick si batté una mano sulla testa -Stare vicino a Lisa mi fa male.-

-Chi?-

-Lascia perdere.-

Damian lo bloccò per farlo tacere.

-Sei pazzo, Nick. Completamente pazzo. Quel bacio non ha significato niente e se lei si è montata la testa non è un problema mio.-

-Damian...-

-Fine della discussione, Nick.-

 

 

 

 

 

-Okay, a quest'ora Alex sarà in Biblioteca.- disse Lisa, leggendo un foglietto -Ho rubato il suo orario dal diario di Isie.-

-Lisa! Rubare le sue cose non è il metodo migliore per fare pace con lei.- sbottò Victoire, incredula.

-Lo riavrà, te l'assicuro. E comunque ora non le serve, no?-

-Si può sapere cosa ci faccio io qui?- domandò Teddy, provando a stare al passo delle due ragazze che camminavano fin troppo velocemente.

-Semplice, Ted, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Tra ragazzi vi capirete.- rispose prontamente Victoire.

-Potevi chiedere a Carson.- la stuzzicò Teddy e Victoire finse di non sentirlo.

-Bene, eccoci qui.- disse Lisa, fermandosi davanti alla Biblioteca -Vedo se c'è e provo a parlargli io e poi subentrerete voi. Tutto chiaro?-

-Chiaro.- rispose Victoire.

-Sì, chiaro.-

Lisa entrò e Victoire e Teddy rimasero soli.

-Non funzionerà.- disse Teddy ad un certo punto.

Ad un'occhiataccia di Victoire, il ragazzo provò a spiegare.

-Sai benissimo che lei prova qualcosa per il fratello. Ha approfittato dell'accusa di Alex per lasciarlo definitivamente.-

-N... Non penso che funzioni così. Ha solo preso una sbandata per Damian, ma ama Alex. Stanno insieme da un sacco di tempo.-

-Quanti anni avevano?-

-Dodici.- soffiò Victoire, immaginando la reazione di Teddy.

-Ora ne hanno quattordici, Vic, le persone cambiano.- disse lui -Crescono.-

-Questo non c'entra niente.- ribatté Victoire.

-Vic, tra qualche anno non vorrai le stesse cose che vuoi ora.-

-Mi stai dicendo che non mi piacerà più Carson e mi piacerà qualcun altro?-

-Esatto.-

Victoire incrociò le braccia al petto e mise su un cipiglio di sfida.

-Come puoi esserne così sicuro?-

-Beh, è facile.- rispose prontamente lui -Non sei innamorata di lui.-

Victoire sobbalzò e Teddy ne approfittò per continuare.

-Ammettilo, Vic. Sai che è la verità.-

-Non puoi saperlo. Tu non sei mai stato innamorato.-

-Invece ti sbagli.- disse Teddy -Mi sono piaciute un sacco di ragazze e con un paio ci sono pure uscito insieme, ma quando arriva l'amore...-

-Sembri Lisa.- lo frenò lei, assottigliando gli occhi -Quindi mi stai dicendo che sei innamorato?-

-Sì, è così.- ammise Teddy con un sorriso.

Lo stomaco di Victoire sembrò sprofondare e la ragazza non ne capì la ragione.

-Buon per te.-

-Ti da fastidio?- domandò Teddy, fingendosi innocente.

-Perché dovrebbe? Io sto con Carson.- rispose lei -E comunque potrei essere innamorata di lui.-

-Non ci credo. Nonna Dromeda e zio Harry mi hanno parlato dell'amore fra mio padre e mia madre. Fidati, il vostro non è amore.-

-Ringraziando il cielo, non tutti gli amore cono costellati da tragedie, Teddy. Solo perché non viviamo in tempo di guerra, non significa che non possano nascere belle storie d'amore.-

Teddy sorrise, divertito.

-Sai perché non mi hai convinto? Perché non hai ancora detto di amarlo. Potrei amarlo non vuol dire nulla.-

Victoire non rispose, lanciandogli un'occhiataccia che però non frenò il ragazzo.

-Faresti di tutto per lui?-

-Definisci il “di tutto”.- rispose lei e lui emise un suono stridulo.

-Errore, errore, signorina Weasley. Non avresti neanche dovuto pensarci, se fossi stata innamorata.- Teddy sorrise -Ma non lo sei, per cui è tutto nella norma.-

-Sei davvero insopportabile, lo sai?- sbottò Victoire -Parlaci tu con Alex, io me ne vado!-

E Teddy, divertito dalla sua reazione, non riuscì proprio a fermarla.

 

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Come avevo promesso, questa volta sono stata più rapida.

Ho ripreso in mano i capitoli vecchi e li ho sistemati, così come sto sistemando i nuovi.

Che dire di questo capitolo?

Partiamo dai protagonisti: Victoire e Teddy sono tornati gli amici di sempre con una piccolissima differenza: Teddy ha capito cosa prova ed ora stuzzica Victoire appena può sulla sua relazione con Carson.

Non vuole dividerli, si diverte solo a provocarla (e lei ci casca, ovviamente).

Alex, invece, è giustamente geloso di Isie che d'altra parte trascorre molto tempo con Damian e Nick.

Lisa -e Victoire, anche se in maniera meno evidente- stanno cercando in tutti modi di allontanare Isie da Damian e iniziano ad apprezzare davvero Alex.

Il litigio fra le tre ragazze ha portato Isie all'isolamento, ma vedremo quanto durerà la cosa.

Nick ha una cotta per Kelly, ebbene sì.

Kelly accetterà la sua corte? Staremo a vedere.

Nel prossimo episodio: una coppia si lascerà e un personaggio farà una scelta che farà soffrire qualcuno.

Grazie mille, come sempre <3

A presto :3

Vi lascio con Kelly Adams e Carson Webb.

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