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Autore: Miss Loki_Riddle Gold    20/04/2013    2 recensioni
Ciao! Sono tornata con una nuova FF questa racconta una storia un po' migliore delle altre dato che sono anni che ci penso. Come tutti, anch'io mentre leggevo HP mi sono fatta un'idea o meglio mi sono creata un personaggio che rivivrà con noi la maggior parte delle avventure del "fantastico trio". Dato che, però, non potevo far altro che pensare a scriverlo e a dividerlo con gli altri oggi mi sono decisa a pubblicare. Dico già alcune cose sulla storia e cioè che parte dal secondo anno di Hp e lo segue come un cagnolino fino alla fine. Potete, però, stare certi che non vi annoierò, ancora, riprendendo ciò che ha scritto la Row dato che lo dò per acquisito e fino a un certo punto la storia non cambia.
Non leggete questa storia verrá presto eliminata per essere riscritta da capo
Quindi non leggete
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom O. Riddle
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Deborah Durell'
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Dopo... quanto tempo? Uno o due secoli? Dopo così tanto tempo ho deciso di concludere questa storia... almeno il primo anno, poi non vi so dire se riuscirò mai a scrivere gli anni successivi.

Capitolo 15 "Sirius Black"


Quando Silente e Deborah arrivarono a destinazione nel caminetto del Ministro della Magia videro che ad attenderla c’era un uomo basso, corpulento dai capelli arruffati quasi fossero le piume bagnate di un gufo se non peggio. Indossava, poi, un abito gessato, una cravatta scarlatta, un soprabito scuro e stivali a punta color viola. Sotto il braccio teneva la sua –incomparabile- bombetta verde acido. Deborah lo guardò confusa e non fu sorpresa nel constatare che anche l’uomo non la conoscesse.
Silente gli aveva detto che forse sarebbe venuto qualcun altro con loro. Si sarebbe aspettato di vedere Il professor Piton, non di certo una ragazzina.
- Silente, finalmente sei arrivato! Potrei sapere chi è la ragazza?- Chiese, con gentilezza.
- Oh, certo, lei è una delle mie migliori studentesse. Credo che te abbia già parlato è la ragazzina che sta facendo due anni in uno, Cornelius. Si chiama Deborah Durell. Lui è il Ministro della Magia: Cornelius Caramell.- Li presentò Silente con un sorrisetto appena pronunciato.
Il Ministro però restò sorpreso per quella presenza inaspettata per quanto gli avevano dovuto fargli sapere di lei per motivi burocratici, ma non si sarebbe mai aspettato che il preside di Hogwarts portasse un alunna con se in un luogo tanto pericoloso.
- Che ci fa la ragazza qui?- Non riuscì a trattenersi dal chiedere.
- Viene con noi, naturalmente, Cornelius.- Aveva sorriso il preside facendo borbottare al mago un “vecchio pazzo!”
- Ti rendi conto che è pericoloso?- Non si era voltato nemmeno a guardare la ragazzina quindi fu normale che si stupì quando fu quest’ultima a rispondere.
- Il Preside mi ha avvertito, sì. In più ho letto molto su questo argomento… Sono però sempre stata curiosa vedere come fosse fatto dal vivo una guardia di Azkaban.- Deborah aveva tenuto la testa bassa, mentre parlava così.
- Ok, ok! Andiamo!- L’uomo aveva indicato una il caminetto dietro di loro e, presasi una manciata di polvere volante, per poi lanciarla nel fuoco, aveva detto a Silente e a Deborah:- Voi andrete per primi.-
Così Deborah e Silente erano entrati dentro:- AZKABAN!-
Pochi minuti depo si trovavano in una gelida stanza -o, almeno, sembrava così- buia e lunga, anche se altrettanto stretta.
Deborah ci mise qualche secondo a capire che erano arrivati e che quello era un corridoio.
- Expecto Patronum! Benvenuta ad Azkaban, comunque!- Le aveva sorriso Silente mentre una fenice di luce iniziava a danzare attorno a loro, rischiarando il luogo ed allontanando la sensazione di freddo.
La ragazzina sorrise, poi si voltò a cercare con gli occhi i Dissennatori.
- Eccoci qui! Oh, bravo Albus per aver già creato il tuo Patronum!- Fece Caramell, prima di compiere lo stesso incantesimo di Silente – Ecco ora possiamo addentrarci, però, non ti allontanare troppo da noi.-
Deborah annuì, addentrandosi sempre più in profondità assieme ai due uomini.
