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Autore: curlyhazlover    20/04/2013    2 recensioni
Dal prologo:
- " Tutto okk?" chiese una bellissima voce.
"Sisi sono io che sono sbadato mi perdoni io-" Blaine non riuscì a terminare la frase perché i suoi occhi si scontrarono con due profondi oceani, due occhi cosi perfetti da far male. [...]
"Kurt piacere!" disse il ragazzo porgendogli la mano.
"B-Blaine" rispose -
AU Klaine, Cheerio!Blaine & Warbler!Kurt
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Un po' tutti, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Rachel, Mercedes/Sam
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
 
 
Per tutta la settimana successiva Blaine aveva pensato a Kurt, ai suoi occhi, alla sua voce, al modo in cui i colori della divisa gli donassero, insomma pensava a tutto di lui e i suoi amici non tardarono nel notarlo.
"Blaine tutto bene?" gli chiese Tina poggiandosi di fianco al suo armadietto.
" C-certo Tina" le rispose velocemente prima di chiudere l armadietto e dirigersi a passo spedito verso la sua prossima lezione, letteratura inglese, sperando che non fosse la stessa di Tina, non era decisamente pronto ad affrontare anche lei; si anche perché dopo la sua fantastica idea di chiedere consiglio a Sam egli aveva voluto sapere di chi stessero parlando.
 
"Non sarà Finn vero ?", chiese preoccupato Sam, “no perché non voglio raccogliere i cocci del tuo cuore quando ti dirá che per lui sei un buon amico ma che non-" non riuscì a terminare la frase perchè Blaine lo interruppe.
"Nono non è Finn assolutamente, è un ragazzo che ho incontrato all’appuntamento con Rachel, si chiama K..." disse Blaine ma il nome del ragazzo gli morì in gola.
"Come?" chiese ingenuamente Sam.
"Kurt" gli rispose velocemente  sperando che Sam non avesse capito, ma l’amico una volta tanto aveva capito benissimo.
"Nessun cognome?" chiese Sam.
"No, per ora è solo un nome e una divisa" gli rispose pentendosi subito di aver aggiunto quel dettaglio.
"Una divisa?? Non sará per caso un soldato??" chiese preoccupato Sam
"È un modo di dire Sam!" gli mentì Blaine.
“Forza torniamo in classe, il fantastico mondo della matematica ci aspetta” disse Sam sorridendo e tirandolo per una manica, facendolo quasi inciampare.
Al momento opportuno gli avrebbe detto la veritá ma quel giorno non lo era e non lo sarebbe stato nemmeno i giorni seguenti.
Se fosse stato più attento si sarebbe accorto che non erano propriamente soli mentre parlavano.
 
“Anderson voi dirmi di cosa stiamo parlando? ” Blaine ritornò al presente, per l’esattezza durante l’ora di letteratura, la sua materia preferita, e guardandosi attorno si accorse che tutti lo stavano fissando.
“Allora Anderson?” chiese di nuovo il professor Daniels impaziente.
“Scusi non ero concentrato” rispose Blaine cercando di sembrare il meno imbarazzato possibile, non gli capitava mai di essere sovrappensiero durante le lezioni, tutta colpa di Tina e della sua curiosità, pensò mentre il professore gli rispondeva, “per questa volta passi, ma la prossima volta ti manderò in punizione”.
Blaine lo ringraziò e sorrise, sapeva di essere uno dei preferiti del professore, della maggior parte a dir la verità e quando poteva ne approfittava, chi non lo avrebbe fatto?.
Chi non ne avrebbe approfittato?
Blaine però spesso non ne andava fiero, lui i meriti voleva guadagnarseli e cosi anche i castighi, ma non si lamentava mai perchè infondo che gli piacesse o meno aveva bisogno di tutta la protezione possibile.
 
Le lezioni passarono velocemente e ne Tina ne Sam ne nessun altro a dir la verità gli chiese più nulla riguardo a Kurt, ma a fine giornata ricevette un sms da parte di Rachel.
 

dobbiamo parlare, incontriamoci al lima bean alle 16
-Rach.

 
 
Cosa diamine voleva Rachel da lui?
Si sentiva pero che non gli avrebbe chiesto un aiuto con i compiti.
 
