* Ma come diavolo mi sono ridotto ?

Colpa del mio orgoglio, cazzo. *

Diedi un calcio alla panchina per poi sedermici, abbandonai la braccia sulla ginocchia * sono un.. *

• Sei un'idiota sai?- mi voltai e vidi Haru, l'amico “intimo” della mia Kilari.

  Sorrisi amaramente – Grazie per aver dato voce ai miei pensieri! Che ci fai qui?- lo guardai sedersi affianco a me – Sei innamorato-

  non era una domanda, mi stupii – Cosa te lo fa pensare? - rise per la mia domanda – Solo Kila non se ne accorta, perché sei scappato? -

  *Ecco perché l'ho fatto? * - Non lo so... -

  Mi guardò malissimo – Sei geloso di me, e fai bene..ma cosa ti ha spaventato di più? La sua storia, o l'intimità che ha con me? -

  Mi alterai – e perché farei bene ad essere geloso di te? E poi come puoi pensare che sia scappato per la sua storia? Non avevo il coraggio di guardarla in faccia, tutte quelle cose orribili che gli ho detto.. non se le meritava, sono stato orrendo! - Haru si mise a ridere – Allora perché sei qui a dirle a me queste cose? Tira fuori un po' di palle, o finirà che qualcuno se la porterà via veramente.. - Mi voltai di scatto -Hai ragione, dovrei andare.. ma ho paura. Paura che mi odii..dopo quello che gli ho detto.. -

  Haru – Non lo farebbe mai Hiroto - *Ma si, alla fine non ho niente da perdere a questo punto! * così mi alzai – portami da Kilari, non mi ricordo dov' è casa tua – Si alzò e mi guardò – So che vuoi chiedermi qualcosa, è meglio che tu lo faccia adesso finché ho la forza di controllarmi dal prenderti a pugni – Ora mi misi a ridere io – Forse me lo meriterei, volevo chiederti solo due cose – alzò il sopracciglio – Chiedi allora – e iniziammo a camminare – Cosa ci facevano i tuoi vestiti in camera di Kilari?- Haru si mise a ridere per poi grattarsi il capo e rispondere.. - Come vi ha detto Kila io non sono molto ordinato, ma sono un dongiovanni, come dice lei, e quindi non potevo certo portare le ragazze a casa mia, così mentre lei era fuori a feste, riprese cose del genere, prendevo in prestito la sua camera eh eh, la seconda cosa? - lo guardai stranito * quindi non c'è mai stato nulla tra lui e Kilari * - il tuo nome è Haru, giusto?.. - mi guardò stranito e io continuai – allora perché le guardie ti hanno chiamato Kill.. cosa intendevano riferendosi alle tue mani ?- appena finito mi accorsi che Haru si era immobilizzato qualche passo fa, mi guardò per poi rispondere – Lo vuoi davvero sapere?.. - Io annuii – perché le mie mani sono sporche di sangue..- mi voltai – in che senso scusa?-

  Sorrise teso – l'uomo che ha.. toccato.. Kilari.. quando gli sono saltato addosso a tirato fuori un coltellino.. voleva farmi secco, era ubriaco fradicio... Kilari era svenuta.. non se ne resa conto..ma lui si sarebbe rialzato..più per un bel po' di tempo.. avevo usato il suo coltello per difendermi, e per sbaglio gliel'ho spinto tutto nella gamba - Si era seduto su una panchina con il volto nascosto tra le mani e io deciso dissi – te ne sei pentito? -

  mi guardò – No, anche perché non era la prima volta che usava la violenza su delle ragazze.. -

Allora sorrisi – Hai salvato Kilari, per questo ti ringrazio, non hai fatto niente di cui pentirti Haru! - ora andiamo da Kilari, devo scusarmi, non sono abituato a chiedere scusa – e ridemmo insieme, non era tanto male questo Haru.

Quando arrivammo a casa sua Kilari aveva iniziato a raccontare la storia, ero pietrificato, come poteva continuare a sorridere dopo tutto quello che ha dovuto sopportare? Quando finì, Seiji disse - Mi dispiace per quello che ti è successo Kilari, ma ti giuro che non scapperò, Sono qui con te.. e anche...- mi sporsi verso la stanza e il mio amico

Si girò verso la porta – E io.- dissi deciso

Sconvolta si girò verso la porta, e mi guardò non mi aspettava -..Hiroto..- mille brividi mi coprivano la schiena, il mio nome pronunciato da lei, dalla sua voce, era come stare vicino al fuoco dopo essere stati giorni tra la neve.