- Ecco, questa è Bellatrix Lextrange, è un tipo un po’ sospettoso e... folle!- Le rivolse la parola Cornelius qualche minuto dopo.
Una donna dagli occhi scuri e i ricci capelli neri sparati ovunque come quelli di una pazza era accasciata malamente sulla branda si alzò, quasi per scagliarsi contro le sbarre della cella, mentre gridava.
- Traditori del vostro sangue, liberatemi! Maledetti come osate? Mezzosangue, fecce... come vi siete permessi? Oh... il mio Signore...- Sembrava piangere, ma quello era più che altro rabbia. Si sarebbe potuto notare anche dal suo volto concentrato.
Appena notò Deborah che la fissava sorpresa, però, si bloccò zittendosi di botto.
- Bella?- Chiese, dopo un po’, dubbiosa. – Cosa ci fai con quella gente? Sai, ti aspettavo! Sapevo che prima o poi saresti tornata!- Borbottò, prima di fare un passo avanti.
Deborah non ci stava capendo niente ed infatti indietreggiò, spaventata.
La Lextrange, a quel punto, sembrò incupirsi per poi ributtarsi sulla branda che le faceva da letto, col volto abbassato e rattristita.
- Vieni.- Disse Silente portandola più avanti. Per un po’ continuarono a camminare, mentre i due maghi chiacchieravano appassionatamente, interrotti solo qualche volta dal Ministro che presentava a Deborah altri seguaci di Voldemort che si comportarono tutti più o meno allo stesso modo della Lextrange. Mentre si dirigevano alla cella del famigerato Sirius Black - quell’uomo Deborah lo odiava più di qualsiasi cosa dopo aver letto cosa avesse fatto ai suoi amici- venne spontaneo alla ragazzina porre la sua prima curiosità.
- Ministro, ma cosa succederebbe se un animale finisse qui dentro per sbaglio?-
- Oh, questo è piuttosto impossibile. C’è troppo mare per farci arrivare degli animali.- Fu tutta la risposta che ricevette, ma la giovane non si lasciò incantare.
- Ma gli uccelli? Potrebbero sbagliare strada e finire qui, no? Insomma... non è pericoloso per loro?- Chiese, sperando in una risposta concreta.
- Oh, non c’è nessun problema per loro: i Dissennatori non li percepiscono nemmeno.- Aveva sorriso l’uomo, prima di aggiungere:- Come non percepiscono nemmeno gli altri animali.-
La ragazza annuì. - Beh, allora qui non ci devono mai finire gli Animagus se no potrebbero liberarsi… certo, dovrebbero essere piccoli o magri per passare da quelle sbarre!- Aveva scherzato e i due uomini le avevano sorriso.
In quel momento si trovavano a pochi passi dal detenuto e così smisero di parlare.
- Oh, eccolo lo schifoso! Come fai a startene lì con la consapevolezza che hai ucciso coloro che ti volevano bene? I tuoi amici? Credo che sia un bene che tu ti trovi chiuso là dentro, così la paghi per aver tradito i tuoi amici. Pensare che eri persino il padrino di Harry...- Deborah non aveva mai provato tanta rabbia, ma si fermò quando vide lo sguardo curioso del Ministro e quello divertito di Silente.
- Si vede proprio che ci tiene ad Harry.- Le sorrise il mago più anziano, prima di continuare:- D’altro canto come potrebbe non essere così? Siete praticamente cresciuti insieme!-
Solo a quel punto Black alzò lo sguardo fino ad incrociare quella della ragazzina che gli stava di fronte.
Lui era bello, anche se troppo magro con i suoi capelli neri che ricordò a Deborah qualcun altro, solo che i suoi erano più sporchi e ondulati. Cadevano scomposti sul suo volto scarno. In più aveva due occhi grigio-azzurri che se non si fosse ripromessa di odiare quanto il suo padrone. Un piccolo sorriso si formò sul volto di entrambi, anche se poi lo fecero scomparire velocemente.
Anche lui la trovò bella, incredibilmente e la perdonò all’istante di quelle urla seppur lo avessero ferito. Aveva ascoltato fino all’ultima parola del suo discorso con Caramell, ma che senso aveva cercare di scappare? Aveva notato in quegli occhi blu mare la certezza che lei avrebbe protetto con tutta se stessa il suo caro figlioccio. Non ci sarebbe stato un motivo dato che nessuno sapeva dov’era finito Minus, ma se lo avesse scoperto sarebbe comunque andato a proteggerli. Mentre la ragazza se ne andava assieme a Silente e Caramell con i lunghi capelli scuri che le scendevano delicatamente fino alla schiena dondolando pensò che forse non era poi così sbagliato alla fin fine uscire da Azkaban.
   
 
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