 
Kurt oramai non ce la faceva più, Nick e Jeff mancavano solo da due giorni e tutti erano andati nel panico.
"Se non guariscono in tempo per le regionali chi li eseguirà il loro duetto??" chiese un  warbler preoccupato.
"Solo la voce di Nick riesce a rendere bene quella canzone, siamo rovinati!" disse un altro sedendosi pesantemente su un divanetto della stanza.
" Calma, calma ragazzi!" disse il più pacatamente possibile Kurt mettendosi al centro dell’aula e attirando l’attenzione di tutti.
"le provinciali sono a una settimana di distanza" disse venendo interrotto da un brusio che placò con un occhiataccia, "stamani sono passato a controllare come stessero Nick e Jeff e le loro condizioni sono ottime e nell’arco di due giorni dovrebbero tornare come nuovi" continuò sorridendo per la lieta notizia.
"L’unica cosa che ci manca è una canzone da farmi cantare!" disse con allegria mentre gli altri warblers  tiravano un sospiro di sollievo, come sarebbero andati avanti se non ci fosse stato Kurt? Non riuscivano nemmeno ad immaginarsi la risposta.
 
Le prove durarono meno del solito quel giorno, un po’  perché  tutti erano troppo felici per la notizia della guarigione dei propri amici per poter provare, un po’ perchè Kurt era poco presente dato che aveva solo una settimana per preparare il suo assolo e il consiglio non aveva ancora scelto una canzone, e questo non andava affatto bene.
 
"Io dico che dovresti sceglierla tu la canzone Kurt" disse Wes accogliendo l’approvazione degli altri membri della commissione e degli usignoli.
"Come volete, domani vi farò sapere quale canzone ho scelto" rispose velocemente Kurt alzandosi dalla seggiola afferrando la propria tracolla uscendo non prima di aver salutato i suoi amici.
Non appena raggiunse la sua stanza chiuse la porta e controllò di essere solo, non voleva essere disturbato da Sebastian e dai suoi odi un tantino ortodossi, a detta di Kurt.
Non che lo odiasse, anzi lo poteva considerare uno dei suoi amici più stretti se non il migliore  da quando appena trasferitosi alla Dalton l’aveva conosciuto.
I primi tempi la convivenza era estremamente difficile, spesso si trovava chiuso fuori dalla propria stanza perchè  Sebastian era 'occupato' con qualche ragazzo che aveva rimorchiato allo Scandals, a volte era Sebastian stesso  a restare chiuso fuori, perché  quelle poche volte che Kurt riusciva a raggiungere la stanza prima di lui  alla fine delle lezioni voleva gustarsi un po’ di sana vendetta, “chissá come faceva sempre Sebastian ad apriva per primo anche quando Kurt era a poche aule di distanza dall’alloggio e le lezioni finivano alla stessa ora??” si domandava spesso Kurt e subito si rispondeva che molto probabilmente non frequentava molto le lezioni e spesso aveva ragione, Sebastian saltava le lezioni ma non per il motivo che pensava.
Alla fine dopo mesi di liti e battibecchi vari improvvisamente si trovarono d’accordo su delle canzoni al glee club, poi successivamente Sebastian non si portava più in camera nessuno, non almeno quando Kurt era nei paraggi e le cose iniziarono ad andare bene tra di loro.
Tutta la scuola era lieta la mattina in cui Kurt e Sebastian si presentarono in aula, si sedettero vicini e non si lanciarono battutine per tutta la giornata, il più felice di tutti era Kurt, anche se non lo dava molto a vedere, perché si erano confidati a vicenda, si erano sfogati l’un l’altro e secondo Kurt si erano un pò salvati a vicenda.
 
 
Appena raggiunse la caffetteria Blaine scorse Rachel seduta al tavolino che dava sulla vetrata principale del Lima Bean che lo stava intimando ad entrare.
"Ciao Rachel, come mai questa fretta di incontrarci?? "chiese Blaine sedendosi al tavolo e assaporando il caffè che Rachel gli aveva fatto portare.
"perchè non mi ha detto di Kurt?" gli chiese senza giri di parole, tipico di Rachel.
Blaine per poco non si strozzò con il caffe.
"Chi??" chiese cercando di sembrare indifferente con il risultato di sembrare impaurito.
"Non fare il finto tonto Blaine! Sai di chi parlo e per chiarire sono qui per aiutarti quindi non fuggire prima di avermi ascoltata" disse Rachel guardandolo negli occhi e stringendogli la mano in una carezza.
"Come vorresti aiutarmi?" chiese sospirando Blaine, sarebbe stato totalmente inutile discutere con lei, avrebbe vinto sicuramente.
"Per prima cosa li dobbiamo battere alle provinciali!” esordì lei facendo trasalire una coppia di anziani seduti dietro di loro.
“E questo come mi sarebbe d’aiuto?” chiese Blaine concentrando lo sguardo sulla tazza che aveva fra le mani.
“Beh innanzitutto toglierebbe di torno il problema della competizione e nessuno nel glee ti vieterebbe di uscirci!” gli rispose Rachel stavolta mantenendo un tono di voce normale.
“Si ma se loro perdono non posso andare da lui e chiedergli di uscire, non mi sembra il momento adatto…” disse con un sospiro, questa cosa stava diventando molto più complicata di quanto sembrasse.
“A questo non devi pensare, ho un piano” disse Rachel sorridendogli.
“E quale sarebbe?” chiese Blaine perplesso.
“Vedrai” gli rispose lei alzandosi e dirigendosi verso l’uscita, voltandosi prima per continuare, “Ci vediamo domani prima degli altri per provare la canzone, ho trovato quella adatta!” e lasciando un Blaine ancora più confuso di prima uscì.
Mentre pensava, a fin troppe cose per un adolescente come lui ,e finiva il caffè che oramai si era raffreddato completamente il telefono vibrò.
 

Amico, Puck e Finn vogliono fare una maratona ai video game,
ti unisci?
Sam

 
Doveva smettere di pensare e quale miglior modo se non una nottata insonne passata davanti ad un televisore?
 
 

Si ma questa volta io sto con Puck! Finn bara! :)

 
 
 
 
Dopo una, a parere di Blaine, lunghissima ed estenuante settimana, le provinciali erano alle porte e tutti stavano impazzendo di gioia.
 
Quel venerdì mattina tutti i membri del glee club entrarono a lezioni molto piàù euforici del solito e soprattutto molto più rumorosi, difatti sia Sam che Puck si erano beccati vari richiami solo alla prima ora e quello non era certamente il giorno adatto per farsi sospendere perché c’era la loro vittoria in ballo, e non solo quella, pensò Blaine mentre raggiungeva la classe successiva con Tina e Mercedes.
 
Le lezioni  a dispetto del resto della settimana passarono velocemente, troppo velocemente, e in men che non si dica Blaine stava raggiungendo il pullman che lo avrebbe portati a Defiance, dove si sarebbe svolta la gara canora.
 
“Se non torniamo con il trofeo del primo posto dovrete comprarmi tutti i waffle che voglio” li minacciò bonariamente Puck mentre salivano sul mezzo.
“Ragazzi muoviamoci altrimenti non ci sarà nessuna gara per noi se arriveremo tardi” urlò il professor Shuster facendo sedere tutti ai loro posti e facendo salire gli ultimi arrivati, Blaine, Sam e Rachel la quale prese la mano di Blaine e lo fece accomodare accanto a lei.
“Emozionato??” chiese eccitata mentre si sistemava sul piccolo sedile.
“A dir la verità credo di aver un attacco di panico in questo preciso momento” le rispose Blaine.
“Andrà tutto bene, tutto” gli disse marcando  il secondo ‘tutto’.
“Lo spero” disse Blaine con un sospiro prima di appoggiare la testa contro il sedile e cercare di riposare, una cosa praticamente impossibile dato che i sedili sembravano fatti di pietra.
 
Il viaggio si rivelò più breve del previsto e soprattutto più silenzioso, un po’ perché i più chiassosi erano troppo occupati a sonnecchiare, un po’ perché tutti si sentivano abbastanza tranquilli, non avevano mai perso le provinciali e i gruppi avversari erano descritti da tutti come innocui.
 
Blaine giocava con il cellulare che ogni minuto rischiava di cadere dato che lo faceva roteare fra le sue mani.
 
 
“Benvenuti alle provinciali di canto corale del Mead West Ohio, i primi ad esibirsi sono i padroni di casa, gli  Unitards” annunciò una voce che si sparse per tutto l’auditorium mentre le nuove direzioni si sedevano ai loro posti.
Se Blaine avesse guardato bene e se le luci non si fossero spente subito, avrebbe notato che qualcuno lo stava fissando.
 
Il gruppo si esibì in un’ eccezionale performance di Buenos Aires da Evita e sia Rachel che Blaine restarono basiti, erano stati veramente bravi.
 
“Ragazzi non fate quelle facce, con il vostro duetto li battiamo tutti di sicuro!” cercò di rassicurarli Sam sorridendogli.
“Ovviamente” disse Rachel con convinzione, nessuno avrebbe fatto fallire il suo piano, nulla poteva fermare Rachel Berry.
Non appena la platea si placò sul palco comparve un gruppo di ragazzi, tutti vestiti allo stesso modo, tra cui Blaine notò Kurt, a dir la verità sarebbe stato impossibile non notarlo dato che era il solita e mentre le prime note di una canzone famigliare si espandevano per la sala, iniziò a cantare.
 
 
 

It won't be easy, you'll think it strange
When I try to explain how I feel
That I still need your love
After all that I've done

 
Aveva una voce così bella, pensò Blaine non distogliendo lo sguardo da Kurt.
 
 

You won't believe me
All you will see is a girl you once knew
Although she's dressed up to the nines
At sixes and sevens with you

 
 

Blaine notò che non aveva sostituito la parola ragazza con ragazzo e una scintilla di speranza si accese in lui velocemente e tanto velocemente si spense, come poteva mai pensare che fosse gay solo perché cantava una canzone originariamente cantata da una donna? Spesso anche Finn e Puck le cantavano eppure non lo erano.
 

Don't cry for me, Argentina
The truth is I never left you
All through my wild days, my mad existence
I kept my promise, don't keep your distance

 
Mentre cantava il ritornello Kurt alzò lentamente le braccia, un gesto un po’ esibizionista a detta di Blaine che comunque non riusciva a distogliere lo sguardo dall’usignolo.
 
 

Have I said too much? There's nothing more
I can think of to say to you
But all you have to do
Is look at me to know that every word is true
 

In men che non si dica le ultime note sfumavano lentamente e Kurt si univa al resto del gruppo pronto ad eseguire la canzone successiva.
Dopo Kurt gli warblers si esibirono in un numero di gruppo, se si poteva definire così dato che le voci principali erano due, molto movimentato e ritmico.
Le nuove direzioni per la durata di tutta la canzone ballarono nelle loro seggiole e alla fine della performance applaudirono agli avversari perché ‘erano stati veramente bravi’ aveva detto Sam cercando di fare un’imitazione di un qualche attore che Blaine non riuscì ancora a capire.
 
“Ragazzi tutti dietro le quinte che dopo la pausa tocca a noi!” esordì Mr. Schue facendo strada verso il palco.
Dopo pochi minuti di pausa il pubblico iniziò a tornare ai propri posti e quando tutti furono seduti il sipario si alzò e Blaine e Rachel raggiunsero i due microfoni posti al centro del palco e dopo le prime note Rachel inizi
ò a cantare.
 

The smell of your skin lingers on me now
You're probably on your flight back to your home town
I need some shelter of my own protection, baby
To be with myself and center
Clarity, peace, serenity

 
Dopo la prima strofa la voce di Blaine si aggiunse alla sua creando una perfetta armonia, ma non solo lui si aggiunse.
 

I hope you know,
I hope you know
That this has nothing to do with you
It's personal, myself and I
We've got some straightenin' out to do

 
Kurt si accorse in tempo di star leggermente cantando con un tono troppo alto per uno spettatore e fortunatamente nessuno se ne accorse, tranne Sebastian che infatti gli aveva lanciato un sguardo interrogativo.
 

And I'm gonna miss you like a child misses their blanket
But I've got to get a move on with my life
It's time to be a big girl now
And big girls don't cry Don't cry, don't cry, don't cry

 
Blaine era incerto inizialmente sulla scelta di quella canzone da parte di Rachel, non perché fosse cantata da una donna, lui cantava quasi ed esclusivamente canzoni femminili, non era colpa sua se adorava Katy Perry, ma prova dopo prova aveva capito che con quella canzone cercava di farsi forza, perché voleva far vedere al mondo che non era più una bambina, che nonostante tutto, nessuno la spezzerà.
 

But it's time for me to go home
It's getting late, dark outside I need to be with myself, and center
Clarity, peace, serenity
I hope you know, I hope you know

That this has nothing to do with you It's personal, myself and I
We've got some straightenin' out to do
And I'm gonna miss you like a child misses their blanket

But I've got to get a move on with my life
It's time to be a big girl now
 And big girls don't cry
Don't cry, don't cry, don't cry
 

 
 
Non appena le ultime note della canzone si dispersero Rachel abbracciò, con un grande sorriso sul volto, Blaine, il quale ricambiò fortemente l’abbraccio prima di essere raggiunto dagli altri componenti delle nuove direzioni pronti ad esibirsi in We are Young.
 
L’esibizione fu un successo, la platea si alzò ad applaudire e tutti si abbracciarono, avevano la vittoria in tasca.
 
I tre gruppi ora si trovavano sul palco in attesa del verdetto finale, chi sarebbe andato alle regionali?
“Al terzo posto gli Unitards!” urlò il presentatore consegnando il trofeo ad una ragazza che doveva essere la leader del gruppo, il quale scese dal palco subito dopo.
“Ora senz’altri indugi, il vincitore di queste provinciali e che di conseguenza proseguirà il suo cammino verso le nazionali è… entrambi!” urlò l’uomo gettando all’aria i fogli che teneva per le mani.
Rachel, Blaine, Sam e Finn si abbracciarono in grande abbraccio a cui si aggiunsero ben presto tutti gli amici e anche un entusiasta professor Schue.
 
Quando furono tutti nei camerini i festeggiamenti non finirono, anzi si moltiplicarono, Blaine convinto da Sam e Joe, saltellava sul divanetto, che rischiava seriamente di cedere, Finn e Puck escogitavano un modo per andare a prendere dell’alcool senza farsi notare dal professore e le ragazze, che si trovavano al centro della stanza, continuavano a canticchiare e urlare e di nuovo canticchiare, tutte tranne Rachel che con la scusa di andare al bagno era sgattaiolata fuori dal camerino.
Ci mise qualche minuto per trovare i camerini degli avversari e sperò intensamente che fossero ancora li o che almeno ci fosse ancora lui.
Non appena si affacciò alla porta spalancata poté notare che la stanza era vuota e con uno sbuffo girò i tacchi e si mise sulla strada per  tornare dai suoi compagni quando udì una voce vicino all’entrata principale.
“Ragazzi, ragazzi, smettetela di fare i bambini, non potete litigare per delle patatine, non avete cinque anni! ”
Era Kurt, ne era certa, quella voce acuta poteva essere solo la sua.
Con passo svelto si avvicinò all’uscita e chiamò Kurt, il quale si voltò sorpreso.
“Ciao?...” disse Kurt incerto sul da farsi, che diamine voleva quella ragazza?
“Piacere sono Rachel Berry delle nuove direzioni, volevo congratularmi con te e il tuo gruppo per la vittoria!” gli rispose Rachel stringendogli fortemente la mano.
“Piacere mio, mi chiamo Kurt Humm-” disse Kurt che fu interrotto da Rachel, “oh lo so chi sei! Uhm buona fortuna allora e ci vediamo alle regionali!” continuò lei abbracciandolo inaspettatamente per poi andarsene subito dopo.
 
Ancora leggermente scosso Kurt salì sul bus che lo avrebbe riportato alla Dalton, ma se fosse stato più attento avrebbe notato che la sua tracolla pesava un po’ di più.











NDA:

*schiva le pietre* Salveeee! C'è qualcuno? Spero di si! Perdonate il mio immenso ritardo ma ho avuto un problema dietro l'altro con questo capitolo, prima non mi funzionava più il pc, poi per errore ho cancellato il capitolo ( ho pianto giuro ç_ç) ma alla fine eccolo qua! 
Spero tanto vi sia piaciuto e vi ricordo che le recensioni sono sempre gradite, sono davvero importanti per chi è alle prime armi come me! :)
Grazie mille alla mia beta Angelica senza la quale dovreste subirvi i miei innumerevoli errori,
grazie alle 17, DICIASSETTE (non riesco ancora a crederci) persone che seguono questa storia, alle persone che l'hanno recensita la scorsa volta, a chi l'ha messa nelle preferite e nelle ricordate e ha chi legge e basta, grazie mille davvero! 
Il prossimo capitolo arriverà sabato prossimo dovessi andare sulla Luna per pubblicarlo voi l'avrete!

Alla prossima
un bacio

Sophie <3



 
  